ultimi ruttelli
(caso Lusi & C. milioni di euro 'distratti' dalla defunta Margherita)
" ... e tutto questo l'ho fatto gratis"
- ma il milione e mezzo di euro la sua fondazione lo ha ricevuto?
"certamente sì"
- e che fondazione è? sta a milano, vero?
"sì, è il Centro di formazione politica, con Cacciari..
perché noi crediamo molto nei problemi dei processi di globalizzazione politica..."
ah, ecco...
Ora esibisca tutta la documentazione delle attività e i resoconti dettagliati delle entrate e delle uscite delle variopinte Fondazioni per un futuro sostenibile e per gli studi storici sulla Liberazione e del Centro di formazione politica.
Corsi, conferenze, borse di studio, ricerche, affitto sedi e sale, tipografie, personale, costi di spedizione, luce, riscaldamento, marketting...tutto
fino a dar conto di tre miliardi, dicesi tre miliardi di lire solo per il centro "suo" e di quel paguro di cacciari
Sentiti i ruttelli, io tifo lusi.
2.4.12
impianto nucleare
(umberto veronesi ripropone il nucleare)
........................................................
io un bell'impianto nucleare, a tutto il vecchio che c'è in questo paese,
e anche al Grande Vecchio, glielo installerei sotto al deretano,
tanto è sicuro e non esplode mica
dice, ma tanto muore presto..
purtroppo, è proprio qui il punto,
ha fatto il patto col diavolo
ha venduto l'anima a satana..
è immortale
2.4.12
liberoschiavismo, tòpos del Fatto 2.4.12
Questo qui è un fenomeno!
Prima equipara i diritti al latrocinio, alla corruzione e al sopruso perenni
imperanti nello Stato e nella pubblica amministrazione.
Quindi ci dice di rinunciare ai diritti.
Che son grilli e trastulli,
lussi che non ci si possono permettere mica
se l'economia non tira.
Mica di imporli!
Mica di rinvigorirli, proprio a fronte della crisi.
Mica di cacciare a frustate i mercanti dal Tempio.
No.
Ci dice di proclamarla ufficialmente
la legge della giungla.
Di persuaderci all'homo homini bottegaius.
Siamo in guerra, urla, sveglia!
quali diritti umani e di cittadinanza!
Ci dice di rinunciare allo Stato,
allo stato di diritto e alla democrazia,
al nostro potere collettivo,
pubblico, sovrano.
Dice che la res publica
visto che non ha funzionato, eh!
va privatizzata.
Via lacci e lacciuoli.
Tutto l'apparato delle leggi va smantellato.
Va abolita ogni autorità del Popolo Sovrano.
Privatizzare anche quella.
Di modo che possano divorare
una nuova vagonata di quattrini,
un altro mare di profitti,
Senza freni, senza limiti, senza vergogna.
Loro, gli onesti, infaticabili Prenditori,
per il nostro bene, il nostro futuro.
Solo questa nobile Impresa
potrà elargire a tutti
...."dooopo"
salari favolosi e diritti doc a iosa
capito l'antifona?
fare attenzione,
perchè quanto partorito è un topos
del lato d'ombra ambiguus fascio-padronale
dell'humus, del milieu
e de-forma mentis
de il Fatto quotidiano
4.4.12
liberoschiavismo, candori liberisti
Questo insiste.
Dice che a palermo bisognerebbe tagliarne almeno 5000 di dipendenti pubblici,
riconoscendogli al massimo un sussidio di disoccupazione.
Intanto noterei quel "al massimo".
"Al minimo" significa che per lui potrebbero pure morire di fame.
Insiste anche a identificare diritti con situazioni di degrado istituzionale,
per supportare meglio la tesi della loro abolizione.
Nella fattispecie non realizza che quelle migliaia di impieghi al
Comune sono "già" un sussidio di disoccupazione.
Sarebbe bene anche che non si camufassero anche questi
con le cariche da nababbi di quelli delle alte logge del comune.
Ché queste sono il crimine, cioè il governo,
e non assistenzialismo e sottogoverno.
Quanto pensa che guadagnino la gran massa di quei cittadini
impiegati al comune?
Quanto al di sopra del .. discrezionale, eventuale sussidio?
Ovvero del meno di così si muore?
Ma almeno qualcosa fanno al comune,
se li butti in strada nemmeno quello,
forse..dell'altro, che non ha davvero bisogno di essere incrementato.
Com'è arcinoto ma non a tutti, da quelle parti
dire amministrazione pubblica è idem ac che dire mafia.
La quale parte dei suoi associati e dipendenti
li retribuisce direttamente e l'altra parte
li mette a libro paga del comune
e di tutti gli altri enti.
In fondo, a ben vedere, se pure in forme degenerate
cos'altro è questo se non quel welfare
rispetto a cui lo stato centrale
è da sempre latitante?
Primum vivere.
Assistito regolare, impiegato all'anas o al catasto,
o falso cieco, qualcosa uno deve pur fare
purché arrivi alla posta qualche cosa a fine mese.
Resto sempre stupito dal fanciullesco candore
che puntualmente manifestano
questi che hanno un approccio così scientifico,
realistico alle cose.
Ora, chi è la causa di tutto questo?
Di questi vuoti dove mafie, corruzione e crimine
scalzano e rimpiazzano lo stato?
Il mercato!
Chi se no?
Della sua costitutiva, organica, strutturale incapacità
di creare piena occupazione.
Anzi, della sua necessità funzionale di creare
aree sempre più vaste di disoccupazione
e povertà.
Come sarebbe sotto gli occhi di tutti
se parecchi non fossero ciechi veri.
Al punto di convertire l'effetto nella causa,
la patologia in terapia risolutiva.
E' perché il mercato non tira e non gira che
todo modo si devono affidare tante "vite"
alla mano pubblica.
Ebbene, dice questo cervellone,
basta con queste storture e privilegi
di voler mangiare tutti, tutti i giorni e a tutti i costi,
un calcio in kulo e buttiamo fuori pure questi!
ad ingrassar le masse di disperati e di pezzenti.
E "così" il mercato ri tira e ri gira e diventa la leva di
una produzione vera e piena e di un nuovo stato
risanato!
Devo per forza pensare che il sussidio poi non glielo darà,
perché solo così, in effetti, quello sarebbe un bell'input
per nuove abbuffate, ma per quelli già satolli, su.
Va dato atto che lo confessa apertamente
che non conosce altro modo di far funzionare l'economia
che il mercato.
Che i decenni ruggenti di questa martoriata repubblica siano stati
quelli ad economia mista,
economia sociale di mercato,
pubblica e privata,
con l'industria pubblica in funzione di propulsione e traino,
non certo quella privata,
sempre asfittica, provinciale,
stenterella, assistita, la grande come la piccola,
deve esser accaduto a sua insaputa.
E' a far data dalla riunioncina sull'ammiraglia della regina
con all'ordine del giorno
"Spoliazione e rapina criminali dei beni comuni e del potere sovrano dei popoli,
liquefazione dello Stato e dominio sfrenato dei privati e del mercato",
che sono cominciate le nostre sciagure
fino ad oggi e non son certo finite.
E pur insistono.
Più mercato, niente stato!
L'ultima mossa è far quadrato sulla svendita in massa
dei beni di famiglia, per diminuire gli interessi sul debito, dicono.
Stanno distruggendo la polis. Stanno massacrando la civitas.
Intanto perseverano a raccontarci la favoletta,
scientifica, che la libera concorrenza,
senza lacci e lacciuoli,
pulita, leale. legale,
le pari opportunità di partenza,
la armonia prestabilita e la mano invisibile regolatrice del mercato,
sono la panacea di tutti i mali.
Cioè una cosa che non è mai esistita sulla faccia della terra.
E figuriamoci dalle nostre parti.
Dove l'unico mercato che si conosca
è quello delle corporazioni delle vacche e dei maiali,
che in combutta fra loro
e al riparo e sotto la protezione dello stato privatizzato
fanno lauti affari, solo e sempre loro,
alla faccia della concorrenza
e delle fregnacce partorite dagli intellettuali all'uopo assunti,
ma con ben altri salari dei lavoratori socialmente utili del Comune di Palermo.
Ma a parte tutto.
Senza ironia, io davvero non capisco,
come si possa davvero aspettarsi,
se non perché affetti da ideologia sozza e rozza forte,
quella cioè dell'obiettività e del rifiuto delle ideologie,
che da una idea di economia e produzione sociali
imperniata dai padri fondatori
sull'egoismo, l'ambizione, la reciproca ostilità
e invidia, l'attaccamento alla roba e al particulare e il
meneimpipo della res publica,
cioè sui più turpi sentimenti morali,
possa poi scaturire il massimo di benessere,
felicità e armonia di rapporti fra tutti.
E non invece l'inferno nel quale infatti stiamo messi.
L'avete voluto il mercato?
Pedalate e godetevelo dunque.
Ma almeno non statecela a menare
con lo scandalo per i cumuli di monnezza,
le depravazioni di questa società e le ancor più infami connesse ricette.
La regola aurea non era ognun per sè, tira a campa' e io speriamo che me la cavo?
E allora ognuno nel suo piccolo si dà da fare ad applicarla come può!
o no?
5.4.12
l'infamia, conflitto generazionale
Di norma, conoscete una famiglia italiana in cui non ci sia un padre disposto a smettere per sempre di andare al bar
per consentire al proprio figliolo di potersi andare a prendere una birra con gli amici qualche volta?
Una madre pronta a fare chilometri fra negozietti e mercatini per poterlo soddisfare il capriccetto di sua figlia per quella camicetta?
Una famiglia in cui non si festeggi con gioia il compleanno di un figlio anche per quella boccata di ossigeno del regalo dei nonni,
in contanti, così ci si compra quello che gli pare?
Insomma una famiglia in cui i genitori non siano disposti ad investire tutta le busta paga o la pensione per il presente
e a dio piacendo per il futuro dei propri figli, riducendo il proprio tenore di vita ai livelli di mera sopravvivenza?
Io no.
E come la raccontano questi cialtroni sta storia qua?
Inventandosi di sana pianta la menzogna infame di un bel conflitto generazionale.
Ben altro affare che quello una volta rozzamento detto scontro o lotta di classe, da camuffare e aggiornare con questo, molto più fine e molto più comodo da gestire.
Così la generazione adulta o anziana diventa detentrice di odiosi privilegi come il posto da schiavo fisso, un salario e una pensione miserabili.
Mentre le generazioni nuove sono vittime della prima al cui egoismo è da imputarsi la disoccupazione giovanile e la precarietà e insicurezza delle loro vite.
