2.3.11 
Caro Bersani 2 
 
non ci siamo proprio sai? Te l'ho già detto e te lo ripeto. Tu il minimo che devi fare adesso è proclamare lo 
 
SCIOPERO GENERALE 
 
Mi domandai a suo tempo - Ma glielo hanno detto a Bersani che è stato eletto segretario del PD? 
E ti chiedo oggi - Ma lo sai che sei il capo del maggior partito di opposizione? 
Opposizione, non Apposizione. 
 
Stai lì a spiegare che quello molla schiaffi, a noi che li pigliamo in faccia. 
Ha detto giorni fa che la Sinistra, anzi, voi Comunisti, siete invidiosi del suo stile di vita e che avete protestato in Parlamento perché anche voi volete partecipare al bunga bunga. 
Ora, in un paese normale, io mi aspetterei che prima di tutto, tu il giorno dopo, pacatamente, serenamente, responsabilmente gli dessi uno sputazzo in un occhio. 
Mi sentirei rappresentato, capisci? E soddisfatto, anche se dovessimo perdere le elezioni, a parte il fatto che il beau geste ti farebbe guadagnare un paio di milioni di voti. 
 
Invece niente. Tu e i tuoi cani da combattimento tipo Renzi, Serracchiani, Letta, Latorre, Finocchiaro ci informate che quello è andato fuori di sè e sopra le righe, un disco rotto, un analfabeta costituzionale.. 
e che sta demolendo lo stato di diritto, la democrazia,la repubblica parlamentare, che aggredisce e minaccia la Magistratura, il Quirinale, la Consulta, che infrange le leggi e se ne fa su misura. 
 
Lo sappiamo, compagno segretario. E' quel che vi dicevamo già qualche lustro fa ricevendone in cambio il vostro sarcasmo e la vostra spocchia, mentre davate il Massimo supporto demenziale a quel progetto criminale. 
 
E' tempo di agire, compagno segretario. 
Mollala lì con la richiesta di dimissioni della Gelmini, che non è, e se c'è o non c'è è uguale. 
Coi passi indietro, gli abbassati toni, con le suppliche a Casini. 
Con la 'ferma' espressione di sconcerto e indignazione. 
Con la raccolta delle firme a milioni di milioni. 
 
Milioni sono i cittadini in carne ed ossa che devi portare in piazza, prima che lo facciano da soli.  
 
 
3 marzo 2011  
bricolage, no grazie 
Senta D’Arcais. A dirgliela proprio papale papale. 
A me, adesso poi, di far parte di un club di amici per fare il bricolage politico o il fai da te dell’opposizione, non me ne può sbattere di meno. 
Ma cosa ci dobbiamo inventare..Come dice, tipo passatempo? 
 
Qui urge l’ora. 
Io l’unico fai da te cui tengo, l’ho già detto e lo ripeto, è quello dello Sciopero Politico Generale Permanente. 
Lasci stare i giochini in Parlamento che di quelli i parlamentari dell Apposizione ne fan da sé. Non fanno altro! 
Anzi fanno altro .Il solito. Sminuzzano, frantumano, compartimentano, diluiscono, smorzano l’opposizione nel paese. 
Oggi le donne per la dignità, domani i gay, poi gli studenti per la scuola pubblica e gli intellettuali per la costituzione. 
C’è un tale assortimento che rischi di sbagliare giorno. 
 
Però col cavolo che tutte queste rivendicazioni vengono ricondotte sotto un solo grido. Sciopero Generale! 
Mobilitazione di tutta la cittadinanza, paralisi del paese, ovunque, quotidianamente, permanentemente per far cadere il governo. 
Per costringere il mafione di arcore alle dimissioni, non star lì a chiederle. 
Tutti in piazza! chi viene viene. Dovremmo ripeterlo come un mantra. Una parola d’ordine sola.Via il puzzone dal governo! 
E sa perché nessuno degli addetti ai lavori, i DS ma non solo, lo proclama? 
Perché una parte enorme della popolazione non aspetta altro.Perché hanno una paura fottuta che riesca. Che sia un successone. 
Una spinta formidabile di democrazia, cioè la loro liquidazione. 
Ed ecco perché bisogna imporglielo, se vogliamo le elezioni. La cloaca parlamentare sarà travolta dall’onda d’urto. 
Il concorso di un milione solo di cittadini metterebbe in ginocchio il paese, farebbe tangibile la sua ingovernabilità. 
 
Ma anche le cose non stessero così, si deve comunque provarci, vuoi perché se non ora quando,  
vuoi perchè, rebus sic, è un dovere e basta. 
E quindi vado. Il 12 marzo. Ma non vado a quella cosa lì. 
(Il 12 marzo "l'altra Italia" in piazza per difendere la Costituzione) 
Vado a quest’altra cosa qui che spero quella diventerà. 
 
10 marzo 2011 
Giustizia, riforma e sciopero. Golpe e riscatto. 
 
E bravo, articolista. 
Tanto non la faranno mai, non c’hanno i due terzi, ci vorranno 2 o 3 anni. Cortina fumogena, binario morto, mossa virtuale e propagandistica. 
.. e poi gliela bocciamo col referendum..ah ah ah .Ma che paraventi che siamo. 
 
Intanto ce lo spiegano nei dettagli come funziona l’ultima inchiappettata alla luttazzi che ci stanno dando. Ce le spiegano tutte, proprio per bene. 
Come in questo caso. Montesquieu, la separazione ed equilibrio dei poteri, l’autonomia della magistratura, l’inamovibilità dei giudici, 
la nostra eccellente e prestigiosa costituzione, Beccaria, la patria del diritto, le nostre gloriose tradizioni..tutto a fankulo! 
Ce lo spiegano proprio bene. Analisi precise, sopraffine. 
E i giudici sotto il parlamento già acquisito, pardon acquistato, dall’esecutivo. E i PM sotto il governo, e carabinieri e polizia sotto il ministro della difesa e degli interni. 
E il popolo sotto i criminali al governo del paese. E chi sbaglia e sgarra paga! 
Ce lo spiegano tutto per benino il lercio e il marcio. 
 
E dunque? Si proceda! Come sempre. 
Domani approva il Consiglio dei Ministri. Col visto del Quirinale, col mugugno però. 
Chissà a quelli quanto gli dispiace. 
 
