primarie acclamatorie
Ah, vuoi le primarie?
E facciamole. và! Io candido Cofferati. Eh, non c’è partita!
- Ma tanto mica le facciamo vere!
Il candidato è già deciso. Saranno primarie acclamatorie.
Capito l’opinione che hanno della democrazia, e di voi, questi Grandi Associati Democratici?
insorgere, insorgere, insorgere
Noi li eleggiamo. E loro ci ammazzano.Non so se è chiaro...il che fare.
Sopravvivere, no? Provarci almeno.
La guerra è affare di quei 4 stronzi che governano il mondo blindati contro i loro popoli.La spregiata “ gente” la schifa e la odia la guerra.Sa cos’è la pietas.
Ma non ha voce Né volto Né sovranità alcuna.
La responsabilità del movimento pacifista è di non riuscire più a dare la benchè minima espressione a quell 80% di consenso popolare.
La guerra, la mattanza è tutti i giorni.
La resistenza e disobbedienza civile devono esserci tutti i giorni.
Sciopero contro la Moratti? Me ne strafotto.
Quando c’è la guerra il minimo che mi aspetto come parola d’ordine è
- Fermiamo il Paese.
Voglio la diffusione di massa del prontuario e del Fai da te del riscatto civile del Popolo giusto e umano contro la cricca di servi e lestofanti che lo opprime.
Rendiamoci conto Seguire il labiale. Siamo sotto un regime impegnato in una guerra criminale.Stiamo sotto fascismo!
Tra poco ci tornerete topi nella fogna! Ci sono tutti i segnali.
Cosa vuoi che mi vendichi. Loro lo sanno che sono i maiali.
Dementi ed ubriaconi stanno al timone
Guarda Gasparri.
Guarda Calderoli.
Guarda l’avanzo di balera loro leader, nostro premier.
Guarda Dell’Utri. Guarda Pera.
Guarda quella troia della TV.
Guarda Falluja.
Guarda Napoli, e poi muori!
Guarda l’Italia come l’avete ridotta!
L’Italia degli assassini, dei ladri, dei magnaccia e degli infami.
Siete in vista. Al cospetto del Popolo. Vi rovesceremo.
Garantito! Vi ritroverete a testa in giù.
Si può tollerare che si rubi e si fotta?…mah!.
Ma che si ammazzi di sicuro no.
Il mio pacifismo non è assoluto. E' dogmatico.
La guerra, se non è legittima difesa, è un crimine.
Sta scritto nella mia coscienza e nella nostra Costituzione.
E il Governo le viola entrambi.
Ora ditemi Voi cari i miei di professione Intellettuali e Politici, teorici della quieta convivenza e specialisti di omertosa connivenza con la peggior monnezza, che a forza di buon senso e moderazione ci avete menato fino a questa merda di situazione.
Se questo non si chiama golpe come la guerra non si chiama guerra allora che ce l’abbiamo a fare il vocabolario? Abroghiamo pure quello!
Ma finchè è vigente ne discende per noi il dovere di tirar su il culetto e mettersi in marcia, diventare legioni.Ritrovarsi Popolo nelle strade e nelle piazze, ripulire le Istituzioni e con sovrano boato cacciarne banditi assassini e mercanti.
Ovvero non macchiarsi per civica viltà del reato di concorso in carneficina.
Prima di tutto, come non disse Bertinotti, il ritiro delle nostre truppe e la fine della nostra guerra O la questione della Democrazia che è la medesima cosa. Poi tutto il resto.
In sostanza l’insorgenza è un dovere. Di coscienza e politico.
Perciò o il Movimento si dà una mossa. O se no fanculo anche il Movimento!
E m’agito da me.
***
enrico ghezzi
La domanda è
Ma sto debosciato invasato sciroccato abbacinato impestato rompiballe chi lo paga?
Ma paghiamo pure lui?
So 30 anni che in TV vomita deliri in canottiera e in differita rispetto al cervello, sto degenerato! E va in cuffia all'audience e al rispetto
Lui lo sa che la sua comunicazione è autistica.
Un eterno logorroico non dire un cacchio.
Ma non gliene frega un cacchio.Anzi si esalta. Di mente.
Ci avrà uno zio framassone che lo tiene in TV?
Per me è un criminale.
Più pulito Fede.
Elezioni usa
frodi elettorali
La legge "Help America Vote Act" ha reso la frode elettorale molto più facile: privatizzazione del processo elettorale e adozione di sistemi elettronici che non lasciano traccia cartacea (disinformazione.it)
L'esito elettorale, confuso, incerto è punteggiato da polemiche e accuse di brogli allo staff di Bush. Il conteggio dei voti registra un pari o un vantaggio per Bush.
Kerry prima minaccia la contestazione poi pronuncia il riconoscimento formale della sconfitta.
La verifica? Nuove elezioni.
Secondo me, di per sé il fatto che si sia votato con un sistema che non ammette procedure di verifica e controllo, ‘a fidasse’ insomma, per tacere dello stillicidio di sòle truffe e patacche varie, costituisce il vero broglio elettorale.
Leggevo da qualche parte che col sistema cartaceo è l’intero popolo elettore che controlla la validità dei risultati nelle operazioni pubbliche di spoglio delle schede.
Col sistema elettronico il controllo è delegato a controllori non controllati e non controllabili. Fatte le elezioni, chi ha avuto ha avuto.
L’assenza del requisito sostanziale della trasparenza e pubblicità costituisce perciò un vizio di forma che invalida le elezioni, le rende nulle.
Per me adesso la prima mossa da fare sarebbe investire della questione la Corte Suprema .
L’unica verifica vera, seria sarebbe indire nuove elezioni.
Sta cacchio di OSCE stava anche negli USA a controllare la regolarità delle votazioni.
Beh, non ha detto un cacchio! tutto OK!! e come ti sbagli, ci avevi qualche dubbio?
Come l’Onu non ha detto un cacchio sulla criminale aggressione a quell’Iraq, per il quale già aveva votato un embargo da un milione e mezzo di morti, per l’attacco dello stesso Iraq contro quello stato fantoccio e canaglia di schiavisti al soldo degli USA del Kwait!
Ma che ne parlamo a fa’. Qua dentro ce sta solo infamità
un altro mondo è possibile?
USA, tensione dopo il voto. da repubblica.it Esteri- Le Dirette 24/11/04
(Riveduta e corretta)
18:38 Kerry “Brogli sono colpo di stato”
Il leader dell’oppozione John Kerry, uscito sconfitto dal ballottaggio per le presidenziali, ha accusato lo sfidante George Bush e il suo mentore Donald Rumsfeld di avere compiuto un golpe. “Crediamo che la banda di Bush abbia tentato un colpo di Stato alterando le elezioni”, ha detto intervistato in esclusiva da Euronews, “è un crinmine contro il popolo e il comportamento di questi funzionari pubblici dovrebbe essere valutato alla luce del codice penale”.
19:01 Viktor Yanukovich : “Risultati non sono legittimi”
Il premier ucraino ha annunciato che per l’Ucraina i risultati delle presidenziali negli USA non possono essere accettati “come legittimi”. Il premier ucraino ha minacciato i leader di Washington di pesanti “conseguenze” se non interverranno nella vicenda.
19:06 Viktor Yanukovich: “Auspico revisione completa processo elettorale”
In una conferenza stampa, il presidente ucraino uscente Leonid Kuchma ha indicato che nelle elezioni USA non sono stati rispettati “gli standard internazionali” e non sono state fatte inchieste “sulle accuse di frode e di abusi”, formulate dagli osservatori internazionali. Leonid Kuchma auspica “una revisione completa” del processo elettorale.
19:07 Kofi Annan “preoccupato” per situazione
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, si è detto “preoccupato” dalla situazione negli USA. Come ha indicato il suo portavoce, Fred Eckhard, “anche se le Nazioni Unite non sono in grado di commentare lo svolgimento dello scrutinio, il Segretario generale è convinto che un processo elettorale credibile sia indispensabile per risolvere l’attuale impasse”.
19:38 Kerry: “Siamo sull’orlo di una crisi civile”
Il leader dell’oppozione John Kerry, uscito sconfitto dal ballottaggio per le presidenziali, ha detto che gli USA sono “sull’orlo di una crisi civile”.
19:44 Appello Kerry per sciopero generale
L’oppositore John Kerry ha rivolto un appello ai suoi sostenitori perchè negli USA venga proclamato lo sciopero generale.
Iran! Tocca a te!
La famosa differenza di Kerry con Bush….
Capito dove sta adesso?
...Sogni d’oro!
l’Italia di Berlusconi
Pacchia finita, ci avrei giurato! Alla faccia della svolta storica!
Avevano cominciato dicendo che avrebbero fatto pagare un pochinin di tasse alle mandrie delle partite IVA dove vi è una evasione del 110 per cento (revisione degli studi di settore mi pare si chiamasse) ed è finita che mazzolano ancora una volta i pubblici servizi. Scuola, sanità, giustizia, assistenza e previdenza..
Altro che America profonda di Bush, questa è l’Italia cialtrona di Berlusconi.
“E' finita la pacchia!! “gridano all’indirizzo del pubblico impiego questi zoticoni ignoranti, questi porchettari, che non sanno leggere né scrivere ma sanno far di conto.
Questi evasori totali che rubano in un giorno quel che un funzionario dello Stato (non dirigente! ) integralmente tassato alla fonte percepisce in un mese!
Ma con che cacchio se li paga lo scaldasedie tutti questi cappuccini che va a sorbirsi in orario di lavoro?
Ce l’avete presente l’idraulico che vi stacca 3 milioni per un lavoretto da 200 mila?
Il dentista che hai dovuto fare un mutuo per pagarlo?
Il gestore del pub, calice di metà acqua e birra, settemila?
Il carrozziere che ti fa la riparazione da 50 mila aggratis e il milione e 700 mila che stacca all’Assicurazione se lo cucca tutto lui?
Ce l’hai presente lo stronzo con la villetta al mare, la piscinetta e le docce e il muro di cinta, tutto abusivo, dove tu paghi stabilimento, parcheggio e disservizi?
Ce l’hai presente il padroncino salario reale metà della busta paga e orario illimitato compresi i festivi che noi qui siamo tutti una famiglia e siamo sempre andati bene e non ci abbiamo bisogno dei sindacati?
Sono le legioni di furfanti del commercio e della libera impresa che per generazioni e generazioni hanno rubato sui prezzi, sulla qualità delle merci e delle prestazioni, le ricevute e le fatture fiscali, che non hanno mai pagato le tasse e nel cui DNA di buzzurri è inscritto l’insulto e l’odio per lo Stato e il dipendente pubblico.
Sono quei datori di lavoro che guadagnano meno dei loro dipendenti, che dichiarano al fisco meno del minimo imponibile e godono così di agevolazioni sociali in luogo di chi versa in condizioni di indigenza vera.
Sono quelli che se gli chiedi la ricevuta o lo scontrino ti guardano storto e la prendono come un'offesa personale.