Gli uni sono iperprotetti e ipergarantitti ( e non temono di essere schiantati da un colpo apoplettico mentre dicono così) e gli altri figli di nessuno
e però pure mammoni, bamboccioni, sfigati e via via, coi cambi di governo e di stagione tutto il reperorio delle variazioni e contraddizioni sul tema..
che ti frega, tanto chi ci fa caso? c'è già tanta confusione sotto il cielo.
E perciò lo sconcio deve finire, ci vuole ...l'equità!
E siccome blablabla lo spread, e il default e la grecia e i pigs e il baratro e a un passo da non pagare più stipendi e pensioni ..
insomma 'n ce stanno i soldi! ( ché infatti stanno tutti belli caldi altrove)... l'equità, invece che per via di dare a chi non ha si fa per via di togliere a chi ha, il poco che ha e pure la dignità.
Et voilà, les jeux son faits e giustizia pure.
E in nome e per il bene e per il futuro dei giovan e senza dar nulla in cambio, si toglie loro l'unico e ultimo supporto, quello delle risorse di famiglia.
Perchè va detto che questa è stata l'unico e vero welfare che vi sia mai stato in italia, gia segno di ritardo storico civile,
ma che va celebrato oggi come tale, visto il punto di sfacelo cui ci hanno fatto arrivare.
E come mai se sta loro così a cuore la sorte dei gggiovani, non l'hanno accorciata l'età pensionistica per fargli posto nel mondo del lavoro,
invece di allungarla con sadismo spudorato, per loro stessa ammissione, facendo strame e scempio di ogni norma dello stato di diritto e della decenza?
Professori? Certo!
Bisogna vedere in cosa.
Professori di menzogna, di mistificazioni, di tecniche della macelleria e delle disuguaglianze e iniquità sociali,
professori di retorica ipocrita e trombona, di farneticazioni e paroloni vuoti in libertà, di sofisticherie cerebralistiche e aria dotta fritta.
Ci volevano sì le loro competenze.
E' per fare questo lavoraccio sporco e delinquenziale che sono stati chiamati e sono lautamente compensati .
Per mettere il loro noau al servizio delle logge, delle cricche, delle cosche e delle banche.
Dei lor padroni e dei padroni insomma, per dirla ancora con linguaggio démodé.
L'intellettuale è sempre servo, sempre organico.
Ed oggi solo organico al potere.
Vi ha qualche dubbio ancora dopo berlusconi?
Neutralità e obiettività scientifico-intellettuali e cura dell'interesse generale,
sotto queste insegne marcia trionfale la postideologica ideologia della faziosità feroce del pensiero unico e della menzogna strutturale.
Ed ogni bestemmia passa come fosse acqua fresca., e trova pure entusiastici seguaci.
Che i padri son nemici dei figli, che per creare posti di lavoro occorre licenziare,
che per realizzare giustizia ed equità bisogna abolire i diritti ed aumentare lo sfruttamento bestiale,
che per far ripartire la produzione e la crescita si devono strozzare i salari, massacrare di tasse i ceti popolari
e ammassare e blindare in quantità oscena la ricchezza nelle casseforti dei ricchi e nei caveau delle banche.
E che per l'equità e la redistribuzione ci vuole prima la crescita della produzione, vale a dire abbrutirsi di più nel lavoro e tirare la cinghia, non il contrario.
- Eh! se no cosa redistribuiamo? ridono e gongolano.
Quello che già c'è, e pure in abbondanza, non gli viene neppure in mente.
Pescare dai 140 milirdi di evasione, dai 60 di corruzione, dai 350? di nero e dai 250 di economia criminale... si fa presto a dirlo,
non si può mica improvvisare, son materie da studiare, non è mica come le pensioni, i salari, la cancellazione dell'a.18
e le manovre finanziarie lacrime e sangue, che quelle son cose facili e rapidi da fare, come sputare.
E' tanta l'ipnosi, tanto il plagio generali che quell'omuncolo col loden, quel robottino telecomandato,
l'ha fatta a più riprese apertis verbis la sua professione di Fede, ma è passata inosservata anche quella.
L'ha fatta significando solennemente la sua gratitudine, venerazione e devozione, a chi gli muove i fili, al sublime maestro perfetto,
al "faro perenne e colonna fondante del rinnovato sentimento nazionale" Sua Eccellenza Rev.ma il Cardinal Letta,
che per parte sua garantiva pieno sostegno via pizzino del Letta nipotino.
Quel Letta gran maggiordomo tuttofare e fraterno amico del puzzone nazionale,
amico di Dell'Utri, suo consigliori e console di Mafia a milano,
entrambi amici dell'eroe pluriomicida Mangano.
Tutti amici degli amici degli amici.
Quelli di prima e quelli di adesso. A destra come a manca.
Galantuomini, onorevoli, senatori e uomini d'onore.
7.4.12
uno a uno, casa per casa, 'con metodo democratico'
Un po' di trasparenza??!!
Un authority del menga? un'altra come tutte le altre, la cui unica sostanza è la retribuzione immonda di chi le presiede
e far finta di sorvegliare quelle funzioni pubbliche, vale a dire tutte, ove tutto e di peggio deve accadere, senza che nessun pirla si azzardi a metterci il naso?
Qui ci vuole solo che sia dato finalmente corso alla norma prevista dalla costituzione per cui i cittadini
associandosi in partiti concorrono "con metodo democratico" a determinare la politica nazionale.
Ci vuole una legge che stabilisca i requisiti fondamentali di democrazia inderogabili all'interno di ogni partito, con controlli severi e permanenti e sanzioni micidiali.
Tal che il cittadino iscritto possa rivolgersi direttamente alla magistratura ogniqualvolta nei suoi confronti
siano violati all'interno del partito i criteri stabiliti di rispetto obbligatorio delle procedure democratiche, canoniche e regolamentari.
E tale che qualsiasi cittadino possa iscriversi a un partito senza il terrore di finire nelle mani di una cosca di lestofanti
che gestiscono l'associazione con metodi loschi senza dover renderne conto ad alcuno.
La famosa politica come "cosa sporca" che tiene lontano la cittadinanza dai partiti come dalla peste e dalle tasse,
e che fa la felicità dei politicanti di mestiere, consentendogli di servirsene come cosa loro e di gestirli come Cosa Nostra,
alla faccia del proselitismo scassaminghia, tanto le tessere casomai le stampiamo finte intestandole pure alle anime morte.
E sarebbe l'ora di finirla anche con questa boiata dei partiti associazioni di diritto privato.
Ma come, prima mi si obbliga ad iscrivermi se voglio partecipare alla conduzione della res publica
e dopo mi si dice che sono entrato a far parte di un salottino privato, dove devo chiedere permesso, attenermi alle regole della casa e parlare solo se interrogato?
E questi partiti che dovrebbero essere la leva, gli strumenti della democrazia e dello stato di diritto nella società generale e nella vita istituzionale,
poi al loro interno possono regolarsi come gli pare, col diritto d'asilo, le franchigie e l'extraterritorialità,
fottersene del confronto, del consenso e del voto e della verifica della maggioranza e condursi alla stessa stregua
delle confraternite massoniche, delle società segrete, delle corporazioni fasciste, delle appartenenze nepotistiche, delle cosche mafiose e delle associazioni a delinquere,
quali in effetti sono?
E' proprio vero che niente accade a caso.
Guardateli lì i tre dell'avemaria.
Sono davvero l'ABC della politica , come ce l'hanno insozzata, mistificata, e negata, finora.
Fino ad ieri tutti un proclama di diversità, di alternatività, di incompatibilità
ed ora infrociati a confabulare fitto fitto quatto quatto per salvaguardare al di sopra degli interessi di bottega
il bene e l'obiettivo comune di mandare a farsi fottere il popolo sovrano, farla franca e sottrarsi ancora una volta alla sua ferocissima vendetta.
Altro che schernirsene!
Il giustizialismo forcaiolo deve essere innalzato come una bandiera.
Bisognerebbe andare a prenderli "uno per uno, casa per casa"( come diceva quell'altro manigoldo mancamentato lumbard, a capo di una ditta di pulizei
manifestamente rivelatasi un fetido miserabile mondezzaio e una congrega di cialtroni, tal quali le legioni di invasati, stolti, caproni e avvinazzati loro seguaci).
E invece, intanto che il popolo si suicida, si dà fuoco, e schiatta di stenti e dalla fame,
loro continuano a scorrazzare, blindati dalle loro scorte, con le loro auto blu, per ogni dove, a destra, al centro e a sinistra, tanto che differenza fa,
e naturalmente sulle corsie preferenziali, con la sirena, i lampeggianti , la paletta e tutto, per il supremo interesse della nazione e in pieno spirito di concordia nazionale,
naturalmente.
8.4.12
'fatti'... più in là, la Realtà è la Visione della Manifestazione
vede,
il solo ...fatto che io non condivida la sua granitica sicumera oggettivistica,
fa sì che i suoi fatti univoci e incontrovertibili si risolvano in mera opinione,
e, siccome le opinioni su ogni fatto sono sempre millanta e una,
i fatti non ci sono mai e restan solo le opinioni
nomina nuda tenemus
ritenere che la tal cosa sia un fatto e non un opinione è solo un'opinione,
questo è il fatto..a parer mio
la visione oggettiva,
fuori da una prospettiva e un punto di vista,
è una chimera, un'idea fessa
il pensiero è ideologico o non è
e il fatto è parto dell'opinione
e senza questa quello non sussiste,
tal qual questa senza quello
per cui sarebbe magari ora di darci un taglio
con questa manfrina pedagogica
delle opinioni fondate e formate sui fatti
9.4.12
il favoloso bazar
però, io qualche riserva negazionista che questa babele pluralista, lo "affascinante bazar delle idee" sulle bancarelle del Fatto Quotidiano sia segno autentico di libera espressione e aperto confronto delle idee, ce l'avrei
ho le paturnie che un blog sulle problematiche storiografico-giudiziarie relative alle tesi revisioniste e/o sterminazioniste sull'olocausto, ad esempio, non lo apriranno mai
lei che ne dice?
............................................
<<Non lo so. Non dipende da me. Pero' forse sarebbe un buon disinfettante per la mente di tanti che potrebbero cadere nelle trappole retoriche.
Sarebbe l'occasione per confutare argomenti tipici dei negazionisti (ad esempio che i forni crematori non avrebbero mai potuto ammazzare tanti individui) con fatti storici comprovati. >>
......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
come, non dipende da lei avere un'opinione?
intanto mi permetto di farle notare il lapsus per cui i forni crematori non servono, e non servivano, ad ammazzare ma a cremare, per l'appunto
poi le domando come si possono comprovare i "fatti storici comprovati" e come si potrebbe eventualmente comprovare il contrario ..
visto che in materia è stato editato ed è operativo, oggi, adesso, il reato di storiografia...
alla faccia delle sviolinate sul libero confronto di tutte le idee specie di quelle che non condivido ma lotterò fino alla morte etc etc...?