Acqua fresca? Dici, credi, articolista? Mere, velleitarie intenzioni? 
Intenzioni siffate son già crimine fatto, caro mio. 
Intanto questo obbrobrio, questo misfatto è già agli atti. 
E’ già in natura rerum publicarum. Nel novero dei possibili. 
E se vi pare poco. 
 
E poi dimentichi di dire che molte di queste norme senza attendere l’iter della conversione in legge costituzionale entrano già da domani in vigore. 
Son già costituzione materiale,valida,effettiva in luogo e in spregio di quella decrepita e bolscevica formalmente vigente. 
E scusate se è poco. 
 
Te lo spiego io cosa accade. 
Che i delinquenti mafiosi e massoni son la legge e il potere, come sempre, solo che sono stufi di complottare e ammazzare nell’ombra. 
Dopo 40 anni, ora vogliono fartlo alla luce del sole. 
Eccola qua la Riforma della Giustizia epocale. 
 
10 marzo 2011  
SCIOPERO POLITICO NAZIONALE GENERALE PERMANENTE 
 
Possibile che non gli ci entri nella chiorba che è l’unica cosa che ci vuole? Eppure anche un demente  lo capisce! 
Così mi dice l’ottimismo della volontà. Ma poi subentra il pessimismo dell’intelligenza e me lo spiega lui l’arcano. 
Bastano i nomi. Sempre meglio di quegli altri, non ci vuol molto, ma questi sono e vado a braccio.. 
Chiamparino,Fassino,Fioroni,Veltroni,Letta,D’Alema, Melandri,mamma la Turco,Serracchiani,Castagnetti, Franceschini,Finocchiaro,Latorre,Jervolino,Bassolino, Loiero… 
Berlusconi, Feltri e Romiti han proposto Renzi leader dell’opposizione! Volevo dir ‘deciso’, come han già deciso Letta,Enrico il nipote di Gianni, nostro vicesegretario. 
Ma come ” Renzi chi?” Il citrullo fiorentino, la burletta fatta persona, il cretinetti narcisino. 
Son le massonerie, e da una gran pezza, che decidono gli organigrammi, a destra e a manca, maggioranza e opposizione. 
In alternativa grazie a Dio la Finocchiaro ha proposto la Lorenzetti, come nostro segretario, oltre al Letta vice. 
“Lorenzetti chi?” aridite voi? Appunto! dico io. 
Sfiziatevi su google. 
 
L’Opposizione giustappunto non è, non c’è. Non c’è stata mai. Literaliter. Realiter. Nonpermododidir. 
Non che quegli altri delle altre sinistre, o oltre sinistre, o degli altri Valori l’abbiano proclamato e neppur invocato, nemmen loro, il riscatto nazionale. 
Fan le analisi, o meglio i ‘distinguo’, anco loro. 
 
Siete voi, compaesani, l’opposizione. Pensa un po’ come state messi male! 
Sentito Floris? Vi tocca far da te. 
E dunque non sento ragioni, mi son rotto i palloni. 
Ci dovete venire tutti, dobbiamo essere tanti, tanti il 12 marzo. 
Almeno un milione , come a piazza Tahrir. 
E poi il 13, il 14, il 15… 
 
Dobbiamo manifestarCi, fargli questa sorpresa. Noi, sotto, a loro, sopra. 
E mettere in atto il sottosopra. 
 
Lo sciopero, prima lo facciamo, poi lo proclamiamo. 
Incrociare le braccia.  E riempire le strade, occupare le piazze. 
Paralizzare il paese. Il 12. Cominciamo. 
 
12 marzo 2011  
Senza Paragone 
 
Questo Paragone, già direttore della Padania e vicedirettore di Rai 1, poi transitato a Libero e ora con un programma suo su Rai 2, insomma un cialtrone, senza paragone.. 
 
Mi dicevo, ma questo qua, sto pigmeo, sto buzzicone co quei labbroni da babbuino, con quella foresta di peli neri sul muso,  
con quella carnagione, più che olivastra, senegalese..com’è che fa il Nordista, il celtico. 
Il Trota riccio che è picciotto siculo-padano è ariano puro a paragon di Paragone. 
E infatti, mi dice wiki, la famiglia è di immigrati di origine campana. 
Lui è solo nato a Varese. 
 
Hai capito sto grasso scimpanzè? Non solo un ributtante buffone il Pappagone. 
Non solo untuoso, servo, viscido, ruffiano, puttano, falso, fazioso, vile, avido, feroce, sudaticcio e stupido bestione. 
Anche infame.Un magdiallam. Traditor del suo sangue, dei suoi natali, della sua storia e della sua gente. 
 
Un miserabile capoccia, un kapò, un eunuco, un ascaro, un venduto. Un giuda. 
Che sputa sulla terra dove è nato e trama sordido perchè diventi inimica e straniera. 
Padano, leccaculo leghista per scelta e vocazione. 
In fondo perfetto il negro gorillone come emblema del Carroccio. Un affidabile. Una garanzia. 
Smerda se stesso pur di ammazzar l’Italia. 
 
E così connaturato all’elemento com’è, più produce feci, umile emulo dei nordici maestri di Liberi Giornali,  
più nuota nello sterco e più sta a galla lo strrr..ano giornalista dei suoi maroni. 
Paradigma dei tempora e dei mores. Più sei verminoso e più fai carriera. 
 
Ora, se sei sano da un tal putridume stai lontano. Ma non se sei Bersani. Lui ci si tuffa. 
Lui ci manda mammalaTurco nella fogna para-agonica. C’ha mica la puzza sotto al naso. 
E oggi, refrattario ai vaffankulo, rilancia la proposta di fidanzamento  a Bossi. Mollate Berlusconi che quel troiaio di federalismo mafio-massone ve lo facciamo fare meglio noi. 
Rinnega noi e bazzica cosche losche e Casini. E sculetta come un'olgettina scema. 
 
Docet il Paragone 
 
13 marzo 2011  
Caro Bersani 3,  
 
te l’avevo detto. 
Dovrai render conto anche di questa responsabilità, tu, il tuo Massimo principale, i tuoi sodali e i tuoi compari. 
Tu e non solo tu, invero, ma lasciamo stare. La tua, quella del PD, è quella primaria. 
 
