Anche questo non è Stato laico.
La Magistratura non deve rendere o non rendere onore a chicchessia. La sentenza è un giudizio e basta.
Altro sono le opinioni. E un rappresentante delle Pubbliche Istituzioni non deve lasciar intendere che un giudizio di parte sia opinione comune della Cittadinanza, rendendolo pubblico nella sua veste ufficiale.
La cassazione annulla la sentenza di Corte d’appello.
Ma le ragioni processuali della Motivazione della condanna, restano.
Basta leggerle.
lettera a Giuliano Ferrara
Direttore, annichilito dalla ennesima disinformazione di regime messa in essere dal suo programma con la complicità di Bertinotti e Sofri , ho deciso di scriverle, come se servisse a qualcosa.
Al solito il cuore della questione è stato il Comunismo barbaro e crudele e la viltà e malafede di chi si ostina a richiamarsi a quell'ideale.
L'argomento pel quale lei è diventato l'Intellettuale tout court, in questo Paese .
E a fronte del suo taurino incalzare Bertinotti sul dovere di abiurare , rinnegare, confessare il povero tapino balbettava, elugubrava , delirava, svicolava..
Ora io dico. Lei nel Pci c'è stato e non era di passaggio, mi pare. Davvero crede che lì si annidassero vocazioni insurrezionali e spiriti dittatoriali e bolscevichi ?
La vicenda Moro ha dimostrato che ciò che vi allignava era una fermissima e trucida e istituzionalissima ragion di stato.
Comunista era il nome . La realtà erano i milioni di padri di famiglia e giovanottelli avidi di carriera ben compattati nella ferrea burocrazia dell' apparato, di cui Lei faceva parte.
A darle man forte il farneticante Sofri, allora come oggi al soldo dello stesso padrone nella demonizzazione comunista d'ogni istanza di giustizia sociale, ci ammanniva la solita, stucchevole, lectio humilitatis circa la sua intima necessità di assumere la responsabilità storica e morale delle degenerazioni e aberrazioni della conversione della teoria marxista nel Socialismo reale o nella rivoluzione maoista culturale.
Tranquillizzi, la prego, il suo caro amico. Egli consenziente o no , lo rassicuri , Urss ,
Cina e la Storia intera sarebbero state tali e quali. Ci vuole una bella dose di superbia masochistica e mania autopersecutoria per assumersi responsabilità su scala planetaria. Le responsabilità come ben si sa son sempre e solo specifiche, concrete e individuali.
Gli riconosco coerenza continua, questo si'. Enormi danni fece con la truculenza di allora ed enormi ne fa con l'autofustigazione e il cilicio di oggi.
Dunque il Socialismo reale, Il Male? 'Assoluto', magari? Che mi dice?
Un male, casomai. Uno dei tanti.
Ma la giustizialistica sentenza vorrebbe oscurare il fatto che quanto meno lì, all’Est, una pedagogia collettiva di condanna della proprietà individuale, per lo meno quella esagerata, come furto, fra mille tradimenti e storture , una qualche sedimentazione l'avrà pur lasciata. Che oggi si esprime in quote di popolazione di quelle società , senza visibilità né audience, col nostrale "si stava meglio quando si stava peggio", ma di segno cambiato. E non ne sottovaluterei valenze ed entità.
Se fosse vero quel teorema, allora altri milioni di cittadini , intere nazioni dovrebbero pronuciare il mea culpa anche delle sataniche turpitudini della Religione cristiana.
Avrà sentito parlare di sante inquisizioni, roghi di streghe, pogrom e massacri delle Crociate , in nome della Fede e del Sacro Cuore di Gesu' e relative benedizioni.
Ma non mi risulta che il Santo Pontefice abbia rassegnato le sue dimissioni o che il Cristianesimo, da qualche parte, sia stato dismesso ed archiviato... anzi.
Se lo faccia dire dal nostro connazionale Adel Smith.
Né mi persuade la sua proposta di accomodamento.
Esecrando e brutto il Comunismo reale, bello il sogno, vago, astratto, adolescenziale e innocuo…
.Non si illuda. Non è nominalistica la questione. La si chiami come si vuole , ma viene da lontano l'istanza di eguaglianza. Ha la stessa età dell'Umanità e camperà altrettanto.
Se proprio la sua semantica feticista ci tiene, possiamo chiamarlo comunitarismo.
Che dice suona bene? O egualitarismo Risolte tutte le parentele!
Ma sarà sempre lo stesso lievito della storia, vivo, sofferto, presente, tragicamente attuale!Altro che proiettato in una millenaristica prospettiva fatalistico-provvidenziale.
Glielo dica a Bertinotti, da parte mia, se lo vede.
Non ne fu immune nemmeno quel facinoroso che risponde al nome di battaglia di Gesu' di Nazareth.
Per cui, scusi se lo dico con truculenta metafora anch'io, ci sarà sempre, ahimè', chi vorrà verificare se per il cappio del canapo, che non passa per la cruna di un ago, la testa di un ricco per caso non ci possa più agevolmente passare.
Ogni vulgata fa deforme l'Utopia. Ma c'era ben altro di malato nel PCI.
Questa sindrome qua." Sono d'accordo compagni, con la relazione del Segretario ".
Sa cosa intendo vero ?
Gliela faccio io la domanda. Retorica.
Crede che questo avesse a che fare con lo Stalinismo o piuttosto, che so, con la Controriforma? Il virus era autoctono, non d'importazione. E molto trasversale e bipartisan. Chi meglio di lei lo sa ?
Il Partito Comunista italiano, come realtà sociale, era assai piu' che democratico e pacifico. Direi pantofolaio.
E come tale, magari opportunista e un po' meschino .Ma ' sovietici ' , quei milioni di italiani ....andiamo!
Tali erano, o si sentivano, casomai, i loro dirigenti e magari un pochino, qualcuno, anche massone, come si ebbe sentore con il fulmineo 8 settembre della Bolognina.
Con ciò accreditando ed avallando le volgari diffamazioni e i truculenti linciaggi del prode Cavaliere e dei suoi accoliti del Ku Kux Klan delle libertà.
Per la sua Storia e identità poteva benissimo e a pieno titolo chiamarsi ‘comunista democratico’ quel Partito.
D' altronde, l'abiura c'è stata. Ma non è servito ai " PC-PDS-DS ".Gliela avete ritorta contro, e ben gli sta .
Diverso il caso degli MSI-DN-AN… sa, quelli che prima, se anche a me licet semplificare, ci han regalato venti anni di dittatura e dopo quaranta di stragi, concorrendo infine al vigente colpo di stato , tanto per chiamar le cose col loro nome..
Ma non voglio infierire.
Tutto ciò però prova, casomai ce ne fosse bisogno, che quel che vi sta a cuore non è le cose come stanno ma come si può farle apparire. E l'uso e il vantaggio che se ne può ricavare. E nell'operazione il suo di ruolo incontestabilmente è stato centrale.
Il povero Sgarbi non è provvisto della sindrome dell'ex seminarista, quella che fa degli spretati i peggiori bestemmiatori. Lei invece ne è il campione.
Dediti a politiche criminali io vedo solo voi.
Con la vostre volgarissime Tv, con la macelleria della vostra guerra, con le vostre velenose vendette e i violenti attacchi contro la Magistratura, la legalità e la Costituzione e con la vostra rozza, grassa, greve, suina e martellante propaganda di regime.
Nessuna solidarietà mai espressa da parte Sua, se non liturgica, che è peggio, per colleghi giornalisti e intellettuali di parte avversa, messi rozzamente a tacere. Quelli per cui voi neoliberal vi proclamate disposti a morire purchè possano dire.
Però un favore me lo potrebbe fare. E lo faccia anche a se stesso.
Si levi di torno quella saponetta che siede e conduce accanto a lei. O se no , la faccia tacere.Tanto se parla o sta zitta che differenza fa ?
O se no gli faccia dire solo - Pubblicita'!
0, 15 gr di democrazia
non solo fascisti, anche idioti
In questo Paese vogliono mettere in galera chiunque a qualsiasi titolo detenga 0, 15 gr. di Mariuana( vedi ddl Fini) e mandano liberi massoni, piduisti, golpisti, stragisti, spioni, mafiosi, mandanti di omicidi, sicari, gladiatori, falangisti, grandi bancarottieri, narcotrafficanti, faccendieri, terroristi, criminali internazionali di guerra.
Il piduismo governa e la Magistratura è criminalizzata.
Questi sono fatti davanti agli occhi di tutti. Ne discendono due acquisizioni.
a)Da queste parti la Democrazia non abbiamo mai saputo nemmeno dove sta di casa.
b)Il Colpo di Stato non è un pericolo! Ci stiamo dentro dalla testa ai piedi.
Siamo d’accordo su questo, almeno? La passiamo come verità storica?
Possiamo verbalizzare?
Altro che equiparazione di tutte le droghe! Ribaltamento!
Con la nuova legge proibizionista Fini, la cannabis diventerà droga pesante e cocaina e eroina leggere!! Ma questi de che robba se fanno quando scrivono le leggi ?
E così diventa spacciatore chi viene sorpreso con piu' di 0,15grammi di fumo, mentre con la cocaina fino a 500 mg e l'eroina fino a 300, vai tranquillo.
Meno peggio e meno grave bucarsi che fumare , insomma. ..
Cannabis , non nicotina! che di quella sta a ruota alla grande anche Fini ..
Sarebbe come considerare più pesante un bicchiere di vino che una bottiglia di wiski.
Capito ? E imbecilli di tal fatta hanno il potere di disporre delle nostre vite .
"Fermiamo Fini"
Era ora! Una buona notizia. Una gran bella cosa quell'appello.
Adesioni. Artisti : Vasco Rossi Lui, unico!
Ci dovremmo mettere milioni di firme sotto , non fare i muffi!
Questo è un segnale nuovo, che può crescere. Una valanga di democrazia contro la cialtroneria fascista del regime massone e mafioso.
Al di là del merito, linea del Piave della Civiltà, "Fermiamo Fini" è proprio una bella iniziativa nello stile!
E' la Cittadinanza che si muove e si fa sentire nella sua dimensione civica generale e in quelle istituzionali e professionali. Al di fuori dei Partiti.
Il Cittadino, più il medico, l’insegnante, la mamma, lo studente, l’assistente sociale, l’avvocato, il consigliere comunale, l’assessore, il giornalista, l’attore, il cantante, il calciatore dicono no e firmano contro la società - galera.
Lo dicono nel Paese e nei posti di lavoro e prevedono di opporsi attivamente col ricorso a pratiche di disobbedienza.
E' questa la Partita da vincere. L’Italia onesta e democratica c’è! Deve lottare per la
conquista di più avanzate forme di democrazia e perchè il Parlamento torni ad esserne
la fedele rappresentanza politica, non il comitato d’affari del Governo della P2.
“Fermiamo Fini “ va in questa direzione. Se il movimento non gli desse tutto il suo
sostegno, sarebbe un errore tragico e madornale.
Rasputin
Poveri ragazzi ..in balia di Rasputin.
Sul canale Umbriaviva c’è don Pierino Gelmini. Solo lui. Sempre lui.
Sarà sua di sicuro pure tutta la TVC’ha una maglietta a righine e gli occhiali da sole da figo. Blatera da mezz’ora.Racconta cose truci, storie di disperati, droga e morte, e decanta l’Eden della sua Comunità. Intorno a lui giovani lobotomizzati e alloggiati.
Che Lui ama. Il salvatore. Esiste solo lui. Un esaltato totale.
Ogni tanto uomini d'onore, gli Onorevoli, gli rendono visita.
E celebrano in pompa magna i fasti in diretta nazionale
E dispensando fumo d'incenso e oppio dei popoli si scambiano il bacio rituale.
chi è sto Fini
E' il Presidente di un Partito, di cui la fiamma è “intangibile“ trait d’union con quel MSI sempre lambito dalla peggior cancrena della storia della Repubblica
Nemmeno tanti anni fa era segretario Rauti, fondatore di Ordine Nuovo, protagonista di primo piano, dall’immediato dopoguerra in poi, della stagione del Fronte Nazionale e del partito del golpe della CIA e del Sifar, del SID e dei Servizi paralleli, tipo Gladio, Anello, Nuclei di difesa dello Stato.. e chi più ne ha più ne metta.
Fu la stagione della Strategia della Tensione.
Teoria e prassi elaborate presso gli alti vertici delle Forze Armate e in gita scolastica nella Grecia dei Colonnelli.
Quella che ci ha regalato, vado a braccio, sul versante stragista Piazza Fontana e le Stragi di Stato, quella di Peteano, della Questura di Milano, la strage di Brescia, dell’Italicus e, su quello golpista, il Piano Solo, il golpe Borghese, quello della Rosa dei Venti, il golpe bianco di Edgardo Sogno
La P2 raccoglierà tutta questa eredità di violenza e terrore, protraendola nella stagione del vile assassinio di Moro, e poi di Pecorelli, Ambrosoli, Dalla Chiesa, Pio La Torre, Falcone, Borsellino e di una inesauribile scia di sangue di giudici, funzionari, testimoni, cittadini innocenti e onesti.
Saldandola organicamente alla Rapina permanente di Stato, che celebrerà i suoi trionfi nella stagione di Tangentopoli e diventando centro di regia e crocevia di tutte le trame, i complotti e le grandi truffe del Grande Consorzio di Massoneria, Intelligence, Classe politica, Cosa Nostra, Criminalità Organizzata e Banditismo terrorista e fascista.
Quella stessa P2 che, fatta tabula rasa della Relazione Anselmi, data in pasto alla Opinione Pubblica un po' di carne da macelleria di piduisti peones, e sepolta poi Mani Pulite sotto un diluvio di calunnie e intimidazioni, oggi domina il Paese e occupa i più alti vertici e gangli dello Stato, il Governo del quale è affidato ad un suo tesserato, educatosi alla trincea del lavoro della Banca Rasini di Milano, finita sotto inchiesta co
me centro storico del riciclaggio delle montagne di denaro sporco della Mafia e del
narcotraffico.
Fini è oggi il vice e l’amico leale e il grato alleato di tal “mafioso di Arcore“ come eufemisticamente ebbe a definirlo Bossi il secessionista, spregiator del tricolore, l’altro suo compare. Fini e i suoi lavorano alacremente di lingua e scodinzolano felici da quando i loro padroni di sempre li hanno sdoganati dalla fogna e ufficialmente cooptati nel Piano di Rinascita dittatoriale del secondo millennio
Però ora si proclama democratico e antifascista, ripudia razzismi e dittatura del ventennio.Ma non ripudia, e men che meno il suo Partito, con altrettanto chiare note la affinità elettiva e sodale contiguità con questa italica tradizione, proibizionista di democrazia, che in piena continuità sostanziale col Fascismo, tiene a bada e paralizza il Paese con la sopraffazione e l’esercizio arrogante del potere.
I Borghese, i Sogno, i Valletta, Monti, Salvini, Sindona, Gelli, Marcinkus, Calvi, i De Lorenzo, Aloja, Henke, Rocca, Miceli, Maletti, La Bruna, Santovito, i Francesco Pazienza e Flavio Carboni, i Giudice, Lo Forte, gli Spagnuolo, i Carnevale, Gallucci, Vitalone, i Giannettini, Delle Chiaie, Freda, Ventura,, Merlino, Bertoli, Fumagalli, Vinciguerra, Concutelli, Abbruciati, Carminati, Pippo Calò e tutta la banda della Magliana, i Giusva Fioravanti, tutta questa marmaglia di servi degli Americani, di mandanti e di sicari, ufficiali golpisti e felloni, spioni, doppiogiochisti, infiltrati, ricattatori, massoni, mafiosi e camorristi, grandi industriali, alti prelati, banchieri, faccendieri e l’ esercito di manovalanza sporca avanguardistica e criminalesono stati il veleno della nostra democrazia.
Ed erano di casa, godevano di appoggio e protezione, potevano sempre contare, nel partito di Fini.Certuni di quei protagonisti di un intero dopoguerra di trame occulte, latrocinii e centinaia di morti ammazzati, di nefandezze perpetrate e coperte dietro il segreto di stato, proteggendo e facendo fuggire gli autori dei reati, depistando le indagini, mentendo, inquinando e distruggendo prove e documenti, corrompendo, perseguitando e eliminando i giudici, istruendo testimoni falsi o intimidendo e denigrando quelli veri ….in ragione di sì brillanti e onorati curriculum, sono diventati Onorevoli e siedono in Parlamento..
Ora il Presidente del referente politico di una tale latrina politica si erge a moralizzatore della vita nazionale e studia di procurarsi benemerenze presso i patron e padrin suoi costruendo tante, nuove, grandi patrie galere per riempirle di cittadini pacifici e onesti.
