Statali, attacco finale! 1 gennaio 2012 Il Fatto Q.
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1.1.12
Lo stato di (de)privato dello Stato
esce timidamente un orfanello di articolo in pro dei dipendenti pubblici nel bel mezzo di una vera e propria campagna pluridecennale di diffamazione del pubblico impiego ed ecco che sbucano fuori dalle siepi dove stavano acquattati le legioni di ultras arruolati gratis nella infame crociata di insulto libero all'impiegato,
sul sacrosanto fondamento che qualcuno delle poste o del catasto non gli ha detto buonasera con l'appropriato sorriso
ma è roba da matti
sono decenni, dai tempi dei governi di centrosinistra dei d'amato e d'alema che questa disgraziata repubblica è stata sottoposta a manovre di privatizzazioni selvagge, ufficiali o meno, in tutti i campi: fior fiore di industrie pubbliche e a partecipazione statale, ferrovie, autostrade, alitalia, poste, telecomunicazioni e telefonia, servizi municipalizzati di beni essenziali come acqua luce e gas, scuole..sono transitate dalla mano pubblica alle grinfie private
in forza delle sue private risorse si è insediato con la sua cosca ai vertici del governo e delle istituzioni il campione del privato facendo della res publica cosa sua e Cosa Nostra
hanno messo patrimoni e beni immani che erano della cittadinanza, "nostri", gratuitamente nelle mani dei colaninno, dei benetton, di capitani coraggiosi e furbetti del quartierino e farabutti di ogni risma
sostituendo monopoli pubblici con monopoli privati, protetti da corporazioni, lobby, logge, mafie fameliche e criminali...
e vi sembra che siano migliorate le cose?
vi sembra che ci abbiamo guadagnato nel passaggio da cittadini a utenti e finalmente a clienti?
ora che l'ideologia privatistica e concorrenziale regna sovrana pagate bollette meno care? viaggiano come pascià i pendolari? i trasporti urbani sono efficientissimi? costa di meno fare la spesa?
siete soddisfatti delle tonnellate di sterco che 24h/24 vi hanno riversato in casa e in testa dalle tv private dopo che il massimo prenditore di tutti i tempi ha ammazzato mamma rai e comprato il nostro etere con l'1% del fatturato?
è migliorata la qualità e l'accessibilità dell'istruzione, la tutela della salute, la protezione sociale, l'equità nella distribuzione della ricchezza nazionale e delle possibilità di promozione sociale?
quello che non entra nella chiorba di questi ottusi caproni impiegati a corna basse nella terroristica campagna d'odio e imbecillità contro il Pubblico Impiego e contro il dipendente scansafatiche e consumatore compulsivo di cappuccini che guadagna in un mese quello che l'onesto evasore artigiano o bottegaio o padroncino incassa in una mattinata, è proprio che essa si iscrive in questo criminale disegno di lasciare il Cittadino nudo come un verme negli artigli del Mercato e privo della sua unica forza che è lo Stato con i suoi apparati e le sue leggi, e i cui esiti devastanti sarebbero ora davanti agli occhi di tutti se la velenosa propaganda non avesse formato legioni di ciechi, duri di comprendonio e in malafede.
nessuno nega che vi siano sacche profonde di parassitismo, corruzione, privilegio nella pubblica amministrazione, ma quasi del tutto ai livelli alti e dirigenziali e attinenti alla infiltrazione di interessi egoistici, predatori, affaristici per l'appunto privatistici là dove dovrebbe regnare il senso dello stato e della comunità
ma la soluzione dovrebbe essere difendere e risanare lo stato e colpire duro le sue degenerazioni, non gettar via l'acqua sporca e il bambino
cioè prestarsi da utili idioti al lurido gioco di coloro che prima lo sabotano e lo saccheggiano per poi teorizzare la ineludibilità del suo smantellamento
perchè se così è, allora la prossima volta che vi fa male una mano, per non dir altro, tagliatevela, così risolvete il problema alla radice
2.1.12
Iniquitalia
- vita viissuta
- bollo auto non pagato dell'anno 1995
- nell'anno 2004 condono del dovuto, ex legge 289 del 27.12.2002 presso Serit, poi Equitalia, col pagamento del 25% del dovuto più spese di recupero sostenute
- in seguito al passaggio delle competenze di riscossione bollo alle regioni, la regione annulla il condono, e converte la somma già versata in acconto sull'intera somma originaria, senza darne comunicazione alcuna all'interessato
- questa limpida operazione di un ramo dell'amministrazione che annulla l'atto perfezionato di un altro ramo, ha come effetto giuridico di interrompere l'iter di prescrizione della sanzione che è di tre anni!