Ed è di non aver voluto proclamare lo SCIOPERO POLITICO GENERALE PERMANENTE in concomitanza con le manifestazioni nazionali ad oltranza. 
Di aver trasformato la mobilitazione della cittadinanza contro la Criminalità organizzata al governo del paese, in amene scampagnate. 
Nella fattispecie, ho sentito dire ‘Feste della Costituzione’, addirittura, mentre ne celebreremo i funerali se va avanti così. La festa gliela fanno quegli altri. 
Sagre della Costituzione insomma, sagre paesane, con l’eccezione parziale di Roma. 
Cerimonie liturgiche, stanchi rituali, meste processioni idiote e innocue.  
Non domani, fra poche ore, saran già dimenticate, come non ci fossero mai state. 
 
E ogni giorno ce n’è una di queste feste patronali. 
Le donne, gli studenti, i precari, i viola, gli azionisti. gli artisti, i ricercatori e prossimamente forse i magistrati e cum grano salis, anche gli operai, 
ma a campacavallo, in quel di maggio, e poteva andar peggio, il primo aprile. 
 
A te piace così. 
Ho visto che ci hai messo la faccia, giuliva, soddisfatta e sorridente, infatti. 
E lo hai pontificato anche, col solito mantra demenziale 
- Non è una piazza contro..Non c’è un animo contro! - 
 
E’ bene precisare! Fosse mai se n’avesse a male il Cavaliere. 
Oltre le maniche, il cervello vi dovreste rimboccare! 
Ah no?! Non son contro le logge, le caste, le cricche, le cosche, le mafie questi moti popolari? 
Contro il fascio di golpisti massoni, vaticani, camerati e leghisti che si nettano il kul col tricolore? 
Contro il 10% per cento che si pappa il 50% della torta nazionale? Contro i ladri, gli evasori, i narcos, i corruttori e concussori, i papponi e puttanieri,  
le spie e untori, i ricattatori e infangatori accampati a Palazzo Chigi e Montecitorio e nei paraggi? 
 
E per quale alternativa, diccelo Bersani, non lasciarci sulle spine. 
Alternativa a voi stessi, oltre che ai ratti della fogna maggioritaria? 
Vale a dire che torniamo al proporzionale, alla democrazia repubblicana elettiva, rappresentativa e parlamentare? 
E magari pure un po’ diretta che non ci farebbe niente male? 
Che facciamo marcia indietro coi blindati della pace nei maggiori teatri di guerra delle multinazionali? 
Che ci ridate lo stato sociale, le pensioni, la scala mobile, il diritto di sciopero, le conquiste sindacali? 
Che rinazionalizzate le industrie, le infrastrutture, i servizi e beni pubblici, cioè “nostri” con qualche decretino, manco legge, come quando ce li avete privatizzati? 
Che vi dimezzate gli stipendi invece che i seggi parlamentari? 
Che farete una lotta dura, limpida, senza quartiere a fianco della Magistratura, “per, in pro de” lo stato di diritto “contro” la corruzione, il malaffare,  
a principiar da casa vostra, vale a dire non più in combutta omertosa e connivente con Cosa Loro? 
Che abiurerete la vostra abiura, dismetterete il garantismo razzista,doloso e peloso e riscriverete la riscrittura criminosa revisionista della storia nazionale, 
del Craxi esule e martire da ladro e latitantee di tangentopoli vittima e mani pulite golpevole, cui avete ottemperato sotto dettatura del piduismo sempre al potere 
e del bubbone ideologico del risentitismo anticomunista viscerale della destra nazional socialista nostrale? 
per tacer della verità sulla sempiterna stagione delle stragi su cui avete sempre messo una lapide sopra. 
 
Che ci firmate una cambiale che il prossimo leader carismatico nazionale dell’Opposzione non sarà mai quel bischero, quella quintessenza del citrullo, del Renzi fra’ massone da Firenze? 
Che ci darai un taglio segretario agli ancheggiamenti da olgettina ai Bossi ed ai Casini in nome della salute e unità nazionale,  
cioè contro la peste della Sinistra e per la scissione netta dall’Italia astensionista, della società civile e dei Valori di legalità, onestà e giustizia eguale per tutti? 
 
“Questa” alternativa, caro compagno segretario, o è “contro” lo status quo o non è. 
La tua “oltre” infatti non è. Tal quale quella dei Grilli furfarneticanti da spiaccicar sul muro. 
E’ l’ulteriorità dello status quo. 
 
E ora so perché non l’hai voluta la mobilitazione nazionale. 
C’era un rischio micidiale. Che riuscisse davvero, che fosse un gran successo. 
Se la gente tornata Popolo Sovrano invadesse le stanze del Palazzo e venissero fuori le carte,  
anche voi squallido, mesto, insipido ceto dirigente dell’Apposizione alla Maggioranza sareste travolti dallo tsunami democratico. 
Se è vero come dite ormai anche voi spocchiosi e ottusi, dopo averlo negato con sarcasmo per un ventennio,  
dopo aver dialogato serenamente pacatamente col rappresentante dello schieramento avverso mentre quello vi sputava in  
che son sotto ricatto e sotto sequestro le Istituzioni, non è coi giri di walter coi compari e picciotti di oggi, ieri e avantieri del mammasantissima,  
con le alchimie tatticistiche-elettorali, cogli scatoloni delle firme di qui quo quacquaraquà, che le si mette in salvo. 
Le Istituzioni. E pure la vostra faccia. 
 
Quel che occorre è incrociare le braccia. 
Bloccare produzione, servizi e amministrazione. 
Paralizzare il paese. 
E contemporaneamente riempire le strade, occupare le piazze. 
Sciopero, a oltranza, più manifestazioni, tutti i giorni, in tutto il paese, di tutta la cittadinanza senza distinzioni di categorie, orticelli e parrocchie.  
Solo questo combinato disposto, questa saldatura, può generare una spinta tale da scardinare il regime dei cialtroni al potere. 
 
Sul malumore cupo, sulla rabbia sorda, sul disgusto che attraversa il paese ci dovreste mettere il cappello, capitalizzarlo, dargli voce, visibilità, fiducia e coraggio. 
E una prospettiva. Renderlo potente e fecondo. 
E invece lo dissipate, lo frazionate, lo banalizzate, lo demoralizzate e lo frustrate. 
In nome di una transizione dolce, tranquilla, indolore sopratutto per voi …all’identico. 
….................... 
 