<<Comunque se uno scrive che il Sole gira attorno alla Terra e che Galileo era un emissario di Satana, credo abbia piu' a che fare con la sanita' mentale, che con la censura delle idee>>
.....................................................................................................................................................................................................................................................................................................
avevo deciso di lasciar perdee, dottore, ma vedo ch'ella mi dà graziosamente del picchiatello
ed allora per par condicio credo di poter replicare che lei sia dal canto suo supponentino e arrogantello.
Ne avevo già vago sentore, ma ora è convinzione piena. Lei predica malino e razzola pure peggio.
"..con fatti storici comprovati"
Quali di grazia? da chi!
Si chiama dogma questo a casa mia, luogo comune, pre-giudizio per partito preso, per l'orecchiato e il sentito dire.
Le dirò tuttavia che del merito della questione ( in cui peraltro ci sarebbe molta carne al fuoco da cucinare) in questa sede non me ne cale un ette.
E' nel metodo, cruciale, l'obiezione.
Vale a dire che non si può ignorare, tollerare né tacere che tutti coloro che han cantato fuori del coro in proposito,
marciscano in prigioni di massima sicurezza, siano minacciati, malmenati, siano stati persino uccisi, sistematicamente perseguitati, costretti al silenzio e all'abiura, calunniati .
Che siano state troncate le loro carriere, facendo loro il vuoto intorno e sia stata loro imposta la morte civile... per le loro idee.
Perché di questo si tratta.
Idee. Tesi ed opinioni . Non cospirazioni, farneticanti proclami, non istigazioni a delinquere o apologie di reato.
Non è tollerabile che il cofronto e il dibattito storiografico sia traslato dalle aule accademiche a quelle dei tribunali o nelle celle delle prigioni.
Perché di questo si tratta.
Me ne impipo altamente se chi sostiene quelle tesi è un nazista, uno stalinista, un terrorista o satana in persona.
Due più due sempre quattro fa, anche se a dirlo è Adolf Hitler.
E' pratica tipicamente meschina denigrare, insolentire l'autore per screditare e liquidare il contenuto.
Ma questo, il merito, è tabù.
Non si può, è vietato dissentire dalla versione canonica, ortodossa e consacrata.
Non se ne deve nemmeno parlare.
Questa Storia è diventata materia da codice penale.
Ed esternare dubbi e perplessità persino riguardo al solo numero istituzionale delle vittime degli eccidi contempla il rischio concreto di finire nelle patrie galere,
o in virtù dei vigenti ed operativi trattati di estradizione, in quelle di quello staterello, unico avamposto occidentale di democrazia e stato di diritto nella barbarie islamica mediorientale.
Fosse rubricato come reato penale negare la realtà storica e la divinità del cristo lo troverebbe normale?
Perché è di questo che si tratta.
Per questo dicevo che son tutti buoni ad esser galileiani qualche secolo dopo.
Ma lei non l'ha colta, né raccolta, dottore, l'allusione.
"Oggi" è questa la questione copernicana.
E vige su di essa un silenzio tombale dell'universalità degli intellettuali,
usi a intrecciare peana per la libertà di ricerca, di espressione
e volterrianamente pronti a dar la propria vita perchè idee anche aberranti e invise abbiano diritto di cittadinanza.
In astratto, in generale e al passato remoto, naturalmente...
In concreto...io la capisco, sa, dottore?
Tiene famiglia lei, e pure con prole.
Perciò fa benissimo a star allineato e coperto. Le assicuro che se ne derogasse, un minuto dopo la sua prestigiosa carriera sarebbe troncata di colpo.
Perciò continui pure a prendersi cura della pagnotta e a parlare varie lingue secondo l'occasione.
Sol prenda atto che ignorerò del tutto e irreversibilmente la sua bancarella nel favoloso bazar del Fatto Quotidiano.
Mi stia bene, dottore.
............................................................................................................................................................................
<<Anche sulla questione se gli asini volano vige una certa riluttanza confrontarsi non solo nelle universita' ma anche nei bar e persino nelle taverne, ma per ragioni che nulla hanno a che vedere con Galileo>>
.................................
mah, dopo aver ascoltato nel non-merito i suoi ragli replicati, ultimo questo, credevo fosse ormai pacifico ed acclarato che gli asini volano, ed altissimo pure.
12.4.12
lega s-profonda e la seffracchiani
(8.4.12, la seffracchiani)
è anche perché nei partiti fanno folgoranti carriere facce da maritozzo con la panna come questa, che si sentono dirigenti politici,
che ci siamo trovati nelle mani dei capimandria di movimenti di avvinazzati zoticoni "nemici dell'italia", con master radioelettra, nominati ministri della repubblica
è anche perchè gli sciacqui e i gargarismi di queste caramelline e leccalecca col risolin ruffiano e ferocemente ambiziosette
vengono passate per acute analisi politiche che ci ritroviamo come stiamo messi
lo spessore intellettuale seffracchiano è l'istesso di quello delle rosi mauro e quello dei renzi, tal quale quello del renzo d'acquario,
e quello morale pure
sono questi cartoncini inanimati, che ci ammanniscono le loro ariafrittatine copiaticce di partito, la intellighenzia del futuro,
il nuovo che avanza
è per questo che le inviamo in europa e le paghiamo profumatamente,
vale a dire che la stessa regolare retribuzione è già distrazione ...furtiva di pubblico denaro!
fossimo più attenti le manderemmo a far volantinaggio sul territorio per un breve periodo obbligatorio preliminare,
venticinquennale
di alternative la vispa teresa non ha idea e non gliene può frega' di meno
a lei interessa intercettare, elettivamente ed elettoralmente, proprio i sentimenti "discutibili fin che si vuole"
ma veramente e profondamente truci,
correr dietro ai burini, come ai casini,
prostituirsi e far scempio della propria identità, ma restare nel giro,
questa è la linea, l'abc della politica
e la giuliva dirigente, digerente e diligente pappagallina la rimastica e la ricanta, la lezioncina
la voilà!
"...Tuttavia la lega, va dato atto che ha interpretato un sentimento profondo delle genti del Nord".
Questa più o meno, è stata la valutazione che ancora oggi sentiamo ripetere da quelli di sinistra sifaperdire, da una serracchiani a una sereni, da un renzi a bersani.
Il capocosca latitante d'alema li accreditò sin dalle origini addirittura come "costola della sinistra".
Capito? questi gaglioffi avvinazzati, nemici dell'italia, che vantano l'uso della bandiera italiana come carta igienica,
questi evasori, razzisti, ignoranti, zoticoni ed ora ladroni padani conclamati!
E così mentre incassavano senza fare una piega i peggiori insulti per la loro alleanza con di pietro o i communisti,
non una parola è mai uscita dalle loro boccacce contro l'alleanza organica ventennale che il puzzone nazionale stringeva con quelli assieme ai fascisti sdoganati.
E ce li siamo ritrovati, questi cialtroni, ministri della repubblica, alla cui rovina hanno alacremente lavorat
o tramando e inneggiando alla secessione e all'indipendenza della padania,
in combutta col fetentone sponsorizzato dalla mafia e dai massoni che ha fatto scempio di leggi e istituzioni
e devastato il tessuto civile e il costume morale di questo paes
e per portare avanti i suoi sporchi affari senza doversela vedere con i tribunali e le patrie galere.
Invece di schiacciarli sin dal primo vagito, di combatterli senza tregua, di fargli il vuoto attorno,
si mandavano i carabinieri non ad ammanettarli ma ad allontanare coloro che osavano innalzare il tricolore,
come sovversiva provocazione contro i vessilli dei sabotatori della patria, della concordia e unità nazionali.
Ed ora si dicono allibiti di scoprire che quelli...son tali e quali a loro!
Che la famosa diversità, orgoglio di quella forza politica radicata sul territorio e votata a rappresentare gli interessi della sua gggente,
stava solo nelle loro teste a pera.
Ora auspicano le dimissioni di una volgarona, esimia rappresentante della banda, per ragioni di decoro, da vicepresidente del senato,
il cui presidente è indagato per antiche frequentazioni coi picciotti e gli uomini d'onore.
Come fosse lei il problema e non, secondo il teorema petrolini, chi non l'ha buttata giù prima.
Ciò che non fanno è l'unica cosa che sarebbe conseguente, vale a dire disinfestare il parlamento da loro stessi,
coi legaioli con cui sono stati sempre pappa e ciccia, kulo e camicia. Mettersi in galera da soli.
Intanto scoppiano dappertutto i bubboni di questo paese appestato, fondato sul marciume.
Scandalo scaccia scandalo, porcata scaccia porcata.
Non gli si sta più dietro.
Hanno rubato tutto. Si sono abbuffati come porci.
Hanno saccheggiato, rapinato, dissipato tutte le risorse dello stato
A destra, al centro, a manca e pure in tanzania.
Ma stanno ancora lì i tre piccoli porcellin!
In ritrovato sentimento di responsabilità nazionale, a cercare di arginare lo tsunami di mmerda che tracima.
A studiare nuove truffe, nuovi raggiri, nuove menzogne e nuovi inganni da ammannire al popolo sovrano.
E han dato mandato al governo tecnico e neutrale e professorale di spiegarci che colpevoli della crisi siamo "noi".
che abbiamo scialato troppo e ora dobbiamo stringere la cinghia e accettare rigore e sacrifici.
E di massacrarci un altro po', senza azzardarsi a intaccare i loro osceni privilegi né sfiorare i ricchi.
Si può fare. Tanto è un altro il tema cui l'Italia si appassiona.
Chi prevarrà nella lega?.
I seguaci di bossi o quelli di maroni?
una kanakis di poetessa
questa esce di casa che gli stanno pe' scoppia' le madonne blu
arriva a piazza navona e vede du' gabbiani da corsa,
manco fosse 'na discarica...
e tutto je passa, nun è più lassa
e ammaliata dal bel sito
ne riceve e ce lo passa
un inno alla vita
che si avvita su se stessa
me sa che è perché
nun je arrivano le cartelle d'equitalia
che la sua, di vita, sta così messa
13.4.12
la caccia, nobile tradizione
Il cagnaccio era da caccia, il nonnetto era cacciatore nato e quel giorno era andato a caccia di mufloni.
... "quindi" il muflone crepi e non ci stia a rompere i maroni!!
Il nonno e il cane, una passione sola!
Il nonno gli uccelli.
E il can recchione il pipino del muflone.
E come è morto il nonnino?
Scommetto che si è fatto dilaniare a morsi da un cinghiale ferito e inferocito
"per assaporare fino all'ultimo il sapore della vita e viverla fino in fondo per com'è".