- così dopo 12 anni, nel 2007 Equitalia mi invia nuova cartella con la richiesta di tutta la somma originaria più tutti gli interessi di mora maturati nel frattempo dal 1995
- intanto paghi! poi te la vedi con l'ente competente
- esposto alla agenzia delle entrate, risposta in bizantinese arcaico, non accolto
- ricorso al Giudice di Pace? "Faccia come crede, ma tutti quelli con situazione coome le sua che lo hanno fatto hanno perso".
- nel 2008 avviso di procedimento di fermo amministrativo del veicolo (ganasce fiscali) ... corro..a piedi
- mi arrendo e verso, rispetto alle originarie E 223 della prima notifica del 2001, oltre le 76 euro di condono-acconto già versate, altre 391 euro, per un totale di 467 euro.
PS.
Valentino Rossi doveva al fisco 112 milioni di euro. Ha chiuso il contenzioso con 35.
- Iniquitalia è efficientissima
C'è una coda.
In data 14.12.11 inoltro richiesta di rateazione per una cartella di pagamento relativa ad un bollo auto non pagato sono un habitué)
Il funzionario mi fa presente che non può essere concessa se non pago un debito residuo relativo ad una precedente cartella di pagamento, notificata nel 2006 e già saldata nel 2007. Pratica chiusa.
Da accertamenti risultavo debitore di E 2,85 per la cartella di cui sopra! che sale a 469,85.
C' è un residuo non saldato per un'altra cartella.Qui il misfatto era relativo a diritti annuali della Camera di Commercio per gli anni 2001 e 2002 non versati per impresa individuale che non ha mai iniziato alcuna attività, mai emesso mezza ricevuta o fattura e mai fruito di alcun servizio camerale, ma per la quale avevo negligentemente omesso di effettuare richiesta formale di cancellazione.
La somma ancora dovuta (senza alcuna spiegazione e concreta possibilità di mio riscontro a qual titolo) ammontava ad Euro 0,22.
Non ho spicci. Pago. Col bancomat.
Rateazione accordata.
Io sono favorevole ai botti...di capodanno....e anche tutto l'anno.
PPS
Iniquitalia non fa la lotta all'evasione.
Iniquitalia conduce una guerra spietata, terroristica da cravattari contro le moltitudini di poveri cristi che non hanno potuto pagare, o che hanno dimenticato di pagare o che hanno sbagliato o anche che non hanno voluto.
Ma in ogni caso piccoli e deboli.
I grandi, veri evasori, quelli sono i mandanti di iniquitalia, sono i boss che spediscono i picciotti a riscuotere il pizzo, con le buone o con le cattive.
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2.1.12
Luoghi comuni e luoghi ambigui
eppure è semplice la quaestio de qua
fate uno sforzo
si fa presto a dire lotta all'evasione
quale evasione, l'evasione di chi?
non dite tutta, ché lo sapete bene che non è così
ne colpiscono ferocemente un tipo solo
dei due principali, la grande e la pètite,
indovinate quale
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Ditemi quanto del 50% in mano al 10% questo governo procederà a traghettare al 50% che ha il 10%,
con la stessa fulminea rapidità efficienza concretezza e draconiana decisione con cui si è proceduto alla riforma delle pensioni.
Ditemelo. Mi potrei contentare anche del 10% toh, gli resta sempre il 40. Poco?
Ditemelo e "a cosa fatta" io mi recherò giulivo, fischiettante e piroettante a versar il mio soldino nelle casse dell'equa italia.
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io per avere un'italia equa pretenderei che le pagassero tutti,le multe, ma in proporzione al reddito
es: fermano me per eccesso di velocità? pago metti 50 euro
fermano benetton? 500.000
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" vi puzzano i 10 miliardi di evasione recuperat da equitalia?"
ooohh!! visto che rimuovi che ti rimuovi ci siamo arrivati al punctum dolens?
eh sì, emanano un olezzo pestilenziale e nauseabondo quei miliardi
puzzano di truffa, vergognosa menzogna e ignobile beffa lontano un miglio
chi ho visto vantarsi di questo formidabile recupero?
tal Gasparri in quell'ambientino raffinato e dabbene del Vespasiano nazionale
invece di tacere quei loschi figuri ne menan pure vanto
quei 9 miliardi sono per l'appunto quelli che l'iniqua italia ha succhiato come un vampiro
dalle vene di tutti quei cittadini che per un verso o per l'altro vivon di stenti e s'inventano di tutto per tirare avanti
o nel migliore dei casi dei furbetti appunto da quattro soldi che poi ne pagano otto per la loro stolta astuzia
e qua l'esazione è spietata, puntualissima come la morte, efficientissima al centesimo e non è documentabilmente un modo di dire
cosa mi dice invece di quegli altri 110 miliardi annui, a stima minima, che mancano all'appello?