Che fra l'altro, assieme all’impennata dei prezzi della droga, per il giro di torchio proibizionista, dovrebbe essere un bussiness niente male.
Bastassero i proclami, Italia e l’Occidente sarebbero l’Eden della Democrazia !
.…..ma ci vuol altro, on.Fini.
status quo
Dalla Strage di Stato attraverso i Nuclei di difesa dello Stato, il Segreto di Stato, la Verità di Stato, la Storia di Stato, la Ragion di Stato e la Religione di Stato, al Colpo di Stato.E se quello è onore, convinti loro..
Nassirya
12 novembre 2003. Attentato contro i soldati italiani.16 morti.
i Carabinieri contro il Governo
Rabbia ed amarezza per i colleghi caduti in Iraq.
I nostri connazionali non sono morti per la causa del diritto e della pace, al servizio delle Nazioni Unite e dell’Umanità, ma per la guerra e gli interessi degli Stati Uniti e dei loro complici..................Dopo americani ed Inglesi, non poteva che toccare ai nostri carabinieri e soldati italiani in Iraq. Ragazzi spinti alle missioni estere..anche e spesso soprattutto per portare a casa qualche soldo in più e vivere una vita con maggiore dignità. .. tra i carabinieri vi è una concorrenza spietata a suon di raccomandazioni.......Non siamo guerrafondai, siamo solidali con quelle popolazioni, ma costretti a combattere una Guerra che NON tutto il popolo Italiano e NON tutto il Parlamento hanno voluto, perchè non avallata dall’ONU. I Ns. Carabinieri non sono affatto preparati né psicologicamente né professionalmente a combattere una simile guerra civile .....assistiamo all’ennesima farsa di lacrime di coccodrillo da parte di chi, una certa responsabilità nell’invio di quel contingente deve pur averla.
L’Unione Nazionale Arma Carabinieri, si stringe attorno alle mogli ed ai figli dei colleghi caduti, ed invita i Governanti ad esaminare seriamente la possibilità di un RITIRO IMMEDIATO dei nostri uomini.
Il Segretario Generale UNAC M.llo CC. Antonio SAVINO Direttore de LA RIVISTA DELL’ARMA
Non ci faccia caso alle insolenze, diffidenze e e provocazioni M.llo Savino.
Qui non ci facciamo mancare niente, siamo ben provvisti anche di imbecilli.
La Sua dichiarazione Le fa onore. Non soltanto è onesta, vera e sacrosanta.
E' anche molto coraggiosa, per i tempi che viviamo e nel riguardo della Associazione di cui Lei fa parte.
La ringrazio ed esprimo tutta la mia stima e solidarità, a Lei e agli uomini come Lei che onorano l’Arma dei Carabinieri e le Istituzioni democratiche e alla Vostra rivista e organizzazione sindacale.
"bella" diretta
Un bel funerale! Uno spettacolo eccezionale.
Iraq, chi deve andare via.
Non necessariamente le truppe. Quelle possono restare. E' il Comando USA che deve sloggiare. E le truppe passano sotto il comando dell’ONU.
Semplice no? Obbediscono all’Onu, non alla Casa Bianca.
Allora sì si potrà anche discutere quanti soldati servono e quali Paesi dovranno mandarli in Iraq.
Se è agli ordini dell’Onu si può, si deve andare. Eppure non è difficile da capire, no?
E' che ormai questi sono in grassa malafede, allora sai si ragiona male.
L’Onu non la si obbedisce e non la si protegge.Persiste la guerra criminale.
Gli Usa impongono il loro Potere. Allora, la loro rogna se la grattino da soli! almeno.
L’avremmo potuto dire anche noi, fossimo uomini.
Ma siamo caporali, anzi i kapo' degli Usa.
Ecco cosa ci stiamo a fare.
Ce lo avevano spiegato. Stavano lì per ragioni umanitarie, di pace. Non erano belligeranti Stavano lì per dare aiuto, da bere e da mangiare, soldini e caramelle ai bambini.
Per arrotondare lo stipendio con qualche spicciolo in piu'.
Non rambo, ma comuni militari, senza esperienza di combattimento, senza addestramento specifico. Infatti non avevano armamenti adeguati. Né adeguate protezioni e fortificazioni. Nessuno pensava lontanamente che sarebbero stati oggetto di così gravi attentati.
..E io che ci avevo creduto che stavano lì a dare le caramelline.
Ora invece sento dire che stanno lì a fa la guerra , come gli yankee ?!
So’ tosti e menano duro ? …Opperdinci!
Ma allora ...armatevi ...pure de un po' de comprendonio però che cavolo! E decidetevi
O si va in pace o si va alla guerra. E in guerra si danno e si prendono pure.
A la guerre comme à la guerre, donc, Rambo!.. vai a frignare dalla mammina , dopo?
Il Governo proclama che sono pii e devoti figli di Maria, santi e martiri eroi della pace... Ora è anche una questione di onore.
Comunisti, pacifinti senza valori! Che vorrebbero riportarli a casa subito,vivi, tutti e tutti interi. Che nessuno li tocchi! Che restino la' dove sono.
La Patria ci tiene ai suoi figli! Da morti gli rende onore.
morti in Iraq...e sul lavoro
Morti bianche Due milioni nel mondo, di cui 12 mila bambini, mentre in Italia sono 1.360.( rassegna.it)
D’accordo. Però da adesso in poi voglio vedere celebrati lutto nazionale e funerali solenni ogni volta che un muratore vola giù da un’impalcatura, o dei minatori muoiono dentro una miniera
E la diretta nazionale a reti unificate e in special modo se si tratta di bambini.
E che i parenti siano confortati e sostenuti dalla Comunità nazionale, risarciti e indennizzati dallo stato, e che lo Stato assicuri formazione e lavoro agli orfani.
Infine mi attendo che si avvii una lotta senza quartiere per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
E che si esponga il tricolore, listato a lutto.
Siamo d’accordo, vero, fratelli d’Italia?
Saddam, “Ucciderlo “
Fox Bremer ha detto chiaramente che anche se “Saddam Hussein non conta più in Iraq, sarebbe importante prenderlo, ucciderlo”.Rep.it
UCCIDERLO??!!
Lo ha detto “chiaramente“?! Anche se non conta. Così, per la soddisfazione.
Ma chi è sto boia, sta bestia?! Che fa, che ci fanno in Iraq, questi avanzi di galera?
Governano, comandano in casa altrui?
E noi? Stiamo lì a dare una mano a questi criminali? A questi ladroni e banditi?
Per far da alibi e offerte sacrificali a questi, sono morti i “ nostri ragazzi “?
Ammazzati tu, bestia d’un americano fetente!
Questi campioni di cristiana civiltà e democrazia hanno licenza di uccidere e quel dittatore di Saddam, quel terrorista di Bin Laden no?
Le bombe umane, i guerriglieri patrioti coi kalashnikov sono il male e il delitto e le portaerei, le corazzate, i carri armati, i bombardieri, i missili a testata nucleare, i massacri degli eserciti invasori sono il bene e il diritto ?
Ma che cacchio dovremmo dire..
***
??!! “Benvenuto sharon!”
Il Consiglio Direttivo dell'Associazione Musulmani Italiani dà un caloroso benvenuto in Italia al primo ministro d'Israele Ariel Sharon e gli rinnova la solidarietà dei musulmani italiani con le vittime ebree ed israeliane del terrorismo. Auspichiamo che questa visita dimostri come la simpatia manifestata dai precedenti governi italiani per
l'organizzazione terroristica guidata da Yasser Arafat sia l'incubo di un passato ormai
definitivamente tramontato, e come l'attuale governo Berlusconi sia alfine in sintonia con la maggioranza degli italiani, solidali con l'unica democrazia del Medio… e con la scelta del governo israeliano di innanzare una barriera antiterrorismo a difesa della pace e della vita.
Il Consiglio Direttivo della Associazione Musulmani Italiani 17 novembre 2003
Rebus risolto.Tutto regolare.
Sono compari di quel terrorizzatore che fa il vicedirettore del Corriere della Sera.
Magdi Allam. C'è Lui dietro questo tanfo.
Una costola della Sinistra,allevato al Manifesto, transitato su Repubblica e approdato al Corriere!
Un Giuda! Un vampiro assetato di vendette e di carriera.
risoluzione Onu 1511, diritto e pirateria internazionali
La butto là. Dell’Iraq di Saddam si dice persino (il predecessore del governatore Blix, Ritter) che il sistema di distribuzione di alimenti dell’Oil for food dell’Iraq fosse un modello per tutto il mondo.
Finchè restano un ‘si dice’ globale e considerata la miserevolezza del pulpito tutte le ferocie e perversioni di Saddam & figli mi rimbalzano.
Prima vedere regolari inchieste, procedimenti, prove, accuse e difese... poi cammello.
Intanto ciò di cui mi cale invece, è che adesso gli USA aggrediscono il legittimo governo dell'Iraq. Vogliono spodestare il legittimo eletto ( 100 %dei votanti!.. beh, che c'è? che Berlusconi deve rendere conto 'come'? ) Presidente della Repubblica socialista del Popolo Sovrano dellIraq, con una criminale e omicida aggressione.
Stanno qui il reo e il delitto. E si vede chi aggredisce, uccide, umilia e massacra.
Non si dice.
L’Onu per poter governare la situazione iraqena dovrebbe rilegittimare prima di tutto se stessa.Dovrebbe cioè avere la forza, che non ha, di pronunciare una solenne condanna della aggressione all’Iraq che è tutt’uno col ripristino della legalità internazionale e della sua piena sovranità.
Solo così potrebbe assumere l’autorità suprema nel governo della transizione ad un Iraq libero e sovrano. Così non è. E' l’Onu che smobilita.
Pertanto, al di là di ambiguità ed ipocrisie, la situazione in Iraq resta quello che è.
Un atto di pirateria conto il diritto internazionale, un crimine di guerra, una aggressione e una occupazione, un sopruso con la forza e con le armi alla dignità di un Popolo e di tutte le Nazioni.Attuale e permanente.
Questo è un dato di fatto.E tale resta qualsiasi circostanza si ricolleghi ad esso.
Ivi comprese le ragioni della nostra presenza lì e della tragedia che adesso viviamo.
Se dobbiamo passare da cretini è un conto, altrimenti, la questione Iraq è totalmente altra da come viene presentata,, relativamente ai recenti cosiddetti sviluppi ed effettive involuzioni.La risoluzione 1511 del C. di Sicurezza dell’ Onu è stata unanimemente salutata come ripristino completo della legalità. Falso
La Sinistra italiana ne ha addirittura ricavato la legittimazione della nostra presenza in Iraq. Falso, stupido e ipocrita.
Capisco la Real-politik, ma c’è anche la Real-logik. E, logicamente, l’Onu non può legittimare alcunchè visto che sono le Nazioni Unite ad essere delegittimate.
L’unico passaggio, l’unica condizione, infatti, per il ripristino del diritto internazionale sarebbe stata una condanna solenne dell’ intervento in Iraq come atto fuorilegge e criminale e la piena riaffermazione della suprema autorità dell’Onu su tutti gli Stati
membri e i suoi trasgressori, che non vi è e non vi è mai stata
.
Pertanto la violazione del diritto internazionale persiste e sussiste e la relativa pretesa
legittimazione non può risolversi che in concorso di colpa e nella autodelegittimazione
dell’Onu stessa, quale si esprime in quello che è un cedimento alla imposizione di tali
risoluzioni, non la loro libera e sovrana adozione.
Ciò cui siamo di fronte è in realtà la prosecuzione della politica di violenza, arbitrio e sovvertimento della legalità da parte degli Usa e dei loro alleati, Italia compresa.
Le palesi contraddizioni che configurano oggi il quadro normativo-istituzionale della questione iraqena ne rappresentano un indicatore evidente.
Non è nemmeno vero che la risoluzione 1511 configuri una situazione di novità.
Già nella risoluzione 1483, all’ indomani della criminale e omicida violazione della sovranità dell’Iraq e della sua aggressione e occupazione militare, il C.di S.dell’Onu, sciaguratamente (facendo seguito alla arrogante lettera inviata al suo Segretario generale dagli Stati aggressori canaglia, in cui si chiede all’Onu di assumere la corresponsabilità nella gestione della occupazione, cioè di avallare il misfatto e concorrervi )non ritenne di dover dichiarare la missiva irricevibile e deferirne i mittenti al giudizio della Assemblea generale e di un Tribunale internazionale
Ma “prendendone nota.. e riconoscendo i poteri, responsabilità e obbligazioni specifiche di quegli Stati in quanto potenze occupanti sotto un comando unificato " demanda all’Autorità ”l’amministrazione del territorio".
In sostanza dunque, l’Onu, ora come allora, tace sul misfatto, patisce l’oltraggio, normalizza ex post il gravissimo atto di pirateria iternazionale, lascia passare un inedito e devastante precedente. Obbedisce Il tutto alla parte, la Legge al Delitto, le Nazioni Unite agli Stati Uniti, l’Umanità all’Impero.
Rebus sic, il “demandare“ e vincolare al rispetto della Carta dell‘Onu, ha solo il sapore di una grottesca e ipocrita finzione. Che la risoluzione 1511 prosegue e conferma.
Altro che novità!
In essa infatti, se all’art.1 il C.di Sicurezza “..sottolinea che..l’Autorità esercita a titolo temporaneo le sue responsabilità, poteri e obbligazioni..”, al 4 “considera che il Consiglio di governo (l’organismo che dovrebbe rappresentare e prefigurare la Sovranità dell’Iraq) e i suoi ministri sono gli organi principali dell’amministrazione provvisoria iraqena“.
E se all’ art. 6 “impegna l’Autorità..a rimettere 'appena possibile' (sic) responsabilità e poteri di governo al popolo iraqeno e la prega (sigh) di rendergli conto dei progressi
realizzati “ al 7 “invita il Consiglio di Governo a comunicargli, al più tardi il 15 dic.03
un calendario e un programma al fine della redazione di una nuova costituzione per l’Iraq e lo svolgimento di elezioni democratiche“
Insomma la risoluzione fotografa un conflitto di poteri bello e buono tra due simultanei titolari dell’amministrazione provvisoria.Inoltre, stabilisce per il C.di Governo una scadenza “vincolante“ di ripristino della sovranità del Popolo iraqeno, ma impegna l’Autorità a rimettergliela “appena possibile”.Un autentico monstrum giuridico! Che contempla, per il governo provvisorio un obbligo, il cui adempimento è subordinato alla libera e discrezionale facoltà delle potenze occupanti
Tale assurdità è figlia della generale viltà e ambiguità con cui (non) si tenta di uscire dall’affaire Iraq.Il giubilo che dalle nostre parti ha accolto la risoluzione-capitolazione
dell' Onu la dice tutta sulla onestà e perspicacia della nostra classe dirigente e della Opposizione segnatamente, notoriamente a proprio agio nel marciare un giorno per la
pace e il giorno dopo per la guerra.
coatti
Il ministro Pisanu espelle l'imam di Carmagnola Accompagnamento coatto alla frontiera per l'integralista segnalato come "collettore di flussi finanziari sospetti"
da repubblica.it
Esagerati ...
Allora l'imam di Arcore dove lo dovrebbero accompagnà , ai confini della galassia
***
gliela do io!
I. - Dobbiamo stare vicino, dare una mano ai nostri ragazzi in Iraq
Dietroo..front! Avantiii..march!
***
... ah..... mbèh!..
«Danni collaterali»: per colpire un talebano, aerei Usa uccidono nove bambini December 08, 2003 dall'unità
Che si fa ?
Bandiere a mezzasta ? Lutto nazionale ? Inno di Mameli ? Messa solenne ? Delegazione ministeriale? Funerali in diretta a reti unificate ? Montagne di fiori ? 10 minuti di silenzio in tutti gli uffici e le scuole di ogni ordine e grado ?
... Come ? .. non sono i nostri ragazzi ?
... ah..... mbèh!..
‘Armi di distrAzione di massa’ l’ho inventato io
“...Le scaramucce sulla non belligeranza e adesso sui carabinieri umanitari sono
‘armi di distrAzione di massa‘ dall’agghiacciante silenzio sulla approvazione e solidarietà espresse da parte del Governo e Parlamento italiani alla politica eversiva degli Stati Uniti d’America, infimamente minoritarie e in contrasto col dettato e lo spirito della nostra Costituzione...”
http://italy.indymedia.org/news/ 16/04/2003
Riproponiamo il post qui sopra per dare la prova provata che “Armi di distrAzione di massa“ l’ ho inventato io.
E la Guzzanti mi deve pagare i diritti, se no non la faccio andare in onda, ecchecca'!..
PS. Anche di altre espressioni rivendichiamo la’ paternità’.