L'ho detto già e lo ribadisco. 
Siete voi lapsi, traditores, rinnegati, marrani, parvenus  della casta e buzzurri rifatti il problema, il vero nemico da battere. 
Berlusconi è solo un effetto collaterale. 
 
 
 
13 marzo 2011  
" La crociata dei bambini per la scuola pubblica" 
titolo di un art. di m.telese su Il Fatto 
 
 
ma mi facci il piacere! la crociata dei fanciulli un cacchio! 
ma diamoci un taglio lasciamoli a casa in pace sti bambini 
e non nascondiamo dietro a loro la nostra pavidità pusillanime e ipocrita 
 
la festa, i canti, i colori… ma che stai a di’! 
che fai..scherzi, per l’appunto? qui è buio pesto, 
San Scemo altro che San Remo 
 
remano contro questi pifferai tragici, 
ci suonano sta solfa de ste saghe strapaesane, 
questi lunaparche, queste sfilate di carnevale 
e ce le propinano come grandi mobilitazioni,grande successo 
 
non è successo un ette! com’è d’uso, stamme a senti’ telese 
e datte ‘na raffreddata al cervello che è quasi fuso 
 
finisce sempre a tarallucci e vino con questi gattopardi qua, 
esattamente allineati coi Vecchioni e coi Bersani, 
tanto a chiacchiere deprecati 
manifestazioni allegre,serene, pacate 
a favore di, non contro chi sappiamo bene 
 
ma se siamo incazzati neri! 
dobbiamo fare lo SCIOPERO GENERALE 
la mobilitazione nazionale permanente, 
non le bambinate! 
 
noi adulti presunti, aspiranti cittadini incrociare le braccia 
e scendere in piazza come un sol uomo, e una sola donna, 
una massa di popolo compatta determinata e seria, 
altro che frizzi e lazzi di pagliacci mascherati in ordine sparso 
 
meglio niente allora, 
ché così del regime siete la stampella o l’altra faccia, 
e compari del PD, pari pari 
 
facciamo a capirci, 
non dico mica il bordello, lo sfascio ad ogni costo, peraltro già in corso, 
ma stoppare il motore,,fermare le macchine ,paralizzare il paese 
è il minimo che si debba fare nel frangente in corso 
 
non deve neanche uscire di casa se uno non può o non se la sente, 
gli fa male lo stesso 
 
è questo NO cupo e profondo, un rombo di tuono CONTRO che deve salire dal paese, 
altro che trombette e bandierine! 
 
lassù si riderà pure come matti, ma quaggiù ci fanno piangere come scemi 
 
cin cin, casomai, lo faremo dopo, 
e non è detto, non è detto che sia sufficiente 
ma necessario, doveroso, adesso e comunque, sì 
adesso, sì! 
 
e se no, telese, quando? 
 
 
16 marzo 2011  
buona italia, a tutti 
 
Casomai ci fossero stati dubbi sulla natura sempre e solo classista, servile, ipocrita, retorica e cialtrona delle destre nostrane,  
basti considerare come, in nome dell’anticomunismo viscerale, coloro che hanno sempre sbandierato il sentimento nazionale e l’amor patrio 
come proprio tratto distintivo contro l’internazionalismo umanista e socialista, siano disposti a lasciar dire ad altri  che col tricolore ci si puliscono il kulo, 
a prendere schiaffi e sputi in faccia un giorno sì e l’altro pure, replicando con sorrisini idioti e battutine demenziali, dai più luridi nemici della repubblica italiana e loro compari di governo. 
 
E per par condicio, non si capisce come mai quelli che la escort del PD Bersani cercava di adescare con oscene profferte federali fino a poche ore fa,  
adesso siano diventati dei “cialtroni” solo perché vanno spernacchiando il Capo dello Stato. 
 
Lo scandalo non è che la lega, un partito con ministri suoi nel governo, non celebri l’unità nazionale ,e nemmeno una novità, direi 
Lo scandalo è che la lega sia al governo coi suoi ministri 
E'  come se gli indipendentisti irlandesi o baschi governassero l’inghilterra e la spagna 
 
E buona Italia a tutti! 
 
 
18 marzo 2011  
Siamo noi l'Italia che s'è desta 
 
A celebrare l’Italia unita hanno mandato l’insetto bubbonico nazionale. 
Il losco viscido figuro che si faceva tappeto rosso per ospitare nel “suo” studio il Bossi quando ce l’aveva duro. 
Prono, chino, mellifluo, viperino. 
Si torceva le mani, gli s’accostava ruffiana e gli sorrideva la lurida mezzana. 
Gli portò in studio un bigliardo, lo faceva cantare, brindava con lui, per farci vedere quanto era gagliardo quel grandissimo figlio di una gran padania. 
Sempre al soldo dell’amato padrone e in ginocchio ad annusar odor di santità dalla sua mano  
Sacerdos, officiante matrimonio coram populo tra il “mafioso di arcore” e l’infamone celto e dubbio dottore, 
dopo la riconciliazione a pacche sulle spalle e il patto della canottiera. 
Suvvia, folclore! 
 
A salvar la patria dal comunismo assassino, nemico mortale, ben venga vivaddio la sacramentale unione col più fedele alleato, che si pulisce il kul col tricolore. 
E infatti l’ha sibilato, il serpente – E beh, beh, voi della sinistra..nell’album di famiglia la bandiera, eh,su! insomma,via!..lasciamo stare.. 
E giù, lui il cui amor patrio data da tempo immemore e non sospetto, a compiacer salvini, quel simpaticone, che della bandiera ne fa uso al cesso.  
Adesso, non allora. 
 
Continua il laido ruffiano ufficiale del sodalizio più velenoso e turpe in danno della nazione, il suo sporco lavoro,  
nel mentre che si accredita primo cantor istituzionale dell’Italia unita e delle patrie glorie. 
Vero. Ci fu qualcosa che ci impedì che il nostro amor per madre patria fosse totale. 
Una violenza, uno stupro. 
Che quel nome e quei tre colori fossero il simbolo degli eredi di benito, del nazionalismo sciovinista, classista, squadrista, razzista e nazifascista. 
Becero e cialtrone. 
 