saran mica quelli per il cui recupero fior di professori ci avvertono che sarà una lotta di lunga durata,
che non è semplice scovarli, che manca un'anagrafe e ci vorranno almeno un paio di anni per compilarla,
e ci ammoniscono a non aver fretta, a non dir gatto ch'è cosa ardua sbatterlo nel sacco?
confessano e menan vanto dunque quegli spudorati lestofanti di esser abilissimi a massacrare, salassare subito e bene i redditi bassi
e impotenti o 'innolenti' contro le grandi fortune, i grandi ladroni, i malviventi?
questo è il fiore all'occhiello del loro rigore, sì, ma nell'ignominia , in linea perfetta con l'intera loro nauseabonda manovra,
in cui del profumo di equità non vi è traccia
ma del fumus persecutionis, hai voglia!
anche l'arrosto
" a chi paga le tasse e non ha niente da nascondere equitalia non gli fa niente"
e invece a quegli altri sì? ma quando mai!
mi consta di un tal silvio condannato a rifondere non so quante centinaia di milioni ad un altro per aver corrotto dei giudici e non ha cacciato una lira
e mica è andata lì equitalia a dirgli- Intanto paga e poi te la vedi con l'ente competente
equitalia non gli fa un baffo a quello, e mica si nasconde, anzi!
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serracchi?
oltre a tutte le ragioni da lei elencate, a mio avviso la ragione fondamentale per cui la serracchiani dovrebbe tacere, sulle bombe e tutto il resto, è la faccia da bombolone alla crema che si ritrova
3.1.12
Il Parlemolumento
Delinquenti, delinquenti e delinquenti!
Ci hanno messo un paio di giorni per massacrare le pensioni di milioni di cittadini.
Per decidere che dovevano lavorare fino a sei anni di più, alla vigilia della agognata pensione,
per varare da un giorno all'altro il più pesante regime pensionistico vigente in europa.
Forse è materia tecnicamente un pochino più complessa e delicata che dare una sforbiciatina agli indecenti privilegi di un centinaio di parassiti e di corrotti.
Ma non sono servite commissioni ad hoc, studi comparati sui valori medi dei trattamenti pensionistici in europa.
E invece accreditano l'esatto contrario.E hanno persino l'arroganza mafiosa di rinviare sine die una qualsiasi decisione per un indispensabile approfondimento d'indagine.
Così paghiamo lauti compensi per altri mesi anche agli investigatori dell'incubo.
E nell'orgia di menzogne e di insulti al popolo sovrano, ci dicono pure che il nodo più difficile da sciogliere è quello dei rimborsi ai collaboratori, che sarebbe più esiguo che negli altri paesi.
Ribaltano in trattamento più sfavorevole proprio il capitolo più ignobile del loro latrocinio, che prevede l'incasso diretto del denaro, nessuna assunzione nella gran parte dei casi o compensi da fame e in nero, senza alcun rendiconto.
Mentre altrove in piena trasparenza i collaboratori sono assunti e retribuiti direttamente dal parlamento, con la creazione di posti di lavoro veri e dignitosi ed è per questo e a tal fine che quella voce di spesa, come è giusto che sia, è più alta.
E poi sarebbero quelli che denunciano la violenza aguzzina, usuraia e camorrista del fisco esclusivamente contro i piccoli evasori per miseria, i mandanti morali dei botti contro Equitalia!
Facciano il cacchio che gli pare gli altri in Europa a casa loro!
3000 euro al mese. Punto.
Divieto assoluto di esercizio di ogni altra professione ed emolumento.
In Parlamento ci si va a farsi un mazzo così per servire al meglio il Paese.
E basta.
Il compenso è il prestigio, la gratitudine, il merito che eventualmente guadagni davanti alla cittadinanza.
Soltanto questo rende Onorevole l'incarico.
Per il resto devono essere soltanto oneri, responsabilità gravi e pesanti.
Non ti sta bene? Non ci vai.
Si vede che non hai la motivazione giusta.
Stai sicuro che così vedremmo riempirsi le aule di persone umili, oneste, impegnate allo stremo delle forze e competenti.
E le vedremo svuotarsi di faccendieri, mafiosi e camorristi, pregiudicati, lerci figuri grassi e straricchi, avvocati corrotti, intellettuali fasulli e venduti,
zoticoni ignoranti e arroganti, servi e mignatte, massoni delinquenti, boss e scagnozzi di partito.
Il peccato è originale.Non ne erano immuni nemmeno i padri della patria.