Anche il cannibalismo è "un'antica tradizione".
Oggi ai cadaveri gli diamo sepoltura al cimitero,
ma sarebbe bello ripristinare l'uso antico e naturale di mangiarli.
Anche il dirimpettaio ha il coltello ben affilato,
ma non è mica detto che non ne faccia un uso salvatico e non te li pianti nella schiena!
e mica è detto perché è cattivo!
magari eri ferita perchè ti aveva sparato ma non ti aveva ucciso.
Sicchè eri sofferente ma anche pericolosa,
come il muflone.
14.4.12
scientifica ottusità
lo so che mi ripeto,
però che ci posso fare?
per me è fonte di sempre nuova meraviglia
come, coloro che inneggiano
alla scienza, al merito, alla competenza
dei tecnici e degli esperti,
siano sempre,dell'ottusità,
la quintessenza
14.4.12
bilanci e fiananziamento pubblico dei partiti
La Bindi, dopo il patetico bersani, è l'ultima esponente del PD che mi è crollata
da quando si è saputo che è stata in prima linea nel difendere il principio della non retroattività del calcolo retributivo del vitalizio dei parlamentari
come diritto acquisito, che però non era stato riconosciuto ai cittadini.
Per colmo di arroganza ha fatto approvare anche la norma per cui i dissidenti, due soli, avevano facoltà, bontà sua,
di rinunciare a titolo personale all'applicazione della norma.
Riguardo al finanziamento pubblico dei partiti in linea di principio sono pure d'accordo.
Con alcune piccole precisazioni però.
Il f. p. viene giustificato con motivo analogo a quello con cui lo sono le laute retribuzioni dei parlamentari.
Vale a dire che altrimenti i rappresentanti dei cittadini sarebbero esposti e vulnerabili ai tentativi di corruzione.
E...infatti abbiamo visto che quelle ventimila euro mese al netto degli extra sono state una vera e propria blindatura
a tangenti, mazzette, pizzi, rapine e truffe di ogni sorta nella storia della repubblica.
Il fin.p. per parte sua dovrebbe costituire la garanzia che non i ricchisoltanto possano svolgere funzioni di rappresentanza politica.
E... infatti Parlamento e Governo traboccano di operai, cassintegrati, casalinghe e impiegati di primo livello,
e nessun nababbo, banchiere o losco mafioso e camorrista vi ha messo mai piede specie nell'ultimo ventennio.
In sostanza si omette soltanto di dire che l'onorevole retribuzione è complementare non alternativa e antagonista a quelle percepite per ..
distrazione dalle funzioni istituzionali e del denaro pubblico.
Morale.
Il finanziamento pubblico dei partiti e della politica può andar bene solo ed esclusivamente dopo che si sia proceduto a trasformare i partiti,
tramite costituzionale previsto tra cittadino e pubblica amministrazione, in associazioni di diritto pubblico, non private, come sono adesso.
E come tali tutti sottoposti a legge dello stato che ne stabilisca criteri e regolamenti minimi inderogabili di democrazia, legalità e trasparenza
tali da garantire che il cittadino si iscriva ad una associazione pulita e onesta, non ad una cosca con norme sue proprie ed altre rispetto a quelle generali vigenti,
e sia giuridicamente tutelato nell'esercizio del suo diritto di partecipazione politica.
Infine, all'opposto esatto di quanto vanno fraudolentemente blaterando, solo la riduzione degli emolumenti dei rappresentanti eletti al livello del salario medio nazionale,
costituirebbe garanzia sicura che le aule del parlamento sarebbero investite da un'ondata di moralità e rinnovamento e si riempirebbero di cittadini preparati e onesti,
votati al servizio degli interessi e del bene pubblico.
Non di potenti, faccendieri e farabutti con i loro codazzi di servi, carrieristi, zoticoni e ballerine.
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Bene.
Adesso che il bilancio è pubblicato e certificato, il PD potrebbe dare agli organi di informazione e mettere on line anche i verbali stenografati
degli abboccamenti e confabulazioni che il suo segretario sta conducendo zitto zitto tomo tomo quatto quatto con alfano e con casini?
Una versione integrale per gli addetti ai lavori e per gli esperti ed una sintetica, per chi va di fretta.
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E' come nello spot pubblicitario.
La differenza tra un non-bilancio della lega e quello certificato del Pd è la stessa che passa tra un gangster con la pistola e quello con la ventiquattrore.
16.4.12
il liber(tin)ismo
Che buontemponi questi liber(tin)isti.
Il raffronto lo fanno sempre tra il loro mercato puro, naif, concorrenziale e lo stato nelle sue degenerazioni, corruzioni e incrostazioni parassitarie e assistenziali,
Che naturalmente son da ritenere congenite e da mettere in conto a noi statal(in)isti.
Omettendo per sovrammercato di dire che son dovute proprio alle infezioni e contaminazioni di quel sano e sacrosanto e cristiano spirito egoistico dal quale si attendono il loro pane e la loro birra quotidiani.
Cum grano salis tuttavia, ché se fornaio e birraio esagerano con la muffa nella farina e l'acqua nel boccale, allora siamo fuori dalla teoria anche se ben addentro nella prassi.
Questo strabismo è prodromico alla classica equazione in corso universale di attuazione per cui - ...Vedi? la scuola, i trasporti, la sanità, i servizi pubblici , il potere democratico e monetario del popolo sovrano, il parlamento ed il governo ..non funzionano (e come tali, sempre e comunque, non come li hanno ridotti i loro mandanti e compari) e quindi devono essere privatizzati! -
La patologia cioè diventa terapia, eh cribbio! se no uno che ha studiato a fare?
Così, se un bonaccione contesta loro che i mercati sono spietati cadono dal pero, ove dimorano abitualmente, e replicano che chiunque, solita vecchiettina compresa, operi sui mercati finanziari, al rialzo o al ribasso non rileva, non perciò sia da ritenersi complottisticamente cinico speculatore ma, come è umano e naturale, soggetto che si attende un utile da questa attività, mica un pubblico benefattore.
Non a lui compete il bene comune e l'interesse generale ma a quella manina 'invisibile', per l'appunto, rispetto a cui solo compito del buon governo è 'lasciar fare' quell'armonia prestabilita nella quale siamo infatti beatamente immersi.
Se però provi ad applicare questo metro a coloro che anni e anni passati a masticar di economia e a mangiarci sopra hanno consentito di individuare come le cause strutturali dei mali che ci affliggono e cioè i falsi invalidi, i cassintegrati, i pensionati, gli impiegati pubblici, scaldasedia e trangugiator di cappuccini, in esubero, allora non va più bene.
Questi non possono pensare, come quelli, alla pagnotta e degli altri chissenefrega.
Questi dovrebbero essere così animati di spirito altruistico e solidale verso la collettività da rinunciare al loro sostentamento e licenziarsi da soli.
Il salario di cittadinanza (adottato ovunque nella vecchia europa bolscevica e parassitaria tranne che da noi e in grecia, una razza una fazza) sarebbe rimedio peggiore del male, per il libertinista.
Mentre invece rinfoltir l'esercito di affamati e disperati con un repulisti di posti di vagabondaggio, privati e pubblici, come dio comanda, questo sì rimetterebbe in moto l'economia.
Licenziare in massa creerebbe nuova occupazione!
Alla faccia del principio d'identità e di non contraddizione. Gli fa un baffo lo Stagirita alle Fornero.
Del resto, la fede liberista è un dono della grazia, mica della ragione.
Che, nelle more del'attesa del miracolo quei lavativi ed incapaci, e le lor famiglie, debbano pur esser allocati da qualche parte
e debbano pur mangiare non è tema contemplato dalla dottrina. Il male minore è ammortizzare di fame direttamente loro.
Se uno di quegli allocchi ammaliati dalla moneta filosofale sostiene che sarebbe bene iniettare nel sistema asfittico nuova liquidità
(e lasciamo stare poi quella vecchia, già ammassata, rimpatriata. scudata e immobilizzata in quantità sesquipedali là dove già ben sta)
allora, sebbene immuni da spirito caricaturale, si sganasciano dalle risate e dicono che sarebbe come scaricare da un aeroplanino coriandolini sul popolo festante e gonzo,
ignaro che ben presto la vindice inflazione s'incaricherebbe di levar loro i grilli dalla testa.
Però se trilioni di rotoli di carta igienica vengono creati ex nihilo per rifornire i cessi lindi delle banche
e se negli hard disk dei computer si ammassano montagne di denaro virtuale in misura sestupla della ricchezza mondial
e e se tutti i debiti sudditi lievitano in misura tale che nessuna generazione di gggiovani né attuale né futura li potrà mai onorare in saecula saeculorum,
non c'è problema!
Che ne siano spazzati via stati, nazioni e democrazie ed economie son quisquilie.
Importante è tirare la cinghia, buttare nel water il welfare, lavorare fino al giorno della estrema unzione, non frignare e pagare qui ed ora gli interessi.
Di uno stato onesto, giusto, efficiente, che intervenga a sanare guasti e iniquità prodotti dal mercato, non mette neanche conto parlare.
Vuota utopia. E' la storia che lo dice.
Non vedete invece per ogni dove la bellezza di questa gara, senza lacci e laciuoli, a coltivar l'impresa ...di non essere esposti alla concorrenza?
Che sia dunque premiato il merito e il successo del migliore.
E si proceda a sostituire il monopolio dello stato invasivo e prevaricatore, sprecone e grassatore, col monopolio del privato.
Le tenga benetton le autostrade. Le ferrovie diamole a montezemolo. E le vie dell'etere lasciamole al puzzone.
Non vi sentite più tranquilli se l'acqua, la salute, l'istruzione son nelle mani di chi si fa un sacro dovere di mirare solo all'utile, al profitto,
al tornaconto personale del tutto immune e vaccinato da fisime solidariste e tentazioni protezioniste ed assistenziali?
Non vi dà un brivido di emozione dismettere l'abito logoro di cittadini trascurati e negletti e indossare i panni nuovi di clienti, viziati e coccolati?
C'è il call center se qualcosina proprio non dovesse funzionare.
Sì lo so, qualche estremista potrebbe magari rilevare che allora anche il mercato puro e concorrenziale sta nell' iperuranio o,
che è lo stesso, che le sue latrine terrestri son sozze da rigurgitare.
Ma allora scusate che ci sta a fare l'esperto, il tecnico? a quali lavori è addetto se non coprire quell'olezzo?
Sta al servizio del Principe l'Intellettuale.
Cioè è obiettivo, scientifico e neutrale.
Ed è pagato per spiegare che se il mercato consegna al 10 per cento il 50 per cento delle risorse nazionali, e viceversa,
e prende a schiaffi l'indice di Gini nell'universo mondo è perché non ve ne ha ancora abbastanza e il bubbone statalista non è ancora del tutto estirpato.