In primis è nostra "Televisione culi e tette" mai sentita prima e vero tormentone dopo il nostro lancio inaugurale.
Il termine "sacrosanto" ha conosciuto una seconda giovinezza dopo l'attribuzione di tale qualifica da parte nostra alla sentenza del Tribunale dell'Aquila sulla espozizione in sedi istituzionali del crocefisso.
Recentemente ho trovato molto …familiare i cenni di Marco Travaglio alla rassicurazione di Giorgio Napolitano, nel 1996, di non voler aprire ‘cassetti e armadi’, cioè far luce sul passato di cospirazioni e stragi, come ministro degli interni del governo Prodi o alla necessità di ‘azzerare’ il gruppo dirigente della Sinistra
Anche ‘ignorante come una capra’ ha ritrovato nuova linfa vitale per nostro impulso
e ‘così è se vi pare’… e ‘passare all’incasso’..
Tutto va in circolo in Internet.
Beh fa piacere sapere che qualcuno lassù ti legge.
Ancora meglio… se ci pagassero il copyright.
Scanzano, scorie nucleari
Novembre 2003.La cittadina di Scanzano è individuata come sito di stoccaggio nazionale di scorie nucleari. Si scatena la rivolta popolare.
10, 100, 1000 Scanzano
Tanto per tirarci un po' su, senti questa.
Intervistano il responsabile tecnico della sporca faccenda, l' amministratore delegato della Sogin, che dice per tranquillizzare.
“Noi attrezzeremo in tempi rapidi un sito per i rifiuti a ‘media‘ attività, che cessano di essere un problema nel giro di qualche secolo “
E che cavolo! Tutto sto casino! Io capirei fossero quelli ad alta radioattività che si azzerano in centinaia di migliaia di anni!....
Così stiamo messi.
C’è una sindrome. Si chiama “Sudditanza scientistica galoppante “.
Ne manifesta tutti i sintomi inequivocabilmente, chi ragiona a un di presso così.
- Visto che ci sono le scorie e da qualche parte bisogna pur metterle, e le commissioni di esperti dicono che blablabla.., sono inutili e puerili sit-in e proteste!...
Scaricatele pure davanti a casa mia!
Clap, clap. Tutti così, i bravi cittadini! altro che sti facinorosi di Scanzano.
E allora mettiamole in un caveau del Parlamento, no?
E’ asciutto lì. Più delle miniere di salgemma. ...
Ma per favore! “Ci sono” le scorie, in che senso?
Per volontà divina? Per legge di natura? O perchè qualcuno le ha prodotte?
Quali sono, di chi sono, da dove vengono..? Fatti loro?
E poi la monnezza tossica e radioattiva per centinaia di migliaia di anni, cavoli nostri?
E chi mi dà le soluzioni e le risposte? Le commissioni “ indipendenti “, gli scienziati, gli esperti? Stiamo freschi.. Zichichi è un esperto! E non è un eccezione, è la regola.
Se la mettano dove dovrebbero mettere anche le scorie, la loro scienza oggettiva, gli esperti......
La guerra c’è, il terrorismo c’è, il nucleare c’è, l’inquinamento c’è, lo sfruttamento c’è, il centralismo c’è, il liberismo c’è, l’industrializzazione selvaggia c’è, la dazione ambientale c’è, il traffico c’è, la fame nel mondo c’è, Cosa Nostra c’è, Berlusconi c’è, la ggente c’è, l’ignoranza c’è, Vespa, Mentana, Costanzo ci sono..
Le scorie ci sono.
Questa è la mente (e la società) chiusa e dogmatica e totalitaria.
Ma sarebbe interessante anche sapere ‘perché ‘, o per colpa di chi (per i più faziosi).
O se le cose sarebbero potute andare altrimenti.
E questa sarebbe la società aperta e problematica e democratica.
La storia non si fa coi se. Questo è vero. Ma il futuro, magari, sì..
E questa è la lezione di Scanzano.
Dio la benedica questa rivolta del buon senso e del senso comune, della intelligenza e saggezza collettive, che muove da Scanzano!
Non è politica la questione? Ma cosa non lo è?! pure mio nonno!
E se alla fine del giro non le vuole nessuno le scorie, dei circa 6000 Comuni d’Italia, sai che succede?
Che il Governo si confronta con tutti quanti i Comuni messi assieme, che poi sarebbe il Popolo sovrano.Che vorrà sapere tutto, esaminerà, sviscererà e poi deciderà, altro che sopportare pazientemente le ineluttabili decisioni altrui e dei loro integerrimi e illuminati, sto piffero! consulenti.
Il Sindaco è di Alleanza nazionale? Ben venga, vivaddio !
La rivolta è civile, non un losco affare di bottega delle cosche dei partiti
E' la rivolta del metodo della trasparenza, della partecipazione, della democrazia e della responsabilità comune contro quello del decisionismo di vertice, degli addetti ai lavori nelle chiuse stanze, per la soluzione dei problemi ardui e complessi, precluse alle masse barbare e incolte.
Incompetenti!! è un segno del destino!
Cosa vuoi che ne facessero delle scorie a Scanzano? Le scànsano.
E scansa tu che scanso anch’io, quando arriveranno a Palazzo Chigi avremo la soluzione, che è la seguente.
Governo tu devi ‘eseguire’ quello che ti dico io, il Popolo. Chiaro? Sul nucleare, la guerra… e tutto il resto. Non che fai come ti pare e poi ci porti a noi il conto da pagare.
I nostri ragazzi in Iraq li hai ammazzati Tu, non il Nemico e il Male.
E ora in Basilicata vuoi replicare?
E se non cambi, criminale, i tuoi tecnici e scienziati ottusi te li rispediscono a calci in-dietro i Cittadini Sovrani ! e picchetti, blocchi, sit in e manifestazioni, rivolte e sommosse ce ne saranno a milioni!
10, 100, 1000 Scanzano!
Capito in che termini si pone la questione del nucleare? Come capitolo della questione generale. La fuoriuscita dalla barbarie del governo dei banditi e dei loro lacchè, dotti, dottori e professori dei miei stivali, e l’ingresso finalmente nella Civiltà del perseguimento del bene comune col concorso di tutti, e alla luce del sole.
Almeno,.. spero.
democronia
I - Democrazia totale... in 3000 anni non si è affermata
Né in 3000 né mai, temo. U-topos e u-kronos.
E poi....pazienta 300.000 anni per le scorie…
E mette fretta a noi ?
dogmatismo ex post e lezione di scansano
Cari esperti, vi racconto una storiellina.
Un simpaticone di nome Socrate, in Atene, fu indicato dall’oracolo di Delfi come il più sapiente dei suoi concittadini. Meravigliato lui per primo, fece un giretto di interviste tra specialisti dei diversi rami.
Alla fine ebbe la soluzione del responso sibillino.Tutti costoro, assolutizzando il proprio particolare punto di vista, erano convinti di sapere.
Lui invece sapeva di non sapere. Per questo era il più sapiente.
Per cui, statene certi, se qualcuno vi dice - Lo so io!, quello è l’ignorante.
La produzione-pollution scientifico-intellettuale è oggi oceano.
Non c’è cervello che la possa contenere. L’ignoranza perciò è oggettiva e universale.
Specialismo ottuso o dilettantismo generico. Dal dilemma non si esce.
Restando così le cose, almeno.
Giacchè a dire il vero una terza via ci sarebbe, ma mai percorsa, e inesplorata.
In epoca recente Comte la indicò per primo.E Gramsci gli diede il nome.
Intellettuale collettivo.
Grosso modo consisteva nel passaggio della Scienza da privata masturbazione a impresa comune.
A cosa serve infatti l’avanzamento estremo nei diversi campi del sapere, se non approda alla sintesi e all’intero?
Va a parare dove ora ci troviamo. Nella anarchica, liberista, individualistica e consumistica Torre di Babele. Dove il dialogo fra sordi impera
Questo si intende quando si dice che è politica la soluzione del problema.
A Scanzano e in ogni dove.
Che questo è l’unico vero e possibile avanzamento “scientifico”, non arretramento o barbarie, come strepitano coloro che sono davvero ignoranti ma non lo sanno
Né lo vogliono sapere
Lo specialismo ha un senso se è parte di un progetto e concorre a un risultato comune.
Il mondo è uno, e tutto si tiene e non vi sono compartimenti ‘stagni‘, cari piccoli roditori inutili, ciechi e innocui. Quali scambi, quali umane relazioni vi potran essere tra queste cavie di laboratorio?
Una cosa, un problema lo puoi riguardar da sotto, da dietro, da sinistra… come ti pare, ma la sua visione è appunto sempre prospettica, mai oggettiva.
Questa si ha solo mettendo insieme tutte le prospettive.
La pretesa di una scienza indipendente e un sapere oggettivo è la più subdola e smaccata delle ideologie.
Il pensiero ‘ideologico’ nell’accezione deteriore è solo quello che pretende di non esser tale.
Morale. Dovere di intellettuale, oggi più che mai questione vitale, è la non paternalisti
ca divulgazione, vero banco di prova del suo rigore.
La banale collaborazione non la gelosa custodia concorrenziale del suo preteso sapere.
Vale a dire mettere a disposizione il distillato del suo lavoro, tolto l’ammasso di scorie, da cui è estratto.
Con e per la Comunità scientifica nell’immediato e poi la Collettività intera.
L’insieme dei distillati poi produrrebbe il dolcissimo liquore che va sotto il nome di sapere comune e condiviso
Qui solo, allora sì, sarebbero disponibili paradigmi e protocolli concordati e convenuti, per discerner il falso dal vero.
Tanta tediosissima premessa per dir che è emblematica la lezione di Scanzano.
Han reagito vivaddio il buon senso e il senso comune unico antidoto efficace contro il delirio scientista.
Se decide un esperto, fra diversi e opposti esperti, 'solo' di nucleare, è il disastro e son cavoli amari. Il nucleare, come tutto, infatti, ha a che fare con tutto
Le cipolline biologiche, il turismo, il futuro, eruzioni e terremoti, derive dei continenti, centralismo e federalismo, Bin Laden e Bush, il KuKluxKlan delle libertà, governi imbelli e corrotti, Ilaria Alpi e la Somalia, loschi e segreti interessi... ma sopratutto la sociologia e segnatamente psicologie e, perchè no? fondatissime psicosi e ossessioni collettive. “Tutto questo “ è il problema del nucleare.
So che è complesso, proprio per questo non mi rimetto alla decisione del mero esperto settoriale. Di quanto sia demente ne ho avuto già prova.
Mi aveva detto - E' sicuro il nucleare, è pulito e ci fa risparmiare, vuoi forse rimanere al lume di candela?
No davvero!
Anni dopo... - Le scorie? Sì, son dannose e pericolose nei secoli e millenni a venire, ma il mio ramo è la produzione, non lo stoccaggio e lo smaltimento degli effetti collaterali Uno così, ditemi voi se non è scemo! Ma dimmelo no, babbeo!
Avrei esplorato alternative e al limite, tenuto la candela...E' romantica, quanto meno.
Quando il governo americano, e il purtroppo nostro, dovettero affrontare il problema del terrorismo, diedero ascolto forse ai milioni che dicevano pace, giustizia e diplomazia? Macchè. Adottarono la soluzione di branchi di esperti.
Generali, geostrateghi e spie. Guerra. Rapida, scientifica e chirurgica.
Poi al ritorno delle bare - Piangiamo insieme i nostri morti, combattiamo insieme l’esponenziale moltiplicazione della resistenza armata! .
Certo! Ma non ce lo dovete dir voi, sciagurati furfanti, fuorilegge, incapaci e impudenti.Voi dovreste solo, come minimo, vergognarvi e dar le dimissioni.
Andare a nascondervi e scomparire
E non fu il Popolo ignorante che col no del referendum al nucleare caldeggiato dagli esperti ci risparmiò montagne in più di scorie, per l’oggi, da smaltire?
Invece, mi tocca sentir dire, da fior di liberali
- Se si aspetta il consenso popolare... campa cavallo!
Consenso?! Ma di chi a chi?
E' il Governo che deve consentire al Parlamento e questo assentire alla Cittadinanza,
unica esperta in tutte le materie e titolare del potere decisionale.
Al cui esercizio con la massima cognizione di causa possibile, la Comunità scientifica deve contribuire e servire.
L’istanza epocale che avanza da Scanzano è la restituzione al mittente del - Zitti voi, che non ne capite niente!
Ma chi lo ha mai preteso! Questo però lo abbiamo capito. Che nemmeno voi sapete come fare.E la vostra soluzione è un bel tappo, grande e grosso, sul problema.
E chi vivrà, se vivrà, vedrà.
E allora, quanto meno, ecco d’ora in poi come si fa. Un grande tavolo nella pubblica pazza. E attorno Istituzioni, scienziati e chi ne ha più ne metta e la Comunità intera.
A studiare, discutere, sviscerare. E quando alfine anche i bambini della prima elementare avranno chiari i termini del problema, la Comunità deciderà e il Governo eseguirà.
Utopico? Sicuro! Anche l’idea della Circonferenza pura e perfetta lo è
Ma si provi a farne a meno e poi tracciare figure circolari!...
L’U-topos, che non ha luogo, non c’è. E' tuttavia il modello e la guida.
E su Scanzano, per ora, splende un bel sole giocondo e rotondo ad indicar la via, sorgente di sana energia e garanzia di nuova politica trasparente.
E riguarda il metodo, non il merito, l’obiezione.
Non ‘ Scanzano, o qualsivoglia sito, no! ‘Ma “ non così! “, che vorrebbero farci credere che le scorie, come le decisioni, piovono dal cielo.
Un po' lunghino, forse. Ma spero che si sia capito, l’aberrante parere.
Ovvero, che almeno mi si dia dell’esperto, se proprio qualcuno intende insolentire.
istruzioni per l’uso
Se davvero si vuol dare una mano ed esser utili a Scanzano, onde evitare futili e sterili polemiche, e umorali, puerili andirivieni della disponibilità interlocutoria, mettersi d’accordo innanzitutto con se stessi.
Vi son taluni infatti che rivendicano per la scienza fatti univoci e incontrovertibili certezze (quando non si dispone più, già da qualche secolo, come criterio di verità, della nozione stessa di realtà, assorbita da ermeneusi e storia) e pretenderebbero farsi banditori di un orecchiato e maldigerito falsificazionismo popperiano .
Rimproverano altrui carenza o assenza di specialistiche e altolocate competenze, biasimano la ineludibile ignoranza oggettiva generale e brancolano al buio ciechi e ignari, colpevolmente, della propria e soggettiva
Pretendono indipendenza di giudizio e aborriscono ideologie e son talmente affetti, per partito preso, da idiosincrasie ed astio personali, da farsi venire l’orticaria
Esigono concretezza, sobrietà e chiarezza espositive e dan fuori, emuli e maestri dello scrivente, tal guazzabuglio involuto, contorto, criptico, tale accozzaglia di anacolutiche farneticazioni, che, magra consolazione, al patetico crollo del castello di sabbia di quelle inconfutabili evidenze, una sola sembra sopravviverne, stupefacentemente...
La cannabis fa male!
Socrate
E' la chance perduta.
La civiltà che avremmo avuto se Platone, scrivendo, non lo avesse tradotto-tradito.
Quella della parola usa e getta, non questa della pollution della memoria.
In Socrate la parola ha sempre un significato situazionale, è legata allo scopo e all’effetto, alla faccia che fa l’interlocutore, calibrata su di lui e figlia del contesto ambientale e dialogico.
Per questo non può essere scheletrita nella scrittura. Non è mai definitoria e definitiva.
È pratica, non teoretica. È massaggio, non messaggio.
Approda a consapevolezza, non a cognizione.
Approfondisce il non sapere, non costruisce sapere, cioè ignoranza.
Tuttavia è controllata dal daimon, cioè dal quinto senso e mezzo interiore, o buona fede, o recta intentio, che è ciò che fa la differenza coi sofisti che invece ne fanno commercio, stupidamente e cinicamente strumentale.
Essa è ‘vera’solo nell’accordo, che è preliminare al dialogo, sua condizione, come onestà degli interlocutori.
Tutt’altro che il confronto, la discussione dove lo scopo è la demolizione dell’avversario, per destrzza e scaltrezza retorica.
La demolizione ironica di Socrate è benefica, purificatrice
E' il disinquinamento della mente, la restituzione ad una condizione di innocenza e di candore. Promuove, non boccia, l’altro.
Ma la parola, una volta detta, evapora e si dissolve. Resta come effetto, non come formula o precetto. E' un mantra. Agisce su di te e ti fa nuovo e diverso.
Scripta, invece, e purtroppo, manent...in saecula saeculorum e danno vita alla sedicente civiltà occidentale.