Quando teorizzarono che un prestigioso emolumento sarebbe stato la garanzia contro la corruzione e contro la possibilità di accesso al parlamento per i soli benestanti.
Che una tale tesi sia frutto solo di malafede o idiozia non merita dibatterlo.
Basta guardare il Parlamento....sempre che non si sia deboli di stomaco.
3.1.12
tassinari vil razza dannata muovono mari e Monti
ma per favore!
i tassinari (li chiamerò tassisti quando loro impareranno a rispettare i clienti), "vil razza dannata" mi verrebbe da dire col poeta
sono la categoria che ritengo più odiosa
e non mi si venga a dire che sono affermazioni qualunquiste o razziste perchè in tutti i settori ci sono le mele marce e balle di questo tipo
non ce ne è uno che sia favorevole nei loro confronti
quello che conta è la generalità, e se la generalità dà un giudizio sprezzante dei tassinari si vede che se lo sono guadagnato sul campo ad abundantiam
e le rare mele sane, ammesso che ce ne siano, se lo tengano e si diano da fare di più per il repulisti in casa loro
sono stato a new dehly, a istanbul, a dubai, a pechino..dovunque, dovunque ho preso il taxi ed ho pagato, non "poco", una fesseria!
coi prezzi da estorsione che ci sono in italia non mi accosto a più di cento metri da un taxi
nella mia città di 100mila abitanti ci sono 4 o 5 taxi, che in genere stanno fermi davanti alla stazione, col titolare stravaccato a sonnecchiare, sbadigliare, cazzeggiare col collega in attesa dei polli che con 70/80 euro cadauno gli consentano di andare a casa con 4 o 5 corse di pochi minuti, senza ricevuta e con le saccocce piene
in pratica non ci sono taxi
sono corporazioni grette, egoiste e avide, arroganti e prepotenti capaci di bloccare un'intera città, di decidere loro della elezione del sindaco della capitale,
in difesa dei loro privilegi ed abusi
li ho sempre e solo visti comportarsi da maleducati, spacconi, rissosi, a turpiloquio libero
ho ancora impresso l'episodio di uno di questi tipacci a ciampino che inveiva contro i colleghi come un ossesso
e lanciava pesantissimi insulti all'indirizzo di un povero ragazzo straniero con lo zaino che gli ostruiva la strada
il biglietto da visita di benvenuti nel bel paese come qualcuno ha già detto
nell'articolo in cui si racconta della coppia terrorizzata a duecento all'ora, minacciata e derubata, i toni sono colpevolmente blandi
è un caso da galera, altro che ritiro della licenza!
e converrà anche ricordare l'inchiesta delle Iene andata in onda qualche hanno fa in cui venivano documentate le truffe e le insolenze perpetrate ai danni di malcapitati turisti
e vorrebbero metterci in guardia contro i pericoli di degenerazione del servizio che comporterebbe la sacrosanta liberalizzazione..
ma se la difesa arcigna della corporazione serve proprio a conservare inalterata come naturale e fisiologica la degenerazione!
che diventi finalmente libera ed accessibile a chiunque abbia i requisiti di idoneità questa professione!
regolamentata e con rigorosi controlli sulla sicurezza dei mezzi, la trasparenza dei prezzi, la visibilità e non manomissibilità dei tassametri
che si creino migliaia di nuovi posti di lavoro per i giovani, possibilità per tutti di usufruire del servizio magari con fasce e costi differenziati dello stesso,
con enormi vantaggi in termini di riduzione del traffico e qualità dell'aria nelle nostre città
è mai possibile che tutto questo non si possa fare per i ricatti, le manovre,le coperture politiche losche, la mentalità ignorante, antisociale e troglodita
tipiche di una cosca, non di una categoria professionale seria ed onesta?
hanno pagato la loro licenza e la vogliono rivendere a caro prezzo o trametterla per via dinastica?
anche chi ha investito in borsa o in un immobile può vedere crollare il valore di quei beni
è il mercato bellezza! verrebbe voglia di rispondere
ma diciamo che si può anche contemplare, a fronte di documentazione idonea delle spese sostenute un congruo risarcimento
dopodichè uno stato che si rispetti deve procedere alle riforme da fare nell'interesse della collettività
e mano dura nei confronti di chi guida contromano e mette a rischio la vita dei cittadini
chiaro?
