1.11.12
Di Pietro: “L’Italia dei Valori è morta con Report. Ora risorgiamo”
Beh, che confessi che certe operazioni non sono state proprio limpide, con l'aggravante di essere formalmente legali, è già qualcosa.
Adesso, riguardo agli appartamenti comprati per sé coi fondi del partito c'è qualche altra cosa che può fare. Cedere al partito la proprietà di quegli immobili .
Quanto ai soldi intascati dalla Borletti diamo per buona che sono serviti a fondare ed allestire il Partito, e visto che fin qui lui e il partito sono stati la stessa cosa...
Ma da qui in avanti questa cosa è finita, caro Di Pietro.
Se il partito è migliore di te, il partito vivrà di vita propria.
il bel gesto di grillo
Bisogna dirlo. Grillo ha fatto un gran bel gesto.
Nel momento in cui il sistema politico criminale poteva festeggiare la sua definitiva liquidazione, lui ha lanciato il suo "fermi tutti!"
E dice, Di Pietro non è Di Pietro, Di Pietro è la sola voce che ha parlato e combattuto contro la corruzione e l'omertà nelle istituzioni quando tutti tacevano e acconsentivano.
Quindi, giù le mani da Di Pietro.
E quanto a noi, gli dovremmo perdonare ancora, anche la 'roba', un po' truffaldina, accumulata a spese del partito, a Mastro don Antonio da Montenero di Bisaccia.
mah, vedremo. Non è semplice. La questione è di sostanza e vi è la contraddizion che nol consente, perché se devi essere il simbolo della legalità, ma, sostanzialmente, non lo sei..
Ma risvegliarci alla coscienza del merito storico di Di Pietro, malgrado lui e al di là di lui,è stato come richiamare noi alla coscienza e all'orgoglio di noi stessi, perchè la sua voce, sola e inascoltata, era la nostra voce.
E' stato un atto politico di grande saggezza, opportuno e di molto buon senso.
E un gesto maganimo.
Finalmente un bel segnale, pulito, fresco, di novità di stile politico, in un panorama così torbido e putrido.
grillo, candidabili solo già candidati non eletti
Ha fatto bene così.
Ha stroncato sul nascere la fiera per la partecipazione al Grande Fratello.
E così avremo anche modo di vedere il Movimento all'opera in quanto tale, cioè in quanto Partito.
Per mettere in piedi e prefigurare un processo di selezione della classe dirigente chiaro, vasto, aperto a tutti,
occorrono tempi più lunghi e processi più profondi.
Ora sarebbe stato un arrembaggio, caotico, dispersivo, non gestibile.
E se così è, allora ci sta anche il cervellotico, rigido criterio restrittivo della candidabilità.
Si situa nel significato nuovo della carica, di responsabilità, non di prestigio personale,
di mandato vincolante, non di delega.
Con Di Pietro e il suo impianto politico a fianco le domande della società
potrebbero più facilmente assumere la veste giuridica e compiere l'iter istituzionale
per diventare proposte di legge in parlamento.
E allora si vedrebbe come voterebbe il nuovo Parlamento.
Hai visto mai che ce lo lasciassero fare..difficile, però.
3.11.12
Bersani vs Di Pietro - Grillo
Bersani: “Da ticket Di Pietro – Grillo niente di utile per il Paese”
Che significa?
Che significa che "non è utile al paese e va nella direzione sbagliata"?
Non significa niente.
Quest'uomo non dice mai niente.
Una figura sbiadita. Spenta. Incolore.
Senza un'identità.
Come il partito che rappresenta.
4.11.12
mafia liberista
Continuare a strappare ricchezza al popolo, spingerlo fin nella povertà, nella umiliazione, nella disperazione, nella paura,
pur di continuare ad accumulare immensi patrimoni nelle mani dei potenti, non è liberismo. E' Mafia.
E' la filosofia di vita degli uomini d'onore, dei punciuti.
E questa non è una politica di governo.
E' una politica criminale al servizio di poteri criminali.
Un'istigazione a delinquere.
6.11.12
democrazia diretta, partito e ideologia
" Il M5S vuole sostituire il Sistema dei partiti con la democrazia diretta. In sostanza vuole la fine dei partiti basati sulla delega in bianco”
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Beh, è già meglio che voler abolire i partiti, tout court.
Ma un po' di confusione resta e ci andrei cauto sul punto.
La democrazia diretta non si sostituisce al sistema dei partiti, casomai al sistema dei parlamenti, alla democrazia rappresentativa.
E la delega non è ai partiti, ma ai deputati ("in teoria" eletti dai cittadini, non nominati dai partiti). Che è appunto,"in bianco", pensa e fai al mio posto, senza quel vincolo di mandato, fai quel che diciamo moi, che invece "è" la democrazia diretta.
E che quindi per ora rafforza il non-partito, che la prefigura, proprio come "partito", aggravando quel paradosso, o contrappasso, per cui, quanto più proclama democrazia e sovranità popolare e la fine del regime degli "onorevoli" di ceto e di professione,
tanto più il MoVimento è costretto, per tutelare questa identità, dentro una logica centralista, di apparato.
Non è il primo caso. Robespierre inaugurò il secolo dei lumi con la ghigliottina e
Lenin, mentre annunciava "tutto il potere ai soviet", i consigli di operai, soldati e contadini,
lo concentrava tutto nel soviet supremo.
Ma ciò attiene anche alla suaccennata necessità di cautela nel trattare i partiti.
Ad essere e sentirsi associato in un partito, come Costituzione prevede, pel governo della cosa pubblica, non basta infatti essere contro la TAV o per l'acqua pubblica.
Ci vuole un idea di società, un fattore identitario forte, pieno.
Ma la democrazia diretta non è affatto incompatibile con l'esistenza di partiti, non di sette,
i cui ordinamenti interni, con legge dello stato, siano democratici e trasparenti.
Direi anzi che ne rafforza la fisiologica e insostituibile necessità.