Cioè alla torre di Babele, alla schiavitù archivistica presente ed attuale in cui la crescita gigantesca oppressiva esponenziale del passato ci nega il presente e il futuro e ci chiude nella solitudine della impossiblità di comunicare, venendo meno il contesto essenziale, cioè la sintesi, un orizzonte di esperienza intellettuale comune e condiviso.
Il “ che cosa è “ di Socrate procede per via di toglier, non di mettere., in levare non in battere.E infatti alla fine, dimostrato che i presenti non san di cosa parlino, anche lui si toglie di torno, ha da fare e deve scappare.
Perchè nessuno sa di cosa si parli, e la filosofia è problema a se stessa.
E noi a noi stessi.
Non vi è altro progresso della conoscenza che l’approfondimento della nostra ignoranza. Cosa che sappiamo benissimo anche noi e verifichiamo sempre più e meglio ad abundantiam.
Ma non in positivo, non in maniera solare.Come frustrazione.
Essendo figlia della permanente rimozione della conoscenza prima e ultima e fonda
mentale circa la consapevolezza del non sapere.
E' tutto qui l’umanesimo integrale di Socrate, la sua fedeltà all’uomo, il suo ripudio e demistificazione del feticismo, del vitello d’oro di una conoscenza superiore.
Invece Platone ne fa l’iniziatore del concetto-definizione-essenza-idea-sistema della Conoscenza.
Questa è la sequenza della tra(s)duzione-tradizione-tradimento platonici della umana religione in dogmatismo.
La pretesa di cogliere il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, come si sa, è sempre l’anticamera dell’inferno, il peccato originale, la cacciata dall’Eden socratico, la permanenza nel quale comporta la devotio del mistero.
La Scienza è questa cecità davanti al mondo monstrum, maravigliosa maraviglia, abisso e il trionfo della regolare, normale, sempre uguale e risaputa e piatta, superficiale quotidianità.
Che Socrate sia il più vivo e familiare nella Memoria storica è il suo esito paradossale.
Sconfitta, perchè la sua vittoria sarebbe stata di non sopravvivere come monumento al se stesso presente e attuale.
E vittoria, perchè ha dimostrato che è più duraturo di quel che è scritto sulla carta quel che è inciso nella coscienza.
Ma tutto questo è bestemmia e blasfemia, o verità solo intima e privata.
Non poteva né può mai diventare verità ufficiale che sarebbe stato meglio se la Civiltà non ci fosse stata.
Ma qui ed ora, spenti TV, giornali e società, Scienza e Sapere, è tremendamente vero.
E questo solo “ so “.
..O no?
Sinistra di destra
Il Massimo comico nazionale, D’Alema, lo avete più visto? Desaparecido.
Massoni, mafiosi e fascisti mettevano a ferro e fuoco il Paese e lui niente.
Ogni tanto una comparsata per dire che se il Capo del Governo ha stuprato la nonna sono affari suoi privati.
E la verità sulle stragi, la democrazia ,equità e trasparenza?
Uff, che noia! La Politica è roba seria, mica materia per forcaioli e giustizialisti!
Poi va dal ciccione e dalla ebete e proclama, indegno e vile, disonore nazionale ritirarsi dall’Iraq.Che Bush e Sharon sono un po' birichini ma lui ama gli USA e Israele, peste lo colga chi dice di no, ma bisognerebbe coinvolgere un pochino di più come si chiama?...ah ecco sì, l’Onu. E ride, spocchiosetto.
Inoltre che lui fa lista unica con Rutelli e Boselli. Un evento epocale!
Leader, Prodi! Quello della seduta spiritica, di Telekom Serbia, di Numisma, dell’Alta Velocità, di questo a me questo a te e questo alla SME, e con la faccia da incazzato nero, che però sono fatti suoi, come per Berlusconi.
E siccome sì insomma la Democrazia è 'anche' consenso per questo è tornato, per fare incetta di voti. Se ne aspetta una valanga, come la DC dei tempi gloriosi.
Sì sì, aspetta eh, aspettame, sta fermo lì, nun te move....
Il voto alla Sinistra?! Mi amputo la mano piuttosto!.
I riformisti? Non so voi. Ma a me piacerebbe di brutto poterli lapidare nelle pubbliche piazze. Ma siccome non sta bene, ci contenteremo del grande trionfo del Partito dell’Astensione e di spedirli a calci in culo a lavorar di zappa, o meglio ancora, di falce e martello.
La Destra e il Governo sono cinquanta anni che ci avvelenano di stragi, complotti golpisti, trame massoniche, omicidi, latrocinii, torbidi segreti e menzogne di Stato.
E continuano alla grande.Fanno il loro mestiere.
Ora sono squallidi servi e luridi complici del bischero satanico Bush, del mastino Charon, del meschino Blair, col guitto di corte nostrano, in questa guerra criminale, fatta in spregio dell’ONU, del diritto internazionale e dell’Umanità intera.
Ma il vero problema è un altro. A fronte di questa montagna di letame che fa l’opposizione dei miei cogliomberi?
Un cacchio! Vili, viscidi, conniventi, omertosi, su tutto e di più.
La rivolta di Scanzano, i reati di opinione degli Imam di Carmagnola, il vescovo di Caserta , il Crocifisso e l’oscurantismo clericale
Il nazionalismo del proibisionista Fini alleato di chi si pulisce il culo con l’amato tricolore Gli insulti alla Giustizia, alla Costituzione e al Popolo italiano del “mafioso di Arcore “. Il trionfo spudorato della P2 e dei gobbacci mandanti di omicidi, lo strapotere del terrore e i megaffari di Cosa Nostra, Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita.
Un bambino al secondo che muore di inedia
Il troiaio delle Tv e la prostituzione dell’Informazione baldracca di regime.I casi San
toro, Travaglio, Grillo, Guzzanti.
Il ROS trafficante di droga, Carlo Giuliani e i picchiatori squadristi delle forze del loro
ordine.
Milioni di cittadini che ripudiano la guerra, rivendicano democrazia, trasparenza, memoria storica e verità, sovranità reale, diritti, legalità, l’articolo 18....
Nada de nada, je rimbalza.
Ingozzano tutto, sono disposti a mangiare tonnellate di merda pur di tornare al Governo i venduti, gli infami, i mentecatti di querce, ulivi e margherite.
E infatti, in una tale congiuntura epocale quale strordinario evento ci annunciano con una propaganda trionfalistica micidiale e demenziale? La lista unica di tre sigle imbecilli, con annesso calcioinculo a quel tapino miserabile di Di Pietro e la sua lista giustizialista dei Valori.
Son garantisti loro!....della riabilitazione di Craxi, Tangentopoli, la Repubblica di Salò, la Strategia della tensione, gladiatori e falangisti, dell’immunità del Cavaliere e dei suoi stallieri, della scuola catechetica e confessionale, della rapina di salari, stipendi e pensioni, del libero mercato dei prodotti e produttori, dello smantellamento dello Stato sociale, della accumulazione di fortune colossali, della ostentazione del lusso e della arroganza del potere.
E che fa il giornalaccio la Repubblica, organo ufficiale del canaglismo progressista?
L’edizione straordinaria e permanente del banchetto di iene e avvoltoi sulle bare, le lacrime della ggente, gli eroi, le uniformi, il defilé delle Autorità, il volemoseme bene e stringiamci in coorte siam pronti alla morte dell’Italia chiamò e di tutto il putridume lercio e demagogico del cialtronismo ipocrita e carognismo lugubre nazionali.
Che ti ci vuole un antiemetico da elefante se non vuoi rigurgitare.
Non so il Riformista, buono per l’uso che Bossi fa del tricolore.. Né oso immaginare.
D’altronde che ci vuoi fare?
E' l’arte del compromesso la politica, anime belle!.E che vorresti fare, sprovveduto, lasciare all’avversario l’Arma benemerita, il Clero e milioni di fedeli, il Grande Oriente, la Trilateral e l’Opus Dei, l’Opinone Pubblica, le sterminate platee dei Grande Fratello e Saranno famosi, le tifoserie degli stadi e della Formula 1, la Confindustria, la Nato, l’Intelligence, i boiscaut?
Ergo, dagli sotto a mediare, sfumare, procrastinare, stemperare, smorzare, soprassedere. Al massimo ci si indigna, si auspica, si esprime perplessità, si sollecita, si esorta.
Si può accennare a ritardi, errori, incoerenze.Ma sempre senza esagerare.
Calmi, affidabili, moderati, sorridenti, sereni, ottimisti e fiduciosi.
E nei talk show, di parlare fare finta, parlare ore e ore ma senza dire niente, sì da non scontentare nessuno e dar ragione a tutti.
Che poi vanno a votare gli imbecilli undicenni che ci stanno ad ascoltare.
In breve. Se la Sinistra vuole governare deve fare la Destra!
Capito, babbei?
Il Male assoluto
Fini antifascista
Il 23 novembre 2003 il ministro degli esteri Gianfranco Fini in visita ufficiale ad Israele, pronuncia, con la kippà in capo allo Yad Vascem, il museo nazionale dell'olocausto a Gerusalemme, una durissima condanna del fascismo, definito parte del male assoluto, e delle infami leggi razziali .
Scusa un momento....
Berlusconi ha chiesto scusa agli Italiani ebrei.
Fini chiede scusa ad Israele a nome degli Italiani.
La Guzzanti deve chiedere scusa agli Ebrei italiani.
Agli Italiani e basta non deve chiedere scusa nessuno.
Anzi Fini dice, senza averlo consultato né averne ricevuto mandato, che ”Il popolo italiano si assume la responsabilità per quanto accaduto dal 1938, quando sono state adottate le leggi razziali “.
Parli per sé e sfogli l'album di famiglia se deve rinfrecarsi la Memoria.
Il popolo italiano non deve chiedere scusa a nessuno. E nemmeno io.
Lui piuttosto deve chiedere scusa al popolo italiano per l'apologia di quel regime fascista, ora espressione del male assoluto, su cui ha costruito tutta la sua carriera politica e istituzionale. E il Duce e capo del quale fino all'altroieri definiva il più grande statista del 20° secolo.
Ma a quanto pare identificare Governo con Popolo e Nazione è sbagliato e perverso, se israeliani. Giusto e buono, persino al passato, e nei confronti di una dittatura, se italiani.
Cosa significa, letteralmente, puntualmente e istituzionalmente, Popolo, Stato, Nazione ebraico/a? In che senso, oltre quello meramentè culturale, si autodefiniscono ebrei, persone che non sono di religione ebraica?
Può un popolo, o uno stato, una nazione laico/a, senza incompatibilità e contraddizione, assumere una connotazione confessionale?
Dice Sofri nella odierna lezioncina (la Repubblica.it 29/11 /03) che “ Israele.... non è uno Stato come gli altrì (alla faccia del distinguo lusinghiero!).E' lo Stato degli ebrei “.
Dunque non anche dei cittadini israeliani non credenti, o di confessione, lingua, etnia e cultura non ebraiche?
I. In sintesi, mentre da Italiano, non devo proprio chiedere scusa per Leggi razziali e qualunque altra cosa abbia fatto il fascismo, da Israeliano (ebreo e non) sono anche colpevole dei crimini commessi (se ce ne sono) dal Governo Sharon, se l’ho votato. Infatti, , basterebbe agire democraticamente e si sconfesserebbe quel Governo. Questo avviene in Democrazia (e Israele è una Democrazia, giusto?) e non in una Dittatura.
Pienissimamente d’accordo nella severità di giudizio sulla responsabilità del Governo
israeliano e la corresponsabilità del popolo in uno Stato di democratiche istituzioni e
libere elezioni.
Proprio la sciaguratezza della politica di Israele, dall’indomani dell’ 11 settembre ad oggi, tutta fondata sull’uso della forza e l’umiliazione del Nemico, mi suggerisce infi
nita cautela davanti agli embrassons nous coi muscolosi (non)rappresentanti nostrani.
Dirimere la questione non è accademico, ma propedeutico ed essenziale per valutare ispirazione, senso e scopo dell’atto di pentimento e contrizione del Presidente di AN e Vicepresidente del Consiglio della Repubblica Italiana.
Strappo di Fini o continuità di Israele?
Ovvero. Fini strappa o cuce ?
Questo è il problema.
il cattivo tutore
Se foste nominati tutori di un ragazzo orfano dei genitori vittime di pirati della strada, certamente, io credo, coltivereste il suo amore per loro, favorireste in lui il loro ricordo e agevolereste l’approfondimento graduale della loro conoscenza e, col passare degli anni e lo sviluppo della sua maturazione, vi adoperereste insomma per la elaborazione più serena possibile del dolore ed il suo superamento.
Ma lo allevereste nel culto della loro memoria facendo del suo lutto un cupo sentimento permanente e il centro della sua identità e della sua vita ?
Riempireste la sua stanza di gigantografie strazianti dell’incidente?
Profittereste di ogni occasione e ricorrenza per celebrare onoranze funebri?
Promuovereste la santificazione del papà e della mamma, mistificandone umanità intima e vera e trasfigurandoli in icone mistiche del Male del mondo?
Alimentereste nel suo animo la demonizzazione dei responsabili?
Lo educhereste a un torbido risentimento trascinandolo per anni per processi e tribunali per ottenere stratosferici risarcimenti?
Lo trascinereste ogni giorno della sua vita sulle loro tombe distogliendolo dalla amicizia con scanzonati giovanotti, dalla consuetudine con brave belle e buone figliuole e dalla frequentazione di sale da ballo, campi di calcio, vocianti allegre birrerie, insomma da un sereno godimento del presente e fiducioso investimento nel futuro ?
Lo distrarreste dal provar umana pietà per altri e consimili dolori eleggendo il suo a male assoluto senza possibile paragone con altrettali terribili delitti, sciagure e pene ?
E lo mettereste in guardia da coloro che volessero sottrarlo a questa sciacallesca quotidiana riedizione della tragedia e dello strazio, dipingendoli come ipocriti, abietti nemici e subdoli spregiatori della tragedia e del suo dolore, perseguendoli come tali?
E coltivereste in lui lo spirito di vendetta, la durezza d’animo, l’abitudine a farsi giustizia da sé, l’attitudine alla violenza contro ogni nemico, un mondo nemco?
Solo la messa sotto tutela di un tal tutore potrebbe tutelare il povero ragazzo.
E invece che succede?
Che poprio Fini, l’antico amico dei pirati della strada, propenso e intento in altri tempi
ad avanzare attenuanti e giustificazioni, ora, al fin di stigmatizzare platealmente e solennemente l’orrido delitto e rimarcare irreversibili e certificate prese di distanza dai rei, va a stringere la mano del profittatore e rinnovelator di olocausti, sotto la luce di
planetari riflettori.
Non giudico, domando.
Vale ad emendar dalla corresponsabilità morale con remote colpe la connivenza ed omertà con le inedite, nuove, vive e presenti?
il telefascismo
Ore 21, 32 in TV.
RAI 1 - Il Commissario Rex
RAI 2 - L’isola dei famosi
RAI 3 - Chi l’ha visto?
Rete 4 - Scommessa con la morte (telefilm)
Canale5-Scherzi a parte
Italia 1 - CSI - Miami (telefilm)
La 7 - Ferrara, Lerner, Vespa, Feltri e Palombelli.
L’antifascista Fini veda di darsi da fare.
Revisionismo e sterminazionismo,una questione storiografica
premessa
E' mia intenzione riproporre qui, ovviamente in forma dilettantesca, alcune delle questioni storiografiche relative al dibattito tra sostenitori della veridicità della esistenza e delle proporzioni dello sterminio programmato e pianificato degli ebrei, della Shoà, dell'Olocausto, e coloro che lo confutano.
Non senza una precisazione, circa la natura a dir poco scottante dell'argomento.
Cosa c'entrano quando si parla di storia accuse demenziali del tipo di antisemita, filo-nazista/ palestinese/ terrorista, o razzista e compagnia bella?
Questo tipo di reazioni casomai accreditano le tesi che si vorrebbero combattere.
La storia per lo meno negli intenti non “ tifa “ per nessuno. Cerca solo le circostanze obiettive e i relativi riscontri.E il modo più efficace di far prevalere il proprio punto di vista è controbattere con argomentazioni e dati validi e verificabili le tesi contrapposte. Cosa che mi auguro accada.
Spero cioe' vivamente che qualcuno voglia e sappia serenamente smontare e smentire, correggere e rettificare, le tesi qui esposte.
C'è un solo modo di onorare le vittime, tutte le vittime della storia. Servire la verità.
Quella minuscola, ché la Verità non è di questo mondo.
la 'leggenda' della Soluzione finale.
1. La tesi fondamentale, credo, è quella che non vi sia mai stato uno sterminio nazista degli Ebrei,nel senso di una operazione intenzionalmente, consapevolmente, organicamente e collegialmente pianificata e attuata.