Quelli che intasano le autostrade nei week and e ammorbano l'aria coi loro suv e i loro camper, i porcelloni contenti divoratori del gossip, adoratori della tv spazzatura.
Quelli che sfruttano gli immigrati e alimentano l'odio e la paura verso di loro. Lo zoccolo duro della Lega
Ecco questi sono la spina dorsale di questo paese.
Questi bifolchi ignoranti. Questi bestioni.
Non fanno altro che ripetercelo. Tutti, da Forza Nuova a Rifondazione.
Un'ossessione, un tormentone.
Le piccole e medie imprese, le imprese artigiane e familiari.
Sono la forza dell'Italia. Sono Forza Italia.
La massa cialtrona che ha consegnato l'Italia a Berlusconi.
Ma sì. Niente tasse per tutti e niente Stato.
Una totale anarchia della madonna e giù tutti liberisticamente e privatisticamente a metterselo l’un l’altro in quel posto. E vinca il migliore, il più bastardo.
Così sia. E così è.
***
il nome della Cosa
Il potere di Berlusconi? Eccolo qua!
Il centrosinistra ha deciso “Ci chiameremo Alleanza”
Rutelli su Repubblica: “Gad è un nome da cartoon”.
Replica Fassino: “’Alleanza va benissimo, come aveva proposto per primo Prodi”
Nomi-sma nuda tenemus.
pranzo domenicale per 4 persone, 25 euro!
Titolo di Porta a porta. Caratteri cubitali.
E il macellaio, lo denuncio!
Stasera da Vespa hanno 'dimostrato' che si può fare un pranzo raffinato e prelibatissimo per 4 persone con 25 - venticinque- euro!!
Dall’antipasto al dessert. Vino compreso, doc. Da 4 a massimo 7 euro!
Con tanto di spesa filmata in diretta e pietanze cucinate in studio.
Piatti prelibati, superbi per gusto e aspetto!
Insomma una famiglia di quattro persone abbuffandosi tutto il mese verrebbe a spendere, pranzo e cena 50 euro per 30 giorni, ”solo” 1500 euro!
Niente non è, d’accordo. Ma una coppia di anziani con due pensioni da 750 euro, potrebbero mangiare di lusso e campare alla grande e gliene avanzerebbe per merenda e colazione!
Non capisco perchè certi vecchi pervertiti si ostinino a frugare dentro i cassonetti!
A consigliarci negli acquisti gli ospiti in studio.Esperti in materia? cioè morti di fame e pezzenti cui la necessità ha aguzzato l’ingegno?
Macchè! Il ministro Alemanno, le consuete baldraccone di lusso, professoroni geneticamente modificati, manager e presidenti vari...
Dilettanti insomma, a riprova del fatto che piaceri della tavola e delizie del palato sono alla portata di tutti!
Di più! Nei ristoranti si può spendere ancora meno!! Accordo unanime.
E ce ne sono milioni che non ci mettono piede da anni e anni...di imbecilli!
E il futuro sarà una vera cuccagna, con l’avvento dei cibi transgenici.
La democrazia compiuta a tavola! Applausi.
Carovita, miseria, fame nel mondo? Infame propaganda.
Cosa vi lamentate, miserabili! Prendetevela con voi stessi se non sapete fare la spesa e scialacquate i vostri soldi.Se tirate la cinghia quando potreste essere satolli!
Per fortuna c’è Vespa che fa informazione corretta.
Una vera trasmissione nazional-popolare.
Cosa deve fare di più per voi, cannibali!
Farsi impalare e arrostire in porchetta?
Non lo so, io.
Per una teoria del Comunismo indolore, oltre il marxismo-leninismo.
il caso Grimaldi
Il dissenziente diventa dissidente. L’altrui opinione, colpa.
Quando butta così, nel Partito, l’apertura del dibattito generale e permanente, è un imperativo categorico.
Si tratta della Statutaria Obbligatorietà della ‘piena’ libertà di pensiero e di parola
A quella Lex tutti sono sottomessi, il Segretario in primis.
Il Partito deve incarnare e prefigurare il modello di democrazia che propone alla società intera.Pena la sua intrinseca autodelegittimazione.
Questo è il nocciolo della questione Grimaldi.
Motivare un provvedimento di sospensione con l’incompatibilità ambientale per sentimenti di ostilità personale verso il Segretario, è roba da altomedioevo.
Supportarli è mobbing La contrapposizione di due o più linee in un partito non è reato, è prassi.La natura delle cose. Si dibatte, si vota e chi ne prende di più vince.
E dirige, non divide, il Partito
Nel merito. Del compagno Grimaldi non condivido né l’orientamento antigovernativo, né la fede ‘ortodossa‘ e il conseguente rifiuto di una scelta di non violenza.Ma che questo orizzonte sia altra o ulteriore cosa rispetto al Comunismo non è una elucubrazione sua. Eretico non è lui. Ne va dato atto.
E puntuali sono le sue contestazioni in materia di (mal)costume del Partito.
Verticismo e carrierismo, non trasparenza delle politiche di alleanze sociali e istituzionali e di politica estera, “timidezze” nella contrapposizione ideale e politica al Partito della guerra e alla guerra.
Del giornalista Grimaldi apprezzo i resoconti e le lucide analisi, al di fuori del coro, sui diversi scenari dei progetti liberticidi e imperialisti, che hanno convertito istintive sensazioni in ragionati e fondati convincimenti.
Della persona l’onestà intellettuale, la franchezza, il coraggio di dire fino in fondo la sua opinione senza compromessi col rispetto di se stesso né cedimenti alle intimidazioni.
Il minimo che dovrebbe fare il gruppo dirigente è la sua reintegrazione immediata nella piena titolarità delle sue prerogative di iscritto e magari anche di quella della sua rubrica a Liberazione, con le scuse ufficiali del e al Partito tutto.
In difetto di che si è portati a pensare che diversi e nuovi, mutanti, siano non soltanto i percorsi, ma anche le mete .Non sarebbe davvero una novità. Bisognerebbe solo dirlo
Perché è proprio quel “dirlo” che fa la differenza tra una associazione democratica di liberi cittadini come un partito e gli adepti di una società segreta e clandestina come, che so...la Carboneria! in cui la conoscenza dei fini ultimi è appannaggio esclusivo dei Sublimi Maestri Perfetti.
Ma quella, chi non lo sa? è roba del passato.
lettera aperta a Fulvio Grimaldi
Dott.Grimaldi, Le do ragione su tutto, anche sui toni, persino su quella vena un po' manichea che affiora sovente nei suoi scritti.
Perché è giusto, quando si è vox clamans in deserto e quando il falso è convertito in vero, aggrapparsi con le unghie e coi denti ai propri convincimenti.
E lei fa benissimo a tener duro. E lo fa egregiamente.
Che ci fosse una montagna di marcio nella sporca guerra dei Balcani, regalo del primo premier postcomunista della Repubblica, lo stomaco me lo diceva.
Ma sono stati i suoi resoconti sul processo farsa a Milosevic a confortare e confermare i miei sospetti sulla trappola, sul grande falso storico in cui è consistito il losco affaire internazionale.
Condivido le sue analisi sull’Iraq, sul ruolo del terrorismo, quello musulmano, o del Kossovo, o il sedicente terrorismo brigatista nostrano, organicamente e puntualmente funzionali al dispiegamento della politiche imperiali degli USA e dello stuolo dei loro complici e servi.
D’accordissimo anche sul fastidio arcicondiviso suscitato dalla buia vicenda del sequestro delle due soavi sorridenti e splendenti Simone
D'accordo sulla dura analisi del clan di Rifondazione con il suo Boss.
Bella e deprimente, la sua lettera al “caro Fausto” davvero scritta con la penna intinta in vena
Piena solidarietà per la sua sollevazione dall’incarico a Liberazione per opera di quel bonzo di Curzi, in esecuzione di arcani ordini superiori.
Costituisce perciò per me motivo di rammarico la sussistenza di un unico punto di dissenso. Anzi “il” punto di dissenso, cagione di affannose ambasce.
Perdoni una schematicità esagerata, ma ciò che mi preme è di risultar chiaro, se ci riesco.
Il punto è la questione della violenza, il cui rifiuto e la cui condanna senza appello da parte di Bertinotti costituisce in effetti il cuore e sta all’origine del suo massacro epistolare del segvetavio salottievo.
Ebbene quell’approdo, prescindendo dalle intime motivazioni, è anche il mio e costi
tuisce opzione definitiva e irreversibile.
Badi, non escludo affatto che si possa venir meno ai pii propositi se colpiti negli affetti o nell’orgoglio.
Utopia dice che non è di questa terra e tuttavia noi non ne possiamo fare a meno per tracciar la mappa del nostro cammino. Mentre buon senso dice che faide e mattanze non finiranno mai se qualcuno non disarmerà unilateralmente.
Non torcerei un capello neanche a Bush e persino a Berlusconi e nemmeno ai loro compari Bin Laden di ogni risma.
La dignità e sacralità della persona prescinde dall'identità e reputazione dell’individuo portatore. Sul piano morale l’obbedienza al “comandamento“ di non uccidere non può dipendere dalle circostanze storiche o dalla dignità della causa.
L’omicidio è tabù sempre Fin qui, spero, nulla quaestio.
Sul piano storico e politico credo non possa non convenire che, pur fatta la tara sull’accerchiamento del Capitale, sulla conseguente sanguinosa lacerazione tra stalini
smi e trotzskismi e l’ineludibile involuzione totalitaria e burocratica, in sede consuntiva, il sogno comunista, nell’universo del cosiddetto socialismo reale, si è traformato in un incubo e ha avuto un esito tragico..
In gita a Berlino Est, a muro già crollato! la tetraggine era ancora tale, lo confesso, da farmi tornare di corsa nella scintillante Berlino occidentale.
Del resto ciò che lei così efficacemente denuncia, non è proprio quel Partito blindato, lugubre, senza dibattito, senza vita, ricettacolo e incubatore di opportunismi e carrierismi, di ipocrisie, di unanimismo esteriore e rancorosi conflitti intestini, di buone volontà e buonefedi sfruttate e tradite?..
E non è, questo aborto, parto non occasionale di quella teoresi della lotta di classe di cui lei denuncia l’abiura e cui si dichiara irremovilbimente fedele?
Infine le sembra realistica e praticabile oggi la fedeltà alla opzione rivoluzionaria classica e ortodossa?
Se ella stessa descrive il deserto, l’horror vacui delle forze che si definiscono democratiche e di sinistra, chi fornirà gli stati maggiori e dove si recluteranno le truppe dell’esercito rivoluzionario?
A cos’altro sarebbero votati gli irriducibili, gli indisponibili al compromesso se non ad inutile e incompreso martirio?
E l’insistenza ferma sul fatto che lo scontro si gioca sui rapporti di forza non sul confronto da anime belle delle rispettive ragioni, non costituisce il pretesto migliore e l’argomento di legittimazione più efficace delle politiche di repressione violenta e manu militari?