Ma oggi son risolti quel tragico equivoco e l’immonda contaminazione. 
L’oscena copula tra camerati del fascio e della lega, ci restituisce tutta la patria pulita e libera. 
E’ tutta nostra ora. 
Nostre le bandiere esposte oggi sui balconi. 
Siamo noi l’Italia che s’è desta. 
 
 
19 marzo 2011  
Santa Inquisizione Europea 
 
Gran brutto segno. Una notizia luttuosa. Una sentenza lugubre. 
La Corte Europea della Santa Inquisizione sancisce la legittimità , quindi l'irremovibilità, dell'esposizione del simbolo confessionale cattolico nelle sedi istituzionali dello stato italiano. 
Già l’impostazione della diatriba, che guarda alle soggettività in causa, a cosa leda o non leda i diritti di chi, è una deformazione indotta dal cinismo della crociata ideologica,  
che costringe ad assurde contorsioni la logica, come d’antan le ossa, la Santa Inquisizione. 
 
Fedi confessionali e Stato laico, son questi i corni del dilemma. 
Sono compatibili? Questa la domanda. 
No che non lo sono. Questa la risposta. 
Vale a dir, il Crocefisso non ci deve stare nelle Sedi Istituzionali. Fine. 
E a chi tocca non s’ingrugni. 
 
Non solo è logico. E’tautologico. A è A e non può non esserlo. 
Per la contradizion che nol consente. 
 
Se Stato e Chiesa son separati e distinti, ciascun nel proprio ordine libero e sovrano, metterli insieme, oltre che reo, blasfemo e osceno, è scemo. 
Idem “Dai a Dio quel che è..etc”.(Che poi è ironico. Tutto a Dio, ricordo “io” ai devoti, visto che Cesare ha un solo titolo, filius dei, come tutti..e di San Gennaro) 
Detto questo. E’vero che la lex va tradotta dalla interpretatio contestuale nell’esercizio della giurisdizione. 
Non tradita però. 
 
Lo Stato di diritto non è ateo. Semmai agnostico. 
Non solo non contrasta e non opprime, ma è la conditio della libertà di credo. Sine qua non. 
Il Crocefisso “può” stare nei ‘luoghi pubblici’, come ogni altro simbolo sacro, ma “non deve” stare nelle ‘Sedi Istituzionali’, come nessun altro. 
Non son la stessa cosa. Non statecela a menare, cari sofisti di mezza tacca e farisei veraci. 
Nella polis ha cittadinanza la poli-valente, non solo-cristiana, “mera” semantica e araldica storico-culturale. 
Nelle Istituzioni, non la pluralità, ma l’assenza di insegne religiose, ne realizza la laicità, cioè in concreto uguaglianza e universalità della norma. 
 
Nei tribunali giurare sulla bibbia e contar balle ti porta(va) in galere reali, mica virtuali. 
E i Cristiani in primis dovrebbero imporre la deposizione del Crocifisso, non esporre la sua imposizione, alla Res Publica. 
O detto altrimenti ammetterebbero l'esposizione solo culturale ma vincolante del Tricolore o che so..della Falce e Martello sull'altare? 
 
L’ecumene divina  delle ecclesie è fondata sul dogma, quella umanistica della civitas sull’epochè. 
Noli iudicare. 
 
Una delle conseguenze di sentenze abnormi,come questa dell’Alta Corte di Sevizie della Santa Inquisizione europea, è che i somari ragliano e grugniscono i majali. 
Ne abbiamo qui un esimio esemplare, un ottusangolo sesquipedale il qual tal che un ossesso va rimodulando il suo orrido verso, sempre l’istesso, e quel solo, e in grassetto pure. 
Che non una ma più sentenze a le varie istanze han ribadito la liceità, qua obliget, di feticci di setta nelle sedi laiche statuali. 
Non lo sfiora nemmeno il sospetto che quel verdetto turpe loqua e che la recidiva, quella e la sua, sien aggravanti del misfatto non atto di giustizia e men che meno di verità prova. 
 
Il primate insomma pensa, si fa per dire, che, dacchè con sentenza regolare, sien da reputarsi criminale Gesù il Cristo e ciarlatani e loschi Bruno e Galilei. 
E viceversa magari che un fesso qualsiasi, lui, o il capo del governo, sia degna persona sol perchè tale lo certifichi il casellario giudiziale. 
Il caso è chiuso, ghigna, sto machiavelluccio all’amatriciana. 
Gli è che l’extranormità della norma ha aperto, guardacaso, il caso de quo. 
Fossero solo i popolosi armenti a belar, poco mal, ci siamo avvezzi. 
Il guaio è proprio che a far solenni tali bestialità sono i tribunali. 
Né posso andare ad abitar un’altra idea sol perché la fesseria promana da illustre fonte. 
Ma lo scimpanzè non è acconcio a contemplar tale categoria. 
Tal quale il servo, che sibila, genio luciferino – Visto? meglio avreste fatto e fareste a star buoni e zitti, se no per voi è peggio.  
Mettiamoci una croce sopra! 
 
Eh già, il peccato è originale. 
E a volerle fare per forza non per amore le oscene nozze si partorisce l’aborto di eresie private, 
che possono esser berciate in piazza come grida ufficiali delle cancellerie imperiali. 
Però, resta il fatto, poiché non ci piove, che la croce con la polis e la res publica c’azzecca come la spocchia coll’esser strullo. 
 
Postilla 
 
La religiosità laica non va assolutamente confusa con l’ateismo devoto, che annovera tra le sue mandrie luride bestie e crassi, sozzi e stupidi majali. 
E digiamolo,va’. 
Così è deciso. La seduta è tolta. 
 