Non è stato mai trovato al riguardo un ordine scritto dello stesso Hitler o delle alte gerarchie del nazismo, Né una circolare, o un documento amministrativo, contabile, logistico riferibile ad un tale progetto.
E apparirebbe francamente inconcepibile che del gigantesco apparato relativo a tale mostruosa impresa non vi sia la benche' minima traccia o che si sia potuto farle sparire tutte dalle tonnellate di documentazione che la ossessiva fiscalità del nazismo ha lasciato disponibili per la altrettanto immane opera di indagine e consultazione di intelligence, giudiziaria e storiografica cui sono state sottoposte.
La famigerata soluzione finale, in nessun modo sarebbe sostenibile alludesse segretamente e per tacita intesa alla soppressione fisica della generalità degli ebrei tedeschi. Riguarderebbe invece esplicitamente e documentalmente il piano di deportazione degli stessi, dapprima in Madagascar, e, dopo la conquista tedesca della Polonia, nei territori dell' Est europeo.
Peraltro, si argomenta, rispetto ad altri ordini o disposizioni di uguale atrocità e ferocia, le alte gerarchie del nazismo non hanno avuto né remore né scrupoli alla loro ema
nazione esplicita, vergata e firmata nero su bianco.
Ma quand'anche si volesse ritenere che i carteggi relativi ai piani e operazioni di deportazione e segergazione razziale alludessero in codice criptato al progetto di genocidio apparirebbe ancor meno verosimile che mai una smagliatura, una svista, un errore, coincidenze o circostanze rivelatrici e significative, abbiano mai potuto intaccare il muro del segreto e della consegna del silenzio rispetto ad una operazione di quelle dimensioni e di tale complessità.
La vulgata poi, che pure ha avuto largo credito, che il nazismo avesse messo in piedi una barbara industria di fabbricazione di saponi con le salme degli ebrei è secondo i revisionisti tanto grottesca quanto macabra e destituita di ogni fondamento
i processi
Gli unici fondamenti storiografici delle tesi sterminazioniste riposerebbero sulle confessioni e deposizioni testimoniali degli autori dei crimini nazisti nei processi loro intentati. Qui però c'è un gigantesco " ma ".
Le risultanze del processo di Norimberga ad esempio sarebbero profondamente invalide sotto lo stesso profilo giuridico. Tanto più in sede storiografica. Per vari motivi.
a) giudice e parte lesa sono la stessa cosa. Il tribunale, la corte, sono i vincitori. Il conflitto è tecnicamente ancora in corso e il processo si configura come una sua prosecuzione giudiziaria
b) relativamente ai crimini contro la pace il tribunale ometteva di indagare le responsabilità delle potenze alleate nella genesi del conflitto riguardo le politiche seguite dalla firma del trattato di Versailles.
c)il tribunale diede per acquisite le prove concernenti fatti di pubblica notorietà e i rapporti ufficiali dei governi degli alleati e si autodispensò dall'osservanza delle regole tecniche riguardo la amministrazione delle prove.
Nel processo di Auschwitz, che si celebrò a Francoforte dal 1963 al 1965.
"Sono mancati alla Corte quasi tutti i mezzi d'informazione di cui si dispone in un normale processo criminale per avere un'immagine fedele dei fatti, così come sono realmente accaduti al momento dell'omicidio.
Sono mancati i cadaveri delle vittime, i rapporti d'autopsia, le conclusioni degli esperti sulle cause del decesso; sono mancate le tracce lasciate dai colpevoli, le armi del delitto, ecc. La verifica delle testimonianze non è stata possibile che in rari casi".
Lo dichiara, a pagina 109, il dispositivo della sentenza.
Ma al di là degli aspetti di legittimità tecnico procedurali, pesano altri fattori sulla attendibilità delle ‘verità’ giudiziarie.
La teatralità e solennità dei processi comportò che gli imputati non solo rispondessero delle colpe individualmente o solidalmente direttamente loro ascrivibili, ma fungessero da capri espiatori, offerte sacrificali per il lavacro di angosce e responsabilità gravanti sulla coscienza collettiva.
Nessuna garanzia sussisterebbe circa la spontaneità e veridicità delle confessioni di colpevolezza nei casi in cui furono ottenute.
Per limitarci a quella Rudolf Höss, comandante del campo di concentramento di Auschwitz, tra le più fredde, complete e agghiaccianti, venne pubblicata nel 1983 (da
R.Butler) la testimonianza di Bernard Clarke autore del suo arresto.
Che raccontava di aver ottenuto la rivelazione del suo nascondiglio con minacce di morte alla moglie e ai suoi figli, che Höss fu sottoposto per tre giorni a torture per ottenere la sua dichiarazione firmata e confermata in tribunale.
Una commissione d'inchiesta americana, che indagò nel 1949 sulle irregolarità commesse dal tribunale militare americano di Dachau che aveva comminato 420 condanne a morte, accertò il ricorso a torture fisiche e psicologiche di ogni genere al fine di ottenere le "confessioni desiderate ".
sei milioni di vittime
Un argomento forte secondo le tesi revisioniste relativamente alla confutazione della cifra ufficiale dei 6 milioni di vittime ebree del nazismo, è quello relativo alle vittime di Auschwitz. Qui infatti le revisioni non sono opera loro, ma sono ufficiali o di fonti a favore della tesi dell'olocausto.
L'argomento è questo. La targa commemorativa delle vittime nel campo riportava fino al 1990 la cifra di 4 milioni di morti. In quell'anno la targa venne rimossa in mezzo ad un infuriare di polemiche dal Comitato internazionale del Museo di Stato di Auschwitz, con la motivazione principale che il testo non faceva alcuna allusione alla prevalente identità ebraica delle vittime.
Ma la nuova targa non venne affissa fino al 1995 perchè le controversie continuarono sul nuovo numero che avrebbe dovuto sostituire quello vecchio riconosciuto " grossolanamente " erroneo.
Finalmente si convenne sulla nuova cifra ufficiale di 1 milione e mezzo
I revisionisti, come Robert Faurisson, però, fanno rilevare che lo stesso Jean-Claude Pressac, il più accreditato e aggiornato storico dell'olocausto, autore di " I forni crematori di Auschwitz. La macchina dello sterminio in massa " risultato dalla consultazione da lui per primo effettuata della documentazione relativa del KGB resa accessibile, riduce quella cifra a 630.000 Ebrei assassinati nelle camere a gas.
Come che sia appare comunque davvero sorprendente come, anche attenendosi alle cifre ufficialmente stabilite, si possa non tener né dar conto di tale difformità, anch'essa ufficiale, di due milioni e mezzo, nel numero di vittime indicato.
le camere a gas.
Non esisterebbero prove, né tracce né dimostrazione di alcun tipo del funzionamento di nessuna camera a gas in nessuno dei campi di concentramento e di lavori forzati nazisti ( Tanto meno dell'impiego di camion come camere a gas mobili, tramite il ritorno all'interno del veicolo delle emanzioni di gasolio).
Nei campi di prigionia nazisti, sia la conformazione e la disposizione dei locali che le loro dotazioni di strutture architettoniche e attrezzature tecniche escluderebbero cate
goricamente persino una approssimativa idoneità alla gasazione tramite Zyklon B.
L'utilizzo, a tale scopo, di quel gas (perdipiù con le disinvolte modalità riferite dalle testimonianze dei gestori dei lager o di altri, tutte da ritenere radicalmente inventate o
estorte) avrebbero comportato, per le caratteristiche chimiche di quella sostanza parti
colarmente persistenti, invasive e letali, la morte degli stessi aguzzini e di tutti i residenti nel campo.
Niente secondo i revisionisti accrediterebbe l'uso di camere a gas e forni crematori e tanto meno con ritmi e proporzioni di soppressione e smaltimento dei corpi adeguate alle dimensioni di uno sterminio di quella entità.
Non le caratteristiche tecniche dei forni crematori esistenti, né la documentazione relativa alle ditte appaltatrici della costruzione e manutenzione degli stessi, né i dati sulle forniture di carbone.
Non le ipotesi sulla funzione sussidiaria e accessoria di fosse crematorie esterne, contraddette dalla conformazione paludosa dei siti ove sorgevano i lager.
Non il monitoraggio fotografico degli aerei americani che li sorvolavano regolarmente nell’estate del '44, ove non si riscontrerebbe traccia alcuna del levarsi di orride e immense colonne di fumo di cui si raccontava e che avrebbero dovuto attestare una intensificazione parossistica delle cremazioni.
Perplessità e incredulità al riguardo sarebbero sempre affiorate se pur non manifestate fin dai primi anni fra i membri delle commissioni di inchiesta nei sopralluoghi nei campi.
L'argomentazione logica revisionistica, al riguardo, è che è del tutto inverosimile che l'ossessione sterminatrice hitleriana fosse così ottusa oltre che bestiale, da far premio sulla disperata e prioritaria esigenza e opportunità della Germania nazista, a fronte della spaventosa decimazione di soldati e civili, di far ricorso al lavoro degli internati nei campi per sostenere l'industria bellica. Che inoltre come sistema di massacro era tragicamente e analogamente efficace oltre che meno complesso e dispendioso.
Ma sotto il profilo tecnico scientifico a suffragare le loro tesi, secondo i revisionisti, al riguardo sarebbero decisive le risultanze dei due processi di Toronto in Canada contro il cittadino di origine tedesca Ernst Zündel colpevole di aver pubblicato e diffuso l'opuscolo revisionista di Richard Harwood "Did Six Million Really Die? "(Ne sono morti veramente sei milioni?)
Quello stesso la cui pubblicazione era costata la vita in Francia al già citato François Duprat nel 1978.
Per la prima volta vi è la possibilità di un confronto diretto tra negazionismo e sterminazionismo, se pure nella sede impropria di un tribunale.
Che avrebbe messo in luce, non ostante la ostilità del giudice presidente, la inconsitenza, infondatezza delle deposizioni testimoniali e delle opere storiche di vari rinomati esperti, storici eminenti dell'olocausto titolari di cariche onorifiche in istituti deputati alla conservazione della sua memoria.e le vere e proprie falsità di sedicenti testimoni diretti sopravvissuti alla detenzione e delle loro biografie, celebrati successi letterari. (Le tesi revisioniste indicano come esempio più eclatante il successo mondiale del Diario di Anna Frank, deceduta nel 45, che sarebbe stato alterato dal padre e da altri e per la cui stesura manoscritta sarebbe stata impiegata una penna a sfera, mentre tale tipo di strumento entrò in commercio solo dal 1951).
La difesa di Zündel ottenne che l'ingegnere Fred A. Leuchter, secondo i revisionisti massimo esperto e consulente governativo negli Stati Uniti sul funzionamento delle camere a gas per esecuzioni capitali, si recasse in Polonia per eseguire una perizia nei
crematori di Auschwitz e di Birkenau.
La sua conclusione fu netta. Non vi era stata nei siti ispezionati, Auschwitz, Birkenau e Majdanek, nessun impiego di gas omicida. L'autore del Rapporto Leuchter trae una conclusione dichiarata di schiacciante evidenza
“ E' opinione del sottoscritto che le presunte camere a gas allogate nei siti ispezionati non avrebbero potuto essere utilizzate né allora né adesso. Non si dovrebbe neppure prendere in seria considerazione l'opinione che esse abbiano funzionato come camere a gas per esecuzioni". Redatto il 5 aprile 1988, in Malden, Massachussetts.Fred A. Lenchter, Jr.Ingegnere Capo
il Sionismo
E' documentalmente provato, secondo i revisionisti, che se la stragrande maggioranza degli Ebrei si oppose o combatté attivamente e fisicamente contro il Nazismo, gli ambienti e associazioni sionisti tennero un atteggiamento ambiguo se non compiacente e persino di collaborazione. A motivo del fatto che la politica di discriminazione e segregazione razziale era funzionale ai loro disegni fortementi avversi ai processi di assimilazione e orientati alla creazione di uno stato nazionale ebraico. Con una determinazione non immune da atteggiamenti e comportamenti di spregiudicato, strumentale cinismo.
La cosa assume un suo rilievo anche in rapporto al fatto che tali ambienti e orientamenti costituirono la matrice di formazione della classe dirigente dello Stato di Israele.
Il Sionismo rispetto agli orientamenti inizialmente dominati da una ispirazione autenticamente religiosa, spiritualista ed universalista dell'ebraismo, costituirebbe una deviazione e una strumentalizzazione.
La tradizione biblica, profetica, della terra promessa e del ritorno, della elezione e della purezza del popolo di Israele sarebbe convertita e deformata nei miti ideologici fondativi di una politica di stampo nazionalista, colonialista e di discriminazione razziale, che ebbe come obiettivo e coronamento la costituzione dello Stato Ebraico
(Nel 1975 l’assemblea dell’Onu approvò una risoluzione che qualificava il sionismo come una forma di razzismo e disriminazione razziale. Nel 1991 gli Stati Uniti ne ottengono l’abrogazione).
In questo il "mito" dell'Olocausto avrebbe giocato un ruolo letteralmente fondamentale di legittimazione morale e politica, di riparazione e riscatto, a partire dalla nascita di Israele e dal suo riconoscimento da parte della Comunità delle Nazioni in seno all'Onu.
Tuttavia all'indomani del conflitto, il clima della guerra fredda, il rapido imporsi in Occidente delle politiche anticomuniste e di fedeltà atlantica, e la necessità di mantenere lo avamposto tedesco all'interno di questo fronte, fecero sì che fossero rimossi i retaggi della tragedia e restassero prevalenti nelle comunità ebraiche le concezioni spiritualistiche della Nazione ebraica e gli orientamenti di assimilazione.
Anche per i timori, nell'America del maccartismo , dei sospetti di doppia fedeltà, come risultava evidente dalle difficoltà di dare impulso decisivo ai flussi di immigrazione in Israele.
La situazione muterebbe radicalmente a far data convenzionalmente dal '67. La guerra
dei sei giorni rivela al mondo la potenza militare della piccola Israele, il suo ruolo strategico cruciale per l'Occidente e l'America a fronte di un mondo arabo con un rinnovato orgoglio della propria identità, insofferente di sopravvivenze colonialiste e attratto nella sfera di influenza sovietica.
Per la comunità ebraica americana, ormai in un ruolo di primissimo piano nella società, economia e istituzioni degli USA e la cui alterità è adesso opposta e persino ostile non all'establishement ma alle altre minoranze, il sostegno esplicito e concretamente generoso, allo stato di Israele, si converte in fattore di integrazione e appartenenza alle elites d'America.
Non l'esserne stati vittime, ma il non essere più vittime, darebbe quindi conto della nascita di una "teologia " dell'Olocausto, tra gli ebrei della diaspora.
Da questo momento si salderebbe e svilupperebbe sempre più la connection tra lobby ebraiche e ruolo di Israele di presidio e rappresentanza degli interessi geostrategici Americani in medioriente.
Funzionale alla sua politica nazionalista e militarista verso Palestinesi e mondo arabo e all'escalation della politica imperialista americana successiva alla caduta dell'URSS e all'11 settembre, ma motivo principale della tragica situazione di quell'area e del pericolo per la pace e il mondo intero che essa costituisce.
Olocausto e/o olocausti , "teologia" dell’Olocausto.
La storiografia revisionista, va ribadito, contesta le concezioni della tradizione dello Olocausto come Male Assoluto, Unico, tragica specificità del popolo ebraico non paragonabile a nessun altro.
Non nega lo sterminio di ebrei, le esecuzioni sommarie, i massacri spaventosi dovuti ai lavori forzati, la fame, gli stenti, le malattie, i maltrattamenti, le torture e la violenza endemica e intrinseca alle condizioni di internamento, alle epidemie di tifo.
Non solo perché sarebbe moralmente e politicamente iniquo, ma ancor prima demenziale sotto il profilo storico.
Conferma significativamente tale orientamento un non revisionista, Norman G. Finkelstein, un ebreo americano figlio di genitori sopravvissuti e con parenti vittime dei campi di concentramento.
Con “ L'Industria dell’olocausto “ egli denuncia la cinica strumentalizzazione ideologica sionista che a partire dagli anni 70 si afferma tra gli ebrei d‘America.
Contesta che la sua promozione propagandistica registri una crescita inarrestabile, in luogo del silenzio e della autenticità della sofferenza intima del ricordo e del bisogno di dimenticare al tempo stesso che avevano caratterizzato in precedenza l’ebraismo americano.
Proprio quando i pericoli dell’antisemitismo e la minaccia alla sicurezza di Israele non sussistono più, allora nascerebbe la necessità paradossale di suscitare e resuscitare lo spettro di cui si auspica la scomparsa.