Non offre una messe inesauribile di occasioni e pretesti per l’esercizio della forza ai poteri dominanti? E non si finisce col sostenerli nella loro consueta fatica e nel perverso piacere di inventarsene e procurarsene ad hoc quando ritengano che ve ne sia penuria a portata di mano?
Non è estensibile alla fattispecie in oggetto l’argomento secondo cui l’effetto più probabile del possesso di un’arma è che ‘obbligherà’ l’eventuale aggressore a far fuoco?
Un quadro sconfortante, 'disarmante' è proprio il caso di dire.
Tutto ciò non può, ritengo, non costringere a una riflessione sulla dottrina e ad un suo aggiornamento. Eppure a una tale problematica ella non sembra concedere nemmeno diritto di cittadinanza e la sua contestazione del Pacifismo radicale raggiunge asprezze particolarmente sorprendenti.
Un conto è, in polemica contro le ipocrite, sommarie e strumentali condanne della parte avversa, “legittimare” a posteriori la violenza, riconoscerla esistente come esito ineludibile, reazione disperata dell’istinto di sopravvivenza a fronte di quella, universale e quotidiana, patita.
Altra cosa teorizzarla, contemplarla. Dalla cruda e obiettiva considerazione che assai sovente solo le armi hanno garantito la vita, far discendere il proposito, il programma di garantirsene la disponibilità e farne uso, anche in futuro.
Io credo, proseguendo in questa semplificazione, che arcaici dogmi quali la conquista in armi del potere, la dittatura del proletariato e la concezione leninista centralistico-democratica del partito, siano da abbandonare una volta per sempre..
Certamente le riflessioni marxiane sulla inanità dell’arma della critica contrapposta alla critica delle armi o l’aneddotica sulle disincantate considerazioni guevariane sull’inutilità di manifestare senza un mitra in mano, conservano, a maggior ragione oggi, nell’epoca dello strapotere militare e mediatico, tutta la loro drammatica verità e attualità.
Così come la ovvia constatazione che eserciti di volonterosi non potrebbero mai nemmeno scalfire la formidabile potenza degli apparati del pensiero unico dominante, che è il crogiolo in cui si de-formano le coscienze.
E tuttavia in me la intima convinzione che la violenza debba essere dismessa, non solo non è scossa da tutte quelle difficoltà e obiezioni, ma anzi se ne rafforza
Non so se anche lei intravede questa epocale coincidenza delle istanze della coscienza individuale con quelle della sopravvivenza della specie .
E in primis si deve desistere dalla violenza esercitata su se stessi, formidabile tragedia di generazioni intere, consistente nel rinvio sine die dell’urgenza della solidarietà e benevolenza nei rapporti umani in ragione del primato assegnato alla morale rivoluzionaria, dura, inflessibile e severa.
Che invece non può essere né altra e distinta né tantomeno superiore rispetto a quella comune.E la cui pratica non può essere proiettata nell’Aldilà della conquista dello Stato, ma deve servire qui ed ora a a traghettare di qua quell’aldilà e costituirne la prefigurazione concreta ed operativa.
Lo so, più che eretica è considerata di una imbarazzante stolidità la prospettiva di una via pacifica e democratica al socialismo per il tramite di un consenso libero di massa, tramite libere elezioni.
Ma per quanto appaia ridicolo io penso seriamente che non vi sia di fatto altro itinerario, a un dipresso che quello, da percorrere.
Ma anche vi fosse resterebbe questa la mia scelta e la mia direzione, in via di principio.. L’ottimismo del cuore faccia premio sul pessimismo dell’intelligenza.
Diciamola così.Il marxismo come insuperata lezione, il comunismo come irrinunciable fine ultimo e il gandhismo come impegno di vita e metodo politico..
Del resto è stata mai esplorata sul serio questa strada?
E non è dovuto questo alla pregiudiziale sfiducia sulla possibilità di alternative a quelle
già disastrosamente percorse?
Siamo sicuri che pratiche generalizzate della da lei vituperata disobbedienza civile, scioperi generali a oltranza, una miriade di microboicottaggi quotidiani degli apparati della sottomissione e del consenso non sortirebbero alcun effetto?
Siamo sicuri che la guerra criminale l’avrebbero fatta lo stesso se la Seconda Potenza Mondiale avesse mobilitato le sue moltitudini non un giorno ma per settimane intere, ogni giorno, continuamente?
Non è affatto vero che disarmare coincida con arrendersi.
Intanto impone molto ma molto più coraggio, e poi un immane sforzo di fantasia e organizzazione. Un immenso lavoro da fare, un profondo processo da avviare.
E non è che si possa fare a tavolino. Il laboratorio, come sempre, è quello storico e sociale.
Ma sarà un clima nuovo.
In virtù della riconciliazione di obiettivi e metodi l'istanza comunistica non presterà più il fianco alle demonizzazioni e quindi al rischio mortale di lacerazioni e di separazione dalla sua fonte di nutrimento.
Vale a dire le immense aree sociali di comunanza di condizione e aspirazioni che sono il movimento storico reale.di quel progetto
Movimento disarmato. E proprio per questo vastissimo e coeso in guise inedite.
Capace di una guerra di posizione di grande potenza e di lunga durata.
So bene che con la violenza si dovrà continuare a fare i conti e che quelle autostrade diventeranno aspri tratturi, come dice il poeta.
Ma ciò che conta è che la violenza resti appannaggio della parte animale dell’umanità . Che sia solo errore, incidente. Tragica e sempre più rara fatalità farvi ricorso.
Ma mai più scelta.
***
Negri è un genio
....in una cosa sola.
Che è il più bravo in assoluto a parlare senza mai dire un fischio..
E' tutta la vita che lo fa.
Fate la prova. Fate la radiografia dell’intervista e elencate quello che ha detto.
..Visto? Niente.Un pastone di ovvietà, anacoluti ed ermetismi squinternati e sconnessi.
Un pessimo italiano. Un misto di Ghezzi, Pannella e Alberoni.
Ti deve far credere che sei tu che non capisci e invece è lui che parla a vanvera, delira.
Altro che leader. Altro che profeta. Questo non è neanche intellettualmente autosufficiente. Fa solo danni.
Allora rovinò una generazione di giovanotti scrivendo dei suoi brividini alla schiena quando indossava il passamontagna.
Oggi ci dice che la lotta contro Berlusconi va sublimata nell’attesa dell’avvento della Discesa Mistica della Democrazia Mondiale sulle Moltitudini.
Alcune perle dottrinarie.
Il maggior problema è far cessare definitivamente le guerre. (eh già!! ecco eh, un attimo solo!)
Secondo, cercare di costruire organizzazioni mondiali che rompano la divisione tra nord e sud o tra est e ovest. (cercare..cosa?)
Questa (quala?) è il grande problema su cui dobbiamo lavorare, però credo che siamo in una fase già avanzata. (ah beh, meno male!)
Si dovrebbe generare un impegno definitivo e il varo di un New Deal globale.(si dovrebbe)
autoriduzioni,”grosso successo”!!
Lo sfottò si riferisce ad iniziative di autoriduzione dei prezzi, di libri in questo caso, promosse da un movimento giovanile attivo sopratutto al nord (senza grande seguito e successo,temo) che aveva la sua base fra i lavoratori precari e come suo simbolo San Precario, appunto.
Sì. Autoriduzioni, grosso successo...di vendite.
Venissero nei miei di negozi, un migliaio di acquirenti in un giorno solo!....
Gli faccio il 40%!! su tutti gli articoli sul prezzo di listino.
Faccio una vendita straordinaria senza costi promozionali.
Svuoto i magazzini e ci ho una montagna di contante senza bisogno delle banche e degli strozzini.
Com’è che si chiama questa Associazione di Gruppi di acquisto? Catena di S.Precario?
Li devo contattare.Iniziative come queste dovrebbero diventare generali e permanenti.
E' quello che ci vuole per incrementare i profitti.
Uno di quegli shock salutari che rilanciano la produzione e l’economia.
E' il vero liberismo!Bassi costi, bassi prezzi, alti volumi di vendite, altissimi profitti.
E bassi salari.
f.to Amm.re D.to
Chi era quello che diceva che in questa società un grido di dolore diventa un bestseller? Il consumo, lo spettacolo, il mercato finchè ci sei dentro ti frega sempre
Se pensi di fregarlo lui frega te.
La Fregatura del Prossimo è proprio la sua anima costitutiva.
Non c’è un consumo critico, antagonista, creativo. Il più nobile fine diventa mezzo
E' per l’appunto in questo che consiste la mercificazione.
Non c’è modo di consumare in maniera nuova e diversa. Non c’è alternativa.
Si consuma solo e sempre merce.Prodotta per profittare dei bisogni non per soddisfarli.
La soluzione non è Io speriamo che me la cavo, ma Cambiamo sistema.
Nessuno se la cava in questo sistema perché è la Fregatura in sé.
Morale.Se gli “sconti incondizionati “ sono il fine, fine.
Se sono il mezzo, bisognerebbe anche chiarire a cosa, per implementare la partecipazione.Personalmente li vedrei bene come un link al Primato della Politica contro il Mercato, del Bene Pubblico contro l’interesse privato.
Il quale asserisce che alti salari e scala mobile è il miglior modo di fare shopping.
E uguali salari, di produrre e fruire, da ciascuno secondo le sue capacità e a ciascuno secondo i suoi bisogni.
La Civiltà insomma. Dove non si compra niente e nessuno.
Dove fraternamente si fa, si dà e si riceve, tra liberi ed uguali.
Umanamente, ma potremmo anche dire cristianamente.
Cacciando a frustate il Mercante dal Tempio.
la bestia Bonolis
Cara RAI, ma come puoi permettere a quel cafone e vigliacco di un Bonolis di condurre tutta una trasmissione fondata sulla mortificazione dei concorrenti, sull’insulto di tutti dal notaio in studio agli spettattori?
Quel bestione stolto e presuntuoso non ha rispetto per la sensibilità e la dignità di nessuno. Forte della potenza del mezzo mette tutti alla berlina, a tutti affibbia un soprannome, con tutti fa giochi di parole, battute, allusioni e insinuazioni offensive e degradanti. Personcine a modo, impaurite e intimidite,sono messe alla berlina e investite senza alcun pudore e ritegno da una valanga di insolenze e volgarità, per il divertimento suo e dei presenti, aizzati al plauso e al concorso al massacro del malcapitato.
Tanto, sa che nessuno oserà rispondergi per le rime.Tutti ad inghiottire umiliazioni e sberleffi con un sorriso imbarazzato e a testa bassa, per evitare una dose ulteriore di grevi canzonature e indecenti sfottò .
E in più strilla come unossesso, è sgraziato, pesante, tronfio, altezzoso, arrogante e perfido.La trasmissione è lui, la sua idiota parlantina a raffica, le sue smargiassate dementi, l’immensa opinione che ha di se stesso, questa cimice sudata con gli occhiali.
Finge di insultare per scherzare e invece scherza per poter insultare, senza alcun tratto di umanità e di rispetto per il prossimo.