 
LIBIA 
22 marzo 2011  
La cartina di tornasole di lampedusa 
Se volete misurare tutta la falsità delle chiacchiere che ci propinano ogni giorno, di cui è sommo paradigma il porkshaow del servo più miserabile e viscido della Tv di stato, prendete Lampedusa. 
Muoviamo mari e monti per far parte ad ogni costo e condizione, noi settima potenza mondiale, della coalizione che oggi interviene militarmente in Libia contro il dittatore libico, 
quanto ieri per fare affari col nostro amico ufficiale Gheddafi. 
Educatamente ma fermamente rivendichiamo la titolarità morale di assumerne la guida, mentre lasciamo circolare bieche insinuazioni sulle riposte intenzioni di un Sarkozy avido di petrolio.Lui. 
Proclamiamo solenni di voler dispiegare una poderosa azione umanitaria nei luoghi dove i popoli patiscono oppressione e donde si originano le bibliche migrazioni. 
Che non potevamo mancare allo appuntamento con la epocale istanza di diritti e democrazia del mahgreb, specie la Libia che “è casa nostra”, cosa che ad orecchie suscettibili potrebbe pure suonare ambigua. 
Partecipiamo zelanti al luna park dello sfarzoso arsenale bellico, di tornado, ammiraglie, missili, aerei spia, robot e invisibili  portaerei, aeroporti e sommergibili…. 
E al verificarsi della prevista e annunciata con sos e allarmi urbi et orbi invasione di ben tremila, dicasi tremila, migranti.. 
Voilà! Siamo in grado di non dargli i cessi, né i posti letto, una coperta, un piatto caldo, nemmeno un minimo di rispetto.Buttati a terra come animali. 
E al contempo di portare la popolazione locale a giustificatissima esasperazione, umiliazione e rabbia. 
Improvvisazione? Quaqquaracquismo? Peggio! 
Anche un ministro dei miei maroni avrebbe saputo predisporre un piano operativo! 
Al limite sequestri una nave della Costa Crociere, di quelle a sette piani con piscine e 4000 posti e la ormeggi a 200 m dalla costa e fai felici i lampedusani, e i migranti pure. 
Ma il caos è pianificato. Un’anteprima della peste e apocalisse prossime venture a fini pedagogici, di bassa lega. 
Biface cialtroni. 
 
24 marzo 2011 
Gheddafi deve essere rimosso 
 
Se mi è consentita fra cotanto senno una riflessione sempliciotta sempliciotta io direi questo. 
Premessa. La faccenda è molto confusa.  
E io pure.Provo a mettere dei punti fermi. 
 
Primo. Gheddafi deve essere rimosso. 
E non solo per le sue buffonate romane e amicizie meneghine e padane, e per le ignominie e infamie commesse. 
Ma proprio nel senso di tappo che ostruisce un processo storico progressivo se pur in via di definizione. 
Non solo la vicenda libica ma tutto il movimento di emancipazione che investe il maghreb e il mondo arabo subirebbe una battuta d’arresto 
nella sua piena espansione e  maturazione se Gheddafi dovesse ancora imporsi. 
Questa è a mio avviso la posta in gioco. 
Ed è troppo grossa per stare a fare sottili distinguo di diritto internazionale  in pro di questo clown coi lustrini e le medaglie. 
 
Secondo. Chi sia Gheddafi è la Libia che ce lo dice. 
La sua alterità, che si manifesta al mondo nel momento in cui si frantuma la teca in cui è stata imbalsamata. 
Un paese chiuso, fermo, cupo, ignoto. Un non popolo assente, freddo, lontano. 
A condannare Gheddafi è la stasi allo stadio tribale, il rigor mortis cui ha condannato la sua gente 
e l’uso delle immense ricchezze del paese al solo scopo del consolidamento di un sistema di potere, 
senza alcun investimento nella crescita di modernità e democrazia ed emancipazione civile, culturale del paese. 
 
Terzo La stessa mancanza di una vera dialettica e consapevolezza sociale e politica è un effetto di questa ibernazione. 
Quindi, proprio il fatto che quella libica sia una situazione atipica, inassimilabile al fenomeno generale delle altre sollevazioni popolari in corso ,  
depone a favore dell’intervento, non del neutralismo, perché è inaccettabile che lo abnorme e deforme decida delle sorti del fisiologico e sano,  
ed auspicabile invece che ne sia  profondamente contaminato e travolto. 
 
Peraltro, infine, stavolta, la risoluzione onu c’è, il pericolo che correva Bengasi era grave, reale e imminente  
e quindi un aiutino mi sta bene e il colore del gatto mi  interessa assai poco. 
Che poi nell’intervento militare si insinuino interessi particulari e mire egemoniche e di nuovo ordine questo è..pacifico. 
Non ce lo fanno gratis questo favore. 
Si tratterà di fare attenzione a che la missione non debordi dal mandato più di quel tanto che serve ad acchiappare il topo, pardon, a togliere il tappo. 
Finora pare sia andata così. Niente occupazione e massima attenzione a non far vittime. 
Sarkozy obbedisca alla nato. La nato obbedisca all’onu. 
Che lo si proclami ufficialmente è già qualcosa. 
Le volte prima manco quello. 
 
       25 marzo 2011  
è bravo sì, maroni 
 
e previdente altrettanto, infatti non ha fatto niente 
ovvero ha fatto di tutto perchè il bubbone scoppiasse e il messaggio arrivasse 
forte e chiaro 
 
qui, questi sono la peste, e là, ci trattano come bestie. 
 
fossero anche, tutti, i peggiori manigoldi, pendagli da forca, avanzi di galera, opportunisti e profittatori 
questo non ci esimerebbe dal dovere di procurar loro un trattamento dignitoso 
un pasto caldo ,un tetto, un letto, abiti puliti e asciutti, assistenza sanitaria 
capito, batterista ministro degli interni coi baffi a minchia e il sorrisin da trota dei miei maroni? 
 
"A loro il petrolio, a noi i clandestini" 
Ci può essere qualcosa di più lampante di questo icastico motto a prova del luridume fascista che ci governa? 
 