Proprio questo martellante, ossessivo, uso politico e commerciale dell’olocausto sarebbe il fattore di alimentazione di antisemitismo. E dunque, il vero antisemitismo, esso stesso
A supporto di questa amara convinzione Finkelstein ritiene di aver documentato dettagliatamente come le diverse Associazioni americane per la memoria dell’Olocausto abbiano pianificato campagne per lo sviluppo di fiumi di finanziamenti privati e pubblici ad Israele
Intentato con successo, a titolo, a loro dire, risarcitorio delle vittime sopravvissute (in numero tanto esageratamente gonfiato, secondo Finkelstein, da contraddire pericolosamente la tesi dello sterminio e recar acqua al mulino revisionista!) poderosi procedimenti legali con richieste di esorbitanti esborsi pecuniari, contro i sistemi bancari svizzeri, tedeschi e persino dei paesi dell’est.
Mobilitando formidabili apparati di pressione morali, politici e finanziari di dimensione internazionale.
Col concorso degli Stati Uniti ( peraltro altrettanto e più responsabili degli stessi reati e colpe imputati agli altri governi, ma immuni da qualsiasi rivendicazione e denuncia)
Dopo tanti generosi e solenni proclami, risulterebbe che di quelle montagne di denaro quote rilevanti non presero la via di Israele, quasi interamente furono destinate agli enti istituzionali ebraici, riempirono smisuratamente le tasche dei loro dirigenti e pressochè nulla toccò alle persone dei legittimi titolari e aventi diritto.
Molto schiettamente l'autore dichiara che tali spregiudicate operazioni appaiono sciacallesche a chi, come lui, per ragioni familiari si senta direttamente interessato a preservare la memoria autentica dell’olocausto.
Sostengono i revisionisti che assurdamente il sentimento della speciale identità ebraica (quella che per dirla con P. Roth fa sì che l’eredità di ogni bambino ebreo consista in “ Gli Ebrei son meglio“) investirebbe anche il genocidio e la esclusiva specificità dell’esserne vittime.
Mentre sotto la furia nazista in varie entità e modalità caddero altre minoranze, i portatori di handicap (e stavolta sì con un disegno mirato e consapevole di pulizia e perfezionamento etnico-genetico), gli omosessuali, i Testimoni di Geova, gli Zingari, i perseguitati politici, altri popoli.
Ma nella coscienza collettiva l’Olocausto nazista riguarda solo ed esclusivamente gli ebrei.
E non potrebbero invocarsi ragioni quantitative a darne conto.
In particolare riguardo agli Zingari il cui martirio, che ammonterebbe a 500.000 vittime, proporzionalmente e per le sue motivazioni razziali perfettamente equiparabile a quello ebraico, versa nel più assoluto oblio e non è stato mai destinatario di alcun risarcimento .
Persino nella memoria del dolore, polemizzano, queste son contiguità scomode e non care fraternità, rispetto alla univocità di elezione dell’ebraismo
considerazioni conclusive
Ripeto, si raccolgono e propongono questi elementi di discussione più che in buona fede. Con ingenuità.
Mi auguro che si sappia e si voglia farne criticamente e storiograficamente tabula rasa, per poter ricomporre così il conflitto tra le mie convinzioni circa la integrale realtà e verità dell’olocausto ebraico, salde fino a ieri quanto quella che 2 più 2 fa quattro, e le recenti perplessità.
revisionismo e libertà di pensiero
Una direttiva presentata dalla Commissione europea nel novembre 2001 rende il razzismo e la xenofobia passibili di sanzioni penali comuni in tutta Europa, incoraggia la cooperazione giuridica tra gli Stati membri e rende gli atti antisemiti, compresa la negazione o la banalizzazione pubblica della Shoah, come reati perseguibili per legge
E' proprio il caso di dire... 'azz!
La negazione della Soah perseguibile per legge ?!
Nemmeno la negazione della divinità del Cristo, lo è.
Antisemitismo, dicono. Ma.. se pò?
Spiacente ma ho il dovere di insistere.
Certo è in generale che la demonizzazione dell’indirizzo storiografico del revisionismo olocaustico ha ormai raggiunto livelli di parossismo tali che si arriva a censurare articoli pubblicati sul Corriere della Sera e si risolve in un revisionismo galoppante della libertà di opinione e di espressione.
Una scritta antisemita di 25 cm o presunte inquietanti o risultati di sondaggi europei che attribuiscono al governo israeliano responsabilità primarie per la minaccia alla pace nel mondo, sollevano allarmi e campagne mediatiche contro un preteso ritorno di razzismo antiebraico, talmente spropositati, da apparir francamente e malinconicamente carenti di credibilità.
Intendiamoci bene.
Qui non è più di revisionismo e/o antisemitismo che si tratta, ma del Reato di opinione e del Diritto di espressione! Della libera ricerca storica, in generale
E da questo nasce il dovere cui si accenna sopra.
Ci si rende conto o no che consentire e tacere al riguardo di tali eccessi censori (come le norme che qualificano e puniscono come reato penale le tesi storiografiche difformi da quelle ufficiali riguardo lo sterminio nazista) equivale ad avallare, approvare il rogo di Giordano Bruno e la condanna di Galilei? Ad ammettere la fatwa islamica di morte contro Salman Rushdie.
Siamo impazziti per caso?
Se la libertà si vuol conservarla per sé, questo comporta che la dobbiamo garantire al nostro avversario e contraddittore. E' l’abc del liberalismo e della democrazia.
La tolleranza, va da sé, è criterio e valore che segnatamente si applica nei riguardi di idee scomode, non conformiste o abominevoli. Esercitarla solo verso quelle che si condividono, gradite e gratificanti, sono buoni tutti.
L’opinione in sé, è persino imbarazzante ribadirlo, non l’ingiuria, non la diffamazione o la calunnia, non l’istigazione a delinquere, la pura e semplice opinione, quale che sia,
non è censurabile né processabile. E' e deve essere libera.
Ma nella fattispecie le cose non stanno affatto così.
Per dirlo con una battuta, più che revisionisti sono “revisionati” quelli che confutano
come mitica la storiografia della Shoà.
Sterminatori, più che sterminazionisti, i custodi di quella verità sacrale.
Tutti, da tutti, a destra e a manca, i revisionisti hanno patito campagne di diffamazione, ostracismi negli ambienti accademici e intellettuali, linciaggi morali, generale discredito e sarcasmo, l’ostilità dell’opinione pubblica aizzata contro di loro.
Non uno di loro è andato ed è immune da intimidazioni, ingiurie, espulsioni dai partiti, procedimenti e condanne penali, ingiunzioni all’abiura o tutte insieme queste piacevolezze.
Violenza anche fisica. Vi è persino un caso di omicidio Lo storico francese François Duprat da parte di un commando nel marzo 1978 Faurisson ha subito un attentato che lo ha ridotto in fin di vita e gli ha fatto perdere per mesi l’uso della parola (obiettivo raggiunto!). E il triste andazzo a quanto pare, continua.
E' il metodo applicato che è sconcertante.
Quando uno (tanti, troppi) versa fiumi di parole, ma non una sola ne spende su e contro l’argomento de quo, e non sa far di meglio che insolentire coloro che se ne fanno assertori, la faccenda..puzza.
L’unica cosa che conta è se una cosa è vera ( nei limiti dell’umana condizione) o no.
Chi e perchè lo dica, cosa pensi e cosa faccia, cosa cavolo c'entra?
Se Hitler dice che due più due fa quattro e Marx dice tre, sempre quattro fa
Eh! la matematica, come si suol dire, non è un’opinione.
E manco la Storia, per lo men nelle intenzioni, se sono buone, se sono in buona fede.
Puntualmente le disattese controargomentazioni e controdeduzioni nel merito sono sostituite da insinuazioni grevi e gratuite all’indirizzo della identità, delle militanze, naturalmente sempre infami e spregevoli, degli autori e divulgatori di quelle tesi.
In una parola sola, e non poteva essere altrimenti, dalla accusa di antisemitismo come ispirazione univoca e identico obiettivo di tutti costoro, senza eccezione alcuna.
Quel che mi insospettisce circa la condanna del revisionismo è proprio questo feroce e cieco dargli addosso, che fascista è di fatto, degli onesti antifascisti
Ora, riguardo questo refrain, preteso risolutivo, circa le fonti e gli ambienti razzisti, nazisti, islamisti delle tesi revisioniste, ci si chiede dove cavolo sarebbero reperibili altrove, quelle tesi, se quelli sedicenti liberali e democratici dall’ospitarle ( e prendrne visione) se ne guardano bene?
In secondo luogo il revisionismo non è affatto una conventicola unica, ma raccoglie i più disparati contributi di orientamento ideologico, politico, religioso..
Ed anche quelli di autori di origine ebraica e di sopravvissuti dei campi di sterminio
L’iniziatore riconosciuto del revisionismo, il francese Rassinier era un socialista ed un ex internato (e invalido al 95%), ma ciò non lo ha preservato dall’applicazione delle suddette...procedure.
Circa la più seria obiezione concernente la sconvenienza, la natura non commendevole, di per sé, di una macabra e fiscale conta delle vittime, addotta a motivazione del rifiuto e inutilità di scendere in medias res, direi che è giusto.
Ma l’argomento ' Fosse anche una vittima sola che differenza fa? ' vale moralmente , ma storiograficamente no.
Storiograficamente l' accertamento di un numero significativamente minore di vittime
la differenza la farebbe e come, di per sé, e riguardo la determinazione della natura di stermino o meno della persecuzione nazista degli Ebrei.
Se davvero agli atti , come sostengono i revisionisti, dopo pubblico, aperto dibattito e confronto, non dovessero risultare prove storicamente certe dell'esistenza del piano di sterminio e delle camere a gas, se ne dovrebbe solo prender atto.Non che non ci furo
no.Che non ce ne sono prove.In caso contrario, il contrario.
Quel che non si può è presidiare la verità istituzionale con la legislazione penale o la denigrazione.
Dico anche che francamente non comprendo appieno tanto zelo da parte ebraica nel non ammettere” pregiudizialmente” alcun ridimensionamento della tragedia
Non dovrebbero essere proprio gli Ebrei per primi a trarre motivo di conforto dalla anche più remota ipotesi di sapere che possa esser stata meno immane la sofferenza patita dal loro popolo?
Non dovrebbe, col trascorrere del tempo, in una autentica testimonianza di quel dolore e quella tragedia, il sentimento di pietas verso i loro cari e le vittime far premio su quello di maledizione eterna del “Male assoluto” ?
E l'odio per gli aguzzini, cedere sempre di più il posto alla condivisione del dolore altrui ed al riconoscimento e con-passione per tutte le vittime di ogni tragedia?
Vero. Ben alto prezzo hanno pagato gli Ebrei!
Ma la tragedia della Shoah, purtroppo sta in nutrita e tragica compagnia di altre spaventose ecatombi., che si tratti dei 50 milioni di morti della seconda guerra mondiale, o dei milioni di morti dello stalinismo e di tutte le altre aberrazioni e deturpazioni del sogno comunista. Di Hiroshima, Dresda o Stalingrado.
O dello schiavismo e della persecuzione infinita dei neri o dei paria indiani o del genocidio dei Pellirosse d ‘America, degli Aztechi e i Maya, o degli aborigeni australiani
Dei 4 milioni e mezzo di vittime delle guerre americane in Indocina, o dei massacri in Cambogia, del milione e mezzo di morti iraqeni o delle tragedie dei Palestinesi, Armeni, Curdi, Ceceni o dei popoli dell’America Latina.
Degli Zingari, Slavi , Russi, Polacchi, Irlandesi, Baschi ,Sudafricani, Tutsi e Pigmei e i Tibetani e e i Berberi e e tutti i popoli e gli stati colonizzati……
Di tutte le vittime di ogni integralismo e terrorismo, della ferocia e del cannibalismo delle guerre balcaniche o delle ignorate mattanze tribali nel continente africano…..
Il solo Olocausto declinabile al singolare, l’unico che effettivamente investe una razza, è quello della razza umana. Che li fa tutti suoi.
In questo senso appare davvero grottesco che mentre si impegna, la propria e altrui memoria a coltivare il ricordo di trascorsi massacri, mentre si proclamano i “ mai più! “ e i “ non dimenticheremo! “ sia oggetto di universale rimozione e rassegnata o cinica indifferenza quello vigente e in corso.
Lo sterminio per fame. Un vero olocausto permanente che miete 24.000 vite ogni giorno, una ogni 3,6 secondi, più di 8 milioni l’anno secondo i rapporti FAO.
E che prosegue indistirbutato, sotto i nostri occhi.
Però, sarà difficile, ma non si scappa. L’unica vera “vendetta” in queste cose è non fare agli altri quel che è stato fatto a noi. Il “mai più” passa di qui, tassativamente.
Quale valenza di rispetto per le vittime, risarcitorio verso parenti e sopravvissuti e quale maggiore garanzia per il futuro di Israele e dell’Umanità intera può avere, a distanza di 60 anni, il rifiuto dogmatico di situarne la nuda e cruda attribuzione alla ferocia del carnefice in una più accurata e articolata ricostruzione del contesto storico di corresponsabilità e concause che la generò e la rese possibile?
Come si può astenersi allora dall’osservare che è proprio questo muro innalzato davanti al revisionismo che finisce per accreditarne le tesi ? Proprio la loro preventiva confutazione morale, in assenza di quella critica e storiografica, col legittimarle? La loro incarcerazione col nobilitarle e accrescerne la capacità di attrazione?
Le crociate del fanatismo anti-antisemita rischiano di seminare la mala pianta e farla germogliare anche su terreni dove non aveva mai attecchito A forza di dare dell’antisemita a chi non lo è si finisce con l’azzeccarci.
E inevitabilmente alimentano perplessità sulla purezza e autenticità di tante holliwoodiane mondiali rappresentazioni liturgiche della tragedia e del dolore.
Se il revisionismo è una gigantesca frode cosa impedisce la plateale, totale confutazione, nel merito e puntualmente, delle sue tesi?
Se davvero quegli intellettuali sono loschi e dei poco di buono perché e a chi conviene farne delle vittime e dar loro la patente di perseguitati, provvederli della dignità morale di cui sarebbero privi?
Se la loro credibilità è zero e sono quindi innocuinon sarebbe più conveniente lasciarli esporsi da soli alla gogna del ridicolo e del pubblico ludibrio?
Ribadisco, casomai non fosse chiaro, che chi scrive non fa professione di fede né revisionista né anti.
Finora peraltro la materia non è stata rubricata come di natura teologico-dogmatica, tale da doversi risolvere con anatemi e scomuniche, non ufficialmente per lo meno.
Il revisionismo olocaustico viene qui addotto solo come caso eclatante di disapplicazione e gravissimo vulnus in corso della libertà del sapere e della ricerca, di pensiero e di parola.
C’è solo un modo di porvi rimedio. Consentire senz’altro che quelle tesi possano essere pubblicamente divulgate e dibattutte E auspicabilmente, punto per punto, confutate.
Sembra invece affermarsi come luogo comune, anche in campo laico e intellettuale, e specie a sinistra, che non sia lecito nemmeno nominarlo il revisionismo, liquidandolo sbrigativamente come un insieme di teorie aberranti e demenziali.
Anche fosse, finchè si resta nel campo delle opinioni, devono avere pieno diritto di cittadinanza.
Questa è la mia di opinione.
Rivendico esercitandolo il diritto di manifestarla.
Sciopero dei cobas dei trasporti.1 dicembre 2003.
il tranviere, l’utente demente e il sindacalista maiale.
Scioperi a oltranza, sciopero generale per aumenti, per il raddoppio di stipendi e salari!
Tanto per incominciare. Le chiacchiere stanno a zero.
Il livello di barbarie raggiunto da questa fogna di paese si misura anche da questo.
Dalla teoria infinita di interviste a questi mentecatti di utenti e cittadini che si lamentano di non poter andare a lavorare, del danno subito, che rivendicano risarcimenti..
Ma statevene a casa coglioni!!
Ci hanno trasformato in una massa squallida, pietosa di crumiri, di infami.
Ci campino loro quei grassi maiali di sindacalisti zoticoni, avidi, giuda, papponi.con quei salari di fame, con questi lavori da schiavi
Ci si sbattano loro nel tram - tram quotidiano di quella merda di lavoro
Ci fu un tempo in questo paese che non c’era sciopero che non fosse circondato dalla solidarietà dei cittadini, a parte sudditi benpensanti che non osavano fiatare.
Ora i nemici dello sciopero sono gli utenti e il sindacato, non il datore di lavoro!
L’unica voce che ho sentito ieri, giuro, di solidarietà e comprensione per i lavoratori dei trasporti era di un dirigente dell’Azienda municipale!!