Ma non vi fate schifo?
Non siete peggio, voi dirigenti e lui,. di un criminale incallito? Considerato anche quanto gli e vi mettete in tasca per un lavoro così vergognoso e infame?
Altro che canone. A cannonate bisognerebbe prendervi.
la bandiera della pace
Intanto perché non cominciamo a ritirare fuori le bandiere della pace?
Le esponiamo per conto nostro, di iniziativa nostra, alle finestre delle nostre case.
E così la negriana Moltitudine diventa soggetto in agere e in facere.
Che ci vuole? La prendi e l’appendi.
Che è reato mo volere la pace? Ambèh! Non scherziamo!
Negli edifici pubblici, scuole, municipi, chiese, conventi, caserme, orfanotrofi, ospedali, stadi, nelle piazze, strade e autostrade dovremmo fare una vera e propria guerriglia perché vi sventoli il vessillo della pace. Altro che pacifismo inutile e imbelle.
La Pace è l’interesse, la parola d’ordine più unificante, onnicomprensiva, mobilitante e devastante.
Dal pacifismo più ideologico e strumentale a quello più assolutista e dogmatico, dentro tutti! Siamo di bocca buona.
Quanto a consenso si dovrebbe andare sul velluto.
Un‘area smisurata. In un paese del 90% di cattolici battezzati!
A meno di non arrivare a sostenere che Gesù predicava l’assassinio e la morte..
Ci sarà pure un limite all’indecenza.
Semplicemente la Pace è il fronte della Vita.
E si assume che essa sia ancora connaturata all’umana e terrena ragion d’essere .
Che se così più non fosse, allora. ..pace! eterna.
Questo è veramento uno scontro tra civiltà e barbarie, tra umanità e bestialità.
Né più né meno. E' la lotta per l’affermazione di una Umanità sana che non contempli nemmeno il ricorso alla forza, allo assassinio nelle relazioni fra i Popoli.
In cui la potenza degli eserciti consista nel non dover sparare mai nemmeno un colpo ed in cui la conservazione della pace internazionale sia molecolarmente e organicamente incardinata nelle Leggi e nelle Istituzioni
Ora si da anche il caso che chi è per la pace è contro la guerra.
E quindi contro il Governo che guida il Partito della guerra.
Il pacifismo è quindi anche il cemento unificante del più vasto e permanente schieramento sociale e politico di opposizione
Quello che potrebbe fare chiarezza e giustizia di tutta l’infamia e la miseria, dei bizantinismi, menzogne, ignoranza e demenzialità di una Opposizione istituzionale pavida e inetta, corrotta, degenerata e ipocrita.
Avviando indilazionabili processi di profonda ristrutturazione di uomini, obiettivi e metodi e di ricostituzione di una opposizione quantomeno decente.
Il conflitto tra la volontà sociale di vita e di pace e le politiche istituzionali di guerra e di morte va portato alla massima esasperazione.
La guerra è un bubbone, un cancro, la peste. Per tutta l’umanità.
Espande ovunque la sua ombra di morte, avvelena tutto.
Col terrore paralizza la vita, col dolore coi lutti sequestra il futuro, spenge la gioia di
vivere Impone la paranoia, il silenzio, il controllo, la censura, la sottomissione, la rassegnazione, la assuefazione, la rimozione
Soffoca la democrazia, ischeletrisce le relazioni sociali, diffonde l’isteria di intrattenimenti e divertimenti di massa demenziali e volgari.
Deprime le economie e il commercio.
Alimenta gli egoismi, la cultura della diffidenze e del sospetto, promuove i più loschi e cinici figuri.Apre autostrade al crimine.
Chi vuole e ammette la guerra è un criminale. Questa è la parola d’ordine che si dovrebbe gridare. Perché non è altro che ordinaria umanità. Perché è la verità pura e semplice. E non si discute.
La pace è la scelta solare E' il colore. E' la normalità. Natura rerum.
E non ci pare il caso che si debba diventar deformi per far vincere una opposizione tanto moderata e responsabile da non essersi data neppure un nome, per non spaventare e scontentare nessuno.
Un movimento contro la guerra avrebbe formidabili valenze aggreganti e dirompenti.
Non si capisce perché non vi si lavori su. Perché non si cerchi di imporlo all’agenda della Comunicazone e della Politica con tutta l’urgenza e l’importanza che ha.
Una Opposizione che non rompa con la sottomissione e complicità con le politiche dell’imperialismo e dei loro servi in casa nostra e nel mondo è estranea alla tradizione umanistico-cristiana del popolo italiano, invisa all’opinione pubblica
Rendere attuale, operativo e esecutivo quell’assunto dovrebbe costituire il primo obiettivo, la scadenza immediata.Il passaggio dalle insulse scaramucce di alchimie politiche e schieramenti alla lotta per la vera posta in gioco che è la umana sopravvivenza e dignità e la difesa della legalità e dello stato di diritto..
E invece il pacifismo è oggetto di attacchi particolarmente virulenti negli ultimi tempi non più solo dal fronte belluino, ma anche sempre più spesso da parte di coloro che alla sinistra estrema diffidano di utopisti, sentimentali e varie anime belle.
E non intendono disarmare, abbandonare al nemico di classe il monopolio della violenza.
Ora questioni di civiltà e di coscienza a parte, l’antistorica insistenza sulla già dolorosamente esperita violenza come corollario della lotta di classe è miope e sciagurata anche sotto il profilo tattico.
Per consigliare a un bambinetto alle prese con un omaccione grande, grosso e cattivo di menare le mani e restituire colpo su colpo, si deve essere ebeti o pervertiti.
Ed è questo universalmente oggi il rapporto di forza tra Popoli e Potere.
Una sproporzione abissale e storicamente inedita.
Il movimento-bambinello casomai dovrà apprendere altre arti marziali se vorrà sopravvivere, del tipo di quelle che non contrastandola sfruttano la forza dell’avversario rivolgendogliela contro.
Disarmare non solo è giusto, perché finalmente si conciliano mezzi e fini, non solo è inevitabile, perché non farlo sarebbe suicida, ma è anche l’arma di costruzione di massa più potente nelle mani della Seconda Potenza Mondiale.
Chi assume la responsabilità di chiamare alla lotta, all’impegno civile, deve anche offrire un orizzonte coerente, possibile, probabile e praticabile di riferimento.
Quello pacifista lo è.
E' il contenitore indispensabile che garantisce che le energie più sane e generose non andranno disperse e dissipate, ma faranno scuola, faranno società e storia. E che favorisce il costituirsi di un blocco sociale di opposizione vasto, pluralista e coeso.
E' la scelta che meno presta il fianco al lavoro degli untori di veleni al soldo dei potenti e dei malviventi. Alle loro accuse di filoterrorismo, filoislamismo, filototalitarismo, antiamericanismo, antisemitismo, antimilitarismo, antipatriottismo, ateismo, anticristianismo.
Tutta sta roba perché uno dice — No, non sparo e voglio che non si spari!
Non so se è chiaro. Non mi sorprende che si sentan punti sul vivo, anzi sul morto, ché nell’imo lo sanno che i degenerati son loro.
La Pace è l’orizzonte di più radicale, originale appartenenza.
Poi chi più ne ha più ne metta. Ma si saprà che l’obiettivo comune è la cessazione della guerra e la caduta del governo che l’ha voluta. Così imporremo di andare alle elezioni.
La democrazia e la sinistra abitano al di qua di questa discriminante. Punto.
E' la scelta di governo che una opposizione che meriti questo nome dovrà dichiarare al Popolo.
Che questo oltre che esserlo diventi anche comune sentire dipende al solito da quanto ci si tirano su le maniche.
Anche nel senso di sfatare la leggenda che la non violenza sia scelta comoda e mite.
L’esercito della pace comporta disciplina, grande combattività e coraggio, gioco di squadra e organizzazione.
Qui sì che vengono a fagiolo tutti gli “esperimenti “di disobbedienza e resistenza civile del Movimento, dei momenti di conflittualità, dell’incontrarsi e manifestare e fare festa
Ma recuperati alla normale quotidianità, non più eccezioni trasgressive, ma icone del mito collettivo, prefigurazioni della Sovranità del Popolo che conferisce loro intinseca legalità, quanto più diventano pratiche generali
Anche il benpensante più conformista e perbenista dovrebbe guardare benevolmente a iniziative ispirate da così nobili finalità civili.
Un pacifismo agguerrito iscrive l'opposizione al regime berlusconiano dentro una scelta di civiltà Su questo punto si gioca tutta la partita.
Tutta l’area della emarginazione e dell’antagonismo sociale, tutti gli intellettuali non venduti, tutta la società civile, la popolazione in genere, concorrendo nel ripudio della guerra, potrebbe diventare una massa di pressione enorme per radicalizzare ed estendere la opposizione sociale al governo.
Perché lo sciopero non sia più pratica ritualistica ma sciopero civile e politico, vero, duro e a oltranza, di cittadinanza oltre che del lavoro e del salario.
Perché siano spazzati via tutti i biechi e maramaldi traffici per la manipolazione della Costituzione e l’imbastardimento delle regole della civile convivenza e venga posta al centro di tutto la Questione della Democrazia, della emancipazione delle Istituzioni dal sequestro dei Partiti tutti asserviti ai voleri dei clan e delle logge che li foraggiano e li governano
Perché la produzione non risponda alle logiche del profitto del consumo e della devastazione ambientale, del neocolonialismo globale, ma alle esigenze del comune
benessere, della solidarietà ed equità sociali e della sacralità della persona umana.
La fame, la miseria, il sottosviluppo di tre quarti dell’umanità contro cui il tanto decantato libero mercato si rivela tanto grottescamente e ovviamente impotente, visto che ne è l’origine e la causa, sono la stessa guerra che si combatte in Iraq.
Dato il frangente, di estremista, pericoloso e avventurista io vedo solo la moderazione e la mediazione. Mentre la mobilitazione generale fino alla paralisi del Paese per per la pace e il sabotaggio della guerra mi pare l’unica scelta responsabile e di buon senso.
Ai post l’ardua sentenza!
mamma la Turco!
Chi ci manda la Sinistra da Vespa a propagandar l’immagine ? Quale icona?
Ci manda la Turco. Ora la Turco
a) bella non è e non è obbligatorio, però lei se ne approfitta.
Naso gobbo, brufoli, baffi, scucchia, pelle vizza, denti gialli e un baschetto di paglia in testa. Non ci facciamo mancar nulla..
Alla faccia dei i lavori di restauro, una pernacchia ambulante alla femminilità.
b) ha una voce stridula, sgradevole, insopportabile e strilla e starnazza come un gallinaccio.
c) non è un' aquila, infatti .
Legge solo gli elenchi e le tabelle che gli hanno dato, senza capirli
Non sa fare un ragionamento, si agita scomposta, balbetta, delira, urla e ripete slogan e frasette fatte, ossessivamente, fino allo sfinimento, intercalando con - Non è verooo!! non è così!! ascolta!! ma che diciiiii!!!