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(Postilla. 20.1.12)
Sciami di taxi
io sono disposto a spostarmi con la vespa, moto, apetto, pickup, furgone, panda, smart, 500, minibus
voglio vederli sciamare per la città da per tutto a tutte le ore, salgo al volo, mollo 3 o 4 euro e scendo
c'è qualche bravo giovane in città disposto a offrire questo servizio, controllato e sicuro?
penso di sì, vero?
e allora perchè io e lui, domanda e offerta, non si dovrebbero incontrare?
perché il tassista blocca il traffico col suo taxi?
c'è tutto un nuovo mercato là sotto
dilatazione dei consumi e nuovi posti di lavoro
vantaggi per mobilità, traffico e smog
poi se qualcuno vuole il taxi lusso se lo paga
e il tassista lo serve
non vedo qual'è il problema
continua a servire la sola fascia di utenza che ha sempre servito
facciamo tariffe differenziate
e prezzo esposto, tassametro e ricevuta automatica
ma non vedo perché per questo patto fascio-corporativo tra tassinaro stanco
e ceto ricco tutto il resto della popolazione dovrebbe andare a piedi
o attaccarsi al tramve
aoh, ci hanno fracassato le sfere per decenni con le mirabilie del liberismo liberale contro la barbarie comunista
e adesso che vorrebbero liberalizzare qualcosina è tutto uno starnazzare frignare e strepitare
nei covi dei fasci delle corporazioni delle arti e mestieri
io non li ho visti mai tassinari e farmacisti sostenere le lotte degli operai contro i licenziamenti selvaggi e contro marchionne,
o dei pastori sardi, o dei precari e cassintegrati o dei dipendenti pubblici massacrati nello stipendio e nella pensione
una persona la si può gettare per strada e fra i rifiuti nel cassonetto quando pare e piace, e una licenza no?
4.1.12
blitz di cortina
Cicchittto lamenta che il blitz è da stato di polizia.
La notitia criminis ci sarebbe.
Ci sono gli estremi per l'obbligatorietà dell'azione penale per
- diffusione di notizie false e tendenziose atte a creare allarme nella pubblica opinione
- discredito, calunnia e resistenza nei confronti di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni
- istigazione a delinquere
Esagero?
5.1.12
Signor Direttore
Con mia somma sorpresa ho visto comparire nella pagina dei commenti, il laconico avviso
"Il sito ti ha inibito l'invio di nuovi commenti".
Ho provato a chiedere spiegazioni utilizzando i moduli della pagina Contatti, ma ho dovuto constatare che anche qui ogni possiblità interlocutoria mi è stata materialmente inibita.
Impossibile effettuare una nuova registrazione.
Voglio sperare si tratti di un problema tecnico, altrimenti sarebbe un comportamento davvero paradossale per un giornale che fa della libertà di espressione e della condanna di ogni censura la propria stessa ragion d'essere.
Roba che nemmeno nella Russia di Breznev.
Non avrei nulla da eccepire per il rifiuto di pubblicazione di singoli commenti non graditi.
Ma qui si tratta della cancellazione di una persona tutta intera, senza che le sia stata fornita alcuna motivazione e che sia stata preventivamente "messa in guardia", in violazione da parte vostra dei Termini e condizioni di utilizzo.
Tutt'altro quindi che un caso personale. Ne va della affidablità vostra e della testata.
Non devo certo spiegare a Lei, giornalista, quanto possa essere offensivo esser privati del diritto di cittadinanza nel pubblico dibattito e confronto di opinioni.
Sarà anche insindacabile e giuridicamente legittimo il giudizio redazionale a tal riguardo e tuttavia è innegabile che tale riduzione al silenzio è gravemente scorretta sotto il profilo morale e professionale, concretamente lesiva di interessi in quanto vengono troncate di netto avviate relazioni, se pure virtuali, interpersonali e con la comunità nel suo complesso e ingrata, anche in considerazione del fatto che l'utente che invia commenti è in qualche modo un collaboratore del sito, elemento essenziale della sua esistenza e diffusione.
E' sì vero che il sito è una sede privata, ma assolve una funzione civica, che comporta l'assunzione di inderogabili responsabilità.
La invito pertanto a voler fornire allo scrivente, fatte le opportune verifiche, i dovuti chiarimenti, in merito alla circostanza segnalata, che non è escluso possano essere anche accolti o accettati.
(Seconda lettera del 7.1.12)
Signor direttore,
"l'utente del sito ti ha inibito l'invio di nuovi articoli "
Intende conformarsi a questa perentoria disposizione?
No, vero?
Eppure è quel che è stato imposto a me, sic et simpliciter.
Francamente non vedo differenza alcuna con le famigerate e
deprecate epurazioni dell'ex Presidente del Consiglio,
sulla cui denuncia firme prestigiose hanno costruito intere carriere.