Per una volta che si fa uno sciopero che possa chiamarsi tale, vero, non liturgico, strumentale alle carriere, all’arraffar soldi, posti, poltrone e al non fare un cacchio e andare a puttane di questi farabutti di dirigenti sindacali..eccoli qua, puntuali! a stigmatizzare, censurare, ad aizzare un’opinione pubblica di milioni di mentecatti, di bestie idiote senza più nessun tratto umano, il più fioco barlume di intelligenza e di dignità.
Queste amebe in giacca e cravatta chiuse nelle loro scatolette su ruote, a lamentar i loro diritti lesi di andar contenti a farsi schiavizzare, a far lavori stupidi, inutili e devastanti, a far funzionare questo incubo di società da vomito e tornare a casa soddisfatti per guardare una Tv che trasmette tonnellate di letame, per cui pagano regolarmente il canone e che realizza record di milioni di ascolti prendendoli a schiaffi e calci in culo tutti i giorni, ogni minuto.
Con programmi e montagne di pubblicità popolati di mignottelle che salutano giulive, sparano a raffica sorrisini e bacetti, e dimenano culetto e tette.
Di squallide checche, di fascistoni ottusi e obesi, di conduttori dementi, di starnazzanti oche nostre inviate, felici e contente di far il servizietto spettacolino sullo squallore e le tragedie della ggente, di cui non gli può fregà de meno, assolutamente niente!
E di giornalisti servi, assunti nelle fogne di partito e delle logge, specializzati nella presunzione, la loro, di vanesi vuoti e idioti, e quella di innocenza dei loro padrini che sarebbero indagati sempre al condizionale, rigorosamente, di presunte truffe, presunti traffici, presunte tangenti, presunte cocaine terapeutiche, presunte censure, presunte leggi ignobili.....
Questi monumenti ambulanti alla castrazione della onesta informazione, della dignità
umana e del rispetto di se stessi. Questi professionisti del vendersi la mamma e appaltare la moglie pur di andare in video a leggere i titoli delle menzogne del giornale La Voce del Padrone e delle previsioni meteo gentilmente offerte da stocacchio!
Questi trogloditi della lavandara Tv e della serva Stampa dispiegano tutte le batterie e le legioni di battone e di eunuchi per sparare a zero una tempesta di fuoco di bestialità, calunnie, cialtronerie contro esseri umani che senza alcuna copertura e sostegno degli organismi di rappresentanza che sarebbero a ciò deputati, decidono da soli di incrociare le braccia, senza preavviso! per solo due anni che non gli si rinnova, come da legge, il contratto.
Per rivendicare non privilegi, ma la possibilità per loro e le loro famiglie di vivere e nutrirsi se devono tornare a vendersi ogni giorno come forza lavoro!
Ebbene la situazione è questa. Che quelli che son negli apparati del magno e m’abbuffo a sbafo e del fancazzismo istituzionale, i lecchini e lacchè, i rufiani, le incarnazioni della spregevolezza e dello squallore nella Informazione, nei Partiti, nei Sindacati, nei Parlamenti, nei Ministeri e negli Assessorati... questi! fanno a loro! la morale, insorgono a tutela dei poveri milioni di cittadini consumatori-utenti undicenni deficienti e minacciano di attivare Prefetture e Tribunali contro quei criminali dei Servizi Pubblici che minacciano l’Ordine Pubblico e la pace sociale!
I ladri, il Pidduismo al potere con le sue mandrie di vacche e greggi belanti e obbedienti in tutti i gangli della vita nazionale, i professionisti dell’ozio e del parassitismo, queste legioni di mantenuti che campano di convegni, congressi, meeting, dove si scambiano pacche bipartisan sul sedere e sulle spalle e ingurgitano drink e si strafogano, si rimpinzano le panze in magnatorie di riconciliazione nazionale e si scambian le casacche e i distintivi, indossan tutti grembiulini, zuccotti e coppole...
Questi! che vivono di intrallazzi, di pizzi e mazzette, di rendite e privilegi, che producono chiacchiere, che bazzicano i talkshow, e c’hanno macchina con autista, taxi, viaggi in bussiness class e in prima classe, pranzi e alberghi cinque stelle pagati... Queste bestie, questi ratti fanno la morale agli onesti lavoratori, grazie ai quali godono dei privilegi della lorc condizione.
Esprimono indignazione e minacciano seri provvedimenti, promettono che non succederà più questo sconcio che quelli che schiattano tutti i giorni per un pezzo di pane incrocino le braccia per pretendere un salario che non sia di fame, che non sia un insulto alla decenza, al minimo irrinunciabile del rispetto e dell’amor di sé, che segni la differenza tra la dignità del lavoro e lo sfruttamento industriale dei polli in batteria.
Li avete sentiti per caso i membri di quelle associazioni a delinquere che rispondono ai nomi di D’Alema, Fassino, Rutelli, o Folena, Melandri, Angius che Dio ce ne scampi e liberi!, spendere una parolina per i lavoratori su cui costruiscono le loro carriere, da cui lucrano le loro laute prebende?
Fanno la Lista unica! La chiamino Sacre Corone Unite!
Vogliono i nostri voti questi vuoti a perdere!
Altro che astensione, altro che disaffezione. Altro che sciopero di Milano!..
Qui ci vorrebbe la paralisi totale dell’intero apparato produttivo e di tutta la Nazione, per incominciare, dico incominciare!, a rimetter un pochettino le cose a posto.
E fanculo pure i Santoro, le Guzzanti e i Beppe Grillo, e figuriamoci i Biagi! vadano a fanculo i Bertinotti e i Diliberto. Sono anche loro Armi di Distrazione di massa , questi oppositori del sistema che però non gli manca mica pane e companatico.
La rivendicazione della libertà di satira, la libertà di espressione e di pensiero, le disquisizioni sulla linea politica, i dibattiti e le analisi son lussi che ci si possono permettere se si ha la pancia piena. Primum vivere, deinde philosophari
Qua siamo alla fame, alla miseria, altro che chiacchiere.
Quindi torniamo al punto, quello vero. Il salario!
Salario o Sciopero! Come da manuale. Questa è la linea. Semplice e chiara.
Non mi paghi il giusto e il dovuto? Sciopero!
Chiudi? Licenzi? Sciopero a oltranza! Sciopero generale.
Scoppia il casino? Perfetto! Terremo duro.
Chi ha da rimetterci? Noi no, niente. Tranne tutta questa merda e le nostre catene!
Io crepo. Ma tu su me non fai profitto.
Ci sono state due lezioni di recente.
Una è Scanzano, e l’altra è lo sciopero dei trasporti a Milano.
Che si fottano i professionisti della politica degli affaracci loro, i predicatori di prudenza, buon senso, difficoltà oggettive, conquista del consenso, dell’attenzione alle prospettive elettorali e agli equilibri politici.
Paga solo una linea. La mobilitazione permanente e generale.
Primo.Qui le scorie non ce le metti! Secondo. Vacci tu a lavorare, in queste condizioni di ignobile e disumano sfruttamento, dirigente politico, sindacale e amministrativo..che non sei altro!
L’ho visto ieri in TV quell’individuo sordido del sindaco di Milano. Parlava dei dipendenti del Comune come di farabutti, additandoli al pubblico ludibrio e assicurando con un sorrisino gelido e infame che non si sarebbe risparmiato nulla per far rigare dritto quei facinorosi.
Ma chi sei, ninni! Cosa giudichi, cosa condanni, cosa scagli pietre, teppistello!
Dove l’hai appresa cotanta pietas fervente, praticante, devoto cattolico dei miei stivali.
Repubblica. it. Niente in prima, come ti sbagli! Trafiletto di 10 righe, l’ultimo in fondo, nella pagina di cronaca.
Nel titolo lo sciopero è rinominato “ caos “.
Informazione sulle rivendicazioni e condizioni dei lavoratori e le motivazioni della protesta, zero!
In compenso c’è un lunghissimo commento. “La certezza dell’impunità “.
“ St’ impuniti!“ insomma, titola così la faccia di prezzolato de st’impunito di turno!
“.. l’agitazione che ha provocato il caos è stata comunque un atto ingiustificabile di prepotenza da parte di una corporazione, una violenta prevaricazione nei confronti di tutti i cittadini, compiuta con la consapevolezza di non rischiare gran che “.
Scrive così lui che con le 106 euro richieste di aumento ci potrebbe fare la mancia al ristorante se non fosse il pezzente che è.
E ancora. “Ma la battaglia per i propri interessi, al di fuori delle regole e del rispetto
per gli altri, non è un indicatore di buona salute per una democrazia”.
Già..Manco per la salute personale, però.
Cosa ti ci paghi? Mezza pulizia dei denti? La cura di mezza carie?
E il caso è chiuso. Sono altri i problemi.
Firma Ciampi? Dove va AN? Cosa fanno Gianfranco, Francesco, Alessandra? ( confidenzialmente ). Successo della chat con Sabina. Un deejay nello spazio.
Ah!..c’è anche la proposta di un mercato “ etico “ per la vendita degli organi.
E vai! il dibattito è aperto! Lo share si impenna!
Restate con noi! Pubblicità!
Postilla
Riporto da un trafiletto apparso su “Repubblica” di oggi le incredibili dichiarazioni del “bolscevico” Kossiga riguardo la condanna dello sciopero dei trasporti fatta dalla sinistra e dai sindacati “Evidentemente tutti, anche la CGIL, sono ormai cloroformizzati da quella specie di corporativismo scandinavo che è stata la concertazione, rinnegando la lotta di classe”.
E non è nemmeno la prima volta che i bonzi dell’Ulivo e dell’opposizione appecoronata sono scavalcati a sinistra, messi alla berlina e sputtanati dal battitore libero nazionale, la scheggia impazzita istituzionale, l’amico del cuore del “ caro Licino “, l'artefice degli omissis del piano Solo .. e del caso Moro.
Giusto così. Non meritano nemmeno disprezzo questi miserabili.
Lo scherno è pure troppo.
vomita e basta
Rinfrancanti parole ad un compagno che non ne trova per dir tutta la rabbia che ha nel cuor.
Non ti preoccupare della forma e delle buone maniere civiche e sintattiche.
Scrivi, parla, come ti viene e come ti pare!Sono tutti delinquenti e pidduisti!
Vale la tua testimonianza vera e sincera, la tua rabbia e la tua incazzatura.
Non le tonnellate di menzogne e spazzatura di questi servi del Potere!!
Non lo senti il silenzio assordante ?
Ma quanto ci dobbiamo restare sommersi dallo schifo di questi dirigenti venduti, delle loro analisi politiche raffinate, delle loro elucubrazioni erremosce, dei loro sorrisini dementi spocchiosi e saccenti!! Che s'impicchino! Glielo dico di tutto cuore!
Sto coi miserabili, i pezzenti, i precari, i sottoproletari, sto coi miserabili, i detenuti, sto coi poveri cristi, i crocefissi e i crocefessi, coi morti di fame e coi coatti, sto coi bambini che muoiono di fame uno al secondo, uno al secondo, in questo mondo infame. Sto con gli eserciti di disgraziati senza voce e senza nome, coi due milioni che muoio
no ogni anno nel mondo in incidenti sul lavoro.
Ci hanno regalato cinquanta anni di stragi, di morti ammazzati, di corruzione, di golpisti, gladiatori, falangi armate, ci hanno avvelenato la vita e la democrazia, hanno violentato questo paese, lo hanno nutrito di paranoia, terrore, ci hanno murati vivi nelle
nostre case, fatto diventare le città lager e stanno ancora lì a reprimere, rubare, ordire trame, ricattare, spartirsi tangenti, proventi del narcotraffico, denaro pubblico, finanziamenti europei, stipendi favolosi..
Sempre loro i porci delle milano da bere, delle terrazze romane, della nobiltà nera e papalina, dei banchieri vaticani
E fanno i coca-party, le regate con le loro troie, i loro cicisbei, le loro polizie di squadristi picchiatori, i loro giornalisti prezzolati, i loro servi e leccapiedi..
Ci appestano con le loro ipocrite condanne di dittature di cinquanta anni fa mentre massacrano adesso, ora, ogni barlume di umanità, per nascondere le loro guerre assassine, i massacri e genocidi in corso, la distruzione del pianeta, le medicine negate a 29 milioni di malati di aids in Africa, lo strapotere delle framassonerie, delle mafie, e della criminalità internazionale...
Ma sputagli addosso come ti va, come ti viene. Senza scrupoli e senza remore.
Sono feccia, sterco. Non valgono l’unghia dell’alluce del tuo piede. Con tutti i loro privilegi, il loro lusso e potere, la loro spocchia ed arroganza, bestie sono e bestie restano. Vermi e serpenti e possono solo strisciare al cospetto della tua dignità.
Vanne fiero e fatti forte di questa consapevolezza.
l’utente pendolare antisciopero
I. - Ringrazio i dipendenti pubblici genovesi per la bella giornata che mi hanno riservato. Grazie a loro non ho potuto raggiungere il posto di lavoro ed il mio datore di lavoro (suo malgrado) mi ha dovuto decurtare dalla busta paga la giornata odierna. Grazie davvero un bel regalo di natale! Questo mese salta la pizza mensile con la mia famiglia.
Tutta sta Apocalisse di lacrime, per una giornata di paga?
E quanto sarà stato mai!Non mi pare che ti vanti di una gran remuneratività.
A come la racconti è tutta una tragedia, la vita tua, e te stai a fissà su un contrattempo?
T’appicichi col tranviere? E perchè col pizzaiolo no?
I trasporti sono come la pizza. Li vuoi? Pagali!
E' legge di mercato! Lo sciopero è lo spot promozionale!
Dici che non ti puoi permettere il lusso di pensare agli autotrasportatori...
E loro, possono pensa' a te!!
Nun so se ti può consolare Ma io a mangiare la pizza, non ci andrei nemmeno se mi pagassero. Eh, caro mio, tu sei poco pendolare, ma parecchio genovese!
solidarietà ai lavoratori dei trasporti si', ai tassisti no
Quella dei tassisti è una lotta corporativa.
Si oppongono alla concessione di nuove licenze .
E perchè mai ? Dovrebbero essere illimitate invece , se pur controllate.
Nella mia città di 100 mila abitanti , ci saranno 4 o 5 taxi.
A Istanbul la metà delle macchine in circolazione erano taxi.
Mettine di piu' e falli costare meno, mettine molti e falli costare poco.
Facciamone circolare a piacere di queste vetturette a basso costo per le citta'.
Si abbassa il prezzo della corsa , aumenta l'utenza e il volume di attivita'.
Piu' corse e tariffe accessibili a tutti o anche servizi a tariffa differenziata.
Ma i tassisti sono dapertutto una casta chiusa, scansafatiche e grettamente avvinghiati alla difesa del loro privilegio. Loro vogliono ben altro. Licenze poche , ereditarie. Poche corse e alte tariffe. 70 euro, grazie! E nelle pause sbadiglio.
Che con le rivendicazioni e le prospettive della lotta dei lavoratori dei trasporti pubblici, ci azzecca poco. Il concorso ad essa dei tassisti è da denunciare come ipocrita e strumentale e da respingere.
A fronte delle elucubrazioni e delle sofistificate soluzioni di taluni geni al governo della nostra economia si pensi a quali e quanti vantaggi recherebbe una banalissima liberalizzazione regolamentata delle licenze taxi in tutte le città, che prevedesse fasce diversificate di servizi e relativi costi..
Prima di tutto si creerebbero moltissimi posti di lavoro, veri, dignitosi e remunerativi.
L'introduzione della libera concorrenza procurerebbe essa stessa una ulteriore diminuzione del prezzo e maggior efficienza e sicurezza del servizio di trasporto.
L'economia e la vivibilità cittadine ne trarrebbero forte impulso e enormi vantaggi, con una forte riduzione del traffico e dell'inquinamento.
I taxi in circolazione sarebbero controllati sotto il profilo della funzionalità e delle emissioni con grande vantaggio per la sicurezza e la qualità dell'aria.
E per tutto questo il costo per le amministrazioni sarebbe prossimo allo zero
Piani integrati dei servizi di taxi e mezzi pubblici consentirebbero un salto di qualità dell'intera politica di trasporti cittadini.
Dal lato della domanda e da quello dell'offerta sussiste una forte ed oggettiva convergenza alla realizzazione di un tale obiettivo. Eppure non se ne fa nulla.
Normale in uno Stato dei fasci e delle corporazioni
proposta di legge sullo sciopero.
Articolo unico. La legge 15 giugno 1990, n.146, è abrogata.
Il diritto di sciopero è un diritto colletttivo e individuale costituzionalmente tutelato e inviolabile, nel settore privato e dei servizi pubblici.
Ogni norma esplicitamente o esplicitamente restrittiva è incostituzionale.