Farli sparire, deideologizzare, neutralizzare la società, implica una idea di politica come mera buona amministrazione,
che è preludio al governo di élites illuminate e allo svuotamento della sostanza sociale e civile della democrazia.
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Gli spregiati ''pacchetti preimpostati'' sono appunto le ideologie quali si sono formate nel concreto, corale farsi della vicenda storica e sociale.
Di quegli habitus ed habitat di pensiero noi siamo sostanziati, sono imprescindibili, ci nasciamo dentro e sono un comune sentire.
Il pensare "mentale", l'idea bella e pulita, è solo un'escrescenza accessoria di questo processo profondo e collettivo di produzione del pensiero.
Il pensiero è ideologico o non è.
E pensiero e ideologia sono omonimi. Se la società può fare a meno dell'uno, allora anche dell'altra, se no no.
E se putacaso sull'acqua pubblica voto allo stesso modo del Presidente del Consorzio degli Acquedotti Municipali, concederete che il mio e il suo voto non sono esattamente uguali.
Io voglio associarmi con chi vuole l'acqua pubblica per quelle che sono anche le mie ragioni, vale a dire di fondo, generali, non particulari,
che si estendono a tutti gli altri settori dei servizi pubblici, perché muovono dal primato del pubblico e del bene comune e della comunità sul privato e l'individuale.
Non mi contento di averle e basta le mie idee per farmi contare in una democrazia dei sondaggi.
Voglio viverle, condividerle e discuterle, diffonderle, confrontarle,
Prefigurarle e realizzarle. E non posso farlo da solo, mi serve quella cosa che si chiama partito,
cui solo una ideologia comune e una comunanza ideologica possono dar vita.
Voler abolire, accoppare questi ambiti associativi è come voler distruggere l'intero tessuto sociale
visto che ne sono fondamento ed elementi.
7.11.12
kalokaiagatocrazia
Attenzione.
Elezioni viene da eligere nel senso di scegliere, selezionare. Punto.
Auspicabilmente, ma non necessariamente, nel senso de "i migliori per capacità, competenza, professionalità e ovviamente onestà".
Conta lo scegliere, e non lo scegliere chi. In relazione al valore e principio della rappresentatività, cioè del carattere giocoforza soggettivo delle valutazioni di merito.
Oggettività del merito significa una democrazia degli ottimati, degli agathoi, dei migliori e degli "eletti" nel senso di superiori. E' stato etico.
Nello stato di diritto il Parlamento rappresenta, fedelmente aggiungerei, il popolo, non lo sublima e non lo surroga.
Bisogna fare attenzione, anche in epoche reazionarie e oscurantiste, agli accenti giacobini.
Perché una volta proclamato il primato del merito, poi bisogna stabilire chi e come lo decida.
E non vi è altro criterio che quello sovrano, cioè quello grossolano e democratico della maggioranza, che non è affatto detto che "sia" competente, anzi...
ma cui sola "appartiene" la competenza.
Altrimenti si esce dai binari della democrazia.
Altrimenti non si capirebbe nemmeno perché ci saremmo dovuti sorbire il ventennio burlesconiano.
Battiato assessore, aria di confusione
"Battiato assessore, aria di rivoluzione"
Improvvisazione e mistificazione.
Qualcuno avrà avuto modo di vedere qui sul Fatto
i risultati delle velleità filosofiche del vate cantautore,
ma pochi credo poveracci anche quelli delle velleità
nel cinema, sempre d'autore.
Per questo sant'uomo la via mistica è una scorciatoia
della via logica e anche del viale del buon senso.
Se i risultati dei cimenti assessorali dovessero essere
dello stesso tenore di quelli intellettuali, Dio ce ne scampi e liberi.
Se questa è la prima buona novella, non mi pare
che la novella sicula stagione nasca sotto i migliori auspici.
il compagno Feltri
Feltri: “Voto Grillo, mi fa godere come un orgasmo. Sì a Di Pietro al Quirinale”
Ecco qua. E anche Feltri è dei nostri.
Visto? L'avreste mai detto che era un rivoluzionario?
Sempre i primi a buttare la camicia nera questi arditi, squadristi e saltatori sul carro della prima ora.
E visto che è finito come buffone e malandrino, come al solito, l'ultimo duce osannato e servito, il burloscone, cui va però il merito storico di aver fermato "quelli del PC",
puntiamo sul comico grillo, che cammina sulle acque, come statista, e sull'altro buontempone di Di Pietro, dice. Ché l'urgenza prima, par di capire, è sempre quella.
Nella più torbida tradizione dei maitre a penser dell'arcitaliano e strapaesano machiavellismo antitalico, che incita il popolino a formular voti, turandosi il naso contro qual che sia olezzo, disponibile sulla piazza,
pur di non consegnare il paese ai 'bolscevichi', come sono adusi appellar il vero Popolo Sovrano.
Peccato che quelli del PD si vergognino unicamente, tra cotante infamie, di queste credenziali di caposaldo storico di democrazia e garanzia costituzionale, che un Feltri inconfutabilmente gli conferisce, indicandoli "nostro" (?!) nemico pubblico numero uno.
NB. Invito viVissimamente lo 'staff' del MoVimento, comprensibilmente, se pur problematicamente, ossessionato dalla necessità di serrare i ranghi, a tener ben serrate le porte,
anche e sopratutto su questo versante, ad infiltrati, opportunisti e riciclati last minute di ogni risma.
9.11.12
il crimine governa, dàlli a Ingroia
Bisognerebbe far sapere agli autori delle forsennate e sprezzanie requisitorie contro il dott Ingroi, che il dott. Ingroia è il pubblico ministero, non l'imputato.
Gli imputati, e per me pure colpevoli, guarda un po', sono boss della mafia, alti papaveri e alti ufficiali dello stato, in combutta tra loro.
Si capisce "combutta"?
Il processo lo si fa appunto per dimostrare o confutare la tesi accusatoria, a meno che molti, troppi, dalle più alte fino alle ..più basse sfere,
in combutta tra loro, non sentenzino che questo processo non s'ha da fare.