 
25.3.11 
Bravò Sarkozy! 
Se c’è una cosa che trovo di uno squallore monumentale, è il vezzo nostrale animale, ignorante, straburino, quando c’è una guerra, 
di cominciare a coprire di volgari insulti, dememziale sarcasmo, e accuse infami capi di stato e paesi europei con una politica estera diversa dalla nostra. 
Al tempo dell’Iraq toccò a tutta la “vecchia Europa” colpevole di non associarsi alla crociata contro l’Islam dei tagliagole e chiavacammelli, con lo stesso zelo servile del nostro piazzista. 
Stavolta è toccato al solo Sarkozy, investito da una diffamazione bipartisan, filogovernativa e pacifista.Accusato, pensa un po’, di forzare il mandato onu per mettere le sue grinfie sul petrolio libico. 
Mentre noi, galantomini, non le vogliamo togliere 
Io dico Bravò Sarkozy. 
E’ dovuta alla tempestività e determinazione della sua azione militare, peraltro nel rispetto della circolare ONU, la sopravvivenza di bengasi 
e, si badi, di “tutto” il processo di avanzata della democrazia iniziato da Tunisi. 
Sono favorevole ad una interpretazione estensiva della autorizzazione ad azioni di protezione della popolazione civile, 
e quindi a tutte le iniziative militari di polverizzazione capillare degli armamenti libici senza vittime civili e possibilmente nemmeno militari. 
Se il carrista punta il cannone contro la città, pacifismo vuole che si faccia fuoco sul carro armato.Se poi è scappato m’inonda di gioia la vista dei rottami 
E su una partita senza armi pari dovrebbero convenire anche i fautori della linea - I libici se la vedano fra loro! 
“Se” l’eliminazione chirurgica delle armi sul pianeta e la dissuasione con minaccia di ritorsioni dal loro uso sono e restano, giuridicamente, nelle mani dell’Onu  
ben venga quest’opera di bonifica mondiale.A mani nude e con armi da taglio se ne producono di meno di morti ammazzati. 
Si dovrebbe intervenire anche in Corea, anche in Arabia Saudita? Certamente. Ma non è un buon motivo, intanto, per non intervenire dove, come in Libia, la possibilità è attuale 
 
25.3.11 
"...fare l’emigrante a rovescio: partire da Lampedusa e sbarcare a Tripoli" 
 
magari voleva essere solo una battuta, e invece è una cosa profondissima, con un'immagine parecchio bella 
sì ci vorrebbe proprio questa migrazione alla rovescia, meglio ancora, ci sarebbe voluta, 
come alternativa preventiva alla guerra, preventiva 
 
contromigrazione sì, però di massa, scudi umani a milioni, milioni di rompicojoni osservatori neutrali 
"e adesso, su, fate le elezioni e che siano regolari! controlliamo noi" 
 
e poi le vacanze delle allegre brigate  in spagna  non vanno più di moda 
la libia sarebbe una trendy destinazione  
 
anche l'arabia saudita e la corea del nord in prospettiva son mete fighe per le vacanze adventures 
 
26 marzo 2011  
“A loro il petrolio, a noi i clandestini” 
Ci può essere qualcosa di più lampante di questo icastico motto a prova del luridume fascista che ci governa? 
 
25 marzo 2011 
Una domandina 
Ma sto cristiano, Formigoni, col cilicio e il voto di castità 
Di cristiano, cos’ha? 
Cinico, gelido, viscido, feroce, falso e omertoso,, truffatore, settario, famelico, assatanato di potere, lugubre e funebre,  
perfido, torvo settario e losco mestatore, stolto altezzoso e narcisista disgustoso, misantropo e misogino, astioso, velenoso. 
Di cristiano cos’ha?  
 
25 marzo 2011  
Senta Rossi, (ex di Farefuturo, rivista FLI -Futuro e libertà per l'Italia- con Fini e Urso,  licenziato) 
 
non stia a ciurlare nel manico e a menare il can per l’aia. 
Con tutte le botte che avete preso, se Fini è un pugile suonato, se ha abbassato così tanto la cresta da passare dal “che fai mi cacci?” 
al “sarebbe opportuno che il PdC fosse presente in aula”, se il “compagno” Bocchino è desaparecido, la spiegazione è una sola. 
Fini è sotto schiaffo, sotto ricatto. 
Di quale scheletrino si tratterà? Chissà. 
Magari le macchinette del videopoker? le liaisons dangereuses con gestori di casinò, giochi d’azzardo con boss della mala. 
Scandaletti a luci rosse? 
La casetta piccolina in Montecarlo era solo un assaggio e un avvertimento. 
L’Infamone lo ha anche detto, ma è passato stranamente inosservato.”Su Fini abbiamo quattro dossier”, qualcosa del genere. 
E non c’è altra spiegazione anche per la catatonia del PD. 
Li tiene tutti per le balle, per questo nessuno scaglia pietre.Manco Di Pietro, folclore a parte. 
Faccia una cosa. Si dimetta da tutto. 
E si dia da fare, come noi, per il repulisti generale. 
 
26 marzo 2011 
Apparenti paradossi e mutazioni 
“Perché allora non fate la guerra anche alla Cina, anche alla Corea?” 
 
Fulgido esempio della natura solo biecamente sofistica delle argomentazioni di questa nostra Destra di accattoni. 
L’idea non s’applica, s’adatta alla circostanza. 
Ma poiché quell’obiezione è e-sa-tta-men-te la stessa che noi muovevamo loro, vorrebbero coglier noi in contraddizione, poveri minghioni.. 
 
Noi non s’è cambiato idea, si pensa sempre che il metro democratico debba essere applicato ovunque. 
Son lorservi che son guerra o paci-fondai a seconda dove annusino petrolio o di come occorra salvar e baciar le chiappe flaccide del padrone. 
In Iraq contavano col compare bush di arraffare qualche barile e quindi santa la guerra contro il "macellaio" Saddam,  
in Libia invece sarebbe quel luridone di Sarkozy a voler metter le grinfie sul “nostro” petrolio e quindi son ferocemente per la riconciliazione e la mediazione pacifiche affidate a Berlusconi. 
In culo, ora come allora all’Europa, all’ONU, ai pacifinti e segnatamente a Sarkozy e alla new entry Obama. 
 
Nel merito poi il caso presente contiene novità, oltre Obama, di tutto rispetto. 
Primo.L’azione di peace keeping è sotto l’egida non in spregio dell’Onu. 
Secondo.E’ tassativamente esclusa l’occupazione. 
Terzo.Era in corso un massacro contro una popolazione in lotta che chiedeva aiuto alla comunità internazionale. 
Quarto.La sopravvivenza di un Gheddafi sarebbe devastante per le sorti dell’istanza epocale di democrazia che investe tutto il mondo arabo-musulmano. 
 
Un immediato intervento e un segnale preciso di scelta di campo erano e sono un nostro inderogabile dovere. 
Il pacifismo non è suicida né criminale, cioè contempla la legittima difesa propria e altrui. 
Perciò a Sarkozy cui va il merito concreto ed oggettivo di aver salvato Bengasi da una carneficina annunciata 
e alla coalizione che massacra gli arsenali, non le vite umane, va il nostro plauso, grato. Adesso. 
Dovesse prender una brutta piega la cosa, vedremo. 
 