E se coloro che già paladini di questa crociata, una volta sistemati i loro loschi affari e il loro deretano sugli scranni del governo e dello stato, han praticato il consociativismo con le cosche di zu' totò e provenzano, il corporativismo in pro delle loro cricche e clientele, e perseguito il piano di rinascita e riedificazione muratoria del paese terremotato con la protezione civile SpA di bertolaso e la guida illuminata del sublime maestro gianni letta ..
Se passato il testimone, quelli nuovi e veraci son risultati fotocopie esatte dei primi nella macelleria sociale e nell'intesa cordiale con le lobby degli industriali, dei banchieri, dei farmacisti, dei notari e dei tassinari di alemanno, nei pizzini nepotisti e negli inchini al faro perenne e colonna portante del ritrovato spirito uno e trino nazionale, con la benedizione dell'ermo colle, delle alte logge e del soglio vaticano ...embèh, è perché anche questi son traditores e lapsi. E liberisti non lo erano abbastanza, non lo erano davvero.
La colpa è sempre delle trame degli infedeli. Prendono le distanze e riprendono con rinnovato fervore la predicazione del verbo liberista.
E' così che fan da mutandine alle vergogne e nefandezze della loro chiesa reale.
Che sia sempre e tutto un cesso vale per lo stato ma non per il mercato.
Contro ogni evidenza buon senso decenza e comune senso del pudore che una dottrina economico-asociale fondata sugli istinti più belluini
non possa mai produrre il bengodi per tutti non gli passa nemmeno per l'anticamera del cervello messo a nolo.
Son liberisti sì, ma mica minghioni.
Del resto, per quanto consta e tocca a loro, di ricadute dalle libagioni del padrone, saziati i cani, ce n'è quanto basta e avanza.
Ed allora eccoli a teorizzare cifre, formule e grafici alla mano che se in una corsa ai cento metri davvero tutti danno il meglio di se stessi arrivano tutti primi
e che se uno che è più intelligente va a cena con un altro che lo è meno è giusto ed utile che il primo mangi due bistecche.
E l'altro guarda.
E son così ferrati nelle loro argomentazioni, svolgono così bene la loro mission e il loro mestiere che, spesso e volentieri,
applaude pure.
risposta libertinista
Certe asserzioni come ad esempio "Lo strabismo prodromico alla classica equazione in corso universale di attuazione" deve essere parte di un nuovo linguaggio in voga tra signoraggisti e monetisti filisofali :))
Siamo tutti favorevolmente colpiti dalla sua lucidita' di giudizio. E' impagabile ad esempio questo passo sulle"fotocopie esatte dei primi nella macelleria sociale e nell'intesa cordiale con le lobby degli industriali, dei banchieri, dei farmacisti, dei notari e dei tassinari di alemanno, nei pizzini nepotisti e negli inchini al faro perenne e colonna portante del ritrovato spirito uno e trino nazionale"
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questo cabarettista qua dell'Angolo della risata del F.Q. per buona creanza certo non signoreggia ed è sì-ignorante, ma, va detto, divertentissimo, a sua insaputa
spaccia per "asserzione" l'imbroglio di una frase amputata del predicatoverbale e per realtà il trucchetto illusionista che "siamo tutti" pagabilissimi reggicoda di sceicchi
con la scusa dei refusi, per cui, lo ammetto, manca "sobrie" davanti a "fotocopie esatte" e sono omesse le virgolette di "faro perenne" e "colonna portante" quali parole, per letta, di monti, mica mie!
mi contesta che se questi è in fratellanza con quello, allora, via puzzone, dell'utri e mangano, lo è anche con riina
a me!, mica alla proprietà transitiva dell'uguaglianza!
non è uno spasso?
17.4.12
d'ale-mix
on D’Alema: ‘Grillo? Mix tra Bossi e Gabibbo’
D'Alema? mix tra scilipoti e totò...riina
20.4.12
burlesque
Processo Ruby, Berlusconi a sorpresa in aula “Travestimenti? No, solo gare di burlesque”
il dilemma non è affatto se ruby sia o no et cetera et cetera,
ma se si riuscirà mai a far sì che gli ufficiali della benemerita più amata dagli italiani siano lì
non a scortare e onorare il burlone ma a mettergli le manette ...oppure no
"questo", adesso come prima, non è gossip,
questo "decide" più di prima del destino del paese
22.4.12
ma 'ndo sta sto nuovo governo?
io ne vedo solo due in scena, quell'insulso pierino che fa battute insolenti ai giornalisti come quell'altro prima,
e tutti ridono servi e contenti esattamente come prima,
e questa befana mancamentata che non sa quel che si dice e avrebbe bisogno di una badante,
una barzelletta triste e lacrimosa ambulante
e gli altri ministri quelli che aveva detto l'anglosassone de mente bocconiana esser uomini di prim'ordine che fanno, do' stanno, chi l'ha visti?
quel passera che s'è visto un par di volte, e mi pare un'inezia più decente, preferisce andar da solo, si vergogna pure lui a comparir con loro!
quel bellimbusto in loden insapore, incolore e in odor, anzi olezzo, fino al midollo, di muratoria,
sì è spezzato in due, appena insediato da colui che sta sul colle, in sonno,
per inchinarsi a colui che vigilava dall'alto della Loggia che sovrasta il parlamento
ve l'ha detto in faccia il primo giorno chi era e qual fosse l'andazzo, e or v'ha maraviglia che dal rigor non si defletta?
ma io son d'accordo, cribbio! è vero, una patrimoniale di un rigor della madonna è quello che ci vuole per questo paese divorato dalla rogna
sarò breve, l'unico dato che serve è questo:
che il 10 per cento delinquente del paese ha rubato e detiene stretto il 50 per cento della ricchezza nazionale e lavora alacremente a rapinar l'altro cinquanta
tutto il resto della scienza, della politica, dell'economia e dell'alta finanza serve a nascondere e consentire questo
è chiaro ora perché la cainana, visto che niente di meglio passa il convento, vien mandata in giro, con tanto di scorta,
a spiegar che ci dobbiamo vendere casa e investire il ricavato per far studiare i figli e fargli guadagnare seicento euro in un call center e andare a dormire sulle panchine?
l'avete mai sentito uno, dico che sia uno, lasciamo perdere i bersani e i d'alema, ché quelli sono servi da un bel pezzo,
ma anche i grillo, i vendola, i di pietro che dica,
e anche davvero intenda, che bisogna andare a prendere i soldi da quei bastardi, per darli a coloro che la fame ammazza e si ammazzano per la fame?
io qui, solo soletto, tifo per il default, faccio per il casino, per il bordello
ho un sogno io, d'inseguirli coi forconi, di fargli veder le fantigliole, ai professori, i leader, gli statisti, gli esperti d'ogni razza e colore,
con tutti i ladroni e i padroni del vapore,
e fargli provare in un minuto solo tutto l'inferno in cui hanno precipitato, in tutti questi anni,
il bel paese e la brava gente che ci viveva dentro.
22.4.12
contento, marcolino?
visto quanti fans marcolino (travaglio)?
che gridolini di gioia, che applausi?
che orgasmi, che tripudio?
e avanti con le boutade! le battutine, i calembour, i giochi di parole!
ma vedi, con la disperazione che c'è in giro
sono sempre di meno quelli che c'hanno il senso dell'humor
incazzati come sono!
che facciamo ci passiamo la vita a spulciar le zecche al cane?
ci dovremo decidere una buona vola a portarlo dal veterinario!
voglio dire, tutto sto spirito di patate
lo dovremo inserire una buona volta in una prospettiva di più ampio respiro
ti ci dovresti provare a inserirlo in un'analisi di cause e prospettive
se no è meglio crozza
è più serio!
ci facciamo cabaret
sulle lacrime e sul sangue
e la macelleria sociale?
scrivi il pezzo e amen?
ti prepari la prossima puntata
a fare il gigione dal santoro
sempre più rincitrullito,
con quell'altro gran buffone
del vauro del male,
"nostro pezzo forte"?
sarà di qualità
ma sempre gossip è!
e poi è gossip a suon di milioni
ed è questa la differenza,
non so se ci riesci
a comprender l'arcano,
ma che li guadagni tu
o il pu zzone,
o quello sobrio che è subentrato,
che vuoi che differenza faccia?
il problema è "anche" chi sulla casta ci mangia,
mentre la casta ci mangia
almeno guadagnateli davvero,
mettici un po' più di spessore
mettici un po' più d'anima,
fai outing,
getta il cuore oltre l'ostacolo,
schierati,
buttati nella mischia!
vediamo se sei dei nostri
e da che parte stai della barricata,
se no tra te e un telese
il maialino che piroetta
sullo sgabello
al termine d'ogni puntata indegna
con quello straccione del compare porro,
che differenza c'è?
io non applaudo, non accendo l'accendino,
io sono la quintessenza del portato cristiano e marxiano,
tutti uguali!
ma se qualcuno tira su la cresta, e la mandria abbocca,
allora io di più!
è pedagogia!
allora, pensa un po',
io mi sento superiore!
...superiore ai superiori
inoltre, andiamo all'osso,
sta ancora lì il puzzone coi puzzoni?
e allora me le sbatto sul ciufolo le battutine!
mica ce magno...io.