Poi alle battutacce di quel marpione d’un La Russa, non resiste e sbotta in sguaiate risate grasse e buzzurre, come un’alienata, una forsennata, dalle quali si evince che non gliene frega un beneamato cacchio di quello che dice, e delle plebi e dei problemi del Paese,
Ed è troppo beata e satolla l'oca giuliva, la sgraziata anatroccola, di stare nel giro e di stare in TV col camerata La Russa
Te possino Igna'!
Sta troppo calda, troppo a panza all’aria la comare, la badante a servizio dal Partito perché gli possa fregar altro che far bella figura e farla fare alla sua parte nella recitina della sua particina nello spettacolino.
Col risultato che un La Russa passa per un signore di gran classe, intelligente, amabile e dotato di humor a petto di cotanto sgorbio
d) è una ruffiana fiera .
Racconta lei stessa della sua adorazione per Berlinguer e poi D'Alema, nei secoli dei secoli.
Una di quelle che han fatto la classica carriera a forza di scodinzolare, incensare, ese
guire, obbedire, pietire, tacere, approvare calorosamente, estasiatamente e suscitar
compatimento misto a ribrezzo e orrore. Promossa perchè via via rimossa.
Una cagnetta fedele del Partito-famiglia e dei suoi dirigenti.
Una che non ha mai studiato, mai lavorato, mai prodotto un cacchio.
Una che solo in quel partito e in un partito, cioè un’associazione di guappi e di servi, poteva percorrere quel cursus honorum .In qualsiasi altro posto, pussavia scarafaggio!
e) è pure fetentona.
Ci aveva accanto una sua elettrice e non gli ha fatto dire un'acca , non se la è filata per tutta la serata, tranne annuciare tre o quattro volte che faceva la cameriera!
E anzi che gli ha risparmiato “sguattera”.
E tutti i suoi approcci con la gente, si vedeva nei filmati, erano all’insegna della degnazione, della alterigia sprezzante e della falsa cortesia perchè essendo troppo cerebralmente ipodotata , si crede pure sto cacchio
Troppo ottusa per calarsi nel merito dei problemi, troppo ignorante per confrontarsi con le tematiche politiche.
Troppo indolente per fottersene un minimo del Popolo italiano.
Gli preme solo della “sua” Legge sugli immigrati.
Degli immigrati in carne e ossa, come dei giovani senza lavoro o dei tossicodipendenti risulta lampante il nunmenepoffregaddemeno!
Orbene, tutto questo, lì, davanti a qualche milione di cittadini era la Sinistra.
Tutta la pena, lo squallore, la miseria, la tristezza della Sinistra Italiana.erano lì rappresentate. Hanno scelto la Turco per inviare questo messaggio dalla più vasta tribuna mediatica nazionale
“ Vedete? Facciamo proprio schifo al cacchio! “
"voi mercenari, noi volontari"
Il professore replica al premier che ha "arruolato" a pagamento mille giovani di Forza Italia: "Per ognuno, 1000 nostri volontari". Ingrao non accetta il termine. Secondo lui mercenario è chi fa qualcosa per soldi, ma in politica, professionisti o volontari, entrambi agiscono per convinzione
Ingrao è bollito e non fa testo, se mai lo ha fatto. E troppo sveglio non lo è stato mai.
E non sono nemmeno i mercenari d’ogni specie in questione. Con la fame che c’è in giro...
In questione è chi li arruola. E questa è la novità della sortita di Prodi.
Bisognava aspettare il Mortadella per avere una denuncia chiara, sonora, esplicita dei metodi del Cavaliere.
I due lestofanti D’Alema e Veltroni si sono affrettati a sdrammatizzare - Era solo una battuta…..
Quando lo stesso Prodi ha riso delle richieste di scuse, ha confermato e rincarato la dose.
Battuta un cacchio! E’ un messaggio chiaro, preciso e mirato.
E’ lui, il Cavalier, che riduce tutto a merce. Che quel che tocca lo trasforma in sterco
Lui che compra i giudici e le sentenze, i partiti, gli uomini, le frequenze televisive, le leggi. Lui che riduce la politica a propaganda, menzogna, squadrismo mediatico.
Mercenari e prezzolati non sono tanto i mille giovinastri arruolati, ma tutto il mondo che gli gira intorno, i suoi avvocati, intellettuali, parlamentari.
Tutti pagati.Tutti prostituiti. Tutti in vendita.
Tutti disposti a deporre ai piedi del nano la loro professionalità, l’ingegno, la dignità, il rispetto di se stessi.
Dei tanto decantati valori e ideali la misura è una sola. Quanto costa?
Per questo le reazioni sono state così violente.
Perchè cortigiani e Re sono apparsi nudi di fronte alla pubbica opinione, in virtù della inedita e inusualmente dura denuncia.
Occasionale irritazione, voce dal sen fuggita, o strategia? Vedremo.
Ma vivaddio era ora!
E vi leggo un altro messaggio, per un altro destinatario, che mi sta ancor più a cuore.
Che l’omertà pavida, stupida e connivente mascherata di moderazione e senso di responsabilità è la vergogna della sinistra e la vera forza di Berlusconi.
Che se si vuole conquistare consenso popolare occorre dirla tutta la verità, denunciarlo tutto il marcio che avvelena il paese, sputtanare senza mezzi termini le manovre losche
Che il regime non lo si combatte negandolo contro ogni evidenza, contro ogni pudore.
Che le elezioni non si vincono perdendo se stessi, emulando i falsari, imitando i cialtroni, ma marcandone la differenza con la propria storia e la propria identità.
E infatti maggioranza e opposizione hanno reagito uniti e compatti alle dichiarazioni dell’estremista Prodi.
Gli uni esagerandole, gli altri sdrammatizzandole, entrambi snaturandone senso ed in
tenzioni.
Ma il miracolo c’è stato.
Giornali e TV hanno riferito all’Opinione pubblica che contro l’ignorante, contro l’arrogante, contro il mercante nel Tempio, si fa appello al paese perchè gli opponga onestà, coraggio e civica virtù.
Cose di cui da sempre D’Alema, questo monumento all’umano squallore e all’umana miseria, sghignazza e si fa un baffo.
***
“gente” ce sarai te Pierferdina'
Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini invita i poli a moderare il confronto. Parigi - I toni del confronto politico di questi giorni “così sbracati” hanno “l’effetto concreto immediato di continuare ad allontanare la gente dalla politica”. Lo ha detto il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini...Casini ha invitato quindi i due schieramenti a confrontarsi “sui programmi, sulle cose concrete che sono poi quelle che interessano la gente” - repubblica.it 7 dicembre 2004
a) “gente”
Proporrei una multa da 1000 a 3000 euro per chiunque usi il termine “gente”, in luogo di Popolo, Cittadinanza, Comunità nazionale, Italiani, nella stampa, radio e TV
E la reclusione da uno a tre anni per chi ricopra cariche politiche e istituzionali.
Pene rispettivamente raddoppiate per l’impiego del termine “pubblico”( quello che assiste allo spettacolo).
b) ”sbracati”
Più sbraco di un Presidente della Camera che alla vigilia della sentenza esprime «i sensi più profondi di stima e amicizia» ad un pregiudicato, imputato di associazione a delinquere, per il quale il P.M. ha chiesto una condanna ad 11 anni di reclusione...cosa c’è? Sponsorizzarne istituzionalmente evasione e latitanza?
c) ”programmi, cose concrete”
Forse sono le sole che interessano la “gente”, appunto.
Ma il Popolo Sovrano ha non solo interesse ma competenza suprema ed esclusiva sulle questioni fondamentali di principio, sulle scelte di civiltà e sugli indirizzi generali della politica nazionale.
E non si può allontanarlo né avvicinarlo alla politica. Né interessarlo.
Perchè il Popolo, la Polis, la Civitas “è” la Politica e la politica non è un optional.
Né attività di specialisti, altrimenti siamo fuori dalla Demo-Crazia.
Come in effetti siamo.
d) ah bello!! fà lu bello e statte zitto! nun fa Casini!
Presepio o laicità nella scuola.
nello zoo di Vespa
In una scuola del veneto abolita la tradizione di allestimento del presepio
Nello zoo di Vespa l’orangotango Gentilini!
E' libero, non sta in gabbia! Un bestione della madonna!
Oh!..quando grugnisce sembra quasi che parli.
Sono stupefatto!! Arriva la tartaruga, il cardinal Tonini e fa
a) una difesa appassionata dei nostri fratelli, della gente dellIslam che vive in mezzo a noi.
b) un richiamo ad una morale “naturale” univerale di rispetto della dignità umana, al di là di tutti i credo particolari, condizione di sopravvivenza per tutta l’Umanità.
“ State rovinando il futuro!” urla il cardinale al leghista Gentilini.
Voglio Tonini leader del Centrosinistra!!
Diliberto il pappagallo italocomunista ....rimastica i soliti mantra.
- La criminalità non l’hanno inventata gli immigrati ...ricordiamoci di quando anche noi eravamo emigrati ... accoglienti con chi fila dritto severi con chi sgarra...
Dupalle!
Tutti d’accordo …. su una cosa.
Che la decisione degli insegnanti di non festeggiare/celebrare il/la Natale/Natività con l’allestimento del Presepio è stato un 'errore'. (..che ai bambini gli piace tanto!!)
Coro. “Pluralismo, laicità dello Stato non significa rinunciare alle nostre tradizioni” (..che sono cristiane!)
Io ci avevo un amico ....di Destra (ehbbè! nessuno è perfetto) che quando gli chiedevi perché fosse di destra, attaccava a tuonare
- Gli Ideali!..gli ideali!!..gli ideali!!.. e non la finiva più. Una cosa fantastica!
Ora quella patologia è diventata endemica, nazionale.
I Valori! Gridano tutti così. Senza complemento di specificazione e senza predicato verbale.Eh sì, perchè..i Valori!! vanno proclamati!(acclamati, conclamati). Senz’altro!
Se no si perdono. E se si perdono, guai per la nostra identità!
Poi, è tradurli in pratica che conta!! Vale a dire...
- Non rompano le balle tutti sti pezzenti extracomunitari, delinqenti e morti di fame.
Se no, dentro! in galera! O fuori! a casa loro!
Ora scappo.E' arrivato l'alligatore!
dlin! dloon!
- Magdi Allam! buonaseraaa!!
questioni di principio
Nelle scuole dovrebbe essere non permesso ma promosso il processo di conoscenza, confronto, arrichimento reciproco tra le diverse confessioni religiose.
E dovrebbe certo essere consentito individualmente indossare simboli religiosi.
Ma è la Scuola, in uno stato laico, che non può “indossare” ad esempio il Crocefisso, o allestire il presepio “come celebrazione religiosa” o insegnare la religione cattolica come catechesi (tant’è che viene contemplata la facoltà dell’esonero), come invece accade.
La aconfessionalità laica dello Stato e delle sue Istituzioni è la condizione sine qua non perchè il pluralismo, cioè uguaglianza e libertà, sia praticato e garantito.