Stupisce? non più di tanto! che travolti come siamo dai marosi di luridume della corruzione, ve ne sian tanti, a galla nel loro elemento,
che denunciano la perdita di immagine della magistratura.
Con il Crimine al potere, che governa...
Ci sarà una relazione?
wow!..mondo colorado
"Elezioni Usa, sì a nozze gay in Maryland e Maine e alla marijuana in Colorado"
Ma sì va', facciamolo un po' più gaio e Colorado questo grigio mondo.
10.11.12
'leggi truffa' ieri e oggi
Nel 1953 la chiamarono quel che era,' legge truffa'.
E' la più esiziale delle truffe ai danni della democrazia e del popolo Sovrano mettere mano a dispositivi di alterazione delle volontà e dei responsi elettorali
E prevedeva il 65% dei seggi contro il 50%+1 dei voti!
Figurarsi quella di adesso, senza soglia. E infatti l'hanno chiamata legge porcata. Allora la sinistra fu radicalmente, unanimemente contro, in parlamento e nel paese.
Da qualche tempo in qua le sensibilità sono cambiate.Ora la governabilità, in violazione della rappresentatività dei parlamenti, è un valore primario anche per la sinistra. Una truffa condivisa.
Come se governare il paese fosse altro e diverso e non lo stesso e medesimo che eseguire integralmente la volontà popolare.
La politica come tecnica e alchimie del potere, invece che funzione sociale e civile, è sentire comun, il loro.
Il correttivo maggioritario dei rapporti di forza e del consenso è principio accettato da tutti e la sua costituzionalità è stata certificata dalla Suprema Corte, che ha eccepito solo sulla mancanza di soglia
E di questo ora litigano. Come non farne fruire il favorito o non farne deflagrare l'incazzatura sovrana, che freme per spazzarli via.
Intanto che si trastullano coi loro gingilli noi un solo 'dispositivo' dovremmo adottare, rivoluzionario, a partire dallo tsunami elettorale prossimo venturo.
Incardinare la democrazia in ogni ganglio e piega dell'intero apparato istituzionale, in maniera piena, salda e irreversibile.
Ogni carica, ogni legge importante al vaglio del voto dei cittadini. Una rifondazione istituzionale della Democrazia.
O si riesce a questo o non vedo alternativa che il punto di rottura e un'epoca di caos, violenza e insurrezioni.
11.11.12
la manina visibile della mattanza prestabilita
A tutti questi campioni di spocchia del liberitutti! a vocazione liberoschiavisa, vorrei offrire come tema di riflessione che l'intervento pubblico in economa è indispensabile, anche e sopratutto sotto il profilo qualitativo, non solo quantitativo.
Un esempio per tutti. Nessun prenditore privato, neanche i più grandi, come l'ILVA o la Fiat, investirà mai su ristrutturazioni produttive, finalizzate alle esigenze ambientali.
Il privato mira ad un profitto sicuro e immediato, o almeno a scadenza breve.
Solo lo Stato può disporre delle risorse ingenti e della volontà politica per orientare l'economia sulle esigenze strategiche e di lungo respiro dello sviluppo sociale.
Ma i nostri talebani con le pezze al sedere proclamano la libera e leale competizione vogliono lo smantellamento totale dello statoe additandolo come colpevole, non vittima, di quella corruzione e quel clientelism, con cui proprio i loro mandanti e compari fanno favolosi affari, al riparo delle losche appartenenze di cartello, di loggia, di cosca e di casta. del solo mercato libero, cioè sovrano, indicandolo come causa genetica, non vittima, di quella stessa corruzione e quel clientelismo con cui i loro compari di pensiero, ma non di tasca, fanno favolosi affari, esaltando la libera impresa e la leale competizione, al riparo delle loro losche logiche di appartenenza e di cartello, di loggia, di cosca e di casta.
In quest'ottica la vera voce di spesa da finalmente tagliare alla radice è lo stato sociale, prima e massima fonte di ogni spreco.
Non gli viene nemmeno in mente dopo tanto insistita e ossessiva denuncia della corruzione, data la sua natura pretestuosa e strumentale, biecamente ideologica, di fargli seguire una lotta feroce per risanare lo Stato dalla cancrena dei fattori corruttivi di natura privatistica. Attingere risorse dalle più oscene sperequazioni sociali e destinarle alla redistribuzione e a poderosi investimenti pubblici.Mettere l'equità al servizio dello sviluppo, non solo della decenza etica. Preferiscono raderlo al suolo, lo Stato.
Preferiscono raderlo al suolo.
Vogliono l'ognun per sé e un dio non per tutti, cioè il mercato, sovrano.
Precondizione assoluta perché la mano invisibile del mercato diffonda armonia prestabilita.
Se ci mettete che oltre ad esser codesti ottusi e ciechi quella mano è sempre stata appunto invisibile, v'ha maravigliai se di prestabilito, e puntualmente in atto, vi è solo la sempre più feroce mattanza generale.
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Ve lo dico io qual'è la causa del debito pubblico. La causa del debito pubblico è il debito pubblico.
E' la voragine di interessi che paghiamo tutti insieme ogni anno appassionatamente, noi debitori pubblici, ai creditori privati, esattore lo stato (cito a memoria: 40% creditori esteri, 47% istituzionali e 13% individui e famiglie).
Fino a che non saranno finanza e banche ad indebitarsi con lo stato, il privato col pubblico, e non viceversa e contro natura come è adesso.
Fino a che la politica, la sovranità democratica, il pubblico interesse e il bene comune non faranno premio sul prepotere di minoranze straricche e su un economia fondata sui cozzi concorrenziali voracemente ed egoisticamente miopi ed ottusi di un mercato stitico e asfittico da cui dovrebbe scaturire, non si intende proprio come, benessere per tutti, invece che per le sole grandi aristocrazie del potere e del denaro.
Fino a che il debito, questo sconcio per cui le istituzioni sono al servizio di coloro che mettono alla fame ed espongono alla rovina interi popoli e nazioni, non sarà dichiarato moralmente e, nota bene, tecnicamente, "detestabile" e quindi inesigibile, la discesa agli inferi sarà sempre più precipitosa e inarrestabile.