23.4.12
xenofobo..a chi?
a tutti i pappagallini
un conto è la xenofobia
un altro promuovere o subire
politiche globali di migrazioni selvagge e sfruttamento libero
per lacerareil tessuto economico-sociale vitale di un paese,
fiaccare e neutralizzare sentimenti di identità e unità nazionali,
vanificare democrazia e poteri del popolo sovrano
guarda caso gli xenofobi dichiarati e più accaniti
sono quelli che di migranti ne arruolano a legioni
come schiavi nelle fabbriche, nei cantieri
e nella raccolta dei pomodorini
23.4.12
peccato originale grillista
il peccato originale e mortale di grillo e del movimento di cui è (finora) proprietario
è di non collocarsi in un'ottica di alleanze, in una prospettiva unitaria,
perseverare nel culto spocchioso e nella tutela gelosa della propria pretesa purezza,
nell'ossessione paranoica dell'infiltrato e della contaminazione
se la percentuale di consenso è piccola resti ininfluente
e, se cresce, si risolve in danno, proporzionalmente
voti in frigorifero o utili alla controparte
al massimo puoi essere un segnale,
che però non diventa operativo
e non ti dà l'accesso alla stanza dei bottoni
mettere insieme, almeno programmaticamente ed elettoralmente,
le membra sparse, le schegge impazzite dell'antagonismo,
significherebbe creare un "partito" del 30% circa,
il primo, in italia
a meno che non si punti al 51%...
ma la vedo scura
se gli alleati dovessero essere sempre puri proprio come noi ...
allora non ci sarebbe bisogno di alleanze,
sarebbero noi!
ci sono le priorità,
il nemico comune... il 51%...
e poi non credo che vendola sia il suo partito, come grillo non è il suo non-partito
ne fa parte, è uno, e vale uno
se ci si scanna fra parenti o affini
dall'altra parte gongolano
presenti i capponi di renzo?
nel romanzetto non si dice
ma s'immagina facilmente
che fine abbiano fatto
PS. nella nostra costituzione i "partiti" sono descritti come "associazioni di cittadini"
24.4.12
io so chi
per puro caso leggo questo tuo messaggio
a quanto pare la fortuna aiuta davvero gli audaci
ti ringrazio per la premura
proverò a leggere i tuoi commenti
ma non è facile rintracciarti nell'infuriar della battaglia
fra l'altro non solo non conosco gli sviluppi
ma nemmeno il casus belli
però lo intuisco bene
nel mio piccolo, è il caso più recente,
un mio commento di ieri
in cui mi defilavo dalla standing ovation a travaglio
con convinzione ma ...educatamente
è desaparecido
mi stuzzica molto l'accenno che fai
a manovre grilline
perché di quanto sia becera e truce
la....inibizione da quelle parti
ne ho fatto esaustiva esperienza diretta
non ho capito
il tuo post dove elenchi quella serie di link
ma non importa
avevo pensato anche di proporre
al Fatto una tregua
di renderti l'onore delle armi
ed aprire uno spazio ad hoc per un confronto libero
sulla libertà d'espressione sempre e comunque
ma poi ho pensato fosse
una paternalistica intrusione
non corretta nei tuoi confronti
che sai difenderti da solo egregiamente
però continuerò a (in)seguirti
tu lascia tracce e indizi per agevolare
se dovessero cessare del tutto
sparirà anche ogni dubbio
che..avevi ragione
ma in ogni caso
non farti sangue amaro
sai com'è
l'ideale è sacro e il duello pure
ma anche il nemico
deve essere degno
valerne la pena
a dios!
compagnero
24.4.12
utili suicidi e utili idioti
di spinoza.it
- Monti: In Grecia 1.725 suicidi. È bello sapere che mentre tu muori lui ti conta-
anche il suicido
torna utile al potere,
ti sfruttano anche da morto
il Sobrio è di una ferocia dentro
da paura
24.4.12
cassazione motiva annullamento condanna dell'utri
La Cassazione: “Marcello Dell’Utri fu il mediatore fra Berlusconi e la mafia”
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Quindi il tenore della sentenza è più o meno questo.
" E' provato e si conferma che l'imputato ha campato tutto l'anno di rapine alle banche.
Ma siccome da giugno a settembre è andato in ferie e sussiste un totale vuoto argomentativo riguardo al fatto se anche in quel periodo abbia proseguito la sua attività criminale, la condanna è annullata con rinvio ad un nuovo processo"
oppure
" E' provata la colpevolezza di dell'utri ma siccome non è provato se è anche più colpevole, allora la relativa condanna è annullata"
Una sentenza siffatta costituisce una notitia criminis che comporterebbe l'obbligatorietà dell'azione penale di incriminazione dei giudici che l'hanno emessa per concorso esterno in associazione mafiosa.
25.4.12
diaz
(esce il film)
Ritenere che i misfatti di genova, bolzaneto e della diaz siano dovuti ad escandescenze e devianze degli agenti di polizia e dei loro ufficiali
è un po' come sostenere che a far uccidere dalla chiesa e falcone (e gli agenti che lo salvarono all'addaura) sia stato solo riina,
ad uccidere borsellino scarantino e a rapire e condannare a morte aldo moro le brigate rosse.
Cioè depistaggio delle indagini e delle accuse dalle responsabilità dei veri esecutori e dei mandanti.
E chiedere al dottor manganelli di cacciarli dal corpo è come chiedere al ministro degli interni di mettere alla porta, oltre lo stesso manganelli,
gli agenti, i carabinieri, i loro ufficiali e i funzionari dei servizi, comandati, dal suo ufficio, alla scorta del senatore in carica dell'utri
o dell'ex presidente del consiglio, anche quando vanno in visita nei tribunali ove si celebrano i processi in cui sono imputati.
Che poi quelli e questi non abbiano mai nessuno nulla da obiettare in coscienza ed eseguano la consegna zelanti e fieri, invece che obtorto collo,
e poi facciano carrriera, è mero elemento accessorio ...della nostra tristezza.
E un unicum. Davvero.
Solo qui, questa, è la Norma.
25.4.12
canea fasciogrillista
a quanto pare la crescita della canea assortita di mastini, randagi e cagnette in calore del vaffanguru è tale
che adesso sono in grado, e si danno da fare, di esercitare, in nome della libertà e del nuovo che avanza,
la loro attività censoria bieca, becera e ottusa non solo nella cosca loro, ma anche qui sul Fatto quotidiano
e il fatto che siamo sommersi dallo schifo che ci governa non ci impedisce di annusare
in chi pretende di essere l'alternativa lo stesso tanfo e pure peggio
ovunque l'adorazione fanatica del capo e portare il cervello all'ammasso si traduce nella caccia all'uomo e nel dagli all'untore,
lì l'atavica tara nazionale dello spirito del fascio e del fanatismo squadrista prospera e s'ingrassa
26.4.12
Proclama (e bozza di programma) al Popolo Sovrano
Concittadini!
Il 10 per cento della nazione divora il 50 per cento delle risorse.
Non basta.
Il 50 per cento si mangia il 90 per cento (91, per la precisione)
L'altro 50 rosica.. il 10 per cento.
E il 40 per cento di questo cinquanta digiuna in toto.
Le chiacchiere invece stanno a zero.
E infatti si blablablatera di tutto tranne questo.
Questo è tabù.
E allora vuol dire che questo, spazzar via questo, deve diventare la nostra stella polare.
Perché il Sobrio, feroce dentro, non ci mette anche questo in Costituzione?
Di che percentuale vuol redistribuire, "prima di " e "per" moltiplicare il nostro pane quotidiano?
Noi ce l'abbiamo la soluzione.
In primis lotta feroce al tempo stesso contro la grassa evasione fiscale e contro l'esazione feroce delle tasse,
con le sanzioni, le more, gli aggi e le ganasce, da chi non ce la fa a pagarle, in questa Equa Italia criminale.
E ci metta anche questo il Salvatore in Costituzione.
Un terzo di recupero il primo anno, un terzo il secondo e tutto il cucuzzaro al terzo anno.
Con le buone maniere, certo. Manette e patrie galere.
Tracciabilità totale dei pagamenti e tetto dei contanti a 100 euro. Conti correnti low cost.
Sanzione penale a chi non li emette e pure a chi non li chiede, lo scontrino, la ricevuta, la fattura fiscali, così creiamo un concorso di interesse.
Abolizione del segreto bancario, blitz e controlli incrociati sui movimenti bancari, sui patrimoni e sui tenori di vita.
E dove vi fosse dubbio, intanto paghi, poi, casomai, fai ricorso all'ente competente e chiedi il rimborso, come è già adesso per i crocefessi.
In secundis. Lotta spietata alla criminalità organizzata con manifestazione spettacolare di tutta la classe dirigente, disarmata, a Corleone,
per dare il segnale della svolta alla nazione.
Campagna promozionale pedagogica e mediatica nazionale dell'immagine fitusa del mafioso, camorrista e ndranghetista, vigli.acco, corn.uto e inf.ame.
Scorte obbligatorie di agenti e volontarie di cittadini ventiquattrore su ventiquattro intorno a magistrati,
sindaci, giornalisti, imprenditori liberi davvero, impegnati in prima linea contro quei fetenti e i loro altolocati e altologgiati compari e mandanti.
Controlli ferrei sui regimi di detenzione, dignitosi quanto inflessibili, su mammasantissima e picciotti.
Dallo smantellamento del cancro ancestrale il gettito per le finanze sarà tale che non lo possiamo nemmeno calcolare.
Terzo. Per specificare, ma solo a fini espositivi, partite di caccia contro politici e alti burocrati e alti prelati corrotti, che con quelli sopra sono una cosa sola.
Qui dei conti la Corte ci ha già fornito il totale. 60 miliardi e oltre, dalla bonifica di appalti truccati, mazzette, sprechi stolti e immondi,, consulenze folli,
stipendi favolosi, sconci privilegi, finanziamenti pubblici e fondi europei "distrattamente" erogati.
Anche per questi, col loro contorno di faccendieri, piennisti, malavitosi, papponi, non ci sarà problema ad ospitarli nelle prigioni,
ché nel frattempo con legge ad hoc le avremo liberate, assieme alle casse dello stato, dei tanti innocui psichedelici stupefacentemente lì parcheggiati.
Con ciò recando un colpo micidiale a coloro che dalla criminalizzazione di insalate e altri prodotti bio ricavano un lucro allucinante (v. punto2)
Quarto. Progressività della tassazione e patrimoniale micidiali sugli alti redditi e le grandi ricchezze.
Se i loro detentori dovessero espatriare, che si accomodino pure,
con controlli poderosi però alle frontiere tali che chi fosse beccato con bagaglio al seguito
faccia da educatore per altri cento aspiranti emulatori.
Fin qui la pars destruens.
Col ricavato si dovranno poi costruire due istituti fondamentali.
Il primo.
Salario minimo per legge e reddito di cittadinanza e sostegno al reddito a vita e universali.
Questo sarà il materasso di serenità di base per l'intera società.
Se so che pur cadendo non mi farò troppo male, allora sì che sarò flessibile,
sarò duttile e versatile, che è altra cosa dalla mobilità coatta e dalla precarietà.
E se resto senza lavoro non mi procurerò una pistola per puntarla su di me o sul tabaccaio all'angolo.
E sperimenterò fiducioso tutte le vie per trovare alfin la mia.
Con vari vantaggi
a) attuazione del dettato costituzionale nonché della prassi generale e delle veterodatate e sempre disattese direttive europee
b) promozione della crescita e sviluppo per aumento della propensione alla iniziativa e al rischio
c) promozione di autonomia e dignità minimali per i nostri cari bamboccioni da loro tanto amati
c) migliore vivibilità ambientale e calo del tasso di disperazione e microcriminalità diffuse
d) possibilità di procedere davvero al risanamento sociale da parassitismo e clientele
e ad un'allocazione ottimale della forza lavoro, riducendo esuberi e impieghi assistenziali
Il secondo.
Piano e varo poderosi di interventi, infrastrutture e lavori pubblici per rispondere alle necessità della collettività
e creare reale occupazione là dove il mercato lascia spazi vuoti e lacerazioni del tessuto sociale.