Fede autentica, di volterriana memoria, nella libertà di espressione e di stampa,
e nel ripudio d'ogni bavaglio
non la si attesta tanto nella difesa della propria o nel sostegno del travaglio
di illustri personalità intellettuali,
ma di chiunque, sempre, anche privo di notorietà e visibilità.
Direi poi che la mia di epurazione è persino più grave.
La ratio di quelle infatti era ben nota né se ne faceva mistero.
Nel mio caso invece non è stata addotta e comunicata alcuna motivazione
o contestazione e quindi non mi si dà modo di verificare
la sussistenza e il fondamento delle stesse
né di avanzare eventualmente le mie scuse o spiegazioni
e manifestare le mie obiezioni e contestazioni
Poiché viene sistematicamente rifiutata la pubblicazione anche dei commenti
soggetti a preliminare moderazione, nella modalità di utente non registrato,
non posso mettere al corrente e rendere partecipi gli altri utenti,
né conoscere la loro opinione, o in ipotesi riscuoterne solidarietà,
nel merito, e ancor prima sul metodo, del provvedimento adottat
o e sulla problematica connessa, che è materia che li riguarda.
L'utente, signor direttore, non è un nick o un id virtuale
che si possa tranquillamente cancellare.
E' una persona, dotata della intrinseca dignità,
per la quale ritengo debba valere una sorta di art 18,
applicato alla comunicazione nel web,
che contempli il divieto di licenziamento senza giustificato motivo,
arbitrario e discriminatorio, e l'obbligo, in tal caso, di reintegro
pieno del suo diritto di manifestazione del pensiero.
E' ben nota, e giustamente unanime, l'opposizione
alla rimozione di contenuti pubblicati in una pagina web
se una richiesta in tal senso non sia fondata
su documentate violazioni di norme o lesioni di legittimi interessi.
Come possono dunque proprio gli stessi gestori dei siti
ritenersi autorizzati a rimuovere un soggetto intero
senza darne conto ad alcuno e in nessun modo?
E ciò a maggior ragione se i commenti respinti
fossero polemici o ritenuti ostili e lesivi
non verso un terzo ma nei loro stessi confronti.
Eppure ahimé, per quanto mi consta, questa è prassi corrente.
(Fu tale nei primi forum di repubblica.it, è spregiudicatamente
e brutalmente applicata nel sito beppegrillo.it e verifico ora
anche nel "Suo" sito)
Senonché i commenti inviati, ed è questo a mio avviso il punto centrale,
non sono di proprietà delle redazioni o dei gestori di un sito on line.
Son prorio loro infatti a mettere esplicitamente in chiaro di non essere
in alcun modo responsabili dei contenuti inviati e pubblicati,
attribuibili solo ed esclusivamente agli autori degli stessi.
Se ne deduce quindi l'implicita ammissione che
non sono affatto e per nessun verso nella loro disponibilità
e che una volta che si sia deciso di offrire uno spazio a contributi esterni
non possano decidere ad libitum quali rendere visibili e quali no.
Ciò equivarrebbe infatti ad una manipolazione del processo di
formazione e manifestazione della opinione pubblica in un
ambito di primaria importanza quale è quello odierno, digitale, della rete.
La location è privata, ma la materia è pubblica.
Lo è in maniera eminente. E' aappunto Opinione Pubblica.
Sta qui, in questa ambivalenza o ambiguità, la sorgente di ogni equivoco e contenzioso.
Oltre che ingiusto ritengo sarebbe quindi oltremodo miope
considerare queste mie rimostranze dettate da amor proprio, o narcisistico orgoglio.
Anche, magari.
Ma nelle mie intenzioni e convinzioni pongo un problema di ordine e interesse generale,
rilevante e pertinente erga omnes.
Il mio caso può essere anche di poco conto, ma non le sue implicazioni.
E' perché ritengo di avanzare e sostenere una fondamentale questione di principio
che mi sento moralmente autorizzato e tenuto a non desistere
nella richiesta di un leale e franco riscontro.
Non ho remora alcuna ad asserire
che potrebbe far piazza pulita delle su enunciate storture
solo un bel Forum di Stato, il solo veramente pubblico,
ove tutta la cittadinanza sarebbe a casa propria.
Senza conflitto di interessi fra editore, padrone di casa e lettori-utenti, "ospiti".
Con un'autorità terza a tutelare e decidere di eventuali violazioni
di norme o diritti altrui e relative sanzioni ed esclusioni.
E invece domina e imperversa il forsennato trend privatistico corrente
e i concittadini vengono a trovarsi nella curiosa situazione
per cui debbono incontrarsi e discutere della res publica
nella dimora privata di qualcuno,
osservanti delle sue regole, grati dell'ospitalità,
ben attenti o ben avvertiti
a non criticarlo o contraddirlo in alcun modo,
pena la necessità o l'invito a togliere il disturbo,
o ad esser buttati fuori dalla servitù nei casi più
riottosi ed ostinati.