Sulle questioni di principio non si può cedere di un millimetro.
E' pacifico che nei concreti contesti storico sociali si debba usare tutta la cautela e il buon senso necessari a non esasperare timori e conflitti.
Ma se per rispetto delle tradizioni si intende continuare a regolarsi come si è da sempre fatto, anche se è sbagliato, anche se è anticostituazionale, anche se è diseducativo, allora non ci sto.
D’altronde la laicità è un requisito vitale non solo dello Stato di diritto ma delle stesse religioni la cui forza non consiste nel dominio esclusivo degli apparati dello Stato, ma nel radicamento nelle coscienze e nelle comunità dei devoti.
I cattolici stessi, loro per primi, se fossero davvero “fedeli” all’insegnamento cristiano, dovrebbero pretendere la rimozione dei loro simboli da spazi profani che li degradano ad oggetti di devozione conformista e feticista.
Stato, non Volontariato
Otpor, senti senti
Otpor è il movimento politico, poi Ong, simbolo della resistenza civile contro Milosevic.Promossa e finanziata dalla Cia e dall’agenzia dell’eport democratico USA, National Endowment for Democracy (NED) Sua filiazione il Training Team, un istituto di 'formazione professionale' che, con metodologie made in USA realizza , come già in Serbia , seminari di resistenza e mobilitazione civile, in casa altrui, esercitando pesanti interferenze durante le vicende pre-elettorali in Georgia, Bielorussia e Ucraina.
Stessa ambiguità dell'UCK banditi e narco trafficanti manovrati e/o patrioti del Kosovo
Un membro dell'Otpor racconta in un'intervista la sua attività di insegnante pendolare in Ucraina insieme alle centinaia di osservatori 'indipendenti' coordinati dalla ONG americana Freedom House ( ricorda qualcosa?)
Quindi questo tipo qua, membro dell'Otpor, a suo! dire, se ne andava avanti e indietro in un paese straniero sovrano a istruire i cittadini del paese ospitante sulle modalità e tecniche migliori per rovesciare il legittimo governo in carica.
Così. Al chiaro giorno.E se ne vanta, pure.
Un insegnate pendolare di “Teoria e tecnica della sovversione e della insurrezione popolari di importazione” (democratiche e non violente ci mancherebbe).
Accolto sempre dai sorrisi dei Funzionari alle frontiere nei suoi andirivieni.
Prego! Welcome! Si accomodi pure!
E questo Paese è quella Ucraina il cui Governo la aperta Civiltà occidentale oggi accusa di esser un regime totalitario responsabile di aver vinto le recenti elezioni col ricorso a brogli e intimidazioni.
Mah!
Io apprezzo la fedeltà alle proprie posizioni ma c’è un limite!
Oltre cui non sei più nemmeno in malafede. Solo scemo.
Ve la immaginate una intervistina a un musulmano che racconta dei suoi frequenti soggiorni in Italia per addestrare i cittadini a liberarsi in maniera pacifica e indolore del governo baro di Berlusconi?
Insomma questi missionari delle libertà dei popoli e paladini della democrazia e dei diritti civili si recano indisturbati a rompere le balle in trasferta avendo adempiuto con successo ed esaurito in patria tale funzione.
Roba che se fosse un dietrologismo sarebbe subissato di pernacchie.
Invece, ce lo raccontano loro, candidi come sono.
Che fossero lerci qualche “reietto” lo diceva fin dalla vigilia del massacro serbo-balcanico nella Iugoslavia del povero Milosevic.
Vox clamans in deserto.
ong e volontariato
Nel dicembre del 2004 Salvatore Santoro, cittadino italiano residente in Gran Bretagna dal 1961, viene sequestrato e ucciso a un posto di blocco dopo aver cercato di superarlo senza fermarsi e aver investito un miliziano
Ho una brutta sensazione, solo una sensazione. Che il mondo delle ong e del volontariato sia sempre più investito da processi di strumentalizzazione, infiltrazione e contaminazione che ne snaturano profondamente identità e funzioni.
Al riguardo la vicenda del Santoro mi pare estremamente simbolica.
Chi era costui? Un passante, turista estremo o faidate, volontario, agente di qualche servizio segreto, avventuriero, legionario, italiano, inglese, libanese, vittima innocente, parte in causa?..Non si sa.
Ma si pensi anche a tutta la sostanziale ambiguità che ha caratterizzato l’intera vicenda e l’identità stessa delle due Simone o quantomeno il loro livello di consapevolezza.
Questa oscurità, fatte le doverose grandi eccezioni, investe tutto quell’ambiente in generale.
Succede troppo spesso che le organizzazioni non governative che operano per la pace, per i diritti umani e per la democrazia sul piano internazionale prestando soccorso e assistenza alla popolazione civile, quando non ne sono emanazione diretta, si ritrovino ad essere più o meno funzionali e oggettivamente al servizio, dei più sporchi misfatti e affari di stato.
Non è in nome del liberalismo che l’Occidente ha dato il suo robusto contributo alla evoluzione democratica in Yugoslavia, in Georgia, in Ucraina.?
Non è contro il totalitarismo dei Milosevic e Yanukowich che si battono quei bravi ragazzi dell’est europeo conquistati al sogno della democrazia occidentale?
Ma siccome non si campa d’aria qualche sponsor bisogna pure accettarlo.
E così si finisce con lo scoprire senza neanche affaticarsi troppo con la dietrologia che a finanziare ong come l’OTPOR o PORA o come diavolo si chiamano tutte le sue filiazioni e cloni nella sequela di paesi e Stati via via affetti dalla contaminazione liberal democratica, ci sono gli stessi che hanno finanziato ong benemerite di trafficanti di armi e droga come l’UCK o che hanno organizzato l’ignobile montatura dei pretesi dissidenti cubani.
Vi è a monte tutto un arcipelago di altre ong dirigenziali, le varie NED, USAID, Istituti internazionali usa democratici e repubblicani, fondazioni e organizzazioni private alla Soros, mille rivoli di finanziamenti e supporti organizzativi e logistici all’opera di sovversione e destabilizzzione della convivenza democratica nei pasi dell’Est europeo. Che sono tanto poco non-governativi da far direttamente capo a una sorgente sola, la CIA e la politica imperiale del governo USA.
Il primo corso di formazione in “Teorie e tecniche della sovversione (pacifica, democratica e nonviolenta, ci manchedrebbe altro!) di massa” nella Serbia di Milosevic fu tenuto da quello stesso Colonnello dell’Esercito degli Stati Uniti che attualmente sta replicando le sue performance in Ucraina!
Insomma accade che il dispiegamento formidabile di risorse e mezzi degli Stati Uniti e degli stati europei loro complici e servi per conculcare con una diplomazia arrogante e
truffaldina, o con la guerra e i bombardamenti, o condizionare pesantemente con la propaganda, la sovranità di stati esteri e alterare gli equilibri geopolitici e la dialettica sociale e politica decisamente al difuori dell’ambito di legittima competenza, si serva abbondantemente di ogni organizzazione e moto secessionista, indipendentista, autonomista, democratico e libertario, giovanilista, si identifichi con ogni denuncia di pulizia etnica, con ogni intervento umanitario e di volontariato a sostegno di minoranze etniche, di profughi, con ogni iniziativa della socità civile in favore delle libertà civili, religiose, di stampa.
Che si tratti di Cuba o del Venezuela, della Serbia o della Georgia, dell’Iraq o dell’Iran, dell’Ucraina o del Darfur, lo schema americano è sempre lo stesso.
Con lo stanziamento di ingenti fondi, facendo leva sulle rivendicazioni umanitarie e dei diritti e delle libertò civili, sulla enfatizzazione di fantomatici gravi misfatti e orrori di regime, si da vita ad una collaudata struttura internazionale di agit prop di professione lautamente retribuiti che attivano, organizzano, supportano le correnti di opposizione, danno visibilità mediatica alle loro mobilitazioni, calunniano, delegittimano e destabilizzano i legittimi governi in carica, fino a sostituirli con altri fantoccio allineati e di loro gradimento, o condizionando gli esiti elettorali o ricorrendo alla guerra civile e a colpi di mano militari, o alla guerra e occupazione armata vere e proprie.
Io penso che su questa inquietante simbiosi tra il diavolo imperialista e l’acqua santa umanitarista una riflessioncina bisognerebbe farcela.
Senza trastullarsi con capziosi, pelosi e acrobatici distinguo tra i Prodi giovani mercenari in buona fede e i cattivi maestri alla Soros che li foraggiano.
Non vorrei che l’ala, l’anima del movimento di più marcata ispirazione antistatalista antitotalitaria e liberal —libertaria fungesse da cavallo di Troia dello Zio d’America e dell’esercito imperiale.
Non vorrei capitasse al volontariato nei riguardi dell’imperialismo ciò che è toccato storicamente in sorte al missionariato che nel nome dell’evangelizzazione fraterna ha fatto da grimaldello e architrave del colonialismo.
L’ideologia giustificazionista dalemiana della criminale e sciagurata guerra nei balcani non è di impianto e ispirazione umanitari?
Non sono state le campagne propagandiste mediatiche a favore delle rivendicazioni civili e democratiche contro le sopravvivenze di regime totalitarie, sulle denunce a senso unico di pretesi massacri e pulizie etniche e delle mostruosità della cricca di potere della Grande Serbia, sul dovere morale di ingerenza umanitaria a fare da apripista all’intervento armato delle forze della Nato che ha ridisegnato a tavolino e a forza di bombrdamenti tutta la storia e la geopolitica dei Balcani, ha inferto un vulnus gravissimo alla costruzione di un’Europa pacifica, economicamente e socialmente vitale, culturalmente e politicamente indipendente, e la ha ricondotte entrambi sotto il controllo imperialistico occidentale.?
Che fare allora? Rinunciare alle “proprie” bandiere per non prestarsi a strumentalizzazioni? Certamente no! Ma tenerle separate e distinte da quelle degli sciacalli che perseguono opposte finalità, certamente sì!
Ho l’impressione infatti che funzioni una specie di tallone di achille, una sorta di coda di paglia della coscienza antagonista che la espone ad un ricatto moralista e la induco
no per non essere da meno e sottrarsi alle accuse di idolatrie eversive e statalistico-totalitarie, ad associarsi, peggio, accodarsi alla parte avversa nella condanna ora del “macellaio” Saddam e del losco Milosevic, ora del terrorismo criminale e della violenza in genere.
O nell’asserire la priorità della vita degli ostaggi sul ritiro delle nostre truppe.
Col risultato da un lato di metter la sordina e relegare in secondo piano la denuncia dei veri criminali e terroristi di stato e le stesse istanze generali e incondizionate di ripudio della guerra, dall’altro fornire anche da sinistra un alibi, una vaga implicita legittimazione ad ogni violazione della legalità internazionale e della sovranità dei Popoli e degli Stati.