E trasversale...spero.
Quanto a coloro ognor pronti a ridurre i famigerati mercati alle miridi di poveri singoli investitori, dico che siccome circolano voci tipo che
- le tre persone più ricche del mondo dispongono di un patrimonio personale superiore al reddito annuo del 47% degli individui più poveri della popolazione mondiale
- l'uno per cento detiene il 40% dei beni del mondo
- i marchionne hanno un reddito 435 volte quello medio dei loro dipendenti
- l'indice di Gini mondiale è pari allo 0,6 7(1 è la disuguaglianza assoluta!) e in italia è 0,61 per la ricchezza netta, ma 0,76 per le attività finanziarie (titoli e azioni)!..
sarei portato a presumere che di vecchiette con la sindrome compulsiva a investire la pensione in speculazioni sui debiti sovrani non ve ne debbano essere un granché e che le grandi manovre e i colossali introiti stiano in pochissime e rapacissime grinfie.
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amarcord
era cosa buona e giusta la scala mobile, una conquista di civiltà, non solo sindacale e sociale, un sacrosanto meccanismo di adeguamento automatico delle retribuzioni all'aumento reale del costo della vita, di tutela del reddito pubblico dall'esproprio privato, per noi culturalmente cristiani e umani, non certo per questi adoratori del vitello d'oro, per cui era strumento del Maligno da estirpare, come fecero, puntualmente
rimettilo, rimettilo quel banalissimo istituto e vedi che tigre di carta che diventa la inflazione, da cui con tanto zelo e sollecitudine, bontà loro, vogliono proteggere i ceti deboli, lorsignori, ora che la scala mobile, nata all'uopo, gliel'hanno scippata
aumentino pure i prezzi ad libitum atque libidinem i bottegai
venga, venga l'inflazione a far salire l'indennità di contingenza a dieci volte la paga base e a ridurre drasticamente i debiti delle famiglie, come è giusto che sia, man mano che passa il tempo, che è galantuomo, come ricorda tua madre
è proprio a far data da quel crimine che la sorte dei ceti medi e popolari è andata sempre più irreversibilmente declinando in favore di quel 10% per cento detentore della metà della ricchezza nazionale (stima non aggiornata) da cui quest'Europa matrigna "non" ci chiede di farci restituire nemmeno un cent del maltolto
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.<<facciamo cosí: vi prendete questo stato lungimirante, ecologista, capace, ecc ... e ve lo portate fuori dalle scatole! Cosí voi siete contenti che avete il vostro giochino, peró smettete anche di fare esperimenti sociali ed economici con le nostre vite>>
che fa, ci caccia?
Lo Stato.Quale lo intendiamo noi, non quale lo hanno ridotto i vostri compari burloschi o sobri, campioni di rivoluzioni liberali, cioè un lercio apparato di rapina e macelleria sociale, e quale solo, non altro, e non altro da voi stessi, sapete concepirlo.
Noi col nostro giochino di stato ipotetico e utopistico dovremmo toglierci dalle scatole e portarcelo via, mentre VOI, quelli di sempre, potete continuare indisturbati a sperimentare il vostro concreto stato effettuale, cinico, macellaio e terrorista, sulle altrui vite?
davvero naif tanto candore classista
12.11.12
dei ricchi non fanno l'appello
Capito com'è?
Sono solo 750 i redditi al di sopra di un milione, dice Renzi.
E ci vorrebbe una tracciabilità dei patrimoni seria per applicare una vera patrimoniale, idea a cui lui è "affezionato", dice Bersani.
Non è che non li colpiscono quelli il fisco, o la guardia di finanza, proprio non ce li hanno nei registri, i ricchi si sono eclissati, sono desaparecidi
E così per tutti questi decenni, tutti quelli che non risultano, il 90% non hanno mai pagato una lira e poi un'euro di quello che dovevano
Ce lo dicono sulla faccia, non sanno chi sono, dove sono, dove andarli a pescare, non c'hanno l'anagrafe tributaria
In pratica ci dicono non possiamo far pagare i ricchi e benestanti perché non abbiamo mai voluto e non vogliamo farli pagare.
Li lasciamo eludere, evadere, tranquillamente, non li tracciamo.
Cioè..vorremmo, ma è che si nascondono.
Capito perché lacrime e sangue?
Perché non fanno l'appello.
14.11.12
10 miliardi al mese di Debito
Se non ho capito male, negli ultimi nove mesi, sotto la luogotenenza monti, il nostro caro debito è aumentato di 90 miliardi (fonte Ballarò).
10 miliardi al mese. Una mezza manovrina lacrime e sangue al mese.
E paghiamo 80 miliardi all'anno di interessi.
Quanto ci hanno fatto col massacro e lo stupro epocali dei pensionati e del sistema pensionistico, unica impresa di questi professionisti del crimine?
2, 3 miliardi? con una tragedia sociale abbiamo tappato una settimana di aumento costante del debito?
Quanto copriranno tagliando i fondi ai malati di Sla, qualche giorno, qualche ora?
Ma non è pazzesco? Non è pazzesco che si debba persino discutere se si debba pagarlo, quando è matematicamente evidente che è persino impossibile pagarlo?
E tutto questo perché lo Stato, cioè noi, ha deciso di rinunciare sua sponte alla sovranità e all'aggio sulla moneta e di cederlo ai privati, cioè loro.
Non solo ha rinunciato al monopolio del credito, ma non fa nemmeno concorrenza alle banche. Non c'è una banca di stato che raccoglie risparmio e finanzia cittadini, famiglie e imprese.
Solo la finanza privata crea ex nihilo la ricchezza. La cittadinanza intera, vera fonte del credito, è costretta ad indebitarsi con le banche a tassi d'interesse sempre più vertiginosi
che paga con i tagli da macellai e le estorsioni del sistema mafioso e infame di governo.