Piazze e strade, reali e virtuali, della polis
luoghi naturali dei pubblici diritti e del sovrano potere
sono ormai abbandonati e deserti,
devastati da selvagge e violente scorribande.
Sorprende però che anche presso chi
fa del contrasto a questo degrado la propria bandiera,
principi di una tale ovvietà, non trovino udienza
né siano praticati e prefigurati con coerenza.
5.1.12
l'Italia che non c'è
non lo capisco proprio questo dibattito se l'italia sia ricca o povera
scusate il tormentone, ma ..il 10% ha il 50% e il 50% il 10%
ergo, l'Italia è ricca e povera, una metà ricca e un'altra povera,
anzi una è povera perché quell'altra è ricca
il cavallerizzo pertanto aveva ragione sto ciufolo
al solito dice mezze verità,
ovvero menzogne intere
sono pieni sì ristoranti e voli aerei,
di quei buzzurri che hanno parcheggiato il camion
e ormeggiato la nave nel porticciolo
gli altri, l'altra italia
non si vede,
per l'appunto non c'è
a meno che non decida di farsi sentire
una volta per tutte
7.1.12
Iniqui e ottusi
Nel trionfalismo inaugurale del governo monti l'equità era al primo posto.
Poi è passata al secondo, dopo il rigore.
Poi al terzo.
Ora non se ne parla proprio più.
Ora, io non ho competenze tecniche, ma a lume di naso e di buon senso, direi che l'equità
è l'unica ancora di salvezza che avremmo, non solo per sacrosante ragioni etiche, ma anche per ragioni economiche.
Se infatti nuova ricchezza, cioè la crescita, non la puoi produrre nè stampando moneta, nè aumentando le esportazioni,
né accrescendo la produzione, l'unica possibilità che vedo è la redistribuzione della ricchezza che c'è, in cui poi l'equità consiste.
Attraverso un massiccio drenaggio di denaro dal 10% straricco al 50% alla fame, il denaro
sarebbe distratto da allocazioni improduttive, dai beni rifugio e dal lusso
ed andrebbe a rivitalizzare la domanda e il mercato interni, favorendo produttività ed occupazione.
Insomma l'equità aumenterebbe la crescita
Invece teorizzano il contrario, che senza crescita non vi può essere equità.
E lo mettono anche in pratica rapinando con spietato rigore solo gli indigenti.
Insomma un caso di scuola del motto vichiano che chi non vuol esser pio non può devenir saggio
o, più rozzamente, che se sei bastardo sei anche ottuso.
Da un lato montagne d'oro e lusso e dall'altro agricoltura, manifattura, industria, turismo , cultura in agonia.
Continuiamo a farci del male.
21.1.12
tutti da Umberto sabato sera
Io non ho mai capito a che serva quest'uomo, o che significhi.
Uno che va in giro per il mondo a cazzeggiare in conferenze ben retribuite, suppongo, su storielle che raccontate a casa o al bar ammazzerebbero di noia.
Vent'anni di berlusconismo e non ha fatto una piega.
Non c'è nemmeno l'Eco di una voce umana nel suo narcisquisire.
Nulla di più deprimente e insulso di tutta la verve degli intellettuali cicisbei del suo stampo
22.1.12
lo schettino in me
(naufragio della Concordia al Giglio)
non è schettino in sé il problema
il problema è lo schettino in me
la paura è una brutta bestia
ti paralizza
non è che non sai quello che dovresti fare
lo sai benissimo
solo che non ce la fai
io, se per salvare delle vite umane
dovessi arrampicarmi a più di 15 metri,
lo so già che non le salverei
schettino in più ha trasgredito
un sacro dovere
sia condannato per questo
però non lo disprezzo,
non più di quanto conosca e compatisca
me stesso
23.1.12
Cacciare i soldi
Adesso, in cotanta babele di raffinati esperti, te lo dico io il provvedimento che serve, te la faccio io l'analisi finanziaria.
DEVONO CACCIARE I SOLDI!
Devono drenare e traghettare miliardi di euro dalle tasche di quel 10 per cento che possiede la metà della ricchezza nazionale,
e di quel 50 che ne possiede il 90 per cento, a quel 30 per cento che ne possiede il 10 e sopratutto a quel 20 per cento che non possiede una beata minghia.
Tutto qui.
I ladri, i briganti, i predoni devono restituire il maltolto, il bottino, i frutti della rapina ai cittadini onesti ridotti alla fame.