Del petrolio non mi cale .Ho voluto la bici. E pedalo. 
 
29 marzo 2011  
Il trionfo della Bestia 
 
Hanno detto – Togliamo dal Processo breve la norma transitoria che ne prevede l’applicazione retroattiva ai processi in corso, quella ad personam, quella che non voleva Fini - 
Ooohh, bravi! 
E simultaneamente tirano fuori quella sulla prescrizione accorciata per gli incensurati ultrasessantacinquenni, nello stesso giorno alla camera. 
Che potevano aggiungerci alti un metro e 60, col tupet, il cerone e i tacchi, che facevano prima. 
Insomma sempre la stessa norma travestita. E col medesimo effetto. 
L’azzeramento del processo Mills. Dove Lui è già stato condannato di fatto.  
Formalmente no perché era stato stralciato per effetto del lodo alfano, altra legge ad personam dichiarata incostituzionale dalla Consulta. 
 
Questa situazione è il paradigma di tutta la frode politico-giudiziaria imposta al paese. 
Il crimine che li contiene tutti. 
Lui è sempre stato colpevole, di tutto,e si è sempre sottratto ai processi manovrando leggi ed istituzioni a suo piacimento e tornaconto. Alla luce del sole. 
E giura e proclama l’opposto, da tre lustri, arrampicato sul predellino e protetto dai suoi sgherri. 
Che lui è innocente e perseguitato.La prova? I mille processi e giudici e le zero condanne. 
 
Il risvolto della cosa, che proprio questo lo certifichi delinquente incallito, abituale e recidivo, non l’ho mai sentito nemmeno messo a tema, non dico opposto, dall’Opposizione. 
E’ la menzogna incarnata .Istituzionalizzata. 
Lui può insultare, calunniare, denigrare, vessare, sbeffeggiare i giudici e quelli non devono emettere neanche un flebile respiro. 
 
Ai processi c’è la claque delle Santanché non le folle inferocite. L’Italia porca. Adunata via sms dal partito. 
Lui fa la star. L’Imputato.Il corruttore. Il vecchio che va con le ragazzine, che le paga, ne fa put tane 
Il ricco sfondato, lo strozzino famelico, vorace che ha moltiplicato il bottino negli anni della carestia. 
L’Untore. 
 
Ormai è assodato. Non c’è limite al trionfo della Bestia. 
Non c’è fine all’umiliazione della nostra dignità. 
 
29 marzo 2011  
Fanno leggi pubblicamente dichiarate ad hoc, su misura. 
E discutono se siano o no costituzionali.. 
Nel contenuto! 
 
31.3.11 
il fuggi Fiuggi dal FLI 
 
altro che pilato, altro che giuda  
a fini hanno sventolato sotto il naso qualche dossierino che al confronto la faccendina di montecarlo è acqua fresca, anzi un antipastino 
mi ci gioco gli asterischi che lo scheletrino ha a che fare con le amicizie pericolose di fini nel giro dei videopoker e dei casinò 
ne hanno quattro di dossier su di lui, lo disse chiaro la bestia tempo fa, senza che nessuno ci facesse caso 
ormai è normale 
 
per questo FLI si è afflosciato come un palloncino 
il capo è sotto schiaffo, sotto ricatto, come tutta la politica, maggioranza e opposizione, come noi  
non lo vedete che è un pugile suonato il gianfranco? 
altri tempi il 'che fai mi cacci?' 
 
capita l'antifona è cominciato il fuggi-fiuggi, si è spento il 'compagno' bocchino e granada è disaparecido 
ora a fini come già al PD, a d'alema, da sempre  è solo permesso di far finta di fare opposizione 
il gioco delle parti, stando attento a misurar bene le parole 
e a non nuocer davvero nei fatti , ché se no scatta la ritorsione 
 
esattamente come avviene in questa circostanza 
e se un la russa lo manda in quel posto 
lui deve abbozzare, deve fare il signore, non ha altra scelta 
 
consolatevi dunque , non è un pavido, un venduto, un traditore 
sta legato sul più alto scranno di montecitorio , con una pistola puntata alla tempia 
la cosiddetta imparzialità istituzionale 
 
30.3.11 
zavoli chi? 
ma ringrazia sto piffero e metti a riposo la lingua  
ma zavoli chi! chi è? che ha fatto? ho saputo che lo hanno depositato in commissionedi ‘vigilanza’ pensa te, una mummia imbalsamata 
e ne sento riparlare adesso , e in mezzo che, l’erogazione dello stipendio? 
con le montagne di sterco che tracimano da tutti i canali tv non si ha notizia di un fiato emesso o di un dito mosso da quel retore trombone e vuoto  
e giusto la notte della repubblica puo’ rappresentare o la presa in ‘giro d’italia’ quel bonzo lì  
d’altronde se non era innocuo col cavolo che lo piazzavano lì come d’alema al copasir 
e facce un peana pure a garimberti va’, quell’altro gladiatore della libertà  
gentucola da quattro soldi, professionisti del tira a campà 
ignavi opportunisti pavidi insulsi ipocriti e fasulli impegnati nella fiction di presidiare i principi e battersi contro i soprusi di regime e di potere 
e nella realtà di salvar le proprie chiappe,esercitare la servile vocazione e progredire in carriera ed emolumenti  
in piena elettiva affinità con la piaggiatrice di mestiere che gl’innalza monumenti 
 
31 marzo 2011  
vecchi del '68 
A tutti gli imberbi bambocci, tutti i babbei, tutti i grulli alla Grillo, tutti gli aitanti cervelloni che pontificano su un paese represso, prostrato, vile perché fatto di vecchi, da rottamare, 
vorrei far presente che davanti a Montecitorio son tutti anziani quelli che manifestano il disgusto nazionale per questo governo e questo parlamento di servi, zoccole e magnaccia, di massoni, mafiosi e delinquenti. 
Non ci sono i giovanotti belli, internettizzati, informati e consapevoli. 
Cari oltre citrulli liberal postideologici e amarxisti, qua la linfa della democrazia o attinge alla sana vecchia pianta del buon sessantotto o ci invecchierete e creperete sotto il potere cialtrone fascio-leghista del boss e dei suoi servi.