Per le generazioni future, ci dicono. Non per i cravattari di adesso.
tasse, decidersi, o alte o evase
È ossimora la lamentazione che le tasse son troppo esose, da rapina, se tanto l'evasore, il privato, che è l'istesso, per l'appunto le evade.. gliele possono aumentare anche del 1000 per cento, no? cosa gliene cale?
riguardo al punto due, non la seguo mica, sa?
L'80 per ceno del gettito fiscale viene dal lavoro dipendente e da pensioni
Il dipendente tosato se poi è pubblico è colui che lavora anche per consentire al privato, autonomo e libero, di guadagnare, in una giornata, il corrispettivo del suo stipendio mensile
Ma i ladri s'imbestialiscono e vanno latrando contro i derubati!
grecia alla fame
eh sì, basta co sta propaganda!!
io capirei se i ratti mangiassero i bambini, ma finché è il contrario..
14.11.12
la Puppato e 'la gente'
Questa vanta come sua massima qualità il suo "stare fra la gente".
Io a quelli che usano il termine "gente" gli darei da un minimo di tre a un massimo di sei anni di galera. Non convertibili in sanzione pecuniaria.
Avanti il prossimo!...
Nota.
Più che il testo è il contesto che conta in queste faccende, lasciamo stare l'etimo gent-ilizio nell'uso e nell'intenzione della lingua, anzi della 'parole', che, rispetto alla langue, è viva e lotta insieme a noi!
"ggente", scritto propriamente, è equivalente a 'pubblico', non nel senso di polis e di politico ma nel senso della TV, quello degli spettacoli, dei talkshow, proprio il contrario, di popolo, cittadinanza, nazione, persone
gente è proprio l'altro dall'uomo politico, in quanto mestiere, sopruso e privilegio, il suo pendant, è la gente indifferenziata, anonima, senza volto, la plebaglia, la gente del bar, della strada, 'quelli a casa'
l'uso del termine gente, in luogo di persone, cittadini, popolo, da parte dei politici e degli ottimati denota, candidamente, la loro considerazione paternalista, razzista,
la non consapevolezza e il disconoscimento della dignità dei soggetti della comunità di pari e d uguali, democratica,
e l'ignoranza e arroganza della loro stolida spocchia, di cui non si avvedono nemmeno, tanto è radicata nell indole zotica delle Puppato che si degnano di 'stare' fra la gente...
come fosse una di noi, pensa un po'!
eh sì bisognerà che mi decida a scriverne uno io, di dizionario
14 novembre 2012
Certe volte non vi capisco.
Oggi è una giornata positiva. E' stata una bella giornata.
Non vi sento allegri come dovreste essere.
Oggi si è reagito.
Oggi si è combattuto, in tutte le città d'Italia.
E non solo giovani e studenti.
Su grandissimu populu sardu, i minatori e le genti del sulcis,
i popoli sono in rivolta.
Ed è accaduto, contemporaneamente, in tutta Europa.
L'altra Europa. La nostra Europa, se una v'ha da essere.
L'Europa. Non la Troika.
Tutti i popoli d'Europa hanno detto basta.
Gli hanno detto che devono renderci conto. Che siamo noi che governiamo, che alla democrazia ci dobbiamo mettere mano,
perché vogliamo incardinarla davvero nel corpo sociale, completamente, irreversibilmente.
Che comincino a capirlo con le cattive.Questi mercanti nel tempio delle nostre istituzioni devono esser cacciati a frustate, a furor di popoli d'Europa.
Ci perderemo ancora di vista, inevitabilmente. Ma l'inizio, il segnale, oggi, c'è stato.
Se il sistema si blocca, l'emergenza è per tutti, immediatamente.
E, fatto caso? Non era stato lanciato l'evento, almeno qui da noi. Anzi, la sordina.
La Camusso poverina e l'intellighentzia, col nemico, sindacale, a Terni.
Soliti piagnucolii querimoniali.
Ma ovunque altrove la forza delle cose, non la liturgia, occupava la scena.
L'esserci , l'appuntamento collettivo, il comune sentire, il concerto d'azioni c'è stato lo stesso.
Solo nelle strade e nella piazza si torna popoli, effettivamente.
Si tratta solo di scendere le scale. E prenderci gusto a stare fuori.
Non serve chiedere ai poliziotti di stare dalla nostra parte. E' il loro mestiere, e la loro paga, star con quegli altri.
Quando saremo in tanti, quasi tutti, a volerci parlare, direttamente, coi loro datori di lavoro,
si metteranno da parte e ci lasceranno fare.
Garantito. Noi damoce da fa'!
Ci vediamo in piazza, sarà un piacere!
19.11.12
Di Pietro vs Di Pietro
I difensori di Di Pietro fanno commenti veramente generosi, onesti, ben argomentati e saggi.
Gliene rendo merito e gli fa onore.
Purtroppo, l'unica difesa di Di Pietro che non è stata convincente in tutta questa storia è stata quella di Di Pietro.
Non su questo o quel punto. Su di sé.
Ciò premesso, io la Gabanelli l'ho sempre vista odiosa e repellente.
D'istinto e a tutto tondo. Senza se e senza ma.
Non ho detto che è, ho detto che la percepisco,
e la percepisco così,
avverso e refrattario a prima vista.
Di Pietro non ci azzecca,
maxima amica veritas
Quando bisogna andare sul sottile per dirimer la qustione e la querelle e non ci si va, è per incapacità o è per malafede.
E qui il sottile è che quando quella di report chiede a quel lazzarone del geometra di confermare se gli "immobili" ( non le particelle catastali) sono "54" e quello conferma
e aggiungono insieme "compresi i terreni" e la voce fuori campo scende a 45 e ribadisce "proprietà che comprendono terreni, cantine e garage",
in quel contesto e nell'intenzione, quella non era una precisazione, come si vuol dar ad intendere ora, e come preventivato,
ma aveva la valenza e il significato di una nota di colore, una ridondanza come per dire "con tanto di.. naturalmente fornite di.. con le loro brave stalle etc.."
Ne sono prova io che così l'avevo recepita.
Ché come precisazione vera suonava superflua! Va da sé che annessi e connessi sian "compresi".