Non serve una laurea o un master alla bocconi per capirlo.
Non serve neanche il disegnino.
Ci sono già le tabelle ufficiali.
E, a qualsiasi titolo e ruolo, stai lì ad alambiccare teoremi e propinarli al popolo, o sei un ladro o sei un servo o sei un coione, quartum non datur.
Ci devono dire QUANTO, COME, QUANDO questo immane, epocale 'risarcimento' (altro che contributo di solidarietà, e una tantum pure!) passerà da là a qua.
Stop. Fine.
E' l'unica misura economica che serve.
Tutto il resto 'non è' chiacchiere. E' prosecuzione della rapina!
E' recidiva criminale.
E' persistenza dello sconcio, dell'infamia, della tabe nazionale.
Ora in tutto questo baillame della losca rigatteria liberista, qualcuno di voi sa che fine abbian fatto la patrimoniale,
la tassazione delle rendite e truffe finanziarie, la lotta alla grande evasione fiscale? In una parolaccia sola: l'Equità?
Trovo che qui sia stata un po' Cortina l'iniziativa del governo.
Tutto come previsto, come da copione
E diradato il fumus resta nitida la persecuzione.
Pensioni, salari e licenziamenti! La macelleria.
Questa, come sempre, è la manovra.
Alla faccia dell'equità 'generazionale', il cavallo della Troia liberista, con cui è stata definitivamente ammazzata e seppellita l'equità sociale.
Che fare allora?
Mah, io direi sperare che crescano vigorose foreste di forconi.
E concorrere ciascuno come può allo sviluppo del bordello e della paralisi nazionale.
Per lo meno sentiranno il botto se non sono sordi nel naufragio della Discordia nazionale.
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Il PD, le Sinistre, la Cgil, la società civile responsabile e democratica, gli intellettuali consapevoli ce l'hanno un modo per evitare
le infiltrazioni mafiose e fasciste, la strumentalizzazione delle sommosse a fini reazionari ed autoritari.
Infallibile.
Mettersi loro alla testa della protesta.
Farla propria.
Rappresentarla, guidarla e farsene guidare.
Non siano insensibili al grido di dolore che sale dal paese.
Li dirigano loro i forconi verso gli obiettivi giusti.
Così provocatori e servi, picciotti e mammasantissima,
neri e verdi al soldo del puzzone,
si allontaneranno da soli, come dalla peste.
Che devono andare tutti a casa,
che è ora di farla finita
che tu non riesci più a far mangiare la famiglia
mentre quelli arraffano tutto e fanno la pacchia,
che mentre quaggiù si schiatta
su nella loggia son tutti aumma aumma e
di noi non gliene frega una benamata cippa,
che la dannata complessa crisi di cui si ciancia
è che il denaro è tutto chiuso e fermo nella loro cassaforte,
non è men vero
se putacaso
a dirlo è un camorrista.
Certo da veltroni non l'ho mai sentito, e manco da bersani,
D'Alema non te lo dico.
Questo non toglie che chi non lo dica
non sia anche lui un camorrista.
Mi fanno davvero sorridere queste Cassandre
che deprecano gli eccessi, e lanciano l'allarme contro
il ribellismo avventurista e violento dei caporioni
e delle masse cieche e ottuse..
E paventano per il futuro
il caos, lo sfacelo. le disgrazie e le ingiustizie...
che sono in corso.
E da un bel pezzo.
25.1.12
Il vice fighetto
Art. 3
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che….impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
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La domanda sorge spontanea.
Ma chi è questo fighetto?
Martone, il giovanottello viceministro che spregia gli "sfigati" 28enni fuori corso e plaude all'avviamento professionale convinto e contento
cui nessuno ha detto che nella nostra Costituzione il lavoro per ogni cittadino è un diritto e persino un dovere,
che costitutivamente distingue tra intellighenzia e manovalanza contenta cui non spetta e non cale la cittadinanza,
la secchia tutta spocchia che spaccia per teoresi raffinata, ardita e futuribile il frusto bignamino dell’ideologismo
rozzo della selezione della razza e incensa e lauda la sua musa Polverini….
che ci sta a fare al Ministero del lavoro?
Melius, chi ce l’ha messo?
Idest, vice o in vece di chi?
Non è a pieno titolo e a pieni voti un di quegli ostacoli al pieno sviluppo della persona umana e della partecipazione sociale, la cui rimozione è obbligo della Repubblica?
Per lo meno sia obbligato a un corso accelerato di “Apprendi lo Stato”.
Magari quello tenuto dal ministro Fornero, così siamo sicuri non solo di essere in buone mani, ma anche guidati da ottime teste.