Le uniche limitazioni e regolamentazioni ammesse riguardo al suo esercizio sono quelle relative alla tutela della vita, della salute e della sicurezza dei cittadini.
L’embrione è il feticcio
non c’è più religione!
Spegatemi questa
Scartare un embrione perchè non nasca un portatore di handicap è nazista.
Invece farlo nascere, cristiano
Non si possono vendere embrioni... ma pezzi di corpi umani, belleffatti, sì?.
L’embrione è il Feticcio.
Siamo feticisti.Malati.Deviati.Disumani. Str....ani.
L’embrione è l’embrione..se no che differenza c’è con la persona!
Se era una persona lo chiamavano persona. Almeno..credo.
I -...sono convinto che i cattolici hanno cercato in Parlamento di ribadire il principio della centralità dell’uomo...
Magari! Hanno ribadito la centralità dell’embrione, cioè..la loro.
Rispettare i cattolici? Rispettino loro me piuttosto
Non c’è più religione!
Ne crepano 24.000 ogni giorno di fame. nel mondo (5 milioni bambini sotto i cinque anni, secondo dati FAO) E mi dovrei preoccupare di che fine fanno gli embrioni?
Mica soffre l’embrione! Mica pensa. Mica è sposato.
Non gliene frega niente di niente e di nessuno. Figurati a me di lui.
E' che a questi robot la vita gli è cara e sacra in astratto.
Gli è cara la sacra vita potenziale.La vile vita attuale la schifano e la disprezzano.
I milioni di poveri cristi concreti , in ossa e ossa non se li filano proprio..
So' brutti e puzzolenti.
Gli piace telethon, la Carlucci coi denti da cavallo, il tabellone col record dei miliardi come la Formula uno e le facce dei negretti sorridenti .
Se l’eugenetica (spinta) è il Male perchè tutti guardano “ L’isola dei famosi “ e non “ Il Continente delle fetecchie “?
Se io fossi foco, arderei lo monno.
ha sbattuto fuori la Melandri, Socci?.........
Fatto bene! Per una giusta che ne fa...Peccato me la sono persa
Gli è che il progetto politico della Melandri è la restaurazione dello status quo ante di cui ha tanta nostàlghia..
Quando essa giovane ministra tanto caruccia e tanto fine con un tailleurino elegante
compariva nelle cerimonie ufficiali radiosa e sorridente accanto alla signora Franca.
Dal letame, si sa, che nascono i fiori, ma.a lei gli piace tanto quando va per gallerie, per feste e ricevimenti, con presidenti e ambasciatori, e sorride eterea, felice, beata.
Mica la Bellillo!
“..cos’è? “
I. Non so se la cosa sia attinente al forum, signor Moderatore, ma chiedo: la vita cos’è?
...dunque.. vediamo...
***
Europa kaput!
Dicembre 2003: Il Consiglio Europeo a Bruxelles boccia il testo del Trattato europeo per l'opposizione di Polonia e Spagna .
L’asso nella manica del Cavaliere, la solita sòla.
Le cattolicissime Spagna e Polonia ce l’hanno fatta pagare e un‘ Europa non cristiana l’hanno fatta abortire
Ennesimo fallimento (?) del Cavaliere.L’Europa è morta.
Al 'triste' annuncio, dietro di lui il Buon-aiuti mostrava un sorrisino beffardo.
Quello di Bush, il Cespuglio, non si vedeva, ma me lo posso immaginare.
“ Thank you dear Silvio “.
Ci metterà una pezza l’Irlanda? Mah, staremo a vedere.
Comunque sto Aznar mi è stato sempre sulle balle..sarà un effetto indotto...
E adesso.. alla riscossa, miei Prodi?
Ma non ci sarebbe il modo di farsela da soli una Europa dei Popoli senza Governi e Parlamenti? No?...
Ma allora chissenefrega?
la cattura di Saddam Hussein
Guardando Vespa.
Ma siamo proprio sicuri che il delinquente è Saddam Hussein?
Inoltre. Se lo dobbiamo processare, significa che ancora non lo sappiamo se è colpevole.Se no che cacchio glielo facciamo a fare, il processo ? Per lo spettacolo?
Che stiamo,allo zoo?
Personalmente presumo che sia innocente.
Lo presumo in primo grado, lo presumerò in appello e continuerò a presumerlo fino al terzo grado con sentenza definitiva passata in giudicato.
Lo faccio volentieri. Sinceramente mi è costato molto più fatica farlo per un altro Capo di Stato, di un altro Stato canaglia, quello sì, a mio sottomesso avviso, un vero manigoldo
E pensate che ancora governa indisturbato e fa la legge a sua misura
E son tutti talmente terrorizzati dalla sua dittatura che nessuno fiata.
Da quale Tribunale saranno giudicati Bush e Blair per crimini contro la pacee l'Umanità avendo mosso guerra ad uno stato sovrano in violazione delle disposizioni Onu e del diritto internazionale?
Intanto. Quelli che sghignazzano e dicono volgarità, gli squallidi personaggi che speculano e si pavoneggiano stolti e tronfi sulla disgrazia e umiliazione altrui, nei talk show, a destra e a manca, e dovunque, li giudico io, per adesso.
Sono delle zecche, delle bestie! è questa la mia sentenza.
Poi, quando compariranno davanti al tribunale di Dio e di Allah, saranno cavoli loro!
Persino Almirante, nei suoi comizi, che finivano regolarmente a botte, fosse sincero o no, chiamava i suoi oppositori “ nobili avversari “.
Orbene, chi non ha rispetto del proprio nemico, specie quando è vinto e battuto, non solo non sa dove sta di casa la nobiltà d’animo, ma nemmeno l’umanità.
Dicevano, quando vedrà la mala parata se ne scapperà vigliacco col suo clan e col bottino in qualche paradiso fiscale.
E' andata che i suoi due figli e un suo nipote di 14 anni son morti combattendo, massacrati dai liberatori e lui l’hanno scovato nascosto sotto terra in un buco di due metri, tradito e solo.
Allora l’hanno mostrato in mondovisione che gli toglievano i pidocchi ed hanno grufolato, ghignando e gongolando “ come un topo nella fogna!!”
Loro, i porci!!, luridi e biechi, sudici e immondi, ripugnanti e infami.
Meno male che io sto di qua, son nato con la camicia!
Dalla parte della Democrazia e della Libertà! Sto dalla parte giusta.
Stasera, come ogni sera in TV, me li son visti un bel mucchietto di questi paladini della Civiltà.
Vespa Servovostro, puntuale a dar via il..cuore per fornir i servizilismi suoi, il ministro Mortino, quella gran chiorba lustra di Minniti, Checcacchiociavraidaride Mannheimer,
la Botteri con la barba fatta, un gran pezzo di...Generale, un bamboccetto col musetto da furetto e gli occhialini tondi esperto di geomassacri, e Magdi Allam, quintessenza della depravazione e della depressione.
Tutti lì, tanto eleganti, a disquisire, a far battute, e a sparar lazzi e motti, e paraculate, e a darsi di gomito - Forte!!.. gajarda questa! all’indirizzo de quel fetentone di Saddam,
- Ma a te che effetto t’ha fatto a vedello ridotto in qulle condizioni? e daje, li mortacci!..che prima manco lo potevano guarda' altro che tocca'! e invece mo, se fa pure mette le dita in bocca! e fa aaahhh ..aah..ah..con la lingua di fuori!
Beh, eddai!, deve esse' na gran soddisfazione per quelli che l’hanno sempre odiato e je toccava sta' zitti! Vedi che vor di' nun guadagnasse il consenso?..
E giù a godere e rallegrarsi e scambiarsi complimenti, tanto garbati, a spiegarci, a noi a casa, la gente, che poraccia che ne sa, che capisce? che letamaio che c’è laggiù, co’ quei grezzi trogloditi, montanari e cavernicoli, de ste tribù de Afghani, Iraqeni, Pakistani, Talebani e Pezz ‘e mmerga!! che sanno un cacchio sti disgraziati cacchio è la democrazia, co' quei macellai sanguinari de dittatori e quanto so' boni l’Americani.
- Quanto semo bravi noi, e i nostri ragazzi, eroi, a portaje la civiltà e il benessere, il progresso e a liberalli loro, (quanto prima! nun ce mettete fretta, ci benedice pure la 15 e 11 dell’Onu, porca troia!) e a difennece a noi, dalla bestia terrorista, che rigurgita su dalle viscere del male e è pure internazionale perciò, chi lo sa? colpisce dove gli pare e si capisce perciò che la ggente c’ha paura
- Ma comunque, gli Italiani devono sta' tranquilli perchè noi abbiamo preso tutte le contromisure e siamo allertatti di bbrutto, mica frescacce!
Evviva!! Che culo che c’ho a esse' nato in Occidente
***
mozione…d'ordine
Può un capo del governo insultare un giornalista , in una sede pubblica e ufficiale e in un'occasione solenne, per di piu' ? No, che non può.
E è normale che non succeda niente? Che non paghi nessuna conseguenza ? E che nessuno si incazzi veramente , tranne le solite recriminazioni di circostanza e indignazioni patetiche ? Non sarebbe il minimo che quell'insultato gli facesse una bella querela , sostenuto dai colleghi , dalla Stampa e dall' opinione pubblica ?
E' normale che costui insulti il Capo dello Stato, la Magistratura , la Corte Costituzionale , senza mai che si sollevi Conflitto istituzionale e messa in stato di accusa del Capo del Governo per Alto Tradimento , oltre che per maleducazione ed insolenza ?
Costui si è autoproclamato e collocato al di sopra della Legge , è un fuori - legge.
E governa. Perciò è sovvertita la legalità repubblicana.
Non c'è opposizione. Costui fa ciò che vuole senza alcun contrasto. Né civile né politico né istituzionale. Cosa se ne ricava ? E' persino banale . Che in Italia non c'è la Democrazia. Che siamo in regime di colpo di stato.
Come se ne esce ? Non credo limitandosi a questa denuncia del fatto.
Sarebbe già tanto! Ma non basta. E' in gioco la nostra libertà e dignità. E come possono restituircele e garantircele Parlamento e Istituzioni , se son proprio gli strumenti con cui ne veniamo privati ? Se gli Istituti della Legalità son così marci e corrotti ?
Chiacchiere non ne voglio piu' sentire. C'è solo un modo. Una via sola .
Ripristinare la Legalità.
Il che comporta un periodo di transizione in cui la vecchia non c'è piu' , e la nuova non
ancora.
Ed è questo lo spazio in cui bisogna porsi e agire .
Asserire la legittimità di questo governo e queste classi dirigenti e la necessità di percorrere le vie politiche normali, significa connivenza e omertà , cioe' che legittimità non l'hanno neanche i partiti dell'opposizione.
Che non ve ne è affatto. Non resta che prenderne atto.
Scanzano e lo sciopero dei trasporti sono indicazioni di rotta. Cio che è accaduto lì, che la tutela politica e sindacale è stata scalzata, deve diventare un fatto generale.
Prima di tutto sconfessare e buttare giu' le cricche dirigenti vendute sindacali e dei partiti di opposizione. Poi paralizzare il paese, affrontare il casino e la repressione nelle istituzioni e nelle piazze, abbattere questo governo e ripristinare livelli piu' avanzati. di sovranità popolare e di democrazia
Altro che difendere la memoria della Resistenza. Bisogna farla ora.
A questo punto, violenza o no, è un falso problema. E non dipende da noi.
Noi la subiamo già. Ed è totale. Si tratta solo di stabilire se si deve continuare o no.
Direi che non si può. Ormai ne va della nostra legittima difesa .
Per quel che può valere, ogg , 20 dicembre 2003, per conto mio, sono entrato in clandestinità. Mi son dato alla macchia . E ti dirò che come prima sensazione non è nemmeno tanto male .
Sono tranquillo, in pace colla coscienza e convinto del mio dovere .
In Italia all'ordine del giorno c'è la conquista della libertà.
Fatti non fummo a viver come bruti
perchè Berlusconi governerà 150 anni?
Per questo qui.
D’Alema attacca e invita Prodi a “fare qualcosa” Critiche ai “demolitori” e la prospettiva dello scranno europeo Lista unica - Stralci e chiose dall’intervista a la Repubblica.(17 dicembre 2003) del Presidente Ds
”Mi auguro che la lista unica alla fine si faccia davvero: dobbiamo rilanciare l’iniziativa nella sua ispirazione originaria ed evitare che il bambino venga ammazzato nella culla”.
Ma te possino ammazzà a te, accidenti!
Due settimane fa annunciava come cosa fatta e irreversibile l’evento epocale e mo..si augura che si faccia, il babbeo!
Il ‘bambino’ nientepopodimeno che il pactum unionis tra lui, Rutelli e Boselli era già nato morto! Un aborto. Cacchio vuoi ammazzare in culla!
Eddai!..costui è uno scimunito integrale!
Prima ci spaccia e annuncia un nulla, una barzelletta come la Resurrezione Ulivista e adesso è già quaresima e frigna.
Già in provetta, lo spermatozoo bamboccio Rutelli va per falli suoi
E l’embrione congelato sottovuoto spinto a perdere Boselli, schifa Di Pietro e non lo vuole fra i capponi.
Ma di che parla sto babbeo? Su che concede la clamorosa intervista?
Su che pontifica la Spocchia? Sull’infecondazione assistita di tre zeri.?
Sulla alleanza fallita con due nullità più di lui? Che ce ne vuole!
Andiamo avanti. Che ci dice il genio? Sentiamo..
- D’Alema paventa il rischio che la lista unitaria del centrosinistra per le elezioni europee possa saltare e chiama in causa Romano Prodi.
Ooohh! Adesso sì!! Chicacchio è? direte voi
Ma, l’esperto in sedute spiritiche e magia nera, no? quello serio!
Anzi, ingrugnato come una jena!..
Ché Berlusconi gli sghignazza sempre dietro e ammicca a tutti - Aoh, pure questo è un gran ladrone..Numisma, Sme, TelekomSerbia..Eh! l’ho giurato in tribunale!
Ma mica è vero! L’Ulivo è diverso! Che, non si vede?
- Secondo D’Alema, il momento difficile che attraversano i soggetti fondatori della lista unitaria ha dei responsabili ben precisi. “Destrutturatori professionali"
Ma va? E chi sono?
Rispetto alle polemiche socialiste sull’ingresso o meno di Antonio Di Pietro nella lista unitaria e alla possibilità che l’ex pubblico ministero faccia una lista alternativa con Occhetto e i girotondi, D’Alema non nasconde le sue preoccupazioni.
“Un partitino dei girotondi indebolirebbe drammaticamente il centrosinistra. Non pos
siamo moltiplicare le componenti estreme”.
Cacchio! Uno dei destrutturatori è uno dei “..e siamo sempre tre, tre briganti e tre somari “ fondatori della lista unitaria divisa.
Colpa dell’estremismo girotondista che indebolisce drammaticamente il centrosinistra, altrimenti compatto.Ma certo. Che mente! Che leader ! Che cranio!
Ci vuole più responsabilità, più moderazione! Ma che è st’opposizione scatenata, feroce, sanguinaria!
Calma compagni.. ragioniamo.Ascoltiamo il leader Massimo...
- Nonostante tutto, continua D’Alema, contro Di Pietro non si possono alzare vetì e pregiudiziali...
Spiega “ I socialisti sbagliano... Il loro no riapre una ferita, restituisce a Di Pietro la sua immagine di simbolo della legalità...”.
’ Restituisce‘? perché, l’ha persa?...
E bisogna allearsi con lui per farlo restare un avanzo di galera e non un concorrente pericoloso?.. Ma Machiavelli e Rasputin erano delle fetecchie a petto a quest’uomo!
Il futuro. D’Alema potrebbe lasciare gli scranni di Montecitorio in favore di quelli del Parlamento europeo di Strasburgo.
”.. Sono intenzionato a impegnarmi seriamente nel lavoro di deputato europeo...”.
Evvai!!!
Referendum.
“Spero si possa evitare” un referendum abrogativo contro la legge sulla procreazione assistita, dice D’Alema...“Si poteva compiere un tentativo per trovare almeno un compromesso alto tra il punto di vista dei cattolici e quello dei laici...”.
Può ben dirlo lui, altamente compromesso!
Ah, la soltudine dei grandi! Ah, masse rozze, incolte e ingrate!
Ah! vox clamans in deserto!
Ah! vili legioni di malevoli detrattori che ardirono dir che non ne azzeccò mai una, che infilò una sequela immane di cappelle, che fè più danni lui, lui sol, che mille Poli
Ah! Ingrati che spregiaron tale Incompreso per cotanto sguardo fiso a scrutar lontano nell'addivenire
Ah!... ah rincoglionito!