Non quindi al "netto di", non una delimitazione del numero, ma una sua enfatizzazione, non a scanso, ma in pro, di possibili equivoci e fraintendimenti.
15.11.12
la Salsi alsi i tacchi
L'intuizione di grillo è giusta.
Quando non ci si faranno più le corse per assumere ruoli di rappresentanza.
Quando non si sgomiterà più per esprimere le 'nostre' idee.
Quando farsi eleggere sarà solo prendersi una gran brutta gatta da pelare,
e guadagnare una miseria, e mettere in conto anche battute d'arresto nella carriera personale,
quando sarà fare un lavoro pesante e senza alcuna visibilità, fama
e successo, né trucco dei talk show, quando i cittadini non saranno più mezzi ma fini,
allora vorrà dire che le istituzioni rappresentative sono state risanate
e restituite alla loro funzione originaria.
Eh.. sarà dura riconvertire gli Onorevoli in oscuri portavoce transeunti al nostro servizio.
Ma quando gli eletti saranno di norma di tal fatta allora avremo uno strumento eccellente per lo sviluppo della democrazia e del benessere comune.
Un parlamento di persone capaci, impegnate e oneste.
Quanto alla salsi, alsi i tacchi e sparisca.
Con le serracchiani, le carlucci e le parietti abbiamo già dato.
Il nemico è comunque chi punta alla carriera.
Contro, o con, grillo.
polillismo
A chi sentenzia che non è, purtroppo, fattibile il reddito di cittadinanza,
che gli spiace ma non ci sono soldi,
rispondo che è la caricatura di Polillo,
però più in fame
Il reddito di cittadinanza, universale, illimitato e incondizonato è fattibilissimo.
Costerebbe 35 miliardi, assorbendo il costo delle attuali casse integrazione.
E' l'equivalente di 3 mesi e 15 giorni di crescita del nostro debito pubblico, che è pagabilissimo e pagandissimo! secondo quelli che non fanno i conti ma i servi, o i conti della serva.
E' lo 0,7 per cento del patrimonio del 10 per cento più ricco della popolazione, quella dove "ci sono soldi" e i cassonetti per il pasto quotidiano dei miserabili.
Ed è una conquista di civiltà e una "realtà" quasi da un ventennio ormai in "tutta europa" (che ce l'ha anche chiesto, insistentemente) tranne grecia, ungheria e noi.
16.11.12
giù il cappello, il popolo sovrano!
Stupefacente e nefasto non è ch eil 14 sia stata una giornata di rabbia, disperazione e violenza contro la difesa istituzionale delle forze dell'ordine di un sistema di potere e di governo criminale
Malgrado la si auspicasse e fosse stata programmata come mera liturgia.
Quella è la lieta novella ed era pure ora, un promettente inizio e un bel segnale e speriamo che continui e cresca la fibrillazione, fino allo tsunami elettorale.
Lo è che ci si senta in colpa, che si chieda scusa, che si deplori, che si metta in guardia.
Io capisco esser stati ridotti in schiavitù. Ma crogiolarcisi dentro..
Giù il cappello quando il Popolo Sovrano scende in piazza e riprende in mano il governo della cosa pubblica!
equità, ch'è sì cara
Ciò che davvero alimenta una rabbia dura, violenta, non è il mancato appuntamento con lo sviluppo, ma con l'equità, che di quello è pure unica condizione.
Non solo non perseguita, ma persino spregiata, ridicolizzata. Anche nella crisi. La crisi è anzi il modo per incrementare soprusi, sfarzo e privilegi ai livelli più osceni.
Sapere che lo star tutti così male è a motivo e consiste dello stare esageratamente bene di pochi, 'questo' è insopportabile! Ne va della nostra vita e dignità.
E l'Europa non nuova frontiera di diritti e libertà, ma garante, cupola di queste cosche.
La violenza, l'odio e il disprezzo che si sono manifestati ieri nei confronti di questi ceti sociali criminali, e dei loro servi,
è un'infima parte di quello che è stato piantato e coltivato dentro l'animo profondo del paese.
Il vecchio arnese dell'odio e della lotta di classe l'hanno rimesso a nuovo lorsignori.
Da un lato austero rigore e dall'altro opulento spreco,
morti di fame da un lato e dall'altro ce se abbuffa
Penso che presentare il conto sia fatale e doveroso, costi quel che costi.
Spero che ieri sia stato l'inizio.
Le botte te le danno comunque.
Non è che se non ti agiti non te le danno,
te ne danno di più,
te le danno meglio
18.11.12
fondieuropei, ah fra' che te serve?
Tutta la faccenda dei fondi strutturali europei per lo sviluppo è solo un'immane abbuffata da sempre.
Un fiume di denaro per finanziare corsi di formazione professionale finti, fantasma, che restano sulla carta, mai effettivamente svolti, prestiti agevolati, a fondo perduto per progetti e investimenti farlocchi, gonfiati, ridicoli.
E dovreste vedere gli emolumenti della fauna che razzola in questa porcilaia.
Compensi per tutor, istruttori, coordinatori, esperti delle materie più impensate che tra paghe orarie, diarie, rimborsi spese di alloggio e viaggio, mettono in tasca tanti di quei soldi che un normale insegnante delle scuole di stato se li sogna.
E se lucrano tanto loro, figurarsi chi quei corsi e progetti glieli assegna.
E badate bene. Senza nessun controllo, mai, né a monte né a valle, né prima né dopo. Né da parte dell'Europa, né degli stati nazionali.
Dall'Europa all'Italia, e poi alla Regione quindi alla Provincia che distribuisce questa montagna di soldi nel giro degli amici degli amici e confratelli dei potentati locali, assessorati, sindacati, patronati, associazioni di categoria, cooperative, camere di commercio.