E' per l’aver fatto proprie, per onestà e senso di responsabilità nazionale le mille e una preoccupazioni per l’Iraq del dopo Saddam, che la volontà di quasi tutto il popolo italiano di ritiro immediato delle nostre truppre, è stata rappresentata dall’opposizione in maniera talmente timida, goffa e indecente che dall’Iraq ci ritireremo dopo gli Americani!
Paradossalmente poi questa area grigia dell’incertezza e della perplessità diventa quella anche operativa di reclutamento e supporto propagandistico per l’esercito nemico!Sul piano dei comportamenti e del costume i fenomeni di ambiguità e i processi degenerativi che investono il mondo del volontariato umanitario sono coerenti con quelle grandi mistificazioni ideologiche.
Gli uomini di buona volontà non sono mai troppi.Ma la buona volontà ha il fiato corto e da sola non basta.Ci vogliono uffici, telefoni, fondi, permessi e lasciapassare perché le associazioni di volontariato possano funzionare.
Ed è quanto mai problematico restare indipendenti da chi ti permette di esistere ed operare.E quando poi il volontariato diventa un mestiere e un’attività a tempo pieno è umano che uno pretenda anche uno stipendio.
Ben presto dunque abbiamo un inferno lastricato di buone intenzioni, generali fallimenti e sempre più virulenti e reiterati assalti alla diligenza e più o meno laute e regolarmente riscosse o fortunosamente rimediate prebende.
Si tratti della fame, o della tortura, del dilagare della violenza o delle persecuzioni, i volontari sparsi a qualsiasi titolo e con qualsiasi casacca in giro per il mondo non sembrano mietere grandi successi.
In compenso, vuoi perché uno si sprovincializza e gira il mondo, vuoi perchè cresce in esperienze e competenze e pretende e ottiene un riconoscimento professionale e retributivo, i volontari di bene ne fanno sempre di più a se stessi e se l’originaria motivazione era autentica e non la copertura di altri ruoli e funzioni, caso sempre meno infrequente, diventa più sbiadita e si confonde con altre pre o para professionali di tipo turistico-estetico, esistenzialista, artistico-letteraria, giornalistico-mediatica.
Accanto alla vecchia figura del funzionario Onu che fa sfoggio di tutto un apparato di scorte armate, auto e appartamenti di lusso, di faraoniche retribuzioni oltre che di precipitose fughe alle prime avvisaglie di pericolo, a supporto della propria impotenza e frustrazione, vediamo prosperare tutta una folla di personaggi che del proprio fallimento e strumentalizzazione fanno una ragione di vita e una maniera di sopravvivenza.
antistatalismo, aridatece lo Stato!
Queste organizzazioni umanitarie e pacifiste coi loro esiti involutivi sono aspetto e parte di quel tanto decantato terzo settore, l’area della terziarietà e della sussidiarietà,
quella che si colloca tra lo Stato e il privato individuo, che è il parto di quella ideologia antistatalista di cui anche Berlusconi è figlio e che è diventata il ricettacolo e il tramite delle più losche manovre e oscure trame reazionarie.
Secondo questa concezione nella sua formulazione nobile lo Stato sociale che fatalmente degenera in assistenzialismo è il frutto dello stato pigliatutto invaditutto che fatalmente degenera in burocrazia totalitaria
E' insomma il male assoluto che va smantellato.
Perciò in luogo di incardinare l’assistenza sociale e sanitaria, il welfare, la istruzione e formazione, la difesa nelle strutture dell’organizzazione statuale, producendo fiscalismo e sottraendo risorse allo sviluppo, invece di farsene carico Lui stesso lo Stato, appalta, lascia a strutture specialistiche e professionalizzate o alla libera e spontanea iniziativa di soggetti terzi della società civile tra la sfera pubblica e quella privata, il compito di provvedere sussidia riamente alle fasce deboli e alle esigenze sociali della popolazione.
Questi soggetti collettivi nuovi per la loro agilità, creatività, laboriosità e professionalità dovrebbero innescare i virtuosi effetti della libera iniziativa solidaristico-concorrenziale e validamente sostituire gli elefantiaci dispendiosi e inefficienti apparati dello Stato….
In teoria.In pratica accade ben altro.Vari esempi.
Il tossicodipendente per la sua rieducazione e riadattamento sarà affidato a comunità private che si saranno guadagnate i galloni sul campo.Detto in altri termini, sarà sottoposto a interventi invasivi e limitativi della sua coscienza e personalità in totale arbitrarità e discrezionalità, senza alcun controllo dei titoli e requisiti di moralità, competenza e professionalità, dei suoi rieducatori e degli ambienti sociali e ideologici di cui sono espressione.
E siccome non si vive di solo pane e padreterni è sotto i nostri occhi il proliferare di clientelismo, sfruttamento, plagio, deltti, culti della personalità di preti guru e santoni, di avventurieri e fanatici, distrazione di pubblico denaro, finanziamenti palesi e occulti, razzia di donazioni, favoritismi, propaganda clerico-ideologica e malaffare in cui tutta questa realtà delle comunità di recupero in effetti consiste.
In sintesi un mare di soldi, un lucroso bussinees, un vannamarchismo universale sulla pelle dei tossicodipendenti.e al servizio delle politiche proibizioniste e repressive.
Altro bussiness quello della disoccupazione Al posto degli Uffici di collocamento la proliferazione di tante agenzie private di vendita della merce lavoro al di fuori di qualsiasi controllo di legalità e tutela sindacale e professionale del lavoratore.
In luogo di stanziamenti per la ricerca medica o scientifica la beneficienza show, l’elemosina spettacolo delle maratone televisive giustamente contestate, è cronaca recente, nella loro funzione di mistificazione demenziale e ipocrita, da delegazioni di ricercatori
In luogo della previdenza statale tante assicurazioni private con Fondi, Istituti bancari
e assicurativi e usurari vari tanto più onesti, efficienti e seri dello Stato …come si sa.
In luogo di un esercito di leva e di popolo, garanzia contro un uso golpista delle forze
armate, corpi di soldati di mestiere enormemente più efficienti ed abili, quindi disponibili per i più disparati e misteriosi impieghi in casa e nel mondo al di fuori di qualsiasi trasparenza e controllo politico e democratico.
Invece di una istruzione universalista nella scuola nazionale tante piccole sette separate di iniziazione e indottrinamento etno-ideologico di parrocchia e di campanile.
Si tratta di altrettanti riscontri e dirette e puntuali consegenze di quanto accaduto sul piano generale e nella sfera squisitamente politica con l’avvento del maggioritario che alla prevaricazione dello stato partitocratico ha sostituito quella delle lobby e delle clientele personaliste, delle logge, dei clan criminali, che scorrazzano ad libitum, e la fanno da padroni e da padrini nelle Istituzioni, i maramaldi, avendole sequestrate e sottratte ad ogni minima parvenza di inferenza e controllo di sovranità democratica.
Insomma in nome di questa battaglia di moralità e civiltà dell’antistatalismo a difesa del povero libero cittadino oppresso, stanno scalzando la Stato, cioè l’unico ambito di controllo, il solo antidoto, democratico- istituzionale a disposizione della Cittadinanza al dilagare della società della corruzione, del privilegio e della prevaricazione violenta.
La sottrazione completa degli strumenti partecipativi al Popolo sia nella elezione degli organismi rappresentativi che nella formazione delle leggi, lo relega da Sovrano al ruolo di spettatore consumatore e di ratifica delle decisioni politiche prese altrove e calate dall’alto.
Altro che più società, più mercato, meno Stato.Io non soltanto voglio lo Stato, ma voglio “solo” lo Stato!La Comunità è tale solo “se” si costituisce in Stato.Altrimenti è Negra Moltitudine, informe e senza volto
E’ solo nella organizzazione statuale che il Popolo sovrano, la Comunità civile la cittadinanza onesta può aver ragione delle forze della barbarie, e del male, certo! che si annidano nella società del potere, del lusso, del privilegio, della complicità occulta e criminale, altresì detta mercato.
Voglio il Funzionario dello Stato.Che ha superato un concorso, che agisce in base a procedure e regolamenti, che è sottoposto a controllo, che ha senso dello stato, dignità personale e orgoglio professionale.
Non voglio il Volontario!Il volontario e il volontariato nella loro ratio essendi li ho sempre odiati.Perché o sono la falsa coscienza, l’altra faccia della medaglia dello Stato che diserta dalle proprie responsabilità, dalle proprie funzioni costituzionali e costitutive, o la rassegnazione a questo abbandono.
Perché sono il sintomo del fallimento della Politica,
Perché sono il frutto di una cultura asociale che intende sostituire l’intervento pubblico come dovere istituzionale della comunità nel rispetto dei corrispettivi diritti del Cittadino, con una filosofia pietistica che ne fa un colpevole e un minus habens, ne lede la dignità e istituzionalizza forme di beneficienza da lupanare, bisca e luna park, vere fie
re della vanità e dell’indecenza, ispirate al peggior lassismo gesuita-farisaico.
Non di carità e benevolenza, non di pietà, non di compassione hanno bisogno i concittadini. Ma di equità. Di uno Stato in cui siano effettivamente vigenti e operative uguaglianza giuridica e pari dignità e opportunità economico-sociali di tutti i cittadini.
il movimento e l’opposizione
Un chiarimento è doveroso.
Ogni iniziativa della società civile è naturalmente preziosa, specie in presenza di così gravi degenerazioni istituzionali.E tuttavia quella mobilitazione deve essere il mezzo, non può essere il fine.
Ben vengano le disobbedienze civili, i girotondi, le azioni dimostrative, le manifestazioni i forum ed i sit-in.Ma guai a non avere una visione di insieme, una idea di società.E invece è proprio questa che manca e che condanna il movimento ad esprimere solo e sempre avanguardie, isole di eccellenza senza diventar egemone
La valorizzazione fine a se stessa della società civile rischia sul versante democratico di portare acqua al mulino reazionario e di concorrere con quello a gettar via con lo sporco anche il bambino. Vale a dire lo Stato come tale.
Chè quelli infatti dicono — Vedete? Lo Stato non funziona..facciamone a meno!-
E invece va prima emendato bonificato proprio da loro, da mercanti, faccendieri, massoni, criminali, parassiti, da clientele e corruttele, da degenerazioni autoritariste e tentazioni golpiste, e poi va ricostruito, va fatto funzionare. Non abolito!
Perché ribadisco è l’unico scudo, l’unico potere, l’unico contesto di convivenza in cui i popoli possono scampare a una condizione di sudditanza, e non ve ne sono altri.
Ora a me pare che questo obiettivo strategico immediato di vitale importanza della ricostruzione democratica dello Stato sia tema del tutto latitante nel dibattito del movimento e della opposizione.
Mentre oggi il vero progetto rivoluzionario consiste nella edificazione “concreta” di democrazia, nella ideazione, rivendicazione e conquista di reali architetture e strumenti della sovranità popolare, che superino una democrazia rappresentativa oramai in cancrena.