La promozione di iniziative pubbliche e cooperative creerebbe poi un polo concorrente della iniziativa privata
con effetti regolatori e stimolatori al tempo stesso e vantaggio per il benessere generale.
In una parola sola, guardatevi dagli impostori che vanno predicando che senza crescita non v'ha equità.
Sono gli stessi falsari che con la formuletta "tutto mercato e niente" stato promettevano la generale felicità.
E' vero il contrario, senza profonda equità, senza cioè drastica redistribuzione della ricchezza,
qui, adesso, e proprio a crisi in corso, non vi è sviluppo.
C'è solo il baratro in cui la loro cura ci trascina già.
Pure un infante lo capisce. Solo la malafede non ci arriva.
Ma il pezzo forte viene adesso.
Abbiamo in mente una misura formidabile in tema di equità.
La quintessenza della giustizia sociale.
Un istitito nuovo, originale, inedito e straordinario.
Lo potremmo chiamare..Scala Mobile!
Funziona così.
Ad ogni aumento dei prezzi scatta un corrispondente ed equivalente aumento delle retribuzioni,
così da evitare una subdola ed iniqua diminuzione del loro potere d'acquisto, già contrattato.
Qualcuno potrebbe obiettare che così si dà avvio ad un circolo perverso che fa impazzire l'inflazione.
Niente affatto! Basta non far lievitare i prezzi.
Ma se giocoforza dovessero aumentare, è sacrosanto che scatti, in automatico, la misura compensativa.
Il profitto, molla dell'impresa, lo si dovrà perciò perseguire non attraverso un arbitrario e inflattivo aumento dei prezzi
e men che meno con la connessa riduzione del costo del lavoro, ma operando sulla qualità ed
efficienza aziendale dei processi produttivi, organizzativi e distributivi, voci di gran lunga
preponderanti, rispetto alla manodopera, nel determinare i costi di produzione.
E riducendo le spese spurie di immagine e propaganda coi loro effetti inquinanti e deleteri di impatto sociale e culturale.
In tal modo sarà in essere anche un meccanismo naturale di selezione delle imprese innovative, sane e oneste.
Le ricadute positive riguarderanno anche la conflittualità aziendale e la pace sociale,
poiché la tutela del tenore di vita dei produttori e delle famiglie sarà automaticamente garantito,
in linea di principio, una volta per tutte, da questo semplice quanto geniale meccanismo.
Interventi correttivi occasionalmente necessari or dal lato delle retribuzioni or dal lato dei prezzi
sarà la dialettica politica a doverli stabilire, in un quadro di piena trasparenza e informazioni
offerti all'opinione e al dibattito pubblici, che diano ragione dei sacrifici richiesti.
Ecco qui esposte le linee guida degli interventi principali, oltre a tanti altri necessari,
suggeriti dal buon senso e l'ovvietà.
Tecnici e specialisti dei miei zebedei son messi lì apposta da politici falliti, corrotti e infedeli,
proprio per confondere le idee ed oscurare scientificamente ciò che è di solare evidenza e necessario
per uscire dalla loro perpetrata crisi, ovvero dalla loro rapina e macelleria sociale.
Il baratro sono loro. Usciamo dal baratro.
26.4.12
monsieur libertinist, export financing manager, emiro's consigliòri
bisogna pur capirlo questo qua
provatevici un po' voi a campare ad abu dhabi
col caldo che fa e un umidità che t'ammazza,
che se la notte esci sul terrazzo per prendere una boccata d'aria fresca
t'nveste un phon afoso della madosca,
e ci devi pure tirar su famiglia!
non puoi mica andare al circolo degli ex combattenti con gli amici a farti un grappino,
un caffè e poi l' ammazzacaffè!
e l'emiro è sì contento che gli fai guadagnar più denaro
di quanto già non gliene esca dalle orecchie,
ma non è che poi la sera ti invita a cena, a te, spregevole infedele
e allora è chiaro che sotto le nere e grevi sopracciglia
monta il malanimo, cresce il sadismo
e afflitto da nostàlghia te ne vai sul blog e
te la prendi col primo che ti capita a tiro
e fai l'insolente con una gentile signora italo argentina
e con la kirchner
che ha osato, pensa un po', nazionalizzare la repsol
e fottere quegli imbecilli degli investitor!
mentre se trasformi un monopolio di stato in privato
a suon di mazzette del libero mercato,
questa è cosa buona e giusta
e lo puoi fare con un decretino molto discreto
senza manco disturbare il parlamento,
rappresentante del popolo sovrano de sta cippa,
c'est à dire
che a privatizzar puoi andar diritto,
se invece nazionalizzi questo è delitto!
è il libertinismo mes enfants de la patrie
e se in francia vince e alza la cresta il popolo gauchiste
ci penseranno i mercati , sibila,
a riportarlo à la normal!
ma quale soixantequinze pour cent pour les riches!
n'ests pas mieux sur les pauvres comme maintenant, comme toujours?
il n'y à pas d'alternative, mes amis,
n'est pas beau d'etre des esclaves?
e già si sente un po' meglio monsieur libertinist,
immerso nei fumi del narghilé,
solo soletto nel deserto coi prati verdi,
innaffiati dalle sue dotte consulenze,
e un sorrisin beffardo già gli affaccia sulla bocca,
a qualcosa sarà pur servita cotanta scienza
che l'ha portato così lontano!
ma quale cuore,
ma quale popolo sovrano ,
ma quale primato della politica,
ma quale essere umano al centro di tutto,
è il portafoglo il magnifico sovrano!
e mentre triste e un po' brillo
lascia il bazar e a bordo di un taxi torna à l'auberge,
la radio canta struggentemente
"Don't cry for me Argentinaaaaaaa..
30.4.12
una saggia decisione
Un buon governo, si dice, è come il buon padre di famiglia. Varrà pure l'inverso, ho pensato.
E così, conoscendo i miei polli, la loro propensione a far la bella vita e la loro ritrosia, e mia, a fare i sacrifici ed a tirar la cinghia,
sai che faccio, mi son detto?
Come lo Stato. Affido ad un estraneo gli affari di famiglia!!
E ho messo nelle mani di un vicino di casa ogni decisione nei riguardi del mio bilancio familiare.
Però, attenzione, son mica uno sprovveduto, io.
La decisione su a "chi" affidare questa mansione, sia pur sentito il suo condominio, la prendo io!
Adesso sono tranquillo.
Se si debba investire o fare economie lo decide lui, in piena indipendenza e autonomia.
Io non ci devo metter becco. Son proprio contento, sì, lo consiglio a tutti.
Pensate, è persona così affidabile e seria che l'impegno a far quadrare alla fine dell'anno il bilancio familiare, sempre e comunque,
me lo ha fatto siglare in calce ad un atto notarile.
Così dovessi esser preso dalla tentazione, dal capriccio di sforare il budget, che so, per prestare delle cure ad uno dei miei figli,
ci sarebbe quel vincolo legale a rendermene immune.
E non date retta alle malelingue di tanti complottisti da strapazzo che van spettegolando
che se quello si prende una tale rogna è perché ce l'avrà pure il suo bravo tornaconto, o che sui soldi miei ci fa una bella cresta.
Balle. Lo fa solo a titolo onorifico. Per il piacere di fornirmi questo servizio, disinteressatamente.
Tutti gli utili della sua saggia ed oculata gestione tornano a me, e per sé, mi assicura lui stesso,
tiene solo un'infima parte, bastante appena a coprire le sue spese di esercizio.
E' così solerte, che ultimamente fa persino più del suo dovere in senso stretto.
E mi riempie di consigli e raccomandazioni così accorati che sembran quasi ordini.
Se possa permettermi di portar la famiglia a mangiare una pizza o non convenga saltare la cena, che è pure molto salutare,
se debba risparmiare il soldino o puntare sul gratta e vinci, se prendere un mutuo per comprare la casa o per far studiare i figli.
E' vero che in casa ora siamo tutti un po' più tristi, che stiamo parecchio a stecchetto e mi guardano tutti un po' in cagnesco.
Ma anche su questo mi ha rassicurato.
La crisi morde. E con la finanza allegra cui eravamo abituati noi, mi ha spiegato, senza di lui, ora saremmo nel baratro, rovinati.
Ed io mi fido. Dormo sonni sereni.
Non foss'altro, basta guardare quanti soldi ha fatto lui, anche ultimamente, non ostante la crisi e il peso dei soldi che gli ho affidato io,
per convincersi che sa il fatto suo.
Che è in buone mani la mia famiglia.
E che mai decisione come quella di mettere in mano altrui il mio portafoglio, fu più felice e saggia.
30.4.12
Denaro pubblico, il meglio è affidarlo a un privato
(signoraggio e libertinaggio, la sovranità monetaria pubblica (de)privata)
Concorda. Punto. Strepitoso!
Concorda e non fa una piega. il libertinista, sulla semplicissima osservazione che smonta lo snodo centrale di tutta la sua favoletta per bambini ebeti.
Vale a dir.
- Il controllo sulla politica monetaria viene trasferito ad una istituzione indipendente dal governo per avere la garanzia che non sia esposta a tentazioni di un uso strumentale e 'proditorio'...-
Però concorda sul fatto.... che questa garanzia non c'è!!
E meno male che menti confuse e farneticanti son quelle dei signoraggisti e complottisti vari.
E per fugare ogni dubbio riguardo la sua di lucidità (s)parla de "i politici" come un grullo grillino qualsiasi.
E chi sarebbero costoro? Degli specialisti? Un ordine professionale? Che so, tipo i commercialisti? i parrucchieri?
Non gli punge mica vaghezza che politici magari siam tutti, sol che si risieda nella polis?
Né lo sfiora il sospetto che persino in una democrazia meramente rappresentativa gli indirizzi di politica monetaria, come tutti gli altri,
il governo li esegue, ma sono i cittadini che li decidono, tramite il parlamento.
Fa maraviglia dunque che una tal deforme forma mentis concluda che si è più garantiti
a consegnar il governo della moneta a un tizio o a un fazio qualsiasi invece che al popolo sovrano?
In fondo il Nostro è una prova vivente dei benefici di una tal dottrina.
Quelli privati, almeno, sicuramente!
Cari scientisti libertinisti dei miei stivaloni adesso ve lo spiego io l'arcano istutuzional-economicistico, intorno a cui turbina tanta messe d'opinioni, in soldoni.
La politica monetaria appartiene, come tutto il resto, al popolo sovrano, in una democrazia. Lo dice la parola stessa.
In quella rappresentativa, l'esercizio di tale sovranità, non della sua titolarità!
è delegato (ahimè, a parer mio) al parlamento, che ne discute e approva gli indirizzzi generali.
Il governo la attua. E zitto.