Nel mio piccolo venni a conoscenza dello sconcio quando collaboravo con un periodico locale. Centinaia di milioni per corsi del tipo "Aiuto falegname stuccatore" vennero assegnati con quattro riunioni di 40 minuti l'una da un comitato di quattro persone, due diplomate e due terza media. Senza discussione, trasparenza, pubblicazione di elenchi, regole, criteri di selezione, valutazioni dei risultati. Niente di niente. Prendi i soldi e scappi. Anzi prendi i soldi e basta, tanto nessuno ti insegue.
Provai a denunciare la cosa .L'articolo non fu pubblicato. E fine della mia collaborazione.
Mentre è ancora vivo e vegeto il fantasmagorico "Centro multimediale per lo sviluppo" già Bibliomultimediateca, una scatola vuota, una patacca, pubblica, privata, mista, di nuovo pubblica, che per decenni non ha fornito un solo servizio e un solo prodotto al mercato, ma in compenso è stata una voragine di pubblico denaro, una colossale mangiatoia, al punto che non solo incassava ma erogava finanziamenti europei, ad esempio ad una decina di società informatiche, nate nello spazio di un mattino, senza sede né numero di telefono.
Un convegno ogni tanto, con hostess in divisa, e il rubinetto del pubblico, cioè nostro, denaro resta sempre aperto.
E loro si ingrassano. E vanno ai convegni all'estero e alloggiano in alberghi cinque stelle extralusso, i burini.E organizzano gemellaggi, iniziative umanitarie, incontri e seminari. Il fumo, per l'arrosto.Avevamo mandato De Magistris in Europa per vigilare alla sorgente di questo verminaio. Ora è sindaco a Napoli. Nessuno se ne occupa.
"Ah Fra', che te serve?"
Israele fuori legge
Lo Stato di Palestina, giustappunto, non è "mai esistito", in violazione del diritto originario, storico, giuridico e politico delle popolazioni arabe e musulmane ivi residenti, allora e adesso, a petto di una sparuta minoranza ebraica, pacificamente convivente, accolta e rispettata
E proprio questo è il peccato originale di israele, stato abusivo e illegale parto della violenza terroristica e militare, e della complicità dell'occidente democratico, oggi come allora
E questa è la sostanza, il peccato originale.
Oltracciò Israele è primo nella classifica mondiale degli inadempienti alle delibere dell'onu, uno stato fuori legge, che crede solo nell'uso della forza, ed ha una concezione sprezzante e razzista delle popolazioni arabe e musulmane.
Che ne direste se il governo di Gaza o della Cisgiordania, facessero fuori, con un bel blitz, un bel raid, una bella operazione deterrente, o preventiva, una bella esecuzione chirurgica mirata, insomma con un bell'assassinio e/o strage, uno dei capi di Israele, che so un Nethaniau, o uno Shamir o un Barak, con qualche effetto collaterale di bambini israeliani uccisi e la minaccia di invadere Israele, ammassando truppe ai confini e procurando vittime in azioni di bombardamento e rappresaglia in ragione di 1 a 25, con la motivazione che si tratta della sacrosanta e legittima reazione alle provocazioni continue di colonizzazioni violente, distruzione di case e raccolti, più il piccolo particolare di tener segregata una intera nazione in un campo di concentramento e di sterminio?
Come reagireste leggendo "questa" notizia sui giornali, cioè quella che leggete adesso ma a prti invertite? Ci sarebbe la stessa comprensione per il povero staterello accerchiato, stressato dal lancio di missili?
Se quello di Hamas è criminale terrorismo, quello di stato praticato da Israele, ma su scala industriale, cos'è?
Israele non accetta mediazioni di pace né interposizione di truppe internazionali.
Ignora e disattende sistematicamente ogni risoluzione Onu.
Usa la diplomazia come espediente ipocrita tattico funzionale alle azioni militari e boicotta scientificamente i processi e le trattative di pace.
Si fa giustizia da sé, opponendo un "suo" diritto alle leggi della comunità internazionale.
Teorizza e pratica l'uso della forza come unica opzionee linguaggio possibile coi suoi nemici.
Dal dopoguerra in poi è il maggiore e continuo focolaio di minaccia e turbativa della pace mondiale.
Quelli di Israele sono atti di banditismo, delitti, che dovrebbero condurre il gruppo dirigente davanti ad un tribunale per crimini contro l'umanità e di pulizia etnica, come avviene per gli imputati delle guerre nei balcani.
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http://it.wikipedia.org/wiki/C...
Violazioni delle tregue nel periodo 2000-2008
Definendo come "pause del conflitto" i periodi di uno o più giorni durante i quali nessuno è stato ucciso da ambedue le parti, si osserva che:
il 79% di tutte le pause nel conflitto sono terminate quando Israele ha ucciso un Palestinese, mentre solo l'8% sono state interrotte da un attacco palestinese. Il rimanente 13% consiste di interruzioni provocate da uccisioni da ambedue le parti nel medesimo giorno
nei 25 periodi di assenza di violenza di durata superiore alla settimana invece Israele ne ha unilateralmente interrotti 24, pari al 96%
nei 14 periodi di tregua superiori ai 9 giorni le interruzioni unilaterali da parte di Israele arrivano al 100%
(Fonte: Peacelink)
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deboli sul piano politico
deboli sul piano finanziario
deboli sul piano diplomatico
deboli sul piano militare...
e forti di 108 morti e 770 feriti in cinque giorni
19.11.12
la causa, i missili di hamas
I missili di hamas ?!
A marzo 2004 un missile lanciato da un caccia israeliano, uccide lo sceicco Yassin, paraplegico, fondatore di Hamas, suo figlio e altre cinque persone.
Ad aprile dello stesso anno un missile lanciato da un caccia israleliano uccide il capo di hamas, successore di Yassin, il dott Rantissi, che a gennaio aveva proposto un tregua di 10 anni.
Lo scorso 14 novembre un missile lanciato da un caccia israeliano uccide Ahmed al-Jabari , capo dell'ala militare di Hamas.
Come se hamas avesse ucciso il presidente, il capo del governo e quello delle forze armate di israele.
I missili di hamas sono la causa?..
O la scusa?
22.11.12
chiudano santoro
Questa trasmissione è piatta, sciatta, fredda, vuota, noiosa, superficiale, mortale.