Ma mentre la maggioranza a furia di governabilità, sistemi maggioritari, premierati forti, esautoramento del parlamento, finte elezioni procede alacremente all’abbattimento di quel che resta dello stato democratico e di diritto, dall’opposizione non una proposta, una iniziativa, un flatus vocis si leva nella direzione opposta a quella di quei lestofanti.
Se la resistenza e la mobilitazione civile non riescono a capitalizzare concreti e permanenti istituti di democrazia e sovranità, producono solo frustrazione e dispersione
Se qui e adesso non diciamo a noi stessi quale società quale stato vogliamo, con quali requisiti minimi e irrinunciabili di democrazia e di decenza, e non ne facciamo la discriminante per decidere di alleanze e strategie politiche e opzioni elettorali, ho paura che ci ridurremo ancora una volta solo a dover scegliere tra il peggio e il più peggio, tra Berlusconi e D’Alema.Che non è il vero dilemma.
Il vero dilemma è tra pace e no, tra legalità e no, tra democrazia e no.
Solo un programma politico elettorale che contempli queste tre virtù cardinali potrà comprarsi il mio voto.Prima i contenuti, poi gli schieramenti. Non viceversa.
Anche i Prodi e i D’Alema dovrebbero arrivarci a capirlo che perseverando in una politica di centro non potranno avere i voti di sinistra! Non ci contino! La Sinistra non li
voterà comunque!La Sinistra o correrà da sola o si asterrà se non si vedrà rappresentata
da alcuna formazione politica.
Questa è l’indicazione ufficiale che l’elettorato, il movimento, la società civile dovrebbero dare ai partiti.O una epocale inversione di tendenza, o la stagione nuova, o la loro sconfitta e sconfessione elettorale.
D’Alema a governare come Berlusoni, ma peggio, non è la vittoria
E' la catastrofe.
***
ma perchè la Sinistra produce solo nullità?
Facciamo l’elenco dei compagni e dintorni.
Rutelli, Prodi, Amato, D’Alema, Veltroni, Castagnetti, Letta, Boselli, Pegoraro Scanio, Cento?, Violante, Bindi, Bertinotti, Giordano..Diliberto, Cossutta..Folena, Melandri..Mussi, Jervolino, Bassolino..Come mai non ce ne è uno che piace.
Come è possibile che non abbiano mai detto niente!
Vi sfido a dirmi una sola frase un solo loro concetto che vi siano rimasti impressi!
Rutelli il più bitorzolo di tutti ex aequo con Veltroni recita solo slogan e frasette, anzi li legge, brevi e banali, demenziali, con tono epocale. Mai sentito argomentare. Non pensa, non discute, non è.
Veltroni l’aveste visto come l’ho visto io alla tv giocare a pallavolo, altro che leader!
Stendereste un velo di pietà come faccio io
Prodi ansima.
E così tutti. Insipidi, grigi, mediocri. E pure odiosi.
Il più simpatico e più di sinistra è Di Pietro che si dice culturalmente di destra, pensa un po'!Come è possibile che non ce ne sia uno! che susciti ammirazione, simpatia, entusiasmo, stima, affetto.Come mai?
Li avete mai visti fare opposizione su qualcosa mentre il nano maledetto metteva a ferro e fuoco il paese e spargeva lacrime e sangue?
Chi li ha visti più! Quello botte da orbi e loro.. il buon senso, la proposta costruttiva..
Hanno contrastato la guerra di Berlusconi? No, hanno santificato quella di D’Alema.
Il Governo vuole il liberismo selvaggio, le privatizzazioni, il premierato forte? L’Opposizione di più!
Regime? Censura? Corruzione? Potere massone e criminale?..Ma quando mai!!
E' in gioco la democrazia, la pace, lo stato di diritto?
Sì, ma… come ci chiamiamo? Gad, Ad, Fed?
Questi nostri confratelli parrebbe quasi fossero stati messi lì apposta per farci perdere.
A far finta di fare opposizione per impedirne una vera.
Pensa un po’ che mi salta in mente!
Tsunami
disastri in-naturali
Lo dico o non lo dico? Io lo dico.
Eppure Tsunami che per quanto sia stronzo è naturale fatalità non è, speriamo, riuscito ad eguagliare il numero di vittime, i centomila morti, che la guerra degli Usa per deliberata volontà ha finora mietuto in Iraq. Per tacere dell’embargo Onu.
E di soccorsi e collette non se ne parla.
Ed è possibile mai che in presenza di una tragedia come questa si debbano vedere a Striscia la notizia, quel miserabile di Greggio e quella squallida demente che gli siede accanto sghignazzare e squaqquerare a più non posso?
Capisco che l’agonia continua e che lo schifo deve andare avanti, ma ci sarà pure un limite al compiacersi di essere un vomito.
Uno tsunami mirato, ad personam no eh?..natura matrigna!
Permetti? ...Allora io sono scemo e, come tale, penso che l’ipotesi che lo tsunami, l’effetto serra, la neve negli emirati arabi e tutti gli sconvolgimenti climatici del cacchio cui si assiste in ogni parte del globo..siano conseguenze, volute o no, previste o no, oltre che di tecnologie sciagurate e di una scienza puttana, pure di esperimenti idioti e criminali del dottor Stranamore, al servizio e per conto delle canaglie che governano gli Stati sia l’ipotesi più probabile, realistica, assennata, fondata. assennata, di buon senso e attendibile che ci sia!
Permetti?
Disatri naturali ci sono sempre stati, d’accordo.
Ma la Natura è un marchingegno che se non disturbato in genere funziona a meraviglia da un sacco di tempo mi pare.
Sai com’è su diluvi e dinosauri gli antichi avranno magari esagerato...
O non si è appena saputo che un buco nero ha inghiottito qualcosa come 100 milioni di soli senza che ce ne venisse alcun disturbo e tutto fila liscio e regolare?
E' tutto questo casino che c’è sulla terra che non è regolare!
E fai un po' un pronostico. Di chi è la colpa secondo te se non dell’elemento umano e segnatamente degli Zichichi e dei Bush che ci governano!
Un dato è incontrovertibile. Noi, nel senso di sudditi, non sappiamo un emerito cacchio di quello che combinano quelli lassù. E se tanto mi dà tanto dovrebbero combinare delle porcate e dei casini della madonna senza alcuno scrupolo e pudore. ... Infatti...
Quindi se qualcuno prova ad indagare ed argomentarci su ben venga e se qualcuno gli vuole tappare la bocca mi insospettisco oltre che mi indispettisco.
Mi girano! Permetti?
tsu-nomi
Piccioli!!..picciotti!
Il governo stanzierà 70 milioni per operazioni di soccorso
Tsunami: per gli aiuti nominati 5 garanti Andreotti, Amato, Bonino, Napolitano e Monorchio vigileranno sull’impiego dei fondi destinati alle popolazioni colpiti
corriere.it/Primo_Piano/Esteri//garanti.
Avete versato? sì? tranquilli! c’è la garanzia! Tutta gente affidabile!
C’è quel Giulio condannato a 25 anni in secondo grado per aver fatto ammazzare Mino Pecorelli dai bravi ragazzi della banda della Magliana..ma sì, quello che era Presidente del Consiglio quando fecero ammazzare Aldo Moro dal reparto dei Servizi Segreti “Brigate Rosse”, l’amico di Lima il mafioso morto ammazzato dalla Mafia sui cui amici dello amico aveva indagato Dalla Chiesa morto ammazzato dai noti ignoti..
Non ricordate? il protettore di quel Sindona che ha ammazzato l’avvocato Ambrosoli e poi è morto ammazzato con un caffè avvelenato in carcere...Andreotti! poi nominato senatore a vita...ovviamente.
Poi c’è quel gran pezzo di donna e di cervello di Emma la badante di Pannella..ma sì quel vecchiaccio rincoglionito, quel barbone che ha sempre vissuto di carità giudaica, fondatore della setta Radicology, anticomunista fecale, bipartitista perfetta, pura, all’americana, fautrice del gandhismo armato e del liberismo berlusconista bestiale.. Ma sì, la Bonino! quella già commissaria EU e in predicato per la Presidenza della Repubblica e per il Commissariato straordinario Onu..ovviamente.
Poi c’è Amato, detto Giuda, sinistro braccio destro e becchino di Craxi, doctor subtilis della persecuzione dei pensionati e del saccheggio di stato e patente occulta eminenza grigia dell’Infamismo dalemiano e del carognismo antiprodiano in corso e prossimo leader del Centro-Centro.... ovviamente.
Poi c’è l’in-sonne Napolitano, il Migliore dei peggiori che quando era ministro degli Interni nel governo di Baffino la prima dichiarazione che fece fu di rassicurare che lui si faceva gli affari suoi e non ha più detto un cacchio e poi ha continuato.. ovviamente.
E poi c’è Monorchio, riservato, distinto, pulito, che quale ex ragioniere dello Stato saprà essere prezioso consigliori del clan dei garanti per la più oculata gestione dei vostri piccioli.. ovviamente.
Garantito!.. picciotti!
malocchio di massa
Ma allora... p r o v i a m o! Che aspettiamo?
Mettiamo insieme tutte le nostre energie mentali, in una determinata ora di un determinato giorno.. Ci concentriamo e... facciamo diventare comunista Mastella, facciamo disertare tutti i soldati americani in Iraq, facciamo diventare Rutelli intelligente, iscrivere Fede a Rifondazione Comunista, Sharon pacifista e filopalestinese, confessare a D’Alema che è un gran merlo e un farloccone, facciamo venire le pustole a Mara Venier e alla De Filippi e così via..
Non sto scherzando! che ci costa? Se non funziona fanculo! maaa...... se funziona....
E avremmo immediatamente la riprova! Propaghiamo l’iniziativa in rete! Raccogliamo più adesioni possibili, un mare di adesioni!
L’obiettivo prioritario è naturalmente Lui! All’ora x, tutti lì a pensare la stessa cosa!
Decidiamo cosa! Un impulso irrefrenabile a confessare la verità, a raccontare la sua storia a reti unificate, un’attrazione fatale per Di Pietro, l’impulso irresistibile, violento a donare tutte le sue fortune allo Stato Italiano..
Qualsiasi cosa purchè sia la stessa per tutti alla stessa ora! Tutti concentrati su un unico pensiero! Non saranno energie psicotelepatiche professionalmente dirette, ma se sono migliaia e migliaia un qualche effetto lo dovrebbero ottenere no?
A me pare un’idea fantastica!
Voglio tutti i dietrologi, tutti gli esperti dell’arcano, tutti quelli che hanno postato qui le loro sconvolgenti rivelazioni sul potere della stregoneria, impegnati nella verifica sperimentale delle loro tesi!
Invochiamo gli spiriti buoni, tutti i folletti dell’universo, tutti gli extraterrestri a sostenerci, la buonanima di Carlos Castaneda a guidare e organizzare l’innesco della micidiale bomba psicocinetica collettiva.
Che abbiamo da perderci? solo le nostre catene direi, tanto per essere originale!
Proviamo! ...
Proviamo?