Altro che consegnarla, contradictio in adiecto, ad una istituzione indipendente e autonoma, di fatto privata,
spacciata formalmente, con giri tortuosi, subdoli e mendaci come istituzione di diritto pubblico. La Banca.
Fosse davvero tale, sotto tal profilo, il pubblico banchiere, periferico o centrale, dovrebbe essere mero bancario.
Sta allo sportello, conta il denaro e fa le operazioni di cassa. Punto.
Ogni diverso assetto che questo viola lo spirito e la lettera della nostra costituzione.
Segnatamente gli art. 1, 3 e 47.
Non siamo noi complottisti, siete voi golpisti e fuorilegge.
Non importa un ette e non me ne cale che vi sia il rischio che un governo possa tradire il suo mandato .
Né che la maggioranza dei cittadini possa prendere decisioni sciagurate.
Tali incidenti di percorso son acqua fresca rispetto al delitto che tale potestà sia sottratta in toto e irreversibilmente alla democrazia.
Una Banca centrale autonoma e indipendente, avveduta e intelligente,
è una sciagura immane rispetto al popolo sovrano più sprovveduto e irresponsabile,
che le impartisca le sue disposizioni e le imponga le sue decisioni.
Inoltre suppone, "contestualizza", una bestemmia.
Che si dia una economia scientifica, cioè esatta, neutrale ed oggettiva, quando la scienza stessa non è tale, cioè scientifica.
E' un liberal sputato come Popper a dirci che solo il falsificabile e confutabile è scientifico.
Ogni indirizzo economico è perciò politico.
E il potere di decider quale, sta nelle mani della polis e lì deve restare.
Ciò premesso stabilire un paragone tra l'autonomia e indipendenza di una banca cosiddetta e contraddetta "nazionale"
e quella del catasto(?!) o dell'agenzia delle entrate (con autonomia contabile, ma vigllata e indirizzata dal Tesoro), con un così ardito volo pindarico, lo trovo arduo.
Senz'altro per difetto mio di scienza , ma mi pare o il parto di uno spirito candido e puro, o non pertinente, se non proprio impertinente.
Più agevolmente il pensier mio vola spontaneo alla protezione civile, la cui autonomia, di recente, però non trovo sia risultata anch'essa tanto "esemplare"
Quel che conta rilevare, tuttavia, in tali autonomie, come in quelle delle authority indipendenti (...da coloro che dovrebbero tutelare e che non a caso proliferano a iosa
proprio al fine di renderle di fatto ininfluenti rispetto al fine statutario, sol che all'uopo si dia una lauta retribuzione a colui che ne diventi titolare)
è che sono ufficialmente contemplate e conferite in funzione di garantire ed eseguire valori e dettati costituzionali e legislativi ordinari.
Non di sostituirli e surrogarli!
Esempio solare al riguardo è la non citata autonomia e indipendenza della magistrartura, sottratta ad ogni sindacato e controllo,
"proprio" al fine di assicurare l'assoluta ed esclusiva dipendenza dalla Legge dell'Organo giuridizionale e di ogni singolo magistrato.
Ben altra faccenda è trasferire altrui e altrove prerogative e poteri sovrani di una Istituzione pubblica,
per evitarne, ma non è mica garantito! possibili degenerazioni e strumentalizzazioni
Nella logica di tal delirio, tanto varrebbe allora, visto che potrebbe persino capitare,
la butto là a caso, che il Parlamento, pur di incardinare un conflitto di attribuzione,
votasse la credibilità di un rapporto di stretta parentela di una prostituta minorenne con un capo di stato estero
e del connesso rischio di crisi diplomatica, in pro del premier, di quella protettore)
trasferirne in toto la sovranità ad una authority indipendente! onde evitare tali incresciose situazioni.
Che poi possa non capitare "che al suo vertice verranno nominate ipso facto persone competenti e tanto meno persone infallibili"
figurarsi! lo do per probabile parecchio, dacché è risaputo che sia utile l'idiota.
Ma che il nominato sia fazioso, perché questo è il punctum dolens, il cuor della questione e la questione che mi sta a cuore, lo do addirittura per sicuro, per scontato.
Questa infatti è conditio sine qua non perché sia perinde ac cadaver l'obbedienza.
In primis a chi nomina davvero, va da sè, e poi a chi mette il timbro.
La chiosa è assai abusata ma obbligatoria.
E chiaro, libertinaggisti vari, o vi devo fare un disegnino?
****
e la profusione nell'affibbiare gli "ismi" è la cartina di tornasole per individuare questi liberalesici da strapazzo
son fatti così, vuoi perché ci fan vuoi perché ci son, esercitano la disonestà intellettuale come professione
deformare, travisare a bella posta, caricaturizzare le tesi altrui per poter poi insultare cameratescamente è il tratto idealtipico del cialtrone
dovrebbero prima usare un colluttorio sol per pronunciare il nome di rousseau
ed anche un clistere cerebrale non sarebbe male
delle due l'una, la democrazia o è dittatura della maggioranza o della minoranza,
tertium non datur,
per parte nostra (jean jaques ed io) il primato lo assegniamo al Cittadino pubblico evoluto
non all'individuo privato rozzo della feccia di romolo, gasparri e santanchè e del puzzone
nel loro elemento, ci sguazzin loro, noi, in imo corde, preferiamo abitare nella Repubblica di Platone
"popolo sovrano" non è populistico furore, è mera etimologia
imbecille ideologia è reputar tale la demo-crazia
preferisco correre il rischio che i miei concittadini mi facciano incontrare un hitler o un mussolini piuttosto che,
per evitarlo, consegnare la loro sovranità ad un hitler o a un mussolini in saecula sae-cul-lorum
***
"... abbiamo evitato un nuovo regime (per il momento) solo perche' la crisi economica ha sbaragliato i piani e dalle istituzioni europee e' arrivato l'altola' all'autocrate
il disegnino è sbagliato
siamo rimasti nel vecchio regime anche perché l'invenzione della crisi economica ha consentito di portare avanti i piani
e da istituzioni non europee è arrivato il via libera a un nuovo autocrate, senza passare per libere elezioni e dal parlamento e come tale, più "legittimato",
ma in piena continuità col primo, garantita dalla supervisione di Sua Eccellenza Illuminatissima Letta dalla loggia del Parlamento
e dall'imprimatur dell'altro gran masso dell'ermo colle, su cui poggia saldo il regime
***
maledetta vecchietta!
"anche la settantenne con la liquidazione investita in BOT è i mercati"
.................................................................................................................
maledetta vecchietta!
è lei la colonna portante, l'architrave della rapina epocale
la nonna di tutte le rapine
30.4.12
sempre caro mi fu quest'ermo colle
Altro che la polemicuzza tra il Quirinale e Grillo che tanto scalpore e indignazione ha suscitato in tutti i salotti bene della politica nostrana,
in nome del decoro e del rispetto istituzionali!
Quella è acqua fresca a petto della vergogna di questo incontro spiattellato sui giornali.
Lo sconcio è arrivato a tal punto, siamo così assuefatti, che non ci si fa più nemmeno caso.
Lo stesso estensore dell'articolo qui sopra ne dà un resoconto asettico e laconico.
Nessun commento, nessuno stupore.
E così tutta la stampa nazionale.
Quel monumento agonizzante alla libertà di stampa ed alla difesa dello stato di diritto e della democrazia, Scalfari Eugenio,
così meticoloso nel denunciare i mali, e suggerir rimedi, della nostra malata democrazia, ne la Repubblica, non ne fa nemmeno un cenno.
E tace la né ex né post ma mai opposizione, or maggioranza nel paese, che ormai e finalmente, anche ufficialmente,
è una cosa sola con la ex maggioranza, minoranza nel paese, ed il principale esponente dello schieramento avverso.
Al suo solito, da quello statista grande e raffinato qual'è, il campione del burlesque, il corruttore di minori e concussore di questori,
protettore dichiarato e fiero di tante verginelle, suorine, infermiere, maestrine,
insozzate dalle procure e dalla stampa faziosa e nemica che per infangare lui attizza curiosità morbosa e invidia sociale,
colui che appena ieri è stato in via definitiva dichiarato dalla Cassazione promotore iniziale e utilizzatore finale dei servizi a lui resi,
in concorso esterno con le associazioni mafiose, da quel dell'utri fondatore e rifondatore del suo partito e consigliori e compare fraterno di sempre....
è salito al colle e si è esibito nel numero migliore del suo repertorio.
La solita musica.
A lume di naso il tenore del colloquio deve essere stato questo.
O rispettate gli impegni, o mi garantite davvero che non mi si romperanno più le balle con processi, tribunali e pubblicazione delle intercettazioni,
o mi accreditate ufficialmente e solennemente come un perseguitato, oppure mando a puttana anche le istituzioni e il paese intero.
E faccio cadere come un birillo questo governicchio di fantocci dei miei zebedei.
Invano, una volta ancora, si cerca nelle cronache dell'incontro il momento in cui un tal soggetto viene scaraventato a calci giù per le scale, fra urla e imprecazioni.
Anzi, si dice che il colloquio si sia svolto in "una atmosfera cordiale e collaborativa"
Ma a fronte delle minacce e del ricatto, l'illustre Presidente, il supremo nostro garante,
anche lui assuefatto allo stile elegante, galante e signorile dell'ex premier, si è limitato ad ascoltare in silenzio.
Non ha mica detto - Sì, Silvio, sarà fatto!
Si è trattato certo, come si conviene, tra galantuomini e uomini d'onore.
Tu stoppi i processi e le intercettazioni, metti la museruola ai giornali e il guinzaglio ai giudici, mi blindi il monopolio dell'etere e delle televisioni
e io la mollo con la responsabilità civile dei giudici e ti vengo incontro pure sulle riforme e la legge elettorale, tie'!
C'era anche Letta, è... naturale.
Però, visto che il governo è caduto e lui non è più sottosegretario, ma semplice cittadino..
A che titolo?! uno, anzi nessuno, si chiede.
Com'è che questo in ogni occasione, che si insedi il nuovo governo o che vada all'Aquila in pompa magna, fra le sue macerie,
in ogni incontro ai più alti livelli politici e istituzionali è sempre presente?
Specie presso il gran masso sull'ermo colle?
E restate in sonno e buoni pure voi fratelli d'italia, ché siamo in buone mani!
Non vedete come si muovon bene i pupi alfano, bersani e casini appesi ai fili di esperti burattinai dietro le quinte del teatrino?
Mica vorrete con lo spread che sale e il baratro che incombe starla a menare con trasparenze legalità e stanchi riti di destabilizzanti e inutili elezioni!
con le manfrine del popolo sovrano,
o accorrere coi forconi ai proclami dei ciceruacchio e pisacane di turno e vari rompicojoni!