Il conduttore è spocchioso quanto insulso
(lo dica quanto guadagna invece di berciare)
I suoi coadiutori ridicoli manichini.
La chiudano.
L'unica notizia l'ha data brunetta.
Ci hanno detto che a causa dello spread
non potevano più pagare stipendi e pensioni,
per circa 700 miliardi.
Ma lo spread ci è costato 5 miliardi,
il Debito cresce di 10 al mese.
23.11.12
secondo la procura di PA irricevibile il conflitto
Nemmeno Napolitano ritiene ci sia un vuoto legislativo, visto che se ritiene che le sue prerogative siano state violate, devono esserlo state in base alla normativa vigente.
Ma la normativa vigente non prevede il potere di distruggere intercettazioni presidenziali accidentali e non controllabili a remoto, quindi non illegittime, da parte dei pubblici ministeri, ma dei giudici.
E giustamente quindi la Procura chiede che sia dichiarato irricevibile e inammissibile il conflitto avverso un soggetto che non essendo titolare di quel potere non può nemmeno abusarne e non è quindi controparte né parte in causa.
Quello che effettivamente e surrettiziamente si chiede è dunque una modificazione, non una interpretazione o integrazione di un vuoto normativo, della Costituzione da parte della Corte, ad personam.
Secondo i desiderata del Presidente. Con la stessa flessibilità con cui questi aveva assecondato i desiderata di Mancino.(1)
Riepilogando.
1. L'immunità del Presidente della R. non è totale ed assoluta.
Riguarda solo gli atti funzionali, tranne alto tradimento e attentato alla Costituzione.
Il privato cittadino Giorgio Napolitano è sottoposto alle leggi come chiunque altro, magari di più. E la conversazione con l'amico personale Mancino è di natura privata, non penso sia ascrivibile allo svolgimento di atti e funzioni presidenziali.
2. La legge fa espresso divieto di sottoporre il capo dello stato a misure d'indagine, ivi comprese intercettazioni mirate ed "intenzionali".
Non sono normate né vietate intercettazioni casuali e indirette, e ben a ragione direi, come del resto, non lo sono i terremoti, non imputabili ad alcuno, quali eventi imprevedibili e naturali.
3. Pertanto sostenere il dovere di distruzione immediata di qualsivoglia intercettazione, ex post, sempre e comunque, estende indebitamente l'immunità presidenziale anche al privato cittadino titolare di quella carica.
Se in quella intercettazione il capo dello stato si confessasse autore di un delitto, vi fosse notizia di reato, si dovrebbe distruggere e soprassedere? O altrettanto se, viceversa, quella intercettazione oltre ad essere processualmente irrilevante, rivelasse grandi meriti verso la Repubblica? Non siamo all'assurdo e al paradosso?
4. Gli articoli 219 e 271 del codice di procedura penale da cui si farebbe discendere l'obbligo di distruzione sono del tutto non pertinenti e capziosamente chiamati in causa, con una palese forzatura di sovrapposizione di fattispecie diverse.
Si limitano infatti a sancire l'inutilizzabilità, il primo, di intercettazioni eseguite in deroga alle procedure contemplate ( ma è proprio il rispetto di quelle procedure, prima, durante e dopo che viene imputato alla Procura di Palermo!) e il secondo di quelle attinenti a figure, minuziosamente elencate, legate al segreto professionale (e il capo dello stato non è nell'elenco).
5. L'istanza rivolta alla Consulta di sentenziare l'obbligo per la procura di chiedere al gip l'immediata distruzione, tagliando fuori la Camera di consiglio, e i diritti dell'accusa e della difesa, equivale ad istigazione a delinquere, dal momento che quel potere è legittimamente esercitabile solo nel rispetto dell'esplicito dettato della legge, cioè all'interno della sede camerale.
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<<come in concreto il Q. ha assecondato mancino?>>
(1) v. in particolare la lettera autografa di Mancino in allegato alla nota inviata, non si sa a qual titolo, dal Quirinale alla Procura generale della Cassazione acciocché attivasse per via gerarchica coattiva i poteri di coordinamento della Procura Nazionale Antimafia,secondo criteri verticistici e unitari, conformemente alle dolèances ivi manifestate.
30.11.12.
una giornata di ordinaria razzia
Vibo, Calabria.
Indagata l’intera giunta (già caduta) che ha rubato i soldi persino dell'antiracket.
Presidenti, assessori e consiglieri (di tutti gli schieramenti) provinciali devono
rispondere di peculato, abuso d'ufficio e falso
La Provincia di Vibo è stata sciolta e commissariata una settimana fa dopo le
dimissioni del presidente Francesco De Nisi (PD)
Modugno, Puglia,
Tangenti, giunta dimezzata.
Parliamo dell’attuale sindaco di Modugno, Domenico Gatti (PD) dell’ex primo
cittadino Giuseppe Rana, più dieci tra consiglieri, consulenti, tecnici e dirigenti.
I dodici arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere
finalizzata alla commissione di reati contro la pubblica amministrazione e contro il
patrimonio in materia edilizia.
(Con tanto di rapina-intimidazione a un imprenditore estorto a non denunciare il
sindaco, filmata dalla Guardia di Finanza)
Massa, Toscana.
Per il buco all'Asl indagato anche il presidente di Regione Rossi (PD)
È stato tirato in ballo dall'ex direttore amministrativo dell'azienda sanitaria che ieri è
stato condannato a 5 anni e mezzo per peculato nell'ambito dell'inchiesta su una
voragine di 200 milioni (.. ma forse sono quattrocento)
Rimborsi regionali in Lombardia: indagato il geometra di Berlusconi ( ci mancava,
questo).
Una rete di parentele e amicizie là dove si stanziano i fondi del Ministero
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca , sulle ricerche scientifiche da
finanziare.
Ma il dicastero retto da Francesco Profumo ( PartitoTecnico) blinda gli archivi che
permetterebbero di verificare le accuse
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Chi volete premier, Bersani o